Università e Formazione – Tre nuovi bandi per Master di II livello

Tre nuovi bandi
per Master di II livello

UNIVERSITà E FORMAZIONE

L'Integratore Nutrizionale 5-2024
1
Master di II livello
Prodotti Nutraceutici: dalla Ricerca e Sviluppo al Marketing
Università Federico II di Napoli, Dip. di Farmacia

Il Master ha lo scopo di fornire una formazione post-laurea altamente qualificata nel settore della Nutraceutica, disciplina che studia i componenti alimentari aventi effetto nutritivo o fisiologico che svolgono un ruolo benefico sull’organismo, contribuendo al mantenimento dell’omeostasi e pertanto utili per la conservazione di un buono stato di salute e per la prevenzione delle patologie croniche. Il termine “Nutraceutica”, sintesi delle due parole “nutrizione” e “farmaceutica”, è stato coniato nel 1989 da Stephen De Felice, nutrizionista e biochimico americano, membro della Foundation for Innovation in Medicine (New Jersey, USA). Con il termine “nutraceutico” vengono pertanto identificati specifici componenti di alimenti (di origine sia vegetale sia animale), sostanze e prepararti vegetali e microorganismi, che per le loro proprietà funzionali si collocano tra l’alimento e il farmaco e possono essere impiegati da soli o in miscela nella produzione degli integratori alimentari. Da oltre un decennio il mercato degli integratori alimentari è in crescita a livello mondiale. Oggi il mercato italiano vale oltre 4,5 miliardi di euro, rappresentando il 28,6 % per mercato Europeo seguito dalla Germania con il 18,8%, dalla Francia con il 12% e dalla Spagna (7,2%). Il fatturato italiano si traduce in ben oltre 300 milioni di confezioni vendute, prevalentemente commercializzate tramite il canale Farmacia, rappresentando la seconda categoria per valore generato dopo il farmaco su prescrizione (dati aggiornati a luglio 2024). Questa consolidata tendenza positiva, da un lato, ha indotto l’industria farmaceutica, nell’ambito di strategie di diversificazione della produzione, a inserirsi nel settore della Nutraceutica, un tempo appannaggio della sola industria alimentare e, dall’altro, continua a portare alla nascita di nuove aziende produttrici o di distribuzione, sia di materie prime da impiegare quali ingredienti nella preparazione degli integratori alimentari sia di prodotti finiti, con un totale di oltre 200.000 addetti assunti dall’intera filiera. In questo contesto, sia l’industria farmaceutica, sia quella alimentare, sia quella dei prodotti salutistici richiedono sempre maggiormente figure professionali dotate di tutte le competenze scientifiche e metodologiche necessarie per operare nell’ambito della Nutraceutica. Il Master in “Prodotti Nutraceutici: dalla ricerca e sviluppo al marketing” ha lo scopo, pertanto, di: 
1.  formare figure professionali qualificate nello sviluppo, formulazione, produzione e controllo degli integratori alimentari atte a operare nell’industria farmaceutica, dei prodotti salutistici e alimentare.
2.  formare figure professionali dotate delle conoscenze necessarie per l’adeguata informazione scientifica agli operatori sanitari (farmacisti, medici di medicina generale e specialisti, nutrizionisti e dietisti ecc.).
3.  fornire le competenze necessarie per la commercializzazione e la corretta presentazione al pubblico di tali prodotti attraverso i canali farmacia, parafarmacia ed erboristeria. 

La figura professionale formata nel Master può trovare sbocco in:
industrie farmaceutiche, dei prodotti salutistici e alimentari che producono o distribuiscono integratori alimentari, nonché materie prime;
attività di tipo commerciale (farmacie, parafarmacie, erboristerie) che trattano prodotti nutraceutici;
organismi pubblici deputati al controllo dei prodotti alimentari/nutraceutici;
enti di ricerca pubblici e privati con interesse nel settore della Nutraceutica.

Data di inizio e fine: Febbraio 2025 – Marzo 2026.

Per informazioni: maria.daglia@unina.it
2
Master di II livello
Nutraceutici e integratori alimentari:
dalla materia prima al marketing e loro impiego in clinica
Università di Pavia, Dip. di Scienze del Farmaco-Sezione di Chimica Farmaceutica

Il master è rivolto sia a neolaureati sia a lavoratori già operanti in aziende, farmacie e parafarmacie, Enti di Ricerca o organismi di controllo dei prodotti alimentari e società di consulenza comunicazione e marketing). Il Master, alla sua V edizione, si propone di rispondere alle richieste sempre crescenti da parte delle aziende alimentari e farmaceutiche di figure professionali qualificate che possono trovare impiego sia
•  nelle industrie alimentari e nelle industrie farmaceutiche che producono integratori; in attività commerciali che richiedono operatori sanitari (farmacie, parafarmacie);
•  in Enti di Ricerca o in organismi di controllo dei prodotti alimentari;
•  in società di consulenza comunicazione e marketing.

Tali figure professionali saranno in grado di:
•  selezionare le materie prime fonti di nutraceutici;
•  progettare e sviluppare il prodotto finito (integratore);
•  eseguire controlli sia sulle materie prime che sul prodotto finito;
•  supportare le aziende nell’iter di registrazione e commercializzazione del prodotto;
•  informare adeguatamente da un punto di vista scientifico gli operatori sanitari a diretto contatto con il pubblico riguardo il corretto consiglio (clinical evidence) e utilizzo di questi prodotti.

Il Master è di durata annuale articolato in: didattica frontale, seminari, esercitazioni pratiche per affrontare sul campo le principali problematiche relative alla progettazione, sviluppo, formulazione e al controllo analitico di un prodotto finito, visite presso aziende del settore nutraceutico. È infine previsto un tirocinio curriculare presso aziende del settore o enti di ricerca. Punti di forza del Master sarà da un lato la possibilità di svolgere attività pratica di laboratorio e dall’altra la presenza di docenti provenienti da Aziende, Associazioni di Settore e Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico che copriranno la quasi totalità della didattica frontale e di laboratorio.

Inizio lezioni: venerdì 21 febbraio 2025.
Termine lezioni: fine giugno 2025.

Le lezioni frontali si terranno anche in streaming, mentre i laboratori si terranno in presenza la terza o quarta settimana di Giugno 2025 presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco.

Apertura iscrizioni 23 settembre 2024 – Termine iscrizione 3 febbraio 2025 seguendo le modalità indicate sul sito dell’Università.

Per informazioni: masternutrialiaunipv@gmail.com
3
Master biennale di II livello
Nutraceutici e integratori alimentari:
dalla materia prima al marketing e loro impiego in clinica
Università di Pavia, Dip. di Scienze del Farmaco-Sezione di Chimica Farmaceutica

L’Università degli Studi di Pavia ha istituito per il biennio accademico 2024-2026 la XXI edizione del Master Universitario Biennale di II livello in Discipline Regolatorie “G. Benzi”, presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani”. Il Master ha lo scopo di fornire a laureati di diverse discipline le competenze necessarie per la formazione di nuove figure professionali nel campo delle attività regolatorie, oggi richieste dalle Aziende e dalle Autorità operanti nel Settore Sanitario e Industriale. Le Discipline Regolatorie sono costituite dall’insieme delle nozioni scientifiche, tecniche, economiche, legali e amministrative atte a definire le regole e gli strumenti per amministrare tutta la materia riguardante produzione, sperimentazione, immissione sul mercato e utilizzo, entro termini di efficacia, qualità e sicurezza, delle sostanze esogene a uso umano e animale (specialità medicinali, integratori alimentari, dispositivi medici, cosmetici ecc.). 

Il Master forma figure professionali specializzate che abbiano le seguenti caratteristiche:
•. possedere nozioni giuridico-economiche e approfondire la conoscenza delle normative nazionali, europee ed internazionali, le procedure di registrazione e le regole connesse con le diverse tappe regolatorie per sviluppo dei prodotti dell’area salute;
•  saper pianificare, preparare e valutare qualsiasi tipo di pratica regolatoria e in particolare il dossier di registrazione;
•. possedere conoscenze tecnico-scientifiche di base nelle tre aree del controllo qualità: GMP, GLP, GCP;
•. possedere competenze e capacità relazionali e di mediazione che permettano di pianificare strategie regolatorie e stimolino la capacità del “problem solving” per preparare e valutare qualsiasi tipo di pratica regolatoria. 

La figura professionale formata può trovare sbocco nel settore privato (aziende farmaceutiche, chimico-farmaceutiche, biotecnologiche, alimentari e cosmetiche), nel settore pubblico (Agenzie Regolatorie nazionali ed europee, Ministero della Salute, Aziende Sanitarie, Assessorati regionali) o in attività di consulenza libero-professionale. Bando e istruzioni per iscrizione (a partire dal 18 novembre 2024) sono disponibili sul sito dell’Università.

Per informazioni: maurizia.dossena@unipv.it

Editoriale IN 5 • 2024

editoriale

L'Integratore Nutrizionale 5-2024
Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Donne nel mondo del lavoro progressi fragili e sfide ancora aperte

Negli ultimi anni, il tema della parità di genere nel mondo del lavoro ha guadagnato sempre più attenzione, grazie anche a ricerche come il recente rapporto “Women in the Workplace” pubblicato da McKinsey & Company in collaborazione con LeanIn.org. Secondo il rapporto, negli ultimi dieci anni, le donne hanno compiuto progressi significativi a tutti i livelli della gerarchia aziendale. Tuttavia, il cammino verso una reale parità rimane tutt’altro che stabile, con una situazione particolarmente delicata per le donne di colore, che continuano a essere sottorappresentate a ogni livello.

Un dato incoraggiante riguarda l’aumento della presenza femminile nei vertici aziendali: tra il 2015 e il 2024, la rappresentanza delle donne nei ruoli dirigenziali di alto livello (C-suite) è passata dal 17% al 29%. Questo incremento, sebbene positivo, nasconde ancora una realtà complessa. Mentre la rappresentanza femminile è aumentata a tutti i livelli, i progressi nei primi stadi della carriera aziendale, come i ruoli di ingresso e manageriali, sono stati decisamente più lenti. Per esempio, mentre le donne costituiscono il 48% della forza lavoro a livello di ingresso, la loro presenza diminuisce man mano che si sale nella scala gerarchica. Uno degli snodi critici è la prima promozione a ruoli manageriali: nel 2024, per ogni 100 uomini che ricevevano la prima promozione,  si contavano solo 81 donne, un miglioramento minimo rispetto alle 79 del 2018. Le donne di colore, in particolare, affrontano barriere ancora maggiori. Se il ritmo attuale di progresso dovesse mantenersi invariato, ci vorrebbero 22 anni perché le donne bianche raggiungano la parità con i colleghi maschi, mentre per le donne di colore si parla addirittura di 48 anni. Questa disparità evidenzia come il percorso verso l’uguaglianza non sia uniforme e come le donne che affrontano discriminazioni multiple, basate sia sul genere sia sull’etnia, siano particolarmente svantaggiate. Oltre ai dati, emerge un altro aspetto preoccupante: l’impegno delle aziende verso la diversità di genere sembra in calo. Nel 2024, solo il 78% delle aziende ha dichiarato che la diversità di genere è una priorità, rispetto all’87% del 2019. Anche i programmi di supporto formale per le donne, come il mentoring, sono diminuiti: il 37% delle aziende ha offerto programmi di mentorship per le donne nel 2024, rispetto al 48% di due anni prima. In un contesto industriale, la nutraceutica rappresenta un esempio interessante di come le sfide e i progressi della parità di genere si riflettano su settori specifici. Heather Granato, presidente di Women in Nutraceuticals (WIN), ha sottolineato l’importanza cruciale della parità di genere come motore dell’innovazione. Secondo Granato, uno degli elementi più potenti per promuovere l’innovazione all’interno di un’organizzazione è garantire l’uguaglianza di genere, in particolare nei ruoli di leadership. WIN, che si è impegnata ad aumentare la rappresentanza femminile nel settore, ha pubblicato nel 2023 un rapporto secondo cui il 37% delle posizioni di leadership senior e il 28% delle posizioni di CEO nel settore nutraceutico sono occupate da donne. Questi dati sono in linea con l’industria farmaceutica, dove le donne ricoprono il 41% delle cariche di vicepresidente, il 35% di quelle di vicepresidente senior e il 29% dei ruoli di C-suite. Se da un lato questi numeri indicano un miglioramento, dall’altro confermano che siamo ancora lontani dall’obiettivo di una parità piena e duratura. In risposta, WIN sta promuovendo diverse iniziative per favorire la crescita professionale delle donne nel settore, tra cui un programma pilota di mentorship e l’avvio di un modulo formativo che valuta la prontezza alla leadership. Questi strumenti sono fondamentali non solo per sostenere le donne nel raggiungimento dei vertici aziendali, ma anche per assicurare che la diversità diventi un pilastro dell’innovazione e dello sviluppo aziendale.

In conclusione, i dati raccolti da McKinsey e dalle organizzazioni settoriali come WIN ci ricordano che, nonostante i progressi compiuti, la strada verso una reale parità di genere nel mondo del lavoro è ancora lunga e complessa. Le aziende non possono permettersi di abbassare la guardia: l’impegno per la diversità e l’inclusione deve rimanere una priorità strategica, non solo per ragioni etiche, ma anche per il contributo positivo che una leadership inclusiva può dare alla crescita e all’innovazione.

Editoriale IN 1 • 2024

Editoriale IN 1 • 2024

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Le piante in fondo al mare

Cari Lettori,

Con l’avvento del nuovo anno, siamo lieti di presentarvi il nuovo numero de L’Integratore Nutrizionale, un’opportunità per condividere con voi le nostre riflessioni sul materiale pubblicato. Vi propongo una chiave di lettura un po’ nascosta e approfondita, che si cela dietro il tema centrale, che sicuramente gli acidi grassi omega 3 occupano a pieno titolo, con il loro inconfondibile richiamo al mare!

Tuttavia, se scaviamo “in fondo” e leggiamo attentamente le pagine di questo numero, possiamo notare che i derivati botanici occupano sempre più spazio, una tendenza che rispecchia il panorama in evoluzione del mercato degli integratori alimentari (o, meglio ancora, dei nutraceutici, un termine ancora sconosciuto al legislatore), dove la maggior parte dei prodotti si avvale di tali componenti. E, con un po’ di sorpresa, anche tra gli articoli che trattano di omega 3 emerge una review sui loro equivalenti di origine vegetale, che spazia tra alghe e funghi, per citarne alcuni!

Continuando la lettura, troverete uno studio clinico condotto su un prodotto nutraceutico contenente, tra gli altri ingredienti, Tribulus terrestris, diosmina, esperidina e picnogenolo, condotto su soggetti affetti da lieve disfunzione erettile. E poi la presentazione di un innovativo prodotto a base di peduncoli di ciliegia e Opuntia, per promuovere la salute cardiovascolare.

Inoltre, siamo lieti di dare il benvenuto a una “new entry”, Giovanna Baron, del Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano, che ringraziamo per aver accettato di curare la rubrica di aggiornamento “Piante e derivati botanici”. In questo numero introduttivo, la dott.ssa Baron ci offre preziose informazioni sulla distribuzione delle sostanze funzionali all’interno del fitocomplesso.

Tuttavia, quando si affronta il tema dei derivati botanici, ci si imbatte inevitabilmente nella spinosa questione regolatoria, ancora irrisolta. L’avvocato Bianca Bonin ci informa che la Corte tedesca ha presentato una nuova richiesta di pronuncia pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito all’applicabilità del Regolamento CE 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute, nonché ai claim sulle sostanze botaniche. Un argomento che merita attenta riflessione e approfondimento!

Vi auguriamo una piacevole lettura, cercando di rintracciare tutte….le piante in fondo al mare di cui vi ho parlato!

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Comunità Europea

Comunità Europea
Linee guida per una gestione del rischio armonizzata in caso di incidenti che coinvolgono alimenti contenenti agenti cancerogeni genotossici
R. Stefani
Sul sito della CE è stata pubblicata una linea guida per un approccio armonizzato di gestione del rischio, e relative misure di esecuzione, da parte delle autorità nazionali in caso di incidenti che coinvolgono alimenti contenenti agenti cancerogeni genotossici e che richiedono un’azione a livello UE……. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 6/2023

La lolla di riso quale fonte di potenziali agenti antiglicanti

La lolla di riso quale fonte di potenziali agenti antiglicanti
Applicazione di un disegno sperimentale per il recupero
della frazione polifenolica e valutazione della sua potenziale
capacità di inibire la reazione di glicazione proteica
I. Frosi, A. Papetti
[…] È pertanto evidente come trovi giustificazione il crescente interesse della comunità scientifica per l’identificazione di nuovi agenti antiglicanti di origine naturale. Alla luce di ciò, lo scopo della presente ricerca è quello di riciclare un prodotto di scarto della filiera agroalimentare per isolare la componente polifenolica da utilizzare come potenziale agente antiglicante nella produzione di ingredienti alimentari.
L’estrazione dei polifenoli è stata condotta con un approccio “green”……..La valutazione dell’attività antiglicante è stata condotta utilizzando sistemi modello in vitro……….. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 6/2023

Ruolo della vitamina B12 in diverse fasce d’età

Ruolo della vitamina B12 in diverse fasce d’età
Effetto sui risultati cognitivi e sui comportamenti
A. Conz, L. Diomede
Due fattori principali possono causare la disregolazione del livello intracellulare di vitamina B12. In primo luogo, una carenza nutrizionale causata da un’assunzione inadeguata della vitamina o dal suo malassorbimento e, in secondo luogo, disturbi ereditari del metabolismo intracellulare. Queste condizioni sono associate a vari sintomi neurologici che possono variare a seconda dell’età di insorgenza e possono essere correlati ad anomalie funzionali del cervello. Le disabilità comportamentali sono spesso un segno evidente di questa sintomatologia neurologica.
In questo report, sono riassunti gli studi pubblicati su riviste scientifiche specializzate dal 2000 al 2023 che hanno analizzato l’effetto della vitamina B12 sui risultati cognitivi e sui comportamenti a diverse età, dai neonati agli anziani.  […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 6/2023

EDITORIALE IN6 • 2023

EDITORIALE IN6 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

La salute mentale
Un pilastro fondamentale del nostro benessere

Il focus di questo numero è Benessere mentale e umore. Un tema che, sia pure in tono minore e molto meno impegnativo, si riallaccia alla Giornata Mondiale della Salute Mentale che ha fornito un palcoscenico globale per riflettere e agire su un principio inalienabile: la salute mentale è un diritto umano universale e non può più essere considerata come un aspetto secondario della salute generale, ma come un pilastro fondamentale del nostro benessere.

In un mondo sempre più interconnesso, è essenziale riconoscere che la buona salute mentale è fondamentale per il benessere collettivo ed è importante sfidare il pregiudizio e l’esclusione che molte persone con problemi di salute mentale affrontano quotidianamente. Sebbene la consapevolezza sull’argomento stia crescendo, il cammino da percorrere è ancora lungo. Attualmente, una persona su otto nel mondo affronta sfide legate alla salute mentale, con impatti significativi sulla vita quotidiana, relazioni e mezzi di sostentamento. È inoltre preoccupante notare un aumento dei disturbi mentali tra gli adolescenti e i giovani, indice di un disagio esistenziale a volte con esiti allarmanti che apprendiamo dai media.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i suoi partner continuano a essere in prima linea per garantire che la salute mentale sia considerata, promossa e protetta, ma è essenziale intraprendere azioni concrete affinché tutti possano esercitare i propri diritti umani e accedere a cure di salute mentale di alta qualità.

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Novel food

Novel food

Panoramica delle novità che hanno impatto
sul settore degli integratori alimentari
Armando Antonelli

Nel corso del 2023 sono state portate a conclusione diverse procedure di autorizzazione per nuovi alimenti, alcune rilevanti per il settore degli integratori alimentari.
Di seguito il dettaglio relativo alle novità che hanno impatto sul settore degli integratori, a partire dalla più recente. […]

Più in dettaglio si parlerà di:

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5/2023

Speciale FOOD SUPPLEMENTS FORUM 2023

speciale

Food Supplements Forum 2023

[…]  Nel contesto del Food Supplements Forum 2023, organizzato da Lucia Costanzo del Pharma Education Center, si è tenuta una tavola rotonda intitolata “Regolamento Novel Food: quali prospettive e quali evoluzioni?”, moderata da Tiziana Mennini della CEC Editore. L’obiettivo dell’incontro era quello di analizzare le principali criticità legate al regolamento Novel Food, focalizzarsi sullo stato attuale, anche a livello di Commissione Europea (CE), e presentare possibili soluzioni.  […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4/2023

In allegato alla rivista

Probiotici: una never ending story

Probiotici: una never ending story

La recente posizione del Regno Unito

In linea con la posizione dell’Unione Europea, l’organismo di autoregolamentazione pubblicitaria inglese – l’Advertising Standards Authority (ASA) – ha recentemente ribadito che il termine “probiotico” deve essere considerato un health claim generico che, come tale, deve essere accompagnato da un health claim specifico, pertinente e autorizzato.

L’orientamento inglese è di fatto coincidente con quello di svariati Paesi europei, ma diverso da quello di altri Paesi, tra i quali, primo fra tutti vi è l’Italia.

Per meglio comprendere il contesto nel quale si colloca questa pronuncia, è opportuno effettuare un seppur breve excursus della disciplina normativa dedicata alla più ampia materia dei claim nutrizionali e salutistici e delle linee guida italiane e francesi sui probiotici, per poi passare successivamente a un’analisi più dettagliata della citata pronuncia dell’Advertising Standards Authority inglese e a una breve disamina dell’attuale panorama europeo.

[…]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4/2023

In allegato alla rivista