[…] Il pastazzo di arancia ha un grande valore, in virtù degli importanti composti e sostanze bioattive in esso contenuti, che hanno già propri importanti mercati di riferimento e settori di applicazione che spaziano dalla nutraceutica all’alimentazione umana e animale, all’agricoltura, alla cosmesi, ecc. I risultati raggiunti dimostrano la fattibilità del percorso proposto per la valorizzazione integrale della buccia d’arancia di scarto, con ulteriori ampi margini di miglioramento legati all’ottimizzazione del processo. Il metodo di estrazione a cavitazione idrodinamica si è infatti rivelato superiore rispetto a tutti gli altri metodi di estrazione quali idrodistillazione, distillazione a vapore, estrazione assistita da ultrasuoni e le diverse varianti di estrazione assistita da microonde. È bene ribadire che il processo è interamente “verde”, in quanto utilizza soltanto acqua come solvente, elettricità come fonte di energia (generabile per mezzo di fonti rinnovabili) e garantisce un residuo finale sfruttabile a fini energetici. A questo si aggiunge l’economicità dell’impianto, nonché aspetto decisivo per l’applicazione su scala industriale; la scalabilità virtualmente senza limiti ai fini del processamento di grandi quantità di materiale.
Per leggere l’intero articolo abbonati alla rivista o acquista il singolo numero