[…] La pratica dell’attività sportiva non può essere disgiunta da un’alimentazione corretta e bilanciata. È però necessario sottolineare che esistono differenze tra la nutrizione clinica e la nutrizione sportiva.
Soprattutto nei ragazzi che praticano sport a livello pre-agonistico/agonistico, l’alimentazione deve consentire di fornire il miglior supporto metabolico alla prestazione, mantenendo contestualmente un peso e una composizione corporea normali. Gli elementi essenziali che devono essere sempre garantiti sono un corretto apporto di nutrienti (correlato alla reale attività svolta), un’adeguata composizione e suddivisione cronologica dei pasti rispetto all’orario di allenamento/gara, e una corretta idratazione.
È molto importante, quindi, poter calcolare il fabbisogno energetico per ogni attività fisica in ciascun individuo. A tale proposito, nella letteratura riguardante la nutrizione sportiva si fa riferimento al Metabolic Equivalent (MET), che rappresenta la quantità di ossigeno consumata da un individuo seduto a riposo. Si tratta di un’unità di misura del dispendio energetico a riposo (Resting Energy Expenditure, REE) simile al metabolismo basale ma leggermente superiore (5). Per l’età evolutiva sono state pubblicate delle tabelle che individuano il numero di MET (ovvero multipli di REE) per ciascuna attività […]
Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020