L’innovazione e l’industria cosmetica
Giovanni Pantini
L’innovazione è la creazione di un prodotto o di una tecnologia che prima non esisteva. Da questo deriva che l’innovazione significativa non consiste nel miglioramento o nella modifica di qualcosa esistente, ma è quella che crea un prodotto con funzionalità e valori differenti, o una tecnologia capace di combinare risorse esistenti in maniera nuova e più produttiva. Tutto ciò non trova una misura nell’entità scientifica su cui si basa un nuovo prodotto o una nuova tecnologia. Ricerche d’avanguardia e d’alto livello
non portano necessariamente ad innovazioni importanti, mentre innovazioni importanti possono essere determinate da ricerche d’impegno minore perché favorite dalla criticità del momento o per ragioni socio-economiche. Lo stesso avviene per i brevetti, per i quali una ricerca di respiro scientifico modesto può avere talora risultati economici di grande rilievo.
Probiotici e Cranberry
Per uso topico nelle infezioni del basso tratto urogenitale
Achille Tolino, Gianfranco Borruto Caracciolo
Le infezioni urogenitali, che includono quelle del tratto urinario (UTI), le vaginosi batteriche e le vaginiti, rappresentano una delle patologie più frequenti che affligge la popolazione femminile. È stato stimato, infatti, che più di un milione di donne al mondo ne soffre annualmente (1). Queste infezioni solitamente si accompagnano ad una sintomatologia specifica: prurito, bruciore, disuria, perdite vaginali dall’odore sgradevole; inoltre, in alcune condizioni come, ad esempio, la gravidanza, le vaginosi batteriche
possono aumentare il rischio di gravidanze pretermine, di rottura precoce delle membrane e di acquisizione di malattie sessualmente trasmesse (2). Nel corso degli anni la Ricerca scientifica ha studiato nuovi preparati, soprattutto a base di lattobacilli per prevenire l’insorgenza di queste patologie, ottenendo buoni risultati anche a lungo termine (3-8). Con questo nostro studio abbiamo valutato l’efficacia di un preparato*, caratterizzato anche dalla presenza di un derivato estrattivo ottenuto dal mirtillo rosso, per uso topico nel trattamento di vaginosi e vaginiti. L’aggiunta di tale ingrediente fitoterapico è sembrata razionale nella misura in cui per tale rimedio esiste vasta documentazione che lo descrive capace di prevenire l’adesione batterica (soprattutto nel caso di batteri fimbriati) senza essere però un antibiotico, di ridurre le infezioni delle basse vie genito-urinarie (soprattutto nelle loro forme ricorrenti) e di contrastare efficacemente i fenomeni ossidativi tissutali (9).
EFfCI* GMP
Qualità e certezze per tutta la filiera cosmetica
Vincenzo Rialdi
Le EFfCI GMP Guide for Cosmetic Ingredients (1) (Fig 1) sono una realtà per tutta la filiera cosmetica. Questo è ormai un concetto chiaro e consolidato. Inizialmente nate per il bacino dell’utenza europea, oggi si propongono anche oltre oceano, con l’accreditamento di un ente di certificazione statunitense che va ad aggiungersi ai sei già accreditati nel vecchio continente (Fig 2). È da sottolineare che queste norme sono volontarie e che è rilevante che sia l’industria ad aver sentito l’esigenza di darsi delle regole più puntuali per offrire a clienti interni ed esterni maggiori certezze. Queste specifiche norme di buona fabbricazione, derivate direttamente dalle IPEC-PQG (eccipienti
farmaceutici) (2), si propongono di rendere stabilmente certi i diversi processi di una realtà industriale e di offrire precise garanzie circa il raggiungimento e il mantenimento di standard qualitativi elevati. Il fatto che si tratti di linee guida specifiche per il settore degli ingredienti non deve ingannare; esse sono infatti di grande utilità tanto per gli
operatori a valle che possono utilizzarle per valutare l’idoneità del proprio parco fornitori, quanto per qualsiasi altro attore della filiera desideroso di approfondire l’operatività di uno dei suoi punti nevralgici.
Concetto NICE mente-corpo
Una melodia innovativa per la cura della pelle
Pierfrancesco Morganti, Hong-Duo Chen, Yuanhong Li
La specializzazione cellulare
A differenza degli organismi viventi monocellulari, il corpo umano è un organismo multicellulare fornito di diversi tessuti ed organi le cui cellule svolgono funzioni specializzate e sono legate da intricati sistemi di comunicazione (1). Tutti gli organismi sono autonomi sistemi chimici di auto-moltiplicazione, organizzati in una o più reti molecolari di carbonio, tra di loro interdipendenti. Ognuna di queste molecole è composta da un insieme di atomi collegati tra loro con una precisa configurazione di legami covalenti. Le principali categorie molecolari sono rappresentate da zuccheri, acidi grassi, aminoacidi e nucleotidi. Gli zuccheri, che rappresentano la fonte primaria di energia chimica cellulare, possono essere incorporati in polisaccaridi come energia immagazzinata.
Gli acidi grassi sono fondamentali nella formazione delle membrane cellulari, mentre gli aminoacidi polimerizzati costituiscono le proteine macromolecolari.