Aloe vera gel

Esi_ArganLe azioni ammorbidente, idratante, cicatrizzante e lenitiva del gel di Aloe vera, conosciute da millenni, in tempi moderni sono state ampiamente approfondite ed evidenziate attraverso documenti scientifici che ne attestano l’efficacia.
Dalla ricerca ESI è nato Aloe vera Gel con Argan che associa alle proprietà protettive, ammorbidenti e rinfrescanti dell’Aloe vera le qualità dell’olio di Argan, le cui proprietà mantengono la pelle giovane, tonica e fresca. Si tratta di un olio naturale estratto dall’albero di Argan, o Argania spinosa, che aiuta a ricostituire il film idrolipidico cutaneo esplicando le sue proprietà idratanti, nutrienti, protettive, elasticizzanti e rigeneranti. Inoltre, contribuisce a prevenire la formazione delle rughe, perché promuove la produzione di collagene. Aloe vera gel con Argan si aggiunge alle altre due formulazioni della linea: Aloe vera ESI Gel Puro che si avvale delle proprietà antinfiammatorie, lenitive e rigeneranti dell’aloe per aiutare la guarigione di piccole ferite, abrasioni, punture di insetti, arrossamenti e scottature, provocate anche dall’esposizione al sole. Aloe vera ESI Gel Vitamina E + Tea Tree esercita anche azione antiossidante, grazie alla presenza della vitamina E, ed antimicrobica, grazie all’olio essenziale di Tea Tree.
Tutte le formulazioni sono prive di parabeni, studiate per ridurre il rischio di allergie e sono in grado di proteggere in ogni occasione la pelle di tutta la famiglia.

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La vitamina del sole

Erbamea_VitD3C’e chi la chiama vitamina del Sole, perchè il nostro organismo la sintetizza a livello della pelle… proprio alla luce del sole! Sono infatti le radiazioni ultraviolette (UVB) della luce solare ad innescare tutta una serie di reazioni chimiche che portano alla produzione cutanea della maggior parte di Vitamina D che ci necessita. E’ quindi importante esporre regolarmente la pelle al sole per garantire una adeguata sintesi di vitamina D, che va ad aggiungersi a quella che possiamo ottenere con l’alimentazione scegliendo cibi che la contengono, in particolare i pesci come merluzzo, sgombro, salmone e aringa, il burro e il tuorlo d’uovo. In genere le verdure non contengono molta vitamina D; in caso di necessità è meglio scegliere quelle con foglie verdi scure e i funghi. La vitamina D prodotta dal corpo umano è la vitamina D3.
La Vitamina D è una sostanza fondamentale per il benessere dell’organismo. Contribuisce al fisiologico assorbimento di calcio e fosforo e al mantenimento di ossa e denti normali. Non deve mancare per conservare una corretta funzione muscolare e coadiuvare quella del sistema immunitario.
Scelte alimentari troppo restrittive, che escludono fonti ricche di Vitamina D, impegni quotidiani che ci costringono a rimanere per la maggior parte della settimana in ambienti chiusi, e anche l’età che avanza, possono talvolta rendere utile un’integrazione di questa vitamina.
Erbamea suggerisce allora di affiancare ad una dieta varia ed equilibrata e ad uno stile di vita sano l’integratore Vitamina D3, che apporta con una compressa,10 μg della stessa (colecalciferolo).
Vitamina D3 (colecalciferolo) 10 µg in ogni compressa (200% NRV).

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Acido ialuronico a tre pesi molecolari

Erbolario2Un unico gesto per raggiungere diversi obiettivi di bellezza: perfezionare al meglio il colorito della pelle, coprire le discromie per ottenere un incarnato uniforme e levigato, proteggere dalle radiazioni UV e dagli stress ambientali. La nuova CC Cream de L’Erbolario si rivela perfetta quando il fondotinta diventa fastidioso e pesante. Nella formula rientra l’Acido ialuronico ad alto, medio e basso peso molecolare per apportare tanta idratazione, fermezza e tonicità, che si unisce ai polisaccaridi da Larice, un polimero zuccherino costituito da unità di galattosio e arabinosio per incrementare l’idratazione e l’adesività dei pigmenti, contenuti nell’emulsione, sulla pelle del viso. I semi di Farro proteggono le cellule dall’invecchiamento ossidativo e contrastano i radicali liberi, l’estratto di fiori di Porcellana illumina la pelle e minimizza le imperfezioni, la vitamina E dai semi di Soja, qui presente nell’insieme delle sue forme più attive (alfa-beta-gamma-delta) esercita azione antiossidante e protegge l’integrità delle membrane cellulari.

Pelli normali o secche e miste

Erbolario_verdeUna emulsione fluida, dalla texture leggerissima, un primer da primato per la capacità di fissare in modo naturale il trucco, massimizzandone la durata: Primer Viso Pelli Normali e Secche de L’Erbolario dona anche alle pelli più aride un incarnato omogeneo con effetto velluto, preparando così la pelle a ricevere fondotinta, terra o cipria. Nel cuore di questa fluida base si trova il lipogel da Girasole, Soja e Colza che garantisce al primer una spiccata adesività alla superficie dell’epidermide; una polvere setificante da olio di Ricino, ingrediente dalle ottime capacità leviganti e compattanti per preparare la pelle a ricevere il make up; l’estratto di Alchechengi, ottenuto attraverso l’innovativa tecnica dell’estrazione con CO2 supercritica, protegge il collagene da fenomeni degenerativi ed esercita azione antietà.
Il Primer Viso Pelli Miste è un trattamento base che uniforma e opacizza la pelle, fondendosi perfettamente con l’incarnato. Oltre al lipogel già menzionato, la formulazione contiene l’impalpabile polvere di Riso opacizzante e l’estratto di Dattero dal potere astringente e idratante, entrambe perfette per le pelli miste. Azione ammorbidente e seborestitutiva viene espletata dalla frazione insaponificabile dell’olio di Oliva, che svolge anche una pregevole prevenzione contro rilassamenti e infeltrimenti cutanei.

Fitoterapia veterinaria

In genere tutti gli animali da compagnia cercano il contatto con le piante come attività ludica e a volte per far passare la noia domestica: se poi consideriamo non solo il caso del cane o del gatto, i quali occasionalmente possono assumere parti di vegetali tossici, ma includiamo anche pappagalli, iguane, gerbilli, cani della prateria e tanti altri peraltro non appartenenti al nostro territorio che hanno una dieta vegetariana, la possibilità di una intossicazione è evidentemente ancora più frequente.
L’avvelenamento da parti di piante tossiche dipende dalla quantità ingerita e dalla specie di animale.
L’evoluzione delle piante è avvenuta in contemporanea con un gran numero di erbivori, e queste per sopravvivere hanno sviluppato vari metodi per dissuadere gli erbivori dall’ingerirle come ad esempio le componenti tossiche.
Ma a loro volta molti erbivori hanno elaborato meccanismi di detossificazione che consentono loro di cibarsi di piante che sono estremamente tossiche per individui di altre specie.
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Molte volte gli animali sono in grado di impiegare le sostanze tossiche ingerite perfino come deterrente per proteggersi a loro volta da altri predatori.
Quando animali e piante evolvono insieme, spesso si instaura un rapporto di commestibilità. Tali relazioni vengono meno quando le piante sono introdotte in nuovo ambiente, perché gli animali che vi si trovano risultano esposti a sostanze contro le quali non hanno meccanismi di difesa. La diagnosi di avvelenamento da vegetali si basa sia sulle manifestazioni cliniche che sull’anamnesi riferita dal proprietario.
Riportiamo di seguito un elenco – limitato – di piante tra le principali cause di intossicazione o avvelenamento negli animali domestici, i sintomi e le terapie.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.54.28Abro
Abrus Precatorius, fam. Fabaceae
La pianta contiene una proteina tossica, l’abraina, simile alla ricina. I semi vengono importati per farne collane.
L’ingestione di un seme integro non comporta alcun pericolo, e in questo caso l’apparato gastroenterico viene attraversato senza danni. Per creare le collane però i semi vengono forati per farvi passare il filo, e di conseguenza il potenziale tossico aumenta in caso di ingestione da parte di bambine e animali.
I sintomi dell’avvelenamento sono simili a quelli del ricino: si manifestano con una grave gastroenterite, aumento della temperatura corporea seguito da depressione, perdita della coordinazione e paralisi.
La terapia eseguita è quella dell’avvelenamento da ricino.

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Dieffenbachia, Filodendro
Dieffenbachia spp., Philodendron spp., fam. Araceae
Nelle abitazioni sono diffuse queste piante a scopo ornamentale e gli animali da compagnia ne vengono a contatto masticandone le parti.
Ossalati di calcio, glucosidi, alcaloidi ed enzimi proteolitici sono la causa dei sintomi che si manifestano pochi istanti dopo: dolore, bruciore, sete intensa, edema delle mucose della cavità boccale, della lingua e della faringe, dispnea.
La terapia specifica prevede antistaminici.

 
Schermata 2015-10-28 alle 14.54.52Edera
Hedera helix L. fam. Araliaceae
L’intera pianta è velenosa a causa di vari glucosidi (ederina), saponine (ederagenina, ederacoside), tannino, acido formico e malico, ma gli animali vengono a contatto soprattutto con i frutti dove si trovano anche acido ederi-tannico, acido ederico.
I sintomi clinici iniziali sono rappresentati da ipersalivazione con sete intensa, seguiti da nausea ed emesi, irritazione gastroenterica, con dolore addominale e diarrea. L’animale può entrare in coma e morire entro 24-48 ore.
Non esiste un antidoto specifico ma una terapia sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.54.57Noce
Junglans regia L., fam. Juglandaceae
L’intossicazione avviene dopo l’estate, quando nel periodo di maturazione le noci cadono avvolte dal loro mallo intatto. Vittime della tossicità in genere sono cani che masticano questi vegetali a scopo ludico ingoiandone parti della struttura. Nel mallo si trovano dei derivati naftochinonici, dei quali il principale è lo juglone.
Durante l’inverno, inoltre, le noci cadute sono fortemente contaminate da miceti che aggravano il livello di intossicazione.
I sintomi clinici sono gastroenterici e sono state descritte convulsioni. La terapia è sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.55.50Oleandro
Nerium oleander L., fam. Apocynaceae
Nel passato l’oleandro ha rappresentato un grave problema per il bestiame. Ora il problema riguarda soprattutto gli animali da compagnia che per gioco masticano le parti della pianta. Inoltre essendo il principio attivo un glucoside cardioattivo idrosolubile, l’acqua diventa un’ulteriore fonte di avvelenamento.
I segni clinici dell’avvelenamento possono comparire anche tre ore dopo l’ingestione. Inizialmente sono rappresentati da nausea, vomito e diarrea. Gli effetti più intensi e potenzialmente letali si osservano a livello cardiaco: tachicardia, bradicardia e fibrillazione negli stadi terminali. La frequenza e la profondità della respirazione sono aumentate. Negli stadi terminali sono presenti ipotermia e convulsioni. La terapia iniziale consiste nel rimuovere i residui vegetali dall’apparato digerente, che a volte avviene con il vomito spontaneo; tuttavia è bene assicurarsi che l’eliminazione sia completa eseguendo una lavanda gastrica. Cloruro di potassio in endovena per ripristinare le perdite elettrolitiche. Se necessario ossigeno.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.55.04Ortica
Urtica dioica L., fam. Urticaceae
La condizione di avvelenamento si osserva con maggiore probabilità nei cani che corrono all’aperto, in particolar modo cani da caccia. Gli animali correndo nella vegetazione vengono a contatto ripetutamente con i peli orticanti delle foglie che contengono acetilcolina, istamina, leucotrieni. Le ripetute esposizioni determinano l’inoculazione di una dose così elevata da provocare un effetto cumulativo.
Gli animali presentano i segni clinici di una stimolazione parasimpaticomimetica dovuta all’acetilcolina. Si osservano ipersalivazione, bruciore della cavità boccale, accentuata debolezza muscolare e tremore, vomito, dispnea, bradicardia.
Il trattamento terapeutico è rappresentato da atropina e analgesici.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.56.01Palma nana
Cycas revoluta, fam. Cycadaceae
Pianta ornamentale da giardino: i gatti ma soprattutto i cani sono particolarmente attratti dall’odore fino ridurla in piccoli pezzi; anche in quantità limitate, se ingerita può provocare sintomi con danni respiratori, e nei casi più gravi la morte.
La terapia è sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.56.08Ranuncolo selvatico
Ranunculus bulbosus L., fam. Ranuncolaceae
Gli animali al pascolo possono essere intossicati ingerendone grosse quantità. Il latte dei bovini intossicati diventa amaro e rossastro.
L’avvelenamento è dovuto al ranuncolo, e alla ranuncolina che si trasforma in protoanemonina.
I sintomi per contatto sono irritazione e vescicazione cutanea; per ingestione, infiammazione della mucosa della cavità boccale e del primo tratto dell’apparato digerente, vomito, dolori intestinali, infiammazione ai reni, insufficienza respiratoria.
La terapia è sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.56.32Ricino
Ricinus communis L., fam. Euphorbiaceae
I semi costituiscono una fonte di intossicazione per i piccoli animali. Vengono prodotti all’interno di capsule che si spezzano al momento della maturità. Il loro rivestimento è molto resistente per cui passano senza rischi l’apparato digerente degli animali, a meno che il rivestimento stesso non venga spezzato durante la masticazione o schiacciato prima dell’ingestione. Il principio attivo contenuto nei semi che causa la tossicità è la ricina. L’ingestione di questa glicoproteina causa effetti variabili da una specie animale all’altra. Il bovino e l’ovino sono resistenti all’intossicazione.
I segni clinici compaiono dopo un periodo di latenza di 18-24 ore; negli stadi iniziali, si osservano una lieve depressione del sensorio e un aumento della temperatura corporea di circa 1,5°C. Gli animali appaiono assetati e presentano lievi dolori colici. Compare sudorazione. Circa 10 ore dopo l’ingestione il prelievo di un campione di sangue da destinare all’esame emocromocitometrico completo evidenzia una leucopenia. Successivamente si manifesta una profusa diarrea catarrale emorragica, il battito cardiaco diventa tumultuoso e possono insorgere convulsioni terminali.
Le lesioni necroscopiche sono rappresentate da emorragie delle superfici sierose e mucose dello stomaco, dell’intestino e della vescica. Tutti i visceri appaiono congesti e nel lume intestinale si possono riscontrare ingenti quantità di liquido.
Se l’intossicazione viene diagnosticata precocemente si evacua l’apparato gastroenterico mediante l’induzione dell’emesi e lavaggio intestinale. Negli altri casi la terapia è sintomatica, ed è di particolare importanza la ricostituzione delle perdite idriche.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.57.20Rododendro
Rhododendron ferrugineum L., fam. Ericaceae
Le azalee e i rododendri sono delle Ericacee note per la capacità di provocare avvelenamenti nel bestiame.
La tossina presente in molte specie di Ericacee è un glucoside, l’andromedotossina.
Nel bestiame per la comparsa della tossicità è necessaria l’ingestione di foglie verdi in quantità pari allo 0,2% del corpo dell’animale.
I sintomi clinici compaiono dalle sei ore dell’ingestione e comprendono: anoressia, nausea, vomito, ipersalivazione, coliche addominali, depressione del sensorio, cardiaca e respiratoria.
La terapia è sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.57.31Stella di Natale
Euphorbia pulcherrima Willd., fam. Euphorbiaceae
La pianta viene comunemente utilizzata come decorazione nelle abitazioni nel periodo natalizio.
Gli animali che vengono a contatto con il lattice masticando le parti della pianta vanno incontro ai seguenti sintomi: stomatite, gastroenterite e congiuntivite.
La terapia è sintomatica.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.57.37Tasso
Taxus baccata L., fam.Taxaceae
I cavalli sono gli animali più sensibili alla tossicità della pianta: sono sufficienti 100-200 grammi di foglie per uccidere un esemplare in pochi minuti.
Tutta la pianta, compresi i semi, è molto tossica per la presenza di un miscuglio di alcaloidi (tassina). L’arillo invece non contiene alcaloidi e non è velenoso; viene mangiato dagli uccelli che provvedono in questo modo alla disseminazione.
L’insorgenza delle manifestazioni cliniche ha carattere acuto, e l’animale può morire improvvisamente prima che i segni clinici siano manifesti. Per dosi inferiori a quella letale, i sintomi compaiono entro un’ora e possono consistere in vomito, diarrea, eccitazione e poi depressione del sistema nervoso centrale, midriasi, tremori, debolezza muscolare, dispnea e collasso.
La diagnosi differenziale risulta difficile, indicativo è l’esame necroscopico della pianta all’interno dello stomaco.

 

Schermata 2015-10-28 alle 14.57.43Vischio
Viscum album L., fam. Viscaceae
Gli animali possono venire a contatto quando la pianta viene portata in casa a scopi decorativi nel periodo natalizio. In genere non viene mai ingerita una dose letale, ma possono comparire delle manifestazioni cliniche. La diffusione dei semi di vischio è affidata agli uccelli che si nutrono delle bacche.
I fusti e le foglie di questa pianta contengono triterpeni, steroli, ammine e derivati fenolici; importanti sono delle proteine viscotossine e in particolare delle lecitine, dette viscumine.
I sintomi clinici sono: vomito, diarrea sanguinolenta, sete intensa, bradicardia.
La terapia è sintomatica.

Bibliografia
Piante tossiche e velenose, G. Bulgarelli – S. Flamigni, La casa verde
Avvelenamenti da sostanze di origine vegetale nella clinica dei piccoli animali, Murray E. Flowler, SCIVAC
Manuale di botanica farmaceutica, E. Maugini, L. Maleci Bini, M. Mariotti Lippi, Piccin

Formulazione erboristica e vitamina C

NaturalPointUna combinazione sinergica di erbe e vitamina C è alla base della formulazione di Amicolon di Natural Point per fornire fibre che aiutano la salute dell’intestino, facilitando un rapido transito gastro-intestinale. E’ una combinazione nata per aiutare a mantenere la salute ed un’efficiente funzionalità del colon e del tratto intestinale, contrastando i dannosi effetti provocati da una cattiva dieta, da uno stile di vita poco sano e da altri fattori come stress, fumo, abuso di alcool, sostanze chimiche quali additivi o farmaci che possono alterare le pareti dell’intestino, con effetti sulla sua corretta funzionalità. I nutrienti non saranno assorbiti sufficientemente ed il cibo non digerito ristagnerà in stomaco e intestino, andando in putrefazione e producendo tossine.
Tra gli ingredienti presenti nell’integratore, lo Psillio esercita un’azione emolliente e lenitiva sul sistema gastro-intestinale, chiodi di garofano, Zenzero, Rabarbaro, alga Ascophyllum nodosum, Piantaggine, Maté, bioflavonoidi da arancio e Aloe vera biologica, che uniti aiutano a favorire le regolari funzioni intestinali. L’aggiunta di vitamina C completa il profilo del prodotto.
Amicolon viene prodotto secondo elevati standard qualitativi, non contiene coloranti, dolcificanti e allergeni. La capsula è vegetale (idrossi-propilmetilcellulosa).
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Aloe vera e Probiosunfactor 2.0

Specchiasol_ED3Dalla ricerca sviluppata nei laboratori Specchiasol è nata una nuova linea cosmetica, Verattiva Sole, come risposta efficace e definitiva per le esigenze di ogni tipo di pelle, frutto di un’esperienza maturata nell’utilizzo di formulazioni a base di probiotici, per una maggiore idratazione ed elasticità cutanea. Verattiva Sole implementa la sua efficacia grazie alla presenza combinata dell’innovativo Probiosunfactor 2.0 in grado di impedire alla radiazione solare di rilasciare radicali liberi. Lo scudo che si viene quindi a formare svolge un’azione quattro volte protettiva: anti UVA, anti UVB, anti IR e antiradicalica. L’alta protezione è offerta da Emulsione Spray SPF 50 particolarmente indicata per i bambini e per le pelli molto sensibili, garantisce una resistenza all’acqua doppia e può essere applicata sulla pelle bagnata. Tra i componenti, idraloe costituito da purissimo gel di Aloe vera, per lenire e idratare; Probiofactor 2.0 costituito da probiotici e fibre prebiotiche contro UV e IR; oleil tirosina e olio di Luffa cylindrica, complesso in grado di accelerare l’intensità dell’abbronzatura; cellule staminali di Stella Alpina dall’attività anticollagenasica e antialuronidasica; sedimento naturale del Brenta, una miscela complessa di sostanze organiche e inorganiche per un’azione lenitiva.
Emulsione Spray SPF 30 e SPF 15 rappresentano le medie protezioni, con azione antiage: ancora presenti idraloe, Probiofactor 2.0 e cellule staminali di Stella Alpina per proteggere da UVA e UVB, ma anche dalle radiazioni IR, rinforzando l’architettura cutanea. Emulsione Spray Attivatore dell’Abbronzatura Antiage, a bassa protezione, si avvale della presenza di tutti gli ingredienti sopra menzionati e soprattutto del complesso oleil tirosina e olio di Luffa cylindrica, in grado di accelerare la velocità e l’intensità dell’abbronzatura, in quanto precursore naturale della melanina.
La linea Verattiva viene completata da un Bagno Doccia Dopo Sole che, oltre agli ingredienti comuni a tutta la gamma, include nella formulazione il dipotassium glicirizzinato derivato dalla pianta della Liquirizia, efficace contro le scottature, e eritrulosio per un’abbronzatura più luminosa. Un Balsamo Corpo Dopo Sole si prende cura della pelle dopo l’esposizione al sole, favorendo la rigenerazione e l’idratazione cutanea e svolgendo al contempo un’azione lenitiva grazie all’uso degli agenti antinfiammatori di origine naturale presenti nella sua formula.
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Il percorso antiage

ZuccariLa pelle sensibile è un tipo di epidermide particolarmente delicata e intollerante, soggetta a imperfezioni e secchezza, che comporta un’attenzione maggiore e una scelta particolare di detergenti e cosmetici per non incorrere in fastidiosi fenomeni di irritazione. Zuccari ha formulato un primo percorso antiage per questa tipologia di pelle, sostituendo completamente l’acqua contenuta nelle formulazioni con puro succo di Aloe non pastorizzato e non filtrato a carboni, concentrando due volte l’Aloe vera attraverso il processo ReversOsmose® che permette di separare la polpa dalla parte acquosa, concentrando la materia prima senza alterarne la bio-attività per una doppia efficacia. L’acqua contenuta nei cosmetici infatti, può risultare aggressiva sulla pelle poiché la priva del suo naturale film idrolipidico.
La linea Aloevera comprende, tra gli altri cosmetici, un Siero Antiage, base perfezionatrice e veicolo per far penetrare in profondità gli attivi del trattamento successivo. Oltre al puro succo di Aloe, il siero si avvale dell’azione di vitamine, collagene, coenzima Q10, acido jaluronico a 3 pesi molecolari e brevetto AJDA (Acido Jaluronico Da Aloe) per nutrire, idratare ed elasticizzare. Una Crema Viso Idratante e Lenitiva che rappresenta l’ideale complemento del siero: si presenta con una texture inedita, in quanto priva di acqua aggiunta, sostituita dal puro succo di Aloe, arricchita da un pool di vitamine, da acido jaluronico a 2 pesi molecolari e dal brevetto AJDA, per fornire un’ottima idratazione. Un Contorno Occhi-Labbra per cancellare i segni più evidenti di fatica e stress, minimizzare le imperfezioni, rimpolpare le labbra e illuminare la zona perioculare. Con vitamine, collagene, coenzima Q10, acido jaluronico a 3 pesi molecolari e il brevetto AJDA, previene e contrasta i segni del tempo, rendendo la pelle uniforme e vellutata.
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Mentolo e oli essenziali

Erbamea_ED3E’ un fenomeno assai frequente quello di provare la sensazione di avere un alito non sempre fresco e profumato come si desidererebbe. Problemi dentali, consumo di aglio, cipolla e spezie, eccessivo consumo di alcool e talvolta l’assunzione di taluni farmaci possono provocare secchezza della bocca e alitosi. E’ inoltre più che mai evidente che favorire una fisiologica funzione digestiva si rivela una scelta positiva: meglio evitare i digiuni, scegliere una dieta varia ed equilibrata, ricca di verdure fresche e frutta, e consumare acqua in abbondanza.
Erbamea ha scelto di formulare delle tavolette masticabili che contengono mentolo e preziosi oli essenziali, creando un integratore, Alito Fresco, dal gradevolissimo gusto aromatico e deliziosamente fresco. Tra i componenti, l’olio essenziale di Menta Piperita contribuisce ad una fisiologica funzione digestiva rinfrescando e profumando l’alito, in associazione con oli essenziali di Anice Stellato e Cardamomo, mentolo e miele.

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Gocce oculari

PlantaMedica_ED3In pratiche fialette monodosi, Acuvis gocce oculari di Planta Medica si caratterizza per la formulazione a base di acque distillate di Mirtillo, Eufrasia e Calendula, piante dotate di proprietà rinfrescanti e lenitive della sensazione di bruciore. La formulazione del prodotto contiene anche un derivato della cellulosa, l’idrossipropilmetilcellulosa, che espleta azione lubrificante per proteggere e mantenere l’occhio idratato, migliorando la stabilità del film lacrimale.
Acuvis gocce oculari, grazie alla sua triplice azione lubrificante, rinfrescante e lenitiva, è indicato per coloro che soffrono di secchezza oculare (scarsa lacrimazione) ed è in grado di dare sollievo agli occhi arrossati e affaticati a causa di vari fattori, quali esposizione ad agenti esterni occasionali, come vento e prolungata esposizione al sole; esposizione ad agenti aggressivi, come inquinamento, smog, polvere e salsedine; intenso impegno visivo per studio, lavoro, uso prolungato del computer o lungo periodo di attenzione alla guida; uso di lenti a contatto.
I pratici flaconcini sterili richiudibili permettono l’integrità del prodotto; questo tipo di confezione consente di non utilizzare conservanti e, per questo motivo, il prodotto è adatto anche per i bambini e può essere utilizzato da coloro che usano lenti a contatto.
www.plantamedica.it