Pronuncia n. 31/2022 del 31 gennaio 2023

Pubblicità sotto la lente

1 Art. 2 Comunicazione
commerciale ingannevole.

2 Art. 23 Prodotti cosmetici
e per l’igiene personale.

Pronunce del Giurì dell’Autodisciplina pubblicitaria

Pronuncia n. 31/2022 del 31 gennaio 2023

a cura della Redazione di CEC editore

Con provvedimento n. 31/22, emesso in data 17 novembre 2022, il Comitato di Controllo ha ingiunto ad … di desistere dalla diffusione del telecomunicato relativo al prodotto , rilevato sulle reti  nel novembre 2022 e ritenuto manifestamente contrario agli artt. 2 e 23 del Codice di Autodisciplina.

Il Comitato ha contestato che «nello stesso contesto» venissero pubblicizzati due prodotti, un farmaco indicato in caso di infezioni vaginali, e un cosmetico consigliato in caso di “prurito esterno”, “bruciore” e “irritazione”, con l’indicazione “lenisce”, “protegge”, “previene”.

Secondo il Comitato di Controllo, tale successione narrativa, che riguarda nella prima parte dello spot un medicinale, e nella seconda un cosmetico, generava, in violazione dell’art. 2 CA1, potenziale ambiguità, inducendo il consumatore a ritenere che il prodotto cosmetico fosse suscettibile di svolgere un’azione protettiva e preventiva sulle cause collegate alle infezioni descritte nella prima parte dello spot.

Sempre secondo il Comitato, le affermazioni veicolate erano in contrasto con l’art. 232 co. 2 CA, in quanto suscettibili di confondere il consumatore sulla natura del prodotto pubblicizzato, inducendo una confusione tra cosmetico e  medicinali.

Per l’opponente, l’effetto della seconda parte dello spot rispetto alla prima, in quanto la causa dei sintomi è resa evidente dall’aggettivo “esterno”, nominato per prima cosa in relazione al prurito indicante il disagio. Seguendo questa interpretazione apparirebbe quindi chiara la condizione richiesta: che “venga effettuato riferimento a situazioni di alterazione cutanea derivanti da fattori esterni”. In ultima analisi, in relazione all’uso del termine “irritazione”, l’esponente ha prodotto molteplici esempi di cosmetici qualificati per la loro azione anti-irritante.

Con nota datata 30 novembre 2022, il Comitato di Controllo ha giudicato non convincenti le ragioni addotte dall’opposizione, facendo rilevare che non è stata messa in discussione l’efficacia del prodotto, bensì la sua comunicazione. Secondo il Comitato è la successione narrativa fra la prima e la seconda parte dello spot «in assenza di una qualsiasi indicazione sulle diverse cause dei sintomi indicati nella seconda parte», a rendere ambigua la comunicazione, inducendo il pubblico a ritenere che il prodotto cosmetico sia suscettibile di svolgere una qualche azione protettiva e preventiva su situazioni di tipo patologico quali le infezioni; in particolare, l’uso del termine “irritazioni”, ampiamente tollerato per esempio nel settore dei prodotti per la barba, nel quale l’irritazione è dovuta a fattori meccanici, non sarebbe tollerabile nel settore preso in esame. Inoltre, secondo quanto specificato dal Comitato, la contestata dicitura “leggere attentamente le avvertenze”,  difesa dall’opponente tramite riferimento al Reg. UE 1223/2009, non troverebbe riscontro nella fonte citata, che si limita a chiedere di specificare sull’imballaggio o sulla confezione del cosmetico eventuali particolari precauzioni per l’impiego dello stesso.

In data 1° dicembre 2022 il Presidente del Giurì, vista la nota del 30 novembre 2022 con la quale il Comitato di Controllo ha ritenuto non convincenti le ragioni dell’opposizione all’ingiunzione di desistenza n. 31/22, disponeva ex art. 39 CA la convocazione delle parti avanti il Giurì, per la data del 31 gennaio 2023.

In data 27 gennaio 2023 presentava memoria difensiva ribadendo l’assenza di qualunque effetto di trascinamento della prima parte dello spot sul secondo, sottolineando che il telecomunicato si presenta suddiviso in due parti distinte e non collegate tra loro.  Segnalava anche come il termine “irritazione” non sia stato enunciato in maniera isolata, bensì unitamente ad altri sintomi, (prurito esterno e bruciore), evidenziati in sequenza e anteriormente al termine “irritazione”. Ciò atto a spiegare come l’effetto complessivo della comunicazione contenuta nella seconda parte dello spot sia diverso da quanto recepito dal Comitato di Controllo, mentre la causa dei sintomi segnalati sarebbe resa evidente da quell’aggettivo, “esterno” che, nominato per primo in relazione al prurito, chiarirebbe il significato causale dell’irritazione.

Il Comitato ha osservato come, secondo l’inserzionista, la comunicazione sarebbe declinata con uno spot chiaramente diviso in due parti, relative a due diversi prodotti, prive di una successione narrativa e marcate da una netta cesura, tale da impedire un effetto di trascinamento del primo messaggio sul secondo, ma tale tesi sarebbe infondata, poiché risulterebbe evidente dalla successione delle immagini che lo spot è unico, diviso in due parti, nelle quali si rappresenta la stessa scena, seppur raccontata da due diverse protagoniste, inoltre la voce fuori campo, effettuando il collegamento fra le due parti, afferma “E, in caso di prurito esterno, bruciore, irritazione”, congiungendo le due azioni.

Inoltre, sempre secondo il comitato, la rapida sequenza delle immagini video non consente al consumatore medio di capire che la diversità di prodotto oggetto del messaggio fra la prima e la seconda parte. Secondo il Comitato, la presenza di un’evidente continuità narrativa determinerebbe, pertanto, un effetto di trascinamento e di conseguenza una ambiguità del messaggio, da ritenersi così in contrasto con l’art. 2 CA. Inoltre, la descrizione del prodotto apparirebbe carente in ordine alla origine di tali fattori di disagio, nonché in contrasto con il Reg.1223/2009 sui prodotti cosmetici e con l’art. 23 CA.

L’Art. 23 in modo esplicito afferma che i prodotti cosmetici debbano avere uno scopo esclusivo o prevalente, di protezione e mantenimento in buono stato delle superfici esterne del corpo umano, ipotesi che non pare essere quella rappresentata dall’inserzione. Per quanto riguarda la seconda parte dell’art. 23, relativa alla comunicazione commerciale dei prodotti cosmetici, pur potendo presentare detti prodotti come aventi caratteristiche sussidiarie per la prevenzione di particolari situazioni patologiche, non deve indurre il consumatore a confondere i prodotti cosmetici o per l’igiene personale con i medicinali, curativi. Nel caso della comunicazione di si tratterebbe non di caratteristiche sussidiarie, ma di funzione primaria esercitata dal cosmetico …. Un ulteriore elemento di contrarietà all’art. 23 sarebbe poi dato dall’utilizzo del termine “prevenzione”.

In merito all’utilizzo di questi termini si è espresso anche il Ministero della Salute con una circolare 2003, ove si afferma che le aggettivazioni di termini come “dolore, infiammazione, ustione, irritazione etc.”, non sono ammesse perché in contrasto con la normativa cosmetici e ricadenti nel campo di applicazione della normativa medicinali.

Il Giurì ha constato che il videomessaggio  è caratterizzato da uno spot della durata di 25 secondi, con il quale vengono proposti al consumatore dapprima un prodotto medicinale, , destinato al trattamento di infezioni di natura batterica quali vaginosi e candida, e a seguire, un prodotto cosmetico, , idoneo al trattamento di fastidi esterni dell’area genitale femminile, quali prurito, bruciore, irritazione. Il messaggio è strutturato con una scansione temporale rapida, entro la quale si susseguono, per i due prodotti, rappresentazioni di donne diverse, alla scrivania, con un’evidente manifestazione di disagio nella postura, ed una voce di sottofondo che accompagna le immagini. Il tutto interrotto da un packshot per il prodotto medicinale e da immagini grafiche.

Il Giurì ha constato poi che, ad avviso del Comitato di Controllo, tale successione narrativa creerebbe un “effetto di trascinamento”, generando, in violazione dell’art. 2 CA, potenziale ambiguità foriera di errore per il consumatore, in quanto capace di indurre a ritenere che il prodotto cosmetico sia suscettibile di svolgere azione protettiva e preventiva anche su cause di natura patologica, collegate alle infezioni descritte nella prima parte dello spot. Sempre secondo quanto prospettato dal Comitato, le affermazioni veicolate relativamente a si porrebbero in contrasto con l’art. 23 CA, in quanto suscettibili di indurre in errore le consumatrici sulla natura del prodotto pubblicizzato.

Il Giurì ha spiegato quindi che la comunicazione commerciale che ha per oggetto prodotti indirizzati alla cura della persona, trova un limite nel disposto dell’art. 23 CA, nel suo 2° comma, per il quale «Tale comunicazione commerciale [quella relativa ai prodotti cosmetici e per l’igiene personale] pur potendo presentare detti prodotti come aventi caratteristiche sussidiarie per la prevenzione di particolari situazioni patologiche, purché a tale scopo abbiano formule e ingredienti specifici, non deve indurre il consumatore a confondere i prodotti cosmetici o per l’igiene personale con i medicinali, con i presìdi medico-chirurgici, con i dispositivi medici e coi trattamenti curativi». Un limite, questo, tanto più rimarchevole «quando la comunicazione commerciale si trovi sul periglioso bordo della distinzione tra medicinale e cosmetico, anche perché l’interesse dell’acquirente si concentra sulla descrizione dei vantati effetti del prodotto più che sulla sua effettiva composizione (Pronuncia 47/2021)».

Il Giurì ha ritenuto quindi che, osservato nel suo complesso, il videomessaggio diffuso da , in assenza di qualsiasi menzione di una causa non patologica per i fastidi rappresentati nella seconda parte dello spot, ed unitamente alla piena sovrapponibilità dei sintomi dichiarati, potesse indurre, anche in ragione della terminologia impiegata ad illustrare il cosmetico , che esula dal campo di azione dei cosmetici, il consumatore a pensare che il cosmetico possa svolgere una funzione in relazione a qualunque causa dei sintomi descritti, così determinando la contrarietà del messaggio all’art. 23 CA.

Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la comunicazione commerciale esaminata è in contrasto con l’articolo 23 del Codice di Autodisciplina e pertanto ne ordina la cessazione.

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Larve di Alphitobius diaperinus

Larve di Alphitobius diaperinus

A. Antonelli

Autorizzata la prima preparazione a base
di insetti negli integratori alimentari

[…] Il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/58 della Commissione del 5 gennaio 2023 (3) ha autorizzato l’immissione sul mercato delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283, con relativa modifica dell’elenco dell’Unione. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 2/2023

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Un caso di vendita online di integratori alimentari non notificati

Un caso di vendita online
di integratori alimentari non notificati

Brevi note a margine della sentenza del TAR per il Lazio (Roma) n. 17021/2022

La vicenda nasce da una contestazione mossa dall’AGCM italiana avverso un’impresa portoghese attiva nella produzione e nel commercio online di integratori alimentari, su segnalazione di un’associazione commerciale di operatori del settore della nutrizione sportiva, con sede nel Regno Unito.

La pratica commerciale oggetto dell’istruttoria avanti all’Antitrust si riferiva alla vendita, tramite il sito web aziendale in lingua italiana, di alcuni integratori alimentari in assenza della prescritta notifica al Ministero della Salute, lasciando così intendere, contrariamente al vero, che la vendita di tali prodotti fosse lecita.  […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 2/2023

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La formulazione degli acidi grassi omega-3

La formulazione degli acidi grassi omega-3

A. Cignarella

Un determinante di efficacia nel trattamento delle dislipidemie

[…] L’apparente eterogeneità dell’effetto terapeutico dei preparati di acidi grassi omega-3, che vale anche per gli svariati prodotti a base di olio di pesce e le formulazioni di EPA/DHA ampiamente impiegati come integratori alimentari, può essere riconducibile a due fattori principali. Primo, molti studi sugli acidi grassi omega-3 hanno utilizzato una dose probabilmente insufficiente per abbassare efficacemente i livelli di trigliceridi plasmatici e quindi gli eventi clinici. Secondo, la qualità dei prodotti a base di acidi grassi omega-3 disponibili sul mercato è altamente variabile. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 2/2023

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L’Integratore Nutrizionale 2/2023

L’Integratore Nutrizionale 2/2023

Focus: Salute femminile
ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Come affrontare i sintomi della menopausa con soluzioni nutrizionali
Una revisione critica
A.C. Ouwehand, M. Marttinen

Cistiti, ricorrenza e salute genitourinaria nella donna
Sostanze naturali per la prevenzione
M. Salamone, F. Busa, V. Di Nardo

Lacticaseibacillus rhamnosus CA15 (DSM 33960) alleato per la salute riproduttiva della donna
Caratterizzazione preclinica e studio clinico randomizzato
A. Pino, A.M.C. Rapisarda, C. Caggia, A. Cianci, C.L. Randazzo, L. Miorelli

Estratto secco di melograno arricchito in punicalagina
Studio clinico sulle caratteristiche biofisiche della pelle, sulle rughe cutanee e sull’asse pelle-intestino
M. Chakkalakal, D. Nadora, N. Gahoonia, A. Dumont,
W. Burney, A. Pan, C.J. Chambers, R.K. Sivamani

Effetto ansiolitico e miglioramento della qualità del sonno dell’estratto di verbena odorosa
Studio clinico randomizzato multicentrico
A. Martínez-Rodríguez, M. Martínez-Olcina, J. Mora, P. Navarro, N. Caturla, J. Jones

AGGIORNAMENTI
Letteratura scientifica

Salute femminile
Interventi nutraceutici verso la parità
di genere e non solo
A. Baldi

Pubblicità al vaglio

Un caso di vendita online di integratori alimentari non notificati
Brevi note a margine della sentenza del TAR
per il Lazio (Roma) n. 17021/2022
V. Pullini

Approfondimenti formulativi

Xilani La formulazione degli acidi grassi omega-3
Un determinante di efficacia nel trattamento delle dislipidemie
A. Cignarella

Novel food

Larve di Alphitobius diaperinus
Autorizzata la prima preparazione a base di insetti negli integratori alimentari
A. Antonelli

AZIENDE
PUBBLIREDAZIONALE • AMITAHC
Uno sguardo al futuro tra customizzazione e sostenibilità
INTERVISTA • PHODÉ

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

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Editoriale IN2 • 2023

Editoriale IN2 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Women In Nutraceuticals
Promossa un’indagine per favorire la parità di genere

Cari Lettori, in questo numero dedicato alla salute femminile mi piace aprire con una notizia “in rosa” che ho avuto modo di leggere poco tempo fa sul web.
Risale infatti allo scorso novembre la notizia che Women In Nutraceuticals (WIN), l’organizzazione no profit guidata da una coorte di leader mondiali nel campo della nutraceutica, ha annunciato di aver commissionato una ricerca per confrontare i dati sui ruoli delle donne in tutto il settore nutraceutico, in modo da valutare l’entità della leadership delle donne (WomenInNutraceuticals.org).
La ricerca aiuterà le aziende a tracciare un percorso verso un’industria più inclusiva e rappresentativa del genere femminile.
Condivido infatti con Heather Granato, presidente di WIN, la percezione che la leadership nella comunità nutraceutica sia principalmente maschile. Tuttavia, non si può fare affidamento sulle sensazioni istintive quando cerchiamo di apportare cambiamenti: abbiamo bisogno di dati.
Questo studio di benchmarking fornirà una valutazione precisa della rappresentanza di genere nella C-suite e nella top leadership. Ciò consentirà alle aziende del settore di prendere decisioni informate e di impostare un percorso che sposterà l’ago verso un’industria più inclusiva e rappresentativa.
I dati raccolti dallo studio non solo forniranno una base importante per un lavoro mirato, ma consentiranno anche l’adozione di future misure di miglioramento.
Questa ricerca, che sarà condotta da NEXT™, una divisione di Informa, include Stati Uniti, Europa e Asia. Il rapporto dell’indagine, condotta negli ultimi mesi del 2022, sarà presentato in primavera. Informa sostiene finanziariamente il progetto di ricerca, oltre alla sponsorizzazione Platinum di WIN.

Applaudo all’iniziativa e mi auguro che le imprese operanti in questo settore possano dedicare il tempo necessario per condividere le proprie intuizioni e persino offrire le migliori pratiche delle proprie organizzazioni, contribuendo così ad accelerare il percorso verso la parità di genere.

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Cosmetic Technology 1, 2023

Cosmetic Technology

Cambia look

Articoli e review

Aggiornamenti

Novità

Regolatorio

Aziende

Formulario

Notizie

Novità del 2023

Una nuova sezione
dedicata al mondo
del regolatorio

Il regolatori nel mondo della cosmetica è uno degli argomenti maggiormente discussi e attuale. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli una sezione. 

Come nasce un prodotto cosmetico?

La storia di un prodotto dalla progettazione al consumatore

Beauty Partner

Nuova rubrica all’interno della sezione “Aziende” che racconta la storia di un prodotto cosmetico dalla progettazione alla vendita al consumatore. 

 

Agenda

Finalmente, possiamo dire che siamo tornati ufficialmente alla presenza completa a fiere ed eventi di settore. 

Dedicheremo, quindi, uno spazio a tutte le fiere ed eventi dedicato al mondo della cosmetica. 

In questa rubrica potrete trovare tutte le informazioni utili! 

Cosmetic Technology 1, 2023

DETERSIONE, IDRATAZIONE E DEODORAZIONE

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
REGOLATORIO
AZIENDE
NOTIZIE
articoli

Gli avvenimenti degli ultimi tempi riguardanti il talco e i sali di alluminio hanno portato i produttori di deodoranti e di antitraspiranti a rivedere le loro formulazioni, sostituendo ingredienti da sempre utilizzati nel campo della deodorazione corporea con molecole meno “incriminate”. In questo articolo vengono presentate brevi review scientifiche di materie prime funzionali, utilizzate nei deodoranti e negli antitraspiranti, proponendo anche alternative compatibili con la cosmesi naturale (trietilcitrato, olio essenziale di salvia e olio essenziale di timo, amido di mais e amido di riso, estratto di amamelide) scelte in base alle differenti esigenze dei consumatori.

<b>Deodorants or antiperspirants? That is the question!</b>

<i>Green strategies for the correction of body odors and alternatives to ingredients “on trial”</i>

The events of recent times concerning talc and aluminum salts, have led deodorant and antiperspirants producers to remake their formulations, replacing ingredients that have always been used for body deodorization with less “incriminated” molecules. Specifically, this article presents small scientific reviews of functional raw materials, used in deodorants and antiperspirants, and also suggests alternatives compatible with natural cosmetics (triethyl citrate, sage essential oil and thyme essential oil, corn starch and rice starch, witch hazel extract) chosen according to the different needs of consumers.

La versatilità applicativa dei perfluoropolieteri (PFPE) è piacevolmente riconducibile alle proprietà chimiche di questi polimeri perfluorati insolubili in acqua e olio, altamente permeabili ai gas e caratterizzati da un ottimo profilo di sicurezza. A livello cosmetico, modulandone la concentrazione nella formula, si possono utilizzare sia a livello tecnologico per dare stabilità a emulsioni e dispersioni, sia per conferire una particolare sensorialità al prodotto, ma anche come sostanze funzionali, in virtù delle proprietà filmogene e di regolazione dell’idratazione cutanea dei PFPE, senza compromettere in alcun modo la traspirabilità della pelle. Composti con oltre 40 anni di storia, che per le molteplici possibilità applicative sono tutt’oggi oggetto di interesse per il formulatore, curioso di esplorare nuove sinergie e declinazioni in ambito della cosmesi funzionale, della cosmesi decorativa, e dei dispositivi medici.

Perfluoropolyethers

From the antipollution effect to the perfect barrier cream

The applicative versatility of perfluoropolyethers (PFPE) is pleasantly attributable to the chemical properties of these perfluorinated polymers, insoluble in water and oil, highly permeable to gases, and a good safety profile. At a cosmetic level, by modulating PFPE concentration, they can be used both at a technological level to give stability to emulsions and dispersions, and to confer a particular sensoriality to the product, but also as functional ingredients, by virtue of the film-forming and skin hydration regulating properties of PFPE, without compromising cutaneous breathability in any way. Compounds with over 40 years of history, which due to their multiple application possibilities are still an object of interest for the formulator, curious to explore new synergies and variations in the field of decorative cosmetics, functional cosmetics, and medical devices.

La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) conosciuta anche come “cellulite estetica”, è un’affezione micro-vasculo-connettivale a evoluzione sclerotica che provoca aumento di volume del pannicolo adiposo con compromissione della circolazione linfatica e venosa, formazione di edemi e dolore. Colpisce prevalentemente le donne, poiché la regolazione dei processi di lipogenesi (sintesi degli acidi grassi), di lipolisi (scissione dei trigliceridi) e gli accumuli di grasso in distretti diversi del corpo sono legati a variazioni ormonali, tipicamente femminili, che influenzano la distribuzione del grasso. L’approfondire le conoscenze di alcuni attivi, già noti in letteratura e di derivazione fitoterapica in grado di ridurre o far regredire l’evoluzione della PEFS, ha permesso di sviluppare un prodotto in grado di conciliare praticità, efficacia e piacevolezza dell’applicazione, e con un giusto rapporto tra costi e benefici. Infatti, l’obiettivo è stato quello di identificare opportuni attivi di origine naturale, tra quelli già in commercio e formulare una crema corpo anticellulite, con attività drenante e lipolitica da portare in produzione e immettere sul mercato.

Body cream for the reduction of blemishes induced by PEFS 

Formulation and testing

The Panniculopathy Edematous-Fibro-Sclerotic (PEFS), also known as “aesthetic cellulite”, is a micro-vasculo-connective tissue disease with sclerotic evolution that causes an increase in the volume of the adipose panniculus with impairment of lymphatic and venous circulation, edema formation, and pain. It mainly affects women, since the regulation of lipogenesis (synthesis of fatty acids), lipolysis (splitting of triglycerides), and fat accumulations in different districts of the body are linked to hormonal variations, typically female, which affect the distribution of fat. The deepening of the knowledge of some active ingredients, already known in the literature and derived from phytotherapy able to reduce or reverse the evolution of PEFS, has allowed us to develop a product that could reconcile practicality, effectiveness and pleasantness of application, and with a fair relationship between costs and benefits. In fact, the goal was to identify appropriate active ingredients of natural origin, among those already in use (or already on the market) and formulate an anti-cellulite body cream, with draining and lipolytic activity to be brought into production and placed on the market. 

aggiornamenti
Letteratura

I metalli nelle creme idratanti e l’1,4-diossano nei detergenti • L. Giovannelli, A. Picco

Eccellenze Italiane

Hypericum perforatum extract • G. Spada

Certificazioni

Novità: Standard COSMOS 4.0 • B. Catozzi

Approfondimenti Cosmetici

Crocus sativus:oro rosso… ma non solo! • D. Zampieri
Step by step • F. Esposito, B. Panzeri

Into The Lab

C’è mousse e mousse • C. Crescentini

Next Generation

Enomì • R. Fontana, I. Ben Romdan, S. Nannini, A. Luin

Perché ci piace

Scrub idratante piedi • S. Zanella, L. Ferrari

regolatorio
Approfondimenti Normativi

S. Morel, K. Gega

Andare In

S. Morel, B.Y. Faour

Segnalazioni Rapex

A. Ciranni

Linee Guida

A. Ciranni

Istituzioni

A. Ciranni

aziende

RES PHARMA
COLONIAL CHEMICALS

Suga®Nate 160NC MB

DEIMOS GROUP
SILAB

PEPTILIUM®

Arriva in Italia SOLIDS: la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi: dal 14 al 15 giugno a Parma

Dopo Anversa, Cracovia, Dortmund e Rotterdam, nel 2023 arriverà anche in Italia Solids, la fiera specializzata nelle tecnologie di processo e dei solidi sfusi, organizzata da Easyfairs, società specializzata nell’organizzazione di eventi internazionali.

Defil
Dal 1985 la natura e il sapere

Defil srl è attiva nel settore della filtrazione, depolverazione e trattamento dell’aria per impianti civili ed industriali.
La nostra missione è di trovare ed offrire la soluzione migliore per rispondere a tutte le esigenze, nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze produttive dei vari settori industriali… entra e scopri la natura e il sapere Defil.

Su questo numero presentiamo…
Una pelle giovane grazie al ringiovanimento del microbiota cutaneo
Variati
Radiation Shield
Capsule Collection
BIOCHIM
NOTIZIE
NON PERDERTI
GLI APPUNTAMENTI
DI SETTORE

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BUONA LETTURA!

L’innovazione e la tecnologia sono più veloci della legislazione?

approfondimenti normativi

S. Morel, K. Gega

Dipartimento di Scienze del Farmaco, Novara

L’innovazione e la tecnologia sono più veloci della legislazione?

Quadro generale relativo a prodotti cosmetici e medicinali

L’unica costante nel mondo dei medicinali e dei prodotti cosmetici è il continuo sviluppo dell’innovazione e delle tecnologie a essi correlate. In questo lavoro verranno prese in esame l’innovazione e le regolamentazioni di cosmetici e medicinali al fine di valutare come l’una incide sulle altre e viceversa.

Siamo tutti consapevoli del progresso e dell’impatto dei prodotti medicinali e cosmetici, nonché della tecnologia nelle nostre vite, specialmente negli ultimi decenni. I nuovi medicinali hanno avuto un grande effetto sull’aspettativa di vita della popolazione, hanno cambiato il corso di alcune malattie e ridotto i costi sanitari prevenendo o ritardando la progressione della malattia o le complicanze per la stragrande maggioranza dei pazienti in tutto il mondo (1). Il settore sanitario è entrato nella nuova fase della “medicina moderna” grazie a significativi progressi tecnologici che hanno un impatto specifico anche in ambito farmaceutico e cosmetico (2). Non da ultimo, il fatto che, facendo riferimento a diversi strumenti per valutare l’impatto dei prodotti sulla qualità di vita delle persone, emerge che i cosmetici hanno via via semplificato la vita quotidiana dei consumatori, avendo anche un impatto positivo sull’autostima delle persone (3). […]

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Detersione e idratazione: il futuro di due funzionalità cosmetiche interdipendenti

OPINION LEADER

E. Mignini

Direttore Generale SICC, Membro del Comitato Scientifico di Cosmetic Technology

Detersione e idratazione: il futuro di due funzionalità cosmetiche interdipendenti

La pelle è l’organo più esteso e uno dei più complessi del corpo umano; personalmente credo anche che sia uno dei meno conosciuti, soprattutto per quanto riguarda la funzionalità degli strati superficiali.

Lo strato corneo, lo strato più esterno del nostro organismo, ha un comportamento simile a quello di una spugna nel cedere e assorbire umidità. Perciò, quanto più esso è integro e compatto tanto più potrà assolvere a questa indispensabile funzione protettiva; quanto più è distrutto o dilatato tanto più sarà predisposto alla perdita di umidità e quindi saranno accentuati i fenomeni di desquamazione (forfora secca sul cuoio capelluto), ruvidità, prurito. La carenza di un adeguato tenore di acqua nella pelle si manifesta con le note alterazioni indesiderate e chiaramente percepibili (desquamazione, ruvidità, prurito) e tende a indebolirne le funzioni protettive.

L’idratazione cutanea deve essere perciò considerata come il processo per mezzo del quale il contenuto idrico della pelle viene incrementato e durevolmente mantenuto al di sopra della soglia di manifestazione di quell’insieme di espressioni che vengono indicate come “pelle secca”.

La promessa di idratazione cutanea è forse quella che più frequentemente il prodotto cosmetico rivolge al consumatore e si trova variamente esplicitata nell’etichettatura e in pubblicità anche se le conoscenze su questo tema non sono ancora complete e i risultati riportati dalla numerosa letteratura scientifica sono spesso contraddittori. […]

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Deodoranti o antitraspiranti? Questo è il dilemma!

REVIEW

M.C. Giampà

Farmacista Cosmetologa

Deodoranti o antitraspiranti? Questo è il dilemma!

Strategie green per la correzione degli odori corporei e le alternative agli ingredienti “sotto accusa”

ABSTRACT

Deodorants or antiperspirants? That is the question!

Green strategies for the correction of body odors and alternatives to ingredients “on trial”

The events of recent times concerning talc and aluminum salts, have led deodorant and antiperspirants producers to remake their formulations, replacing ingredients that have always been used for body deodorization with less “incriminated” molecules. Specifically, this article presents small scientific reviews of functional raw materials, used in deodorants and antiperspirants, and also suggests alternatives compatible with natural cosmetics (triethyl citrate, sage essential oil and thyme essential oil, corn starch and rice starch, witch hazel extract) chosen according to the different needs of consumers.

RIASSUNTO

Gli avvenimenti degli ultimi tempi riguardanti il talco e i sali di alluminio hanno portato i produttori di deodoranti e di antitraspiranti a rivedere le loro formulazioni, sostituendo ingredienti da sempre utilizzati nel campo della deodorazione corporea con molecole meno “incriminate”. In questo articolo vengono presentate brevi review scientifiche di materie prime funzionali, utilizzate nei deodoranti e negli antitraspiranti, proponendo anche alternative compatibili con la cosmesi naturale (trietilcitrato, olio essenziale di salvia e olio essenziale di timo, amido di mais e amido di riso, estratto di amamelide) scelte in base alle differenti esigenze dei consumatori.

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