Una cornucopia dell’economia circolare per la salute
Luisa Pecorari
La necessità di alimentarsi con un approccio non finalizzato solo alla sazietà quanto piuttosto alla corretta nutrizione richiede di dedicare risorse a due livelli: promuovere una corretta educazione alimentare e facilitare la disponibilità di nutrienti di ottima qualità. Relativamente al secondo aspetto, le attività di economia circolare applicate all’estrazione di botanicals, parallelalmente alla trasformazione alimentare di prodotti agricoli, può rappresentare una risposta concreta.
La progettazione di processi e impianti in grado di portare a mercato tutte le parti disponibili di vegetali coltivati è attualmente uno degli obiettivi più importanti che l’industria sta cercando di perseguire. Un esempio virtuoso di valorizzazione completa del prodotto agricolo è quello del Pistacchio, i cui derivati ed estratti hanno proprietà salutistiche di enorme interesse.
Variazioni nella frazione volatile di Basilico in funzione delle condizioni colturali in vertical farming
Lucia Zara, Francesco Mirone, Anna Perbellini, Maddalena Cappello Fusaro,
Stefano Bona
La coltivazione fuori suolo desta interesse come strategia per assicurare un approvvigionamento stabile di principi attivi di origine vegetale per la produzione di farmaci con determinati requisiti di sicurezza e di qualità. Oltre a ovviare ad alcune problematiche della coltivazione in campo (consumo di suolo e di acqua, limiti della domesticazione delle specie selvatiche e onere delle lavorazioni manuali), la produzione di piante medicinali in ambiente controllato offre l’opportunità di modulare diversi fattori che possono influenzare la formazione di metaboliti specializzati di particolare interesse. Il caso esposto in questo articolo è un esempio di come la modulazione dell’esposizione luminosa possa determinare variazioni della composizione della frazione volatile dell’olio essenziale di Basilico.
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Su questo numero hanno scritto per noi…
Il Gruppo di Ricerca sulle Piante Officinali (GRiPO) nasce nel 2013 all’interno del dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova.
Lo scopo del gruppo è quello di formare dei tecnici esperti di coltivazione e prima trasformazione da inserire nella filiera delle piante officinali: ne hanno fatto parte laureati, diventati poi professionisti, e che ora sono attivi a differenti livelli nel mondo delle piante officinali e dell’erboristeria. Data questa sua natura la composizione del gruppo continua a evolversi, a cambiare: attualmente è composto da 4 persone: Stefano Bona, Maddalena Bruna Cappello Fusaro, Francesco Mirone e Anna Perbellini.
Stefano Bona, professore associato del Dipartimento, è la presenza costante, che funge da riferimento per il gruppo stesso.
La principale caratteristica di GRiPO è quella di fornire o sviluppare le idee nuove insieme ai propri interlocutori. Molto spesso ditte private e organismi pubblici si rivolgono a GRiPO per avere consigli su come definire nuovi prodotti, su come migliorarli e in che forma rendere le molecole prodotte o estratte dalle piante maggiormente biodisponibili.
GRiPO non agisce da solo ma è strettamente collegato alle competenze disponibili nell’Ateneo di Padova e in Atenei nazionali e internazionali.
Valerio Mezzasalma in FEM2-Ambiente ricopre il ruolo di responsabile scientifico con l’obiettivo di coordinare le attività scientifiche alla base dei servizi offerti, dei progetti ideati e partecipati, e del comparto R&D sempre pronto ad accogliere nuove sfide, ma anche a lanciarne di nuove. Questo ruolo trasversale permette una buona visione di insieme di tutte le attività condotte, dei servizi offerti e dello sviluppo di nuove proposte commerciali. Inoltre, è grazie alla costante comunicazione con i clienti, con i partner di progetto e con le università e i centri di ricerca che ha la possibilità di avvicinarsi alle richieste ed esigenze di mercato, e di essere sempre aggiornato sulle ultime novità in materia di innovazione e opportunità.
Laureata in Biotecnologie Farmaceutiche con una tesi di Laurea svolta presso il Kimmel Cancer Center di Philadelphia (USA) ha poi conseguito un dottorato di ricerca di Oncologia Sperimentale e Clinica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Con un background consolidato in botanicals e sostanze di derivazione naturale, ha svolto diversi incarichi come project manager nell’ambito di biomateriali, integratori alimentari e cosmetici a base di estratti vegetali. Come esperta di biologia molecolare e cellulare ha seguito progetti europei nell’ambito anche del drug discovery e dell’economia circolare. Dal 2021 è qualificata presso diversi organismi notificati come auditor di terza parte nel settore dei Dispositivi Medici per la gestione delle certificazioni e marcatura CE e come Esperto Tecnico per prodotti a base di sostanze.
Enrica Roccotiello è ricercatrice in Botanica Ambientale e Applicata presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università degli Studi di Genova.
È docente nel corso di laurea magistrale in Conservazione e Gestione della Natura e nel corso di laurea in Architettura del Paesaggio Sostenibile.
I principali ambiti di ricerca riguardano i meccanismi di tolleranza e accumulo di metalli in piante (da phytoremediation o eduli), la bonifica di inquinanti mediante tecniche ecosostenibili di bioremediation integrata, la biodiversità di habitat estremi, la risposta delle piante agli stress abiotici nell’ecosistema urbano e l’impiego della componente vegetale nelle Nature-Based Solutions.
È autrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.
Dettagli al seguente link: orcid.org/0000-0003-3701-9154
Valentina Veneroso, avvocato, specializzata in diritto dell’ambiente, con un’esperienza consolidata nella materia dell’Access and Benefit Sharing. È stata docente presso la Facoltà di Biotecnologie dell’Università di Siena, dove ha insegnato Diritto in Biotecnologie. Ha collaborato con il Ministero dell’Ambiente fornendo assistenza alla Direzione competente nelle attività finalizzate alla ratifica e all’implementazione del Protocollo di Nagoya a livello nazionale e a livello europeo nella scrittura del Regolamento ABS e atti derivati, partecipando nella qualità di esperto ai relativi lavori in Commissione UE.
Durante il semestre di Presidenza Italiana del Consiglio UE (2014) ha fatto parte del team della Presidenza per il coordinamento europeo partecipando al primo Meeting delle Parti del Protocollo di Nagoya.
È autrice di articoli e pubblicazioni, nonché relatrice in corsi e convegni sull’argomento presso enti di ricerca e università italiani.
Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)