Le potenzialità delle alghe nei functional foods


Le potenzialità delle alghe nei functional foods

Aumento dei nuovi prodotti a base di alghe

Mintel

Secondo una ricerca Mintel, l’attenzione nel settore dei functional foods per le alghe sta crescendo.
Alghe negli snack
In Cina, le alghe sono considerate un alimento molto nutriente; articoli on line dedicati alle lavoratrici cinesi raccomandano il consumo di snack a base di alghe essicate. Molto di questi articoli illustrano le proprietà dimagranti, detossificanti e salutari delle alghe. Da una ricerca Mintel, il 55% dei cinesi sceglie abitualmente prodotti ittici (comprese alghe, frutti di mare e capesante) per migliorare le condizioni generali di salute. Nonostante le popolazioni occidentali non siano abituate al consumo di alghe, escluso il sushi o la zuppa di miso, le Aziende possono guardare all’Asia come ispirazione per lo sviluppo di alcuni alimenti funzionali. L’approccio asiatico per una vita salutare in una società che invecchia può essere uno spunto di riflessione per gli occidentali.
Esempi di snack a base di alghe:
– Cracker di riso giapponese con alghe e olio di oliva: cracker di riso dall’Olanda con alghe e aroma di olio d’oliva. Aggiungere una minima quantità di alghe al 1.14% sull’etichetta è un approccio utile per abituare i consumatori occidentali al consumo di snack con alghe.
– Sfoglie di alghe fritte aromatizzate alla paprika: uno snack vegetale dalla Tailandia a base di alghe fritte con aroma di paprika. Per adattarli al gusto occidentale possono essere utilizzati differenti aromi.
– Alghe coreane salate con pepe e aromi: uno snack tutto naturale dagli USA che utilizza sapori tradizionali come pepe e piante aromatiche. La confezione spiega che lo snack, ricco di gusto, vitamine e minerali, favorisce il benessere per tutta la giornata.
– Snack a base di grano: uno snack a base di grano dalla Cina che utilizza polvere di alghe come condimento per dare un aroma di mare.

Alghe come nuova fonte di proteine
Considerato l’aumento della popolazione e delle aspettative di vita nei paesi evoluti, la domanda di proteine di derivazione animale è destinata a crescere. Ciò è legato all’aumentare della consapevolezza e del riconoscimento delle proteine come nutriente importante. Il consumo di proteine contenute in cibi e bevande non è solo una necessità degli atleti; è diventato un bisogno nella vita quotidiana dei consumatori, con oltre 6 Americani su 10 che legano la scelta degli alimenti al contenuto di proteine.
Per far fronte alla crescente domanda, è fondamentale il miglioramento nella produzione di proteine animali, ma allo stesso modo è importante anche iniziare a valutare e ad esplorare le potenzialità delle proteine ottenute da fonti non animali.
La disponibilità di fonti alternative per le proteine è già particolarmente evidente sul mercato, con i lanci di prodotti sostitutivi della carne aumentati globalmente nei passati cinque anni e arrivati a rappresentare un quarto dei prodotti lanciati nel 2012.
I più comuni sostituti della carne sono soia, farine, micoproteine – che sono un prodotto fermentato derivato da funghi e tofu – e proteine vegetali.
La diffusione di prodotti contenenti proteine di derivazione non animale è provata dall’aumento di lanci di prodotti con i claims ‘ingredienti non animali’ e high protein, con il numero totale di lanci triplicato dal 2008 al 2012 (dal 9% al 27%, dati Mintel).
Una delle fonti alternative più innovative sono le alghe, caratterizzate da una abbondanza di proteine, che ne costituiscono oltre il 47% del peso.
La loro funzionalità e il loro utilizzo per la produzione alimentare sono particolarmente interessanti; in particolare la proteina rubisco, trovata in alte concentrazioni nelle alghe, si è rivelata molto utile nei prodotti sostitutivi della carne grazie alla sua particolare struttura. Il metodo di produzione per la riproduzione delle alghe è inoltre più sostenibile rispetto alle proteine animali, che compete direttamente con le fonti alimentari umane e richiede l’utilizzo di molte più risorse. Le proteine derivate dalle alghe inoltre offrono una alternativa vegana per le proteine animali.
Fattore importante per la diffusione delle proteine derivate dalle alghe è l’accettazione da parte dei consumatori; tuttavia il costante aumento dell’uso di alghe come ingredienti di alimenti e bevande fornisce segnali incoraggianti, con oltre la metà dei prodotti contenenti alghe degli ultimi cinque anni proposti sul mercato solo negli ultimi due anni (Fig 1).
Anche la diffusione dell’alga spirulina, con lanci triplicati dal 2008 al 2012, è segnale di un atteggiamento positivo dei consumatori nei confronti dei prodotti alimentari a base di alghe (Fig 2).
Fig1-2_IN2_2014

Di seguito, alcuni esempi di cibi e bevande contenenti spirulina.
– Frappè di frutta con alga spirulina: offre benefici per la salute apportati dall’alga spirulina, e da frutti quali mela, banana, arancia e kiwi.
– Caramelle energetiche a base di spirulina e ginseng: mix gommoso di noci, avena e semi che contengono spirulina e ginseng, proposto come energizzante naturale.
– Barrette di muesli con mirtilli e spirulina: muesli combinati con mirtilli e spirulina.

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