Il raggio verde


Il raggio verde

Molto di nuovo sotto il sole

Giuseppina Viscardi

“Una donna deve abbronzarsi, l’abbronzatura dorata è chic”, così affermava Coco Chanel nei primi anni del novecento. La famosa stilista aveva solo previsto quella che sarebbe diventata la moda degli anni a venire. Ed è infatti a partire dalla seconda metà del ’900 che, in controtendenza rispetto al passato, si inizia ad apprezzare l’abbronzatura e a considerarla simbolo di benessere. E come tutte le mode che si rispettino ha avuto i suoi eccessi che hanno portato, negli ultimi anni, a considerare la pelle dorata come un canone estetico internazionale. Negli anni 2000 è stato addirittura coniato il termine tanoressia, per descrivere una patologia caratterizzata dalla dipendenza nei confronti dell’abbronzatura. Quindi se da un lato l’esposizione al sole regala svariati effetti positivi, sulla sintesi di vitamina D e sull’umore, dall’altro un’esposizione incauta ed eccessiva è causa di numerosi inestetismi, nonché di problematiche decisamente più gravi. Le radiazioni UV infatti penetrano a diversi livelli negli strati cutanei e, in base alla loro energia, provocano alterazioni di diversa entità. In particolare, le radiazioni UVB (315-280 nm) sono le principali responsabili degli eritemi solari e dei danni diretti al DNA; i raggi UVA (400-315 nm) invece, penetrando più in profondità nella cute, raggiungono il derma e causano fotoinvecchiamento e fotosensibilizzazione. Entrambe sono inoltre responsabili della formazione di radicali liberi che, a causa della loro alta reattività, possono danneggiare e deteriorare le cellule a vari livelli. Negli ultimi anni però si è registrata una crescente attenzione da parte del consumatore verso gli effetti a breve e a lungo termine dell’esposizione al sole, e se da un lato non si vuole rinunciare alla tintarella, dall’altro si è posto sempre più l’accento sulla fondamentale questione della difesa della pelle dai raggi solari. Ed è proprio sulla scia di questa maggior consapevolezza che il mercato ha mutato il modo di concepire i cosmetici destinati alla protezione solare. Se si pensa infatti ai prodotti che trovavamo sulle spiagge solo pochi anni fa ci rendiamo immediatamente conto di come tale settore si sia amplificato e specializzato. Possiamo parlare ormai di solari 3.0 performanti non solo da un punto di vista protettivo, ma estremamente gradevoli anche per quanto riguarda la sensorialità: formulazioni non grasse, non appiccicose e pesanti ma evanescenti, fluide e piacevoli come una crema di trattamento. Questo trend  si traduce in prodotti sempre più innovativi e sofisticati, dove i classici filtri chimici e fisici sono coniugati con principi attivi di origine naturale che lavorano in sinergia, potenziandone l’efficacia. E proprio la “chimica verde” offre molecole capaci di preservare l’integrità della pelle, dando la possibilità di cogliere solamente il meglio del sole.

– Mauritia Flexuosa Fruit Oil
Nella savana brasiliana, nota anche come “Cerrado”, e nella foresta tropicale amazzonica cresce la robusta palma di Buriti. Da generazioni le popolazioni indigene hanno soprannominato questa pianta “albero della vita” poichè praticamente tutte le sue parti vengono utilizzate, sia a scopo alimentare che curativo. Per esempio, dalla polpa dei suoi frutti viene ottenuto, per spremitura a freddo, un olio ricco in carotenoidi ed acido oleico ad azione lenitiva, antiossidante, restituiva. Queste funzioni aiutano la pelle arrossata e stressata da un’eccessiva esposizione al sole a ritrovare il suo equilibrio fisiologico e a mantenere il corretto tasso di idratazione.

– Olea Europaea (Olive) Oil Unsaponifiables
Tra gli effetti negativi dovuti all’esposizione alle radiazioni UV si osserva l’alterazione della permeabilità della barriera epidermica, che si traduce in una significativa variazione della TEWL (trans-epidermial water loss ). Dalla polpa di olive di un singolo cultivar si ottiene un estratto che contiene un mix di polifenoli (verbascoside, tirosolo, idrossitirosolo) che agendo in sinergia tra di loro svolgono un’importante azione antiossidante e antiradicalica, mantenendo l’integrità della barriera cutanea. La pelle così protetta risulta meno sensibile alla formazione di rughe causate da un precoce fotoinvecchiamento.

– Silybum Marianum Fruit Extract
Dai frutti del cardo mariano si ottiene un estratto ricco di flavonoidi (silibina, silidianina, silicristina) ad elevata attività antiossidante ed antiradicalica. È particolarmente indicata la forma fitosomiale perché è in grado di ridurre in maniera sensibile l’incidenza del rossore ed il fotodanneggiamento cutaneo indotto dall’esposizione alle radiazioni UVB.

– Pinus Radiata Bark Extract 
Grazie alla combinazione di tre polifenoli perfettamente bilanciati, questo innovativo ingrediente unisce alte proprietà antiossidanti ad un’eccellente attività lenitiva. Protegge efficacemente la pelle dai danni causati dai raggi UV e da agenti irritanti, prevenendo allo stesso tempo l’invecchiamento cutaneo grazie all’inibizione dell’attività degli enzimi ialuronidasi ed elastasi. Anche dal mare, da sempre fonte di energia vitale, arrivano “suggerimenti” per garantire supporto e protezione della vitalità dello strato corneo.

– Undaria Pinnatifida Extract (and) Aqua
Estratto acquoso da alga bruna ricco di amminoacidi e minerali che rinforzano le naturali difese di fibroblasti e cheratinociti. Attraverso la regolazione e la stimolazione del metabolismo cellulare viene contrastata l’azione ossidativa indotta dalle radiazioni UVA.

– Aqua (and) Porphyra Umbilicalis Extract
Questo attivo, particolarmente stabile al calore e alla luce solare, offre un’efficace bioprotezione dalle radiazioni UVA grazie alla presenza di amminoacidi simili alle micosporine, molecole ad elevata attività foto protettiva naturalmente presenti nelle alghe rosse. Sebbene la distanza tra terra e sole sia misurata in milioni di chilometri, ciò non è sufficiente a preservare la pelle da eventuali danni causati da un’esposizione non adeguata. Per far diventare i raggi UV degli alleati di bellezza, è necessario non solo prendere le dovute precauzioni, scegliendo modi e tempi corretti per cogliere i benefici del sole, ma anche utilizzare solari in grado di schermare l’azione nociva delle radiazioni. Il raggiungimento dell’abbronzatura perfetta, ambrata e luminosa, passa attraverso l’utilizzo di formulazioni contenenti principi attivi che offrano al consumatore un prodotto capace non solo di proteggere, ma anche di riparare e prevenire. Insomma uno “scudo di sicurezza” a 360 gradi che permetta alla pelle di affrontare il sole in tutta tranquillità.