L’Integratore Nutrizionale 1 – 2017 (pdf)

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Healthy-ageing

COD: IN1-2017 Categorie: ,

Editoriale
Informazione corretta: come e a chi?  –  T. Mennini

Opinione
Nutraceutici e integratori alimentari: fra ricerca clinica e valutazioni economiche  –  G. Assogna

Articoli
Variazioni del Microbiota con l’età  –  A. Castellazzi, S. C. Tagliacarne
Dieta mediterranea Un elisir di lunga vita non più accessibile a tutti
M. Bonaccio, A. Di Castelnuovo, M. B. Donati, G.de Gaetano, L. Iacoviello
Miglioramento della guarigione delle ferite Effetto della supplementazione con specifici peptidi bioattivi del collagene H. C. Knefeli, B. Durani
Ruolo del danno ossidativo nell’invecchiamento della pelle
Benefici dell’astaxantina in applicazioni from within  –  F. Zerilli
Assunzione orale di peptidi di collagene di pesce di Tipo 1
Effetti protettivi sulla pelle di viso, addome e avambraccio di donne di età matura
L. Duteil, C. Queille-Roussel, Y. Maubert, J. Esdaile, C. Bruno-Bonnet, J-P Lacour
Strategie per il benessere dell’occhio
L’importanza di nuovi fattori nutrizionali naturali  –  M. E. Carrabetta

Rubriche
Beauty from within  –  G. Gavarini
Piante e derivati botanici  –  A. Riva, G. Petrangolini
Sentenze e approfondimenti normativi – A. Antonelli, E. Santin
Ingredienti e Prodotti Pycnogenol® – Horphag Research
•  Fagron Calcioveg – Fagron Italia  •  Panaxolyde® – FlaNat  •  BosLiq®- AKBA e BosLiq®- BA  –  Biosfered  •  Lactobacillus rhamnosus SP 1 – Sacco S.r.l  •  EnzySkin™ – Giellepi
Prodotti in vetrina –  M. Zorzetto
Mercato – QuintilesIMS Italia
Press Release
Pubbliredazionale – Capsugel  •  DKSH  •  Giellepi  •  Phardis
Ricerca & Innovazione
– Un legame molecolare unisce vino rosso, dieta mediterranea, microbioma
intestinale, e patologie cardiovascolari? –  D. Barone
– Metodi e composizioni per la creazione di liposomi assorbiti su supporto allo stato solido  –  A. Costa, E. Madaro, L. Marcelloni
Associazioni – FederSalus  •  AIIPA
Pubblicità al vaglio
Brevetti – Saporiti Consulting
Appuntamenti – Convegni, Fiere

Variazioni del Microbiota con l’età
Influenza sulla salute e possibili interventi
Annamaria Castellazzi, Sara Carlotta Tagliacarne 
Il microbiota intestinale svolge un ruolo chiave nella salute dell’ospite, fin dalle prime fasi di vita, soprattutto per via del suo coinvolgimento in diversi meccanismi immunologici e fisiologici e nell’assorbimento dei nutrienti. I batteri residenti formano un ecosistema complesso ed eterogeneo. La maggior parte della microflora si concentra nella parte distale dell’intestino ed è composta principalmente da batteri Gram negativi anaerobi.
L’influenza del microbiota intestinale sulla salute umana è presente dalla nascita alla vecchiaia. La trasmissione dei batteri dalla madre al neonato ne influenza la colonizzazione dell’intestino, con conseguenze potenziali sulla salute. Durante l’infanzia e l’adolescenza i cambiamenti del microbiota possono dipendere dal tipo di alimentazione,dallo sviluppo del sistema immune e dallo sviluppo puberale e, in generale, dallo stile di vita. Durante l’età adulta la composizione del microbiota è relativamente stabile, in termini di specie batteriche presenti.
La stabilità e l’eterogeneità della microflora residente risulta progressivamente ridotta con l’avanzare dell’età. La potenzialità del microbiota di influenzare la salute è particolarmente importante per gli anziani. Il mantenimento di un microbiota “sano” a livello intestinale durante l’invecchiamento può prevenire alcuni processi infiammatori. La supplementazione con batteri probiotici e fibre prebiotiche, quindi, si può rivelare importante per il mantenimento della corretta eterogeneità del microbiota intestinale.

Gut microbiota changes during life
Influence on human health and possible Interventions
The intestinal microbiota plays a key role in the health of the host, since the earliest stages of life, especially because of his involvement in multiple immunological and physiological mechanisms. Resident bacteria form a complex and diverse ecosystem. Most of this microflora is concentrated in the distal part and is composed mainly of Gram-negative bacteria anaerobes.
The influence of gut microbiota on human health begins with birth and lasts during the entire life. The transmission of  bacteria from the mother to the infant influences the bowel colonization with potential consequences on health. During childhood and adolescence, the changes in the microbiota may depend to the type of diet, the development of the immune system and the development of puberty and, in general, to the lifestyle. During adulthood the composition of the microbiota is relatively stable, especially in terms of bacterial species.
The stability and diversity of the resident microflora is gradually reduced with age. The potential of the microbiota to influence health is of crucial importance for the elderly. Maintaining an “healthy” intestinal microbiota during aging can prevent the development of certain inflammatory processes. Supplementation with probiotic bacteria and prebiotic fiber, therefore, may be important for maintaining the proper diversity of intestinal microbiota.


Dieta mediterranea
Un elisir di lunga vita non più accessibile a tutti
Marialaura Bonaccio, Augusto Di Castelnuovo, Maria Benedetta Donati, Giovanni de Gaetano, Licia Iacoviello
La dieta mediterranea è un autentico scudo salvavita, un valido alleato contro le principali patologie cardio e cerebrovascolari e i tumori. Tuttavia negli ultimi anni questo modello alimentare viene consumato sempre meno, soprattutto nelle zone del Mediterraneo. Recenti studi hanno messo in evidenza un marcato gradiente socioeconomico nell’adesione alla dieta mediterranea anche in contesti non caratterizzati da forti disparità sociali e questo gap rischia di aumentare ancora di più dal momento che la crisi economica degli ultimi anni sembra agire come un pericoloso spartiacque all’interno del tessuto sociale. Il declino dell’adesione alla dieta mediterranea è un fenomeno iniziato molti anni fa, ma è negli ultimi anni che l’andamento sembra aver subito un’accelerazione. A questo si aggiunga che a partire dal 2007, le risorse materiali, come il reddito, hanno assunto un ruolo determinante nell’adesione alla dieta mediterranea, un fenomeno che rischia di esacerbare le disuguaglianze in relazione all’alimentazione. Per quanto abbia interessato l’intera popolazione, la riduzione dell’adesione è stata più marcata nelle classi sociali più deboli e negli anziani. È chiaro quindi che parlare dei benefici della dieta mediterranea non basta più. È necessario capire quali sono i fattori socioeconomici e culturali che favoriscono l’adozione di una sana alimentazione e intervenire per evitare che siano proprio le fasce più deboli a pagare il prezzo più alto di questa deriva alimentare.

Mediterranean diet
An elixir of life no longer accessible to all 
The Mediterranean diet has been associated with a reduced risk of developing major cardio and cerebrovascular diseases and mortality. Late evidence suggests however that people from Mediterranean areas are drifting away from this traditional diet and revealed emerging socioeconomic disparities in dietary habits even in epidemiological settings characterized by a relative socioeconomic homogeneity. In this context, the economic crisis started about 10 years ago poses important threats to the spreading of disparities in access to healthy foods. The decline of the Mediterranean diet started a long time ago, but a dramatic fall has been recorded in the very last years. Data from the Moli-sani study showed that since 2007, material resources, such as household income, have become a strong determinant of the adherence to the Mediterranean diet whereas they were not associated with diet in the previous years. Although the shifting was documented within the whole population, the decline is likely to be more evident across vulnerable groups and the elderly. 
Given such a scenario, the ultimate challenge of health research is to understand the major determinants of the adherence to the Mediterranean diet and to ensure an equal access to it.


Miglioramento della guarigione delle ferite
Effetto della supplementazione con specifici peptidi bioattivi del collagene
Hans-Christoph Knefeli, Benjamin Durani
La guarigione delle ferite svolge un ruolo di primo piano nella chirurgia e a volte gli esiti cicatriziali possono divenire un problema importante. Grande impegno è sempre stato utilizzato nel tentativo di migliorare la guarigione delle ferite mediante numerosi approcci.
Negli ultimi anni, l’assunzione orale di specifici peptidi bioattivi di collagene ha dimostrato effetti positivi sulla sintesi della matrice extracellulare del derma e sulla fisiologia della pelle. In questo studio osservazionale, il loro impatto sulla guarigione delle ferite è stato studiato in un gruppo di 22 pazienti (12 verum*/10 placebo) con ferite post-chirurgiche e in un secondo gruppo di 20 pazienti (10 verum*/10 placebo) con ferite mal guarite.
In entrambi i gruppi, i pazienti trattati con peptidi bioattivi di collagene hanno riportato un esito nettamente migliore nella guarigione delle ferite, mentre entrambi i gruppi trattati con placebo hanno mostrato nella maggioranza dei casi risultati non ottimali o cattivi, rispettivamente. Nessuna intolleranza o effetto collaterale alla supplementazione si sono verificati in questa sperimentazione.
I risultati presentati in questa indagine confermano l’impatto positivo dei peptidi di collagene sulla guarigione delle ferite. Sulla base dei dati attuali, è ragionevole raccomandare l’assunzione di questo prodotto sicuro, per una migliore guarigione della superficie della pelle. Anche nei casi in cui non ci si aspetta alcuna irregolarità, potrebbe essere opportuna una supplementazione al fine di raggiungere un miglior risultato estetico.

Improved wound healing after oral application of specific bioactive collagen peptides
Wound healing plays a prominent role in surgery and an undisturbed closure of wounds is sometimes a major problem. Intensive efforts have always been made to improve the healing of wounds with numerous approaches.
In the past years, the oral application of specific bioactive collagen peptides had demonstrated positive effects on matrix synthesis and skin physiology. In this observational trial, their impact on wound healing was investigated in a group of 22 (12verum/10 placebo) patients with postsurgical wounds and a second group of 20 (10 verum/10 placebo) patients with badly healing wounds. In both of the groups the patients treated with bioactive collagen peptides had a clearly better outcome in wound healing while both of the placebo groups showed suboptimal or bad results respectively in the majority of cases. No intolerances or side effects occurred in this trial. The results presented in this investigation confirm the positive impact of collagen peptides on wound healing. Based on the current data, there is a reasonable recommendation for an accompanying ingestion of this safe product to gain better results of the mending skin surface. Even in cases when no irregularities are to be expected there might be a meaningful supplementation to achieve an improved esthetic outcome.


Ruolo del danno ossidativo nell’invecchiamento della pelle
Benefici dell’astaxantina in applicazioni from within
Francesco Zerilli
L’invecchiamento della pelle è un processo multi-fattoriale in cui una parte rilevante delle conseguenze osservate può essere attribuita al danno ossidativo; esso è un eccesso di radicali dovuto, nella pelle, in gran parte all’azione dei raggi ultravioletti sulle molecole biologiche. L’astaxantina, una xantofilla naturale, caratteristica dell’ambiente acquatico, si configura come un efficace rimedio, sia sistemico che topico, per contrastare i radicali e prevenire fenomeni di invecchiamento cutaneo quali la progressiva distruzione del derma, la formazione di rughe, la disidratazione e fenomeni di irruvidimento e iper-pigmentazione. Come altre molecole (endogene e non) già note per la loro funzione antiossidante, l’astaxantina è in grado di neutralizzare i radicali in maniera particolarmente efficace per via della sua peculiare formula chimica e della sua struttura. In aggiunta questa xantofilla ha anche mostrato un interessante carattere antinfiammatorio. Diversi studi sia in vitro, sia in vivo, sia nell’uomo, sono stati condotti per indagare le proprietà salutistiche dell’astaxantina e verificarne gli effetti sull’organismo.

Role of oxidative damage in aging skin
Astaxanthin benefits in “from within” applications 
Skin aging is a multi-factorial process in which a significant part of the observed consequences may be attributed to oxidative damage; the latter is defined as an excess of radical species mainly due, in the skin, to the action of ultra-violet radiations against the biological molecules. Astaxanthin, a natural xanthophyll, characteristic of aquatic environment, can be considered as an effective remedy, both systemically and topically, to scavenge radical species and to prevent skin aging events, such as gradual degradation of derma, de-hydration, wrinkle formation, roughness and hyper-pigmentation. Similarly to other small molecules (both endogenous and exogenous) well known for their anti-oxidant function, astaxanthin is able to efficiently neutralize ROS, thanks to its peculiar chemical formula and structure. Furthermore, this xanthophyll has also shown an interesting anti-inflammatory character. Several in-vitro, in-vivo and clinical studies have been conduct to investigate the potential health benefits of astaxanthin and to verify the effects in human.


Assunzione orale di peptidi di collagene di pesce di Tipo 1
Effetti protettivi sulla pelle di viso, addome e avambraccio di donne di età matura
Luc Duteil, Catherine Queille-Roussel, Yves Maubert, Jane Esdaile, Christelle Bruno-Bonnet, J-P Lacour
Il presente studio in doppio cieco, randomizzato e controllato verso placebo, ha verificato il potenziale anti-ageing di tre idrolizzati di collagene (CH) di pesce di tipo I (CH1: Naticol® 1000MG, CH2: Naticol® BPMG, CH3: Naticol® HPMG) sui segni cutanei dell’invecchiamento in tre diversi distretti cutanei in volontarie sane. Sessanta (60) donne di età compresa fra i 45 e i 69 anni sono state randomizzate in 4 gruppi paralleli, ricevendo una volta al giorno una dose di 5 g di uno degli idrolizzati di collagene o placebo per 8 settimane.
Le proprietà biomeccaniche della cute, l’idratazione e la valutazione visiva delle rughe peri-orbitali (zampe di gallina, scala con punteggio da 0 a 9) sono state valutate dopo 4 e 8 settimane di trattamento. Sono stati  utilizzati anche questionari di soddisfazione personale delle volontarie e della valutazione globale da parte degli sperimentatori (IGEA). Rispetto al placebo, i risultati relativi alle proprietà biomeccaniche della cute hanno indicato un significativo miglioramento della compattezza della pelle per i tre CH ed in particolare per il CH2. Un incremento dell’elasticità globale della cute (Ua/Uf) dell’addome è stato anche osservato per i prodotti CH1 (p=0,017) e CH3 (p=0,044). Inoltre, si è osservata una significativa riduzione del punteggio delle rughe del viso alla 8a settimana sia per il prodotto CH1 che per CH3 (p=0,023 e p=0,014, rispettivamente). Per quanto concerne il questionario di auto-valutazione, in generale, il numero delle risposte positive era significativamente maggiore per il prodotto CH3 rispetto al placebo ed altri CH. Per quanto concerne IGEA, il numero delle risposte favorevoli era maggiore per CH3 rispetto al gruppo placebo (80% vs 36%, p=0,025). Per quanto riguarda l’idratazione cutanea, si è osservata una tendenza non statisticamente significativa dei trattamenti con CH. Questo studio dimostra che i CH testati hanno effetti benefici sulla qualità della pelle. In particolare, CH3 ha dimostrato la maggior parte di questi effetti fra cui miglioramento delle proprietà biomeccaniche, riduzione delle rughe, buona soddisfazione da parte dei volontari e nessun evento avverso correlato.

Effects of supplementation with specific natural bioactive Type 1 fish collagen peptides 
On face, abdomen and forearm skin of mature women
This double-blind, randomized and Placebo-controlled clinical study was intended to assess the anti-aging potential of three fish collagen type I hydrolysates (CH) (CH1: Naticol® 1000MG, CH2: Naticol® BPMG, CH3: Naticol® HPMG) on skin aging signs for three different body sites in healthy female volunteers.
Sixty (60) mature women aged 45-69 years were randomized in 4 parallel groups to receive a once daily 5g dose of one of the CHs or the Placebo for 8 weeks.
Skin biomechanics, skin hydration and visual assessment of the crow’s-feet wrinkles (0 to 9-point scale) were evaluated after 4 and 8 weeks of treatment.
A subject satisfaction questionnaire and Investigator global efficacy appreciation (IGEA) were also used as well.
Compared to Placebo, the skin biomechanics results indicated a significant improvement of skin firmness for the three CHs and in particular for CH3.
An increase of overall skin elasticity (Ua/Uf) for CH1 (p=0,017) and CH3 (p=0,044) on the abdomen was also observed. This was confirmed by a significant decrease of the face wrinkle score at week 8 for both CH1 and CH3 (p=0,023 and p=0,014, respectively).
Concerning the self-questionnaire, overall the number of positive responses was significantly higher for CH3 compared to Placebo and other CHs.
For the IGEA, the number of favorable answers was greater for CH3 than for the Placebo group (80% vs 36%, p=0,025).
With regard to skin hydration, a positive influence of CH treatments could be observed but failed to reach statistical significance.
This study demonstrates that the tested CHs have beneficial effects on skin quality. In particular, CH3 demonstrated the greatest range of these effects including improvement of skin biomechanics, decrease of wrinkles, good subject satisfaction and no related adverse events.


Strategie per il benessere dell’occhio  
L’importanza di nuovi fattori nutrizionali naturali
Maria Elena Carrabetta
La salute e il benessere dell’occhio sono da sempre oggetto di attenzione ed in particolare per coloro che soffrono di alterazione dei meccanismi visivi. Tuttavia esiste in generale una scarsa sensibilizzazione alla cura quotidiana e al mantenimento in salute dell’occhio. Si è concordi nel ritenere che l’utilizzo di rimedi ad azione locale non sia sempre peraltro sufficiente. Occorrerebbe accompagnarlo con un’integrazione sistemica, costante e quotidiana, di nutrienti ad azione specifica e selettiva.
È noto infatti che una corretta concentrazione di importanti molecole come i carotenoidi a livello della retina, oppure di molecole strutturali in grado di mantenere una corretta idratazione a livello di strutture oculari, come ad esempio il corpo vitreo, può influire notevolmente sul loro trofismo e benessere. Una delle nuove fonti alimentari di nutrienti utili per il trofismo delle strutture oculari deriva dall’olio di Krill estratto da una specie denominata Euphausia superba. Esso è caratterizzato dalla presenza di acidi a lunga catena omega-3, fosfolipidi, colina e astaxantina.

New suggestions for ocular wellbeing
The importance of new natural nutrients
Health and eye health have always been the object of attention, especially for those who suffer from abnormal visual mechanisms. However, there is generally a lack of awareness in the daily care and maintenance of a healthy eye.
It is agreed that the use of locally-acting remedies is not always enough, however. It should be accompanied by systemic integration, constant and daily, with nutrients of specific and selective action.
It is well known that a proper concentration of important molecules such as carotenoids at the level of the retina, or of structural molecules able to maintain a proper level of hydration in ocular structures, such as the vitreous body, can strongly influence their trophism and wellness. One of the new food sources of nutrients useful for the trophism of eye structures derived from the oil of astaxanthin extracted from a species called Euphausia superba. It is characterized by the presence of omega-3 long chain acids, phospholipids, choline and astaxanthin.


L’Integratore Nutrizionale 1 – 2017 (pdf)
  Healthy-ageing
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)