Olio di semi di mirtillo
Un cosmeceutico nel trattamento di soggetti con cute eczematosa o psoriasica
Giada Maramaldi, Stefano Togni, Martino Meneghin, Giovanni Appendino, Massimo Biondi, Francesco Di Pierro
La buccia e la polpa del mirtillo (Vaccinium myrtillus L.) sono una fonte importante di antocianosidi, ed estratti di mirtillo contenenti antocianosidi sono stati sviluppati per il mercato alimentare, farmaceutico e della salute. Al contrario, i semi di mirtillo contengono acidi grassi polinsaturi in un equilibrato rapporto omega-6/omega-3.
Un nuovo ingrediente è stato sviluppato per estrazione in CO2 supercritica di semi di mirtillo, e il suo potenziale uso dermo-cosmetico è stato valutato in uno studio clinico in singolo cieco, controllato con placebo. L’olio di semi di mirtillo ha mostrato eccellenti proprietà lenitive ed è stato in grado di ridurre i segni clinici di eczema e psoriasi.
Bilberry seeds oil
A cosmeceutical treatment for eczema and psoriasis
The skin and pulp of bilberry fruits (Vaccinium myrtillus L.) are an important source of anthocyanosides, and anthocyanosidic bilberry extracts have been developed for the pharmaceutical and health food markets.
Conversely, bilberries seeds contain polyunsaturated fatty acids in a well-balanced omega-6/omega-3 ratio.
A novel bilberry oil ingredient* has been developed by supercritical CO2 extraction of bilberry seeds, and its potential use in personal care has been evaluated in a single blind, placebo controlled clinical trial. Bilberry seed oil showed excellent soothing properties, and was able to reduce the clinical signs of eczema and psoriasis damage.
Anomalie e Paradigmi
Il linguaggio dell’innovazione
Giovanni Pantini
Il più influente filosofo della scienza del secolo scorso è stato probabilmente Thomas Kuhn, autore del libro La struttura delle rivoluzioni scientifiche, pubblicato nel 1962 e recentemente rieditato.
In questo libro Kuhn spiega il progredire scientifico attraverso la sostituzione di un paradigma con un nuovo paradigma e l’alternarsi di periodi di ricerca regolare e cumulativa (nel linguaggio kuhniano ‘normale’) con periodi di ricerca irregolare e discontinua (nel linguaggio kuhniano ‘straordinaria’).
La domanda è questa: la teoria di Kuhn può essere applicata alla cosmetologia e quindi all’industria cosmetica?
L’articolo cerca di rispondere a questa domanda con esempi di risultati sperimentali inaspettati (le ‘anomalie’ di Kuhn), da valutare tenendo conto dei necessari adattamenti e dei limiti conseguenti che si incontrano in una disciplina che, per sua natura, è caratterizzata da una forte continuità e che è alimentata da varie scienze e da altre industrie.
Anomalies and Paradigms
The language of innovation
The most influential philosopher of science of the last century was probably Thomas Kuhn, author of ‘The structure of scientific revolutions’ published in 1962, and recently re-edited.
In the book, Kuhn describes scientific progress as a process of substituting one paradigm with a new paradigm and of alternating periods of regular and cumulative research (which Kuhn defined as ‘normal’) with periods of irregular and discontinuous research (defined as ‘extraordinary’).
The question is whether Kuhn’s theory can be applied to cosmetology and, consequently, to the cosmetic industry.
The article seeks to answer the question with examples of unexpected results to experiments (what Kuhn called ‘anomalies’), to be evaluated in the contest of a discipline on the whole characterized much more by continuity rather than discontinuity and fuelled by various sciences and other industries
Il rossetto nella storia
… sfumature di rosso
Giuseppina Viscardi
Tra tutti i prodotti cosmetici, quelli relativi al makeup rappresentano forse il segmento più ludico e creativo: un trionfo di sfumature di colore declinate in ogni possibile variante, finish superbrillanti o raffinati matt, texture innovative e polifunzionali.
Ma è il rossetto che gioca il ruolo principale: il suo valore evocativo e simbolico lo rende uno dei trucchi più amati ed utilizzati dalle donne di ogni fascia di età, una rappresentazione del loro modo di essere, di un atteggiamento e non ultimo una gratificazione accessibile anche in momenti economicamente non facili. Spesso l’attrattiva è dovuta anche al packaging studiato in collaborazione con importanti designer: il prodotto diventa un accessorio di moda anche per la sua confezione particolare.
Questo lavoro analizza i molteplici e variegati passaggi evolutivi, storici e sociali, all’interno dei quali il rossetto ha accompagnato le donne adeguandosi alle loro trasformazioni, ai loro conflitti, alla loro emancipazione, in una parola alla loro vita. E poiché la storia spesso si ripete (famosi sono i corsi e ricorsi storici) una panoramica sulla metamorfosi di questo prodotto può essere d’aiuto e di orientamento per interpretare le tendenze future.
Lipstick through the ages
… shades of red
Amongst all cosmetic products, make-up perhaps represents the most entertaining and most creative segment: a triumph of colours expressed in every possible shade, super shine or refined matt finishes, innovative and multifunctional textures.
And lipstick is unquestionably the leading player: its evocative and symbolic value makes it a favourite cosmetic among women of all ages.
It reflects their style and attitude and, not least, is an accessible gratification even when times are hard. Packaging developed in collaboration with leading designers often adds to the attraction, making the product a fashion accessory in its own right.
This paper examines the many, varied evolutionary phases, historical and social areas in which lipstick has accompanied women and adapted to their changes, conflicts, emancipation, in a word their life. And because history often repeats itself (the twists and turns are renowned), an overview of the transformations of this product may help interpret future trends.