Editoriale IN2 • 2023

Editoriale IN2 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Women In Nutraceuticals
Promossa un’indagine per favorire la parità di genere

Cari Lettori, in questo numero dedicato alla salute femminile mi piace aprire con una notizia “in rosa” che ho avuto modo di leggere poco tempo fa sul web.
Risale infatti allo scorso novembre la notizia che Women In Nutraceuticals (WIN), l’organizzazione no profit guidata da una coorte di leader mondiali nel campo della nutraceutica, ha annunciato di aver commissionato una ricerca per confrontare i dati sui ruoli delle donne in tutto il settore nutraceutico, in modo da valutare l’entità della leadership delle donne (WomenInNutraceuticals.org).
La ricerca aiuterà le aziende a tracciare un percorso verso un’industria più inclusiva e rappresentativa del genere femminile.
Condivido infatti con Heather Granato, presidente di WIN, la percezione che la leadership nella comunità nutraceutica sia principalmente maschile. Tuttavia, non si può fare affidamento sulle sensazioni istintive quando cerchiamo di apportare cambiamenti: abbiamo bisogno di dati.
Questo studio di benchmarking fornirà una valutazione precisa della rappresentanza di genere nella C-suite e nella top leadership. Ciò consentirà alle aziende del settore di prendere decisioni informate e di impostare un percorso che sposterà l’ago verso un’industria più inclusiva e rappresentativa.
I dati raccolti dallo studio non solo forniranno una base importante per un lavoro mirato, ma consentiranno anche l’adozione di future misure di miglioramento.
Questa ricerca, che sarà condotta da NEXT™, una divisione di Informa, include Stati Uniti, Europa e Asia. Il rapporto dell’indagine, condotta negli ultimi mesi del 2022, sarà presentato in primavera. Informa sostiene finanziariamente il progetto di ricerca, oltre alla sponsorizzazione Platinum di WIN.

Applaudo all’iniziativa e mi auguro che le imprese operanti in questo settore possano dedicare il tempo necessario per condividere le proprie intuizioni e persino offrire le migliori pratiche delle proprie organizzazioni, contribuendo così ad accelerare il percorso verso la parità di genere.

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Cosmetic Technology 1, 2023

Cosmetic Technology

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Novità del 2023

Una nuova sezione
dedicata al mondo
del regolatorio

Il regolatori nel mondo della cosmetica è uno degli argomenti maggiormente discussi e attuale. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli una sezione. 

Come nasce un prodotto cosmetico?

La storia di un prodotto dalla progettazione al consumatore

Beauty Partner

Nuova rubrica all’interno della sezione “Aziende” che racconta la storia di un prodotto cosmetico dalla progettazione alla vendita al consumatore. 

 

Agenda

Finalmente, possiamo dire che siamo tornati ufficialmente alla presenza completa a fiere ed eventi di settore. 

Dedicheremo, quindi, uno spazio a tutte le fiere ed eventi dedicato al mondo della cosmetica. 

In questa rubrica potrete trovare tutte le informazioni utili! 

Cosmetic Technology 1, 2023

DETERSIONE, IDRATAZIONE E DEODORAZIONE

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
REGOLATORIO
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NOTIZIE
articoli

Gli avvenimenti degli ultimi tempi riguardanti il talco e i sali di alluminio hanno portato i produttori di deodoranti e di antitraspiranti a rivedere le loro formulazioni, sostituendo ingredienti da sempre utilizzati nel campo della deodorazione corporea con molecole meno “incriminate”. In questo articolo vengono presentate brevi review scientifiche di materie prime funzionali, utilizzate nei deodoranti e negli antitraspiranti, proponendo anche alternative compatibili con la cosmesi naturale (trietilcitrato, olio essenziale di salvia e olio essenziale di timo, amido di mais e amido di riso, estratto di amamelide) scelte in base alle differenti esigenze dei consumatori.

<b>Deodorants or antiperspirants? That is the question!</b>

<i>Green strategies for the correction of body odors and alternatives to ingredients “on trial”</i>

The events of recent times concerning talc and aluminum salts, have led deodorant and antiperspirants producers to remake their formulations, replacing ingredients that have always been used for body deodorization with less “incriminated” molecules. Specifically, this article presents small scientific reviews of functional raw materials, used in deodorants and antiperspirants, and also suggests alternatives compatible with natural cosmetics (triethyl citrate, sage essential oil and thyme essential oil, corn starch and rice starch, witch hazel extract) chosen according to the different needs of consumers.

La versatilità applicativa dei perfluoropolieteri (PFPE) è piacevolmente riconducibile alle proprietà chimiche di questi polimeri perfluorati insolubili in acqua e olio, altamente permeabili ai gas e caratterizzati da un ottimo profilo di sicurezza. A livello cosmetico, modulandone la concentrazione nella formula, si possono utilizzare sia a livello tecnologico per dare stabilità a emulsioni e dispersioni, sia per conferire una particolare sensorialità al prodotto, ma anche come sostanze funzionali, in virtù delle proprietà filmogene e di regolazione dell’idratazione cutanea dei PFPE, senza compromettere in alcun modo la traspirabilità della pelle. Composti con oltre 40 anni di storia, che per le molteplici possibilità applicative sono tutt’oggi oggetto di interesse per il formulatore, curioso di esplorare nuove sinergie e declinazioni in ambito della cosmesi funzionale, della cosmesi decorativa, e dei dispositivi medici.

Perfluoropolyethers

From the antipollution effect to the perfect barrier cream

The applicative versatility of perfluoropolyethers (PFPE) is pleasantly attributable to the chemical properties of these perfluorinated polymers, insoluble in water and oil, highly permeable to gases, and a good safety profile. At a cosmetic level, by modulating PFPE concentration, they can be used both at a technological level to give stability to emulsions and dispersions, and to confer a particular sensoriality to the product, but also as functional ingredients, by virtue of the film-forming and skin hydration regulating properties of PFPE, without compromising cutaneous breathability in any way. Compounds with over 40 years of history, which due to their multiple application possibilities are still an object of interest for the formulator, curious to explore new synergies and variations in the field of decorative cosmetics, functional cosmetics, and medical devices.

La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) conosciuta anche come “cellulite estetica”, è un’affezione micro-vasculo-connettivale a evoluzione sclerotica che provoca aumento di volume del pannicolo adiposo con compromissione della circolazione linfatica e venosa, formazione di edemi e dolore. Colpisce prevalentemente le donne, poiché la regolazione dei processi di lipogenesi (sintesi degli acidi grassi), di lipolisi (scissione dei trigliceridi) e gli accumuli di grasso in distretti diversi del corpo sono legati a variazioni ormonali, tipicamente femminili, che influenzano la distribuzione del grasso. L’approfondire le conoscenze di alcuni attivi, già noti in letteratura e di derivazione fitoterapica in grado di ridurre o far regredire l’evoluzione della PEFS, ha permesso di sviluppare un prodotto in grado di conciliare praticità, efficacia e piacevolezza dell’applicazione, e con un giusto rapporto tra costi e benefici. Infatti, l’obiettivo è stato quello di identificare opportuni attivi di origine naturale, tra quelli già in commercio e formulare una crema corpo anticellulite, con attività drenante e lipolitica da portare in produzione e immettere sul mercato.

Body cream for the reduction of blemishes induced by PEFS 

Formulation and testing

The Panniculopathy Edematous-Fibro-Sclerotic (PEFS), also known as “aesthetic cellulite”, is a micro-vasculo-connective tissue disease with sclerotic evolution that causes an increase in the volume of the adipose panniculus with impairment of lymphatic and venous circulation, edema formation, and pain. It mainly affects women, since the regulation of lipogenesis (synthesis of fatty acids), lipolysis (splitting of triglycerides), and fat accumulations in different districts of the body are linked to hormonal variations, typically female, which affect the distribution of fat. The deepening of the knowledge of some active ingredients, already known in the literature and derived from phytotherapy able to reduce or reverse the evolution of PEFS, has allowed us to develop a product that could reconcile practicality, effectiveness and pleasantness of application, and with a fair relationship between costs and benefits. In fact, the goal was to identify appropriate active ingredients of natural origin, among those already in use (or already on the market) and formulate an anti-cellulite body cream, with draining and lipolytic activity to be brought into production and placed on the market. 

aggiornamenti
Letteratura

I metalli nelle creme idratanti e l’1,4-diossano nei detergenti • L. Giovannelli, A. Picco

Eccellenze Italiane

Hypericum perforatum extract • G. Spada

Certificazioni

Novità: Standard COSMOS 4.0 • B. Catozzi

Approfondimenti Cosmetici

Crocus sativus:oro rosso… ma non solo! • D. Zampieri
Step by step • F. Esposito, B. Panzeri

Into The Lab

C’è mousse e mousse • C. Crescentini

Next Generation

Enomì • R. Fontana, I. Ben Romdan, S. Nannini, A. Luin

Perché ci piace

Scrub idratante piedi • S. Zanella, L. Ferrari

regolatorio
Approfondimenti Normativi

S. Morel, K. Gega

Andare In

S. Morel, B.Y. Faour

Segnalazioni Rapex

A. Ciranni

Linee Guida

A. Ciranni

Istituzioni

A. Ciranni

aziende

RES PHARMA
COLONIAL CHEMICALS

Suga®Nate 160NC MB

DEIMOS GROUP
SILAB

PEPTILIUM®

Arriva in Italia SOLIDS: la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi: dal 14 al 15 giugno a Parma

Dopo Anversa, Cracovia, Dortmund e Rotterdam, nel 2023 arriverà anche in Italia Solids, la fiera specializzata nelle tecnologie di processo e dei solidi sfusi, organizzata da Easyfairs, società specializzata nell’organizzazione di eventi internazionali.

Defil
Dal 1985 la natura e il sapere

Defil srl è attiva nel settore della filtrazione, depolverazione e trattamento dell’aria per impianti civili ed industriali.
La nostra missione è di trovare ed offrire la soluzione migliore per rispondere a tutte le esigenze, nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze produttive dei vari settori industriali… entra e scopri la natura e il sapere Defil.

Su questo numero presentiamo…
Una pelle giovane grazie al ringiovanimento del microbiota cutaneo
Variati
Radiation Shield
Capsule Collection
BIOCHIM
NOTIZIE
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GLI APPUNTAMENTI
DI SETTORE

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BUONA LETTURA!

L’innovazione e la tecnologia sono più veloci della legislazione?

approfondimenti normativi

S. Morel, K. Gega

Dipartimento di Scienze del Farmaco, Novara

L’innovazione e la tecnologia sono più veloci della legislazione?

Quadro generale relativo a prodotti cosmetici e medicinali

L’unica costante nel mondo dei medicinali e dei prodotti cosmetici è il continuo sviluppo dell’innovazione e delle tecnologie a essi correlate. In questo lavoro verranno prese in esame l’innovazione e le regolamentazioni di cosmetici e medicinali al fine di valutare come l’una incide sulle altre e viceversa.

Siamo tutti consapevoli del progresso e dell’impatto dei prodotti medicinali e cosmetici, nonché della tecnologia nelle nostre vite, specialmente negli ultimi decenni. I nuovi medicinali hanno avuto un grande effetto sull’aspettativa di vita della popolazione, hanno cambiato il corso di alcune malattie e ridotto i costi sanitari prevenendo o ritardando la progressione della malattia o le complicanze per la stragrande maggioranza dei pazienti in tutto il mondo (1). Il settore sanitario è entrato nella nuova fase della “medicina moderna” grazie a significativi progressi tecnologici che hanno un impatto specifico anche in ambito farmaceutico e cosmetico (2). Non da ultimo, il fatto che, facendo riferimento a diversi strumenti per valutare l’impatto dei prodotti sulla qualità di vita delle persone, emerge che i cosmetici hanno via via semplificato la vita quotidiana dei consumatori, avendo anche un impatto positivo sull’autostima delle persone (3). […]

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Detersione e idratazione: il futuro di due funzionalità cosmetiche interdipendenti

OPINION LEADER

E. Mignini

Direttore Generale SICC, Membro del Comitato Scientifico di Cosmetic Technology

Detersione e idratazione: il futuro di due funzionalità cosmetiche interdipendenti

La pelle è l’organo più esteso e uno dei più complessi del corpo umano; personalmente credo anche che sia uno dei meno conosciuti, soprattutto per quanto riguarda la funzionalità degli strati superficiali.

Lo strato corneo, lo strato più esterno del nostro organismo, ha un comportamento simile a quello di una spugna nel cedere e assorbire umidità. Perciò, quanto più esso è integro e compatto tanto più potrà assolvere a questa indispensabile funzione protettiva; quanto più è distrutto o dilatato tanto più sarà predisposto alla perdita di umidità e quindi saranno accentuati i fenomeni di desquamazione (forfora secca sul cuoio capelluto), ruvidità, prurito. La carenza di un adeguato tenore di acqua nella pelle si manifesta con le note alterazioni indesiderate e chiaramente percepibili (desquamazione, ruvidità, prurito) e tende a indebolirne le funzioni protettive.

L’idratazione cutanea deve essere perciò considerata come il processo per mezzo del quale il contenuto idrico della pelle viene incrementato e durevolmente mantenuto al di sopra della soglia di manifestazione di quell’insieme di espressioni che vengono indicate come “pelle secca”.

La promessa di idratazione cutanea è forse quella che più frequentemente il prodotto cosmetico rivolge al consumatore e si trova variamente esplicitata nell’etichettatura e in pubblicità anche se le conoscenze su questo tema non sono ancora complete e i risultati riportati dalla numerosa letteratura scientifica sono spesso contraddittori. […]

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Deodoranti o antitraspiranti? Questo è il dilemma!

REVIEW

M.C. Giampà

Farmacista Cosmetologa

Deodoranti o antitraspiranti? Questo è il dilemma!

Strategie green per la correzione degli odori corporei e le alternative agli ingredienti “sotto accusa”

ABSTRACT

Deodorants or antiperspirants? That is the question!

Green strategies for the correction of body odors and alternatives to ingredients “on trial”

The events of recent times concerning talc and aluminum salts, have led deodorant and antiperspirants producers to remake their formulations, replacing ingredients that have always been used for body deodorization with less “incriminated” molecules. Specifically, this article presents small scientific reviews of functional raw materials, used in deodorants and antiperspirants, and also suggests alternatives compatible with natural cosmetics (triethyl citrate, sage essential oil and thyme essential oil, corn starch and rice starch, witch hazel extract) chosen according to the different needs of consumers.

RIASSUNTO

Gli avvenimenti degli ultimi tempi riguardanti il talco e i sali di alluminio hanno portato i produttori di deodoranti e di antitraspiranti a rivedere le loro formulazioni, sostituendo ingredienti da sempre utilizzati nel campo della deodorazione corporea con molecole meno “incriminate”. In questo articolo vengono presentate brevi review scientifiche di materie prime funzionali, utilizzate nei deodoranti e negli antitraspiranti, proponendo anche alternative compatibili con la cosmesi naturale (trietilcitrato, olio essenziale di salvia e olio essenziale di timo, amido di mais e amido di riso, estratto di amamelide) scelte in base alle differenti esigenze dei consumatori.

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C’è un ponte, vai oltre

EDITORIALE
COSMETIC TECHNOLOGY 1, 2023

Anna Caldiroli

Direttore scientifico
di Cosmetic Technology

C’è un ponte, vai oltre

Ad accompagnarmi in questo numero “del CT” la violoncellista del dipinto di Róbert Berény che reputo innovativa poiché il rosso usato per gli abiti catalizza l’attenzione e non si può prescindere dall’osservazione dell’opera senza che risuoni “un motivetto” nella testa del visitatore della Magyar Nemzeti Galéria, fino a sentirlo. Una totale cattura dei sensi. Berény con i suoi colori a olio ha fermato su tela qualcosa di solo apparentemente bidimensionale.

Ultimamente, mi sono soffermata a pensare al significato di innovazione che ho spesso accostato a inventare. Creare da zero qualcosa venuto dal guizzo geniale e visionario del suo ideatore oppure nata per errore, una novità strabiliante in cui si è finiti per inciampare (la storia è piena di esempi: dall’America alla penicillina e via discorrendo).

Inventare perché? Per soddisfare bisogni esistenti oppure far sorgere bisogni che non si immaginava di avere ed ecco la soluzione (chi non si ricorda la Christmas Card e i suoi 100 SMS al giorno è solo molto giovane).

Innovare può voler anche dire avere uno sguardo nuovo su qualcosa di esistente, stravolgendolo se vogliamo. Pensiamo alla comunicazione pubblicitaria: l’abbiamo sempre avuta a portata di occhio (cartellonistica verticale) oppure nel cielo, poi è arrivato qualcuno che ha pensato di metterla per terra. È rimasta a portata di occhio: la vista si è spostata verso il basso perché siamo noi che ci siamo ingobbiti a fissare gli smartphone quindi l’innovazione è stata l’orizzontalizzazione di qualcosa storicamente verticalizzato. Così, in aree strategiche quali le uscite di metro, cinema, teatri, università, centri commerciali ecc. compaiono messaggi pubblicitari al suolo quali outdoor media; alcuni sono una vera e propria bussola per aiutarci a raggiungere dei posti (caso tipico: il Fuori Salone del Mobile).

Ora la prima domanda: innovazione va d’accordo con regolamentazione? Non si può negare il fatto che viaggino a due velocità diverse e talvolta le novità vanno a incunearsi in aree grigie.

La seconda: innovazione a scapito della sicurezza? La (mia) risposta è no ma, anche in questo caso, non possiamo negare che qualcosa nato ieri non possa vantare una storicità d’uso e una reale ricchezza informativa. Per contro, la ricerca e l’innovazione hanno permesso di identificare nuove materie prime per sostituirne altre, utilizzate in passato nei cosmetici ma non solo, caratterizzate da profili di sicurezza migliori.

Una spinta nella direzione dell’innovazione arriva anche dal basso, dai consumatori e, in questo giocano un ruolo di primo piano anche i social media: alcuni ingredienti divenuti sgraditi – per svariate ragioni – vengono progressivamente abbandonati dall’industria che dovrà trovare delle valide alternative. Gli investimenti in termini di tempo e risorse economiche si concentrano pertanto alla messa a punto di nuove tecnologie, nuovi strumenti di testing e nuovi materiali di packaging tanto per citare alcuni esempi1. L’industria cosmetica – ad ampio spettro – è un punto di riferimento in tema di innovazione che resta l’affascinante mélange tra risorse, conoscenze e fattori produttivi nuovi ed esistenti2.

1Gonzalez T. The Business of Chemistry: The Effect of Chemical Innovation on the U.S. Cosmetics Market Chemistry. 17. 2021. https://scholarsarchive.library.albany.edu/honorscollege_chem/17

2Sarpaneswaran S, Chandran VGR, Suntharalingam C et al. Surviving the storm: Synergistic partnership of knowledge management, marketing and innovation strategies in the cosmetic industry. African J Sci Technol Innov Dev. 2022;14(5):1215-1226.

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La comunicazione commerciale

approfondimenti normativi

E.G. Parry
V. Guggino

La comunicazione commerciale

Nuove regole, sostenibilità e tutela del consumatore

[…] La sostenibilità è un tema centrale in azienda da diversi anni, ma questo “megatrend” rappresenta una novità assoluta: le aziende non possono definirsi “sostenibili”, infatti, se non risultano compliant alle tre aree dei criteri ESG.

Il contesto normativo

Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, in particolare, i fattori ESG sono diventati una priorità fondamentale e per questo motivo abbiamo assistito a un crescente livello di coinvolgimento normativo, negli ultimi mesi un vero e proprio tsunami. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Xilani

approfondimenti formulativi

A. Papetti
L. Ferron

Xilani

Dallo scarto del mais un polisaccaride versatile

[…] Quest’anno, in Italia, la produzione di mais è stata circa di 50 milioni di quintali, rappresentando una delle produzioni più significative del settore primario nazionale. Tuttavia, la coltivazione di tale cereale comporta la generazione di un’ingente quantità di scarti, pari a quasi il 40% dell’intera produzione, tra cui il tutolo è il principale.

I tutoli di mais sono una biomassa lignocellulosica caratterizzata soprattutto dalla presenza di eteropolisaccaridi appartenenti al sottogruppo degli xilani, che rappresentano la frazione emicellulosica più rilevante nella parete cellulare.

Il tutolo, nonostante sia di semplice reperibilità, fino a oggi non ha trovato un suo posizionamento a livello commerciale ed è stato spesso utilizzato come materiale da ardere o destinato ad altre applicazioni di scarso valore. Tuttavia, grazie alla sua composizione chimica, la ricerca scientifica ha dimostrato che sono possibili numerose strategie di una sua valorizzazione: queste sono incentrate principalmente sul recupero della frazione emicellulosica, utilizzabile nella fabbricazione della carta, nella stampa tessile, così come nel settore delle bioplastiche o nel settore alimentare come coadiuvanti tecnologici.

Nel settore alimentare, gli xilani purificati dal tutolo di mais possono essere utilizzati come additivi ad azione addensante ed emulsionante.

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Approccio nutraceutico all’osteoartrite cronica

ARTICOLO scientifico

A. Colletti
A.F.G. Cicero

Approccio nutraceutico
all’osteoartrite cronica

Dalla ricerca molecolare all’evidenza clinica

[…]…sebbene numerosi studi abbiano illustrato i benefici dell’uso dei nutraceutici nel trattamento dell’OA, i rapporti contrastanti sugli effetti collaterali e i risultati poco significativi dal punto di vista statistico hanno ostacolato l’impiego di queste sostanze nell’ambito medico tradizionale, come descritto più avanti.

La presente review narrativa intende principalmente evidenziare l’efficacia e la sicurezza dei nutraceutici condroprotettivi più utilizzati e clinicamente testati e di riassumerne il meccanismo d’azione.

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Editoriale
Innovazione in Botanicals 1 • 2023

Editoriale
Innovazione in Botanicals 1 • 2023
Elena Sgaravatti

Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Scienza nutrice

Non me vorranno i Lettori che ci seguono se torno su un tema che nello scorso numero ho già avuto modo di citare, ovvero gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (i cosiddetti Sustainable Development Goals), ma sono davvero molti e impegnativi e mi danno, anzi ci daranno, l’occasione di accompagnarci anche nei prossimi numeri.

Partiamo dal secondo: sconfiggere la fame.

Teniamo presente pochi dati: la vita sul nostro pianeta è costituita per quasi il 98% da biomassa vegetale mentre noi, la specie umana, rappresentiamo solo lo 0,01% della biomassa terrestre. Tuttavia, come sappiamo, ma forse non abbastanza, siamo stati capaci di fare danni enormi: abbiamo ormai modificato il 75% degli ecosistemi terrestri e il 66% di quelli oceanici. “I tassi di estinzione attuali delle specie sono da decine a centinaia di volte superiori a quelli medi degli ultimi dieci milioni di anni, con una diminuzione media del 68% delle popolazioni di numerose specie di animali vertebrati dagli anni Settanta.”

E lo scorso luglio è stato pubblicato il 2022 Revision of World Population Prospects, report annuale delle Nazioni Unite che guarda alla situazione attuale e futura della popolazione mondiale. Si stima che il numero mondiale di abitanti arriverà a 8,5 miliardi nel 2030. I Paesi che contribuiranno maggiormente alla crescita della popolazione globale sono quelli dell’Africa subsahariana, dove si concentrerà oltre la metà dei nuovi abitanti della terra fino al 2050. In generale, la tendenza è di crescita per i Paesi meno sviluppati (dove i tassi di fertilità sono molto maggiori) e di decrescita per quelli più ricchi.

E tornando agli SDGs il secondo obiettivo delle Nazioni Unite affronta l’urgente sfida di migliorare la disponibilità di cibo, di combattere tutte le forme di malnutrizione e di assicurare la diversità genetica di semi, piante coltivate, animali da allevamento e domestici.

Fra gli strumenti citati: la riduzione degli impatti ambientali della produzione alimentare con particolare riferimento all’applicazione di pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo.

Ora se è chiaro che sarà necessario adottare urgentemente tutte le soluzioni disponibili dall’agricoltura 4.0 al vertical farming è altrettanto chiaro che si chiede una vera rivoluzione rispetto ai comportamenti fino a oggi adottati e che impone un netto allontanamento da preconcetti oscurantisti del passato e l’impiego urgente di tutti gli strumenti che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione. Con piacere, per appartenenza di genere, ricordo che nel 2020 a due donne, Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, è stato assegnato il premio Nobel per la scoperta e messa a punto di due tecniche la cisgenesi e il genome editing che consentono di indirizzare modifiche genetiche in modo controllato e in punti precisi del genoma permettendo di introdurre nuovi caratteri senza dover ricorrere all’inserimento di geni da altre specie. Proprio perché in grado di modificare un solo carattere, il genome editing consente di rendere un organismo resistente ad un parassita o più resiliente a un cambiamento ambientale, o capace di fornire un prodotto più nutriente mantenendo inalterato il patrimonio genetico della varietà originaria.

Si tratta inoltre di una tecnologia semplice, economica e facilmente applicabile al sistema produttivo italiano attuale ricco di colture antiche, di nicchia e piccole imprese.

In questo modo è possibile sviluppare cibi dagli alti valori nutrizionali; attraverso l’incremento della biodisponibilità dei micronutrienti per soddisfare le carenze nutrizionali e sradicare il rischio di malnutrizione così come contribuire alla formulazione di ingredienti con potenziali effetti funzionali che includono il mondo della nutraceutica. Inoltre, si propone di rendere disponibili risorse proteiche alternative a minore impatto ambientale ma anche processi di supporto al sistema di produzione agricolo come bio-fertilizzanti e biostimolanti.

Due donne, premio Nobel, che avranno il merito di poter rendere disponibili nuove varietà colturali per contribuire, grazie alle biotecnologie, a sconfiggere la fame nel mondo. Insomma, ancora una volta sono le donne che nutrono e salvano il pianeta? Alla prossima …

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