Aconito: la storia di un veleno

L’Aconito è usato come veleno fin dalla notte dei tempi, e tuttavia, nonostante la sua conclamata tossicità, la medicina tradizionale ha saputo trarne anche giovamento. Una storia, quella del bel fiore alpino, che corre sulla sottile linea di discrimine che separa il bene dal male; un pharmakon, per dirla con i Greci: medicina e veleno allo stesso tempo.

 

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Storie officinali

Schermata 2018-07-24 alle 12.44.29Legno aromatico e imputrescibile, intriso di oli essenziali e gradito agli dèi e ai potenti di una volta, il Cedro si pone, ora, al vaglio della scienza moderna. In un’epoca in cui gli dèi se ne sono andati e i potenti costruiscono torri di vetro e cemento armato, il Cedro rimane materiale per gli scienziati perché, studiandolo, ne traggano molecole di vita.

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ANTROPOLOGIA

Schermata 2018-07-24 alle 12.38.58Se la futura mamma ne avesse consumato i semi, il bambino sarebbe nato più intelligente: ne erano convinti gli Inglesi del Seicento. Erano poi i suoi frutti, glassati con colori sgargianti, a disperdere la magia del carnevale nella tradizione popolare, dolci stuzzicanti e a buon mercato. Non poteva essere una scelta a caso: quei frutti danno le vertigini, e anche se ora sono noti solo come gradevole e originale spezia, è risalendo al potere inebriante di questa pianta che potremo probabilmente dare una spiegazione agli eccezionali volumi del suo commercio nell’antichità, di cui si trovano diverse evidenze archeologiche nel mondo.

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Coltivazione P.O.

Schermata 2018-07-24 alle 12.28.53

Nelle realtà produttive di nicchia che coltivano officinali in Trentino, il primo costo che ci si chiede di valutare è l’incidenza del fattore lavoro, dall’impianto all’allestimento del prodotto pronto per la commercializzazione. Il calcolo qui esposto nasce dalla rilevazione empirica delle ore richieste per ogni fase di lavorazione nel contesto delle esperienze condotte presso la stazione sperimentale di Villazzano di Trento.

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L’Iperico e il sangue del Battista

Schermata 2018-05-28 alle 16.25.46L’Iperico: dalla tradizione, una pianta esorcistica, in grado di scacciare i demoni e di curare le ferite, ha trovato, nella moderna fitoterapia, impieghi che riecheggiano le credenze di un tempo, dimostrandosi in grado di influire dav vero sui processi che avvengono nel corpo umano. Forse, sotto un certo punto di vista , anche troppo…

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LAVANDA E SUOI IBRIDI (O LAVANDINI)

Schermata 2018-05-28 alle 16.25.39L’ibrido interspecifico viene chiamato Lavandino o Lavandinova; la specie con funzione impollinatrice è Lavandula angustifolia Miller o Lavanda vera, o semplicemente Lavanda. La Lavanda vera è un piccolo arbusto di medio sviluppo, con foglie verde chiaro di consistenza coriacea. I fiori sono portati alla sommità della pianta, in piccole infi orescenze, su corti steli privi di foglie. Fiorisce fra giugno e luglio, con fi ori azzurri o violacei che emanano, se strofi nati, un odore intenso e delicato.
È originaria della regione mediterranea occidentale; sul territorio nazionale si trova allo stato spontaneo, raramente nella penisola ma più facilmente nelle isole. Nella regione Emilia Romagna, in cui è ubicato il Giardino delle Erbe, sporadicamente si trova spontanea in Romagna, nel Bolognese e nel Piacentino. L’ambiente naturale della Lavanda è il cespuglieto rado, con suolo arido ed erboso, della fascia collinare submontana dell’Appennino.

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