Cari lettori, come ogni anno dedichiamo un numero della rivista ai Botanicals.
Ce ne vorrebbero molti di più, in quanto si tratta di un argomento molto vasto che offre spunti di discussione praticamente inesauribili. È per questo che anche questa volta è stato difficile fare una scelta.
Abbiamo selezionato solo pochi esempi per i diversi aspetti della ricerca: dallo sviluppo di nuovi principi attivi, come l’erucina contenuta nella rucola con potenziale attività antipertensiva, agli studi evidence-based sull’efficacia clinica e la sicurezza d’uso di Pelargonium sidoides EPs® 7630. Anche le presentazioni da parte delle aziende riguardano ingredienti botanici recentemente caratterizzati, tra gli altri uno derivato dall’alga Euglena gracilis, recentemente riconosciuta novel food, e un altro dalla microalga Chlorella. E poi abbiamo parlato degli aspetti regolatori e delle relative prospettive, ben riassunti nell’Opinione di Antonino Santoro.
Per dare ancora più importanza all’innovazione, troverete nella letteratura scientifica non tanto la recensione di nuovi prodotti, bensì l’esemplificazione di aspetti metodologici applicati alla ricerca sui botanicals. Infatti, con l’applicazione di tecniche di indagine a livello del genoma, la biologia dei sistemi e la network pharmacology sarà possibile identificare nuovi obiettivi e meccanismi d’azione per sviluppare ingredienti di “nuova generazione”.
Ci piacerebbe parlare ancora di tante altre cose, ma lo spazio a disposizione non ce lo consente. Vi lascio solo con un’ultima notizia a proposito di innovazione tecnologica: un’azienda britannica commercializza integratori nutrizionali personalizzati utilizzando la stampa 3D per ottenere forme masticabili (tipo chewing gum) composte da 7 strati differenti, ciascuna contenente un ingrediente “personalizzato” in modo da comporre un mix di attivi a seconda della richiesta del consumatore. Nel loro catalogo propongono 28 possibili ingredienti, tra cui probiotici, vitamine, minerali, oltre a botanicals quali Maca, Ginseng e Ashwagandha! Tanti i dubbi che andrebbero chiariti e approfonditi, ma per ora lasciamo solo una finestra aperta sui molteplici aspetti che l’innovazione propone anche in questo campo.
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