Reazioni avverse a integratori contenenti acido alfa lipoico

La consapevolezza che anche gli integratori alimentari possono provocare reazioni avverse, talora anche gravi, deve essere ben presente negli utilizzatori e nel personale sanitario. Va sottolineata a questo proposito l’importanza della segnalazione spontanea di sospette reazioni avverse al sistema di fitovigilanza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (www.vigierbe.it).

Gli integratori alimentari a base di acido alfa lipoico sono sempre più frequentemente utilizzati, principalmente per lombosciatalgia, sindrome del tunnel carpale e a scopo dimagrante, anche se le informazioni legate alla sicurezza sono ancora poche. Un contributo rilevante è stato dato di recente dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che ha valutato le segnalazioni spontanee degli ultimi 20 anni raccolte dal sistema di fitosorveglianza tra marzo 2002 e febbraio 2020, e pubblicato i risultati sulla rivista Clinical Nutrition a luglio 2020 (1).

Da marzo 2002 a febbraio 2020, su un totale di 2147 segnalazioni, sono state raccolte dal sistema di fitovigilanza 116 segnalazioni relative a 212 sospette reazioni avverse a integratori alimentari a base di acido lipoico.

Le segnalazioni hanno riguardato soprattutto donne (68%) e le reazioni più frequenti sono state a carico della pelle (44,9%) e del sistema gastrointestinale (10,8%).

i) Causalità: il livello di imputabilità, cioè la probabilità di associazione delle reazioni segnalate con l’integratore, è risultata come definita (N=15), probabile (N=35), possibile (N=24), improbabile (N=5), e non determinabile (N=37).

ii) Esordio precoce: nel 70% dei casi gli eventi si erano manifestati entro 1 mese di utilizzo dell’acido lipoico.

iii) Gravità: quasi il 40% degli eventi sono stati indicati come gravi. Tra questi vi sono casi di iperinsulinemia autoimmune (N=10). Questa rara condizione, anche nota come sindrome di Hirata, è una gravissima reazione avversa che si manifesta con una severa ipoglicemia. Sebbene la sindrome di Hirata sia nota in Giappone, la sua diagnosi e la sua possibile associazione con l’assunzione di acido lipoico non è molto nota nei Paesi occidentali. L’alta prevalenza nell’Europa meridionale dell’antigene leucocitario umano DRB1*04:03, implicato nella suscettibilità genetica della sindrome di Hirata, insieme a un alto consumo di integratori in Italia e alla presenza di un sistema di segnalazione di sospette reazioni avverse a integratori alimentari possono essere fattori che hanno permesso di individuare tale segnale.

Risultati simili si sono ottenuti analizzando altri database internazionali di reazioni avverse (5641 report nel WHO-VigiBase) che hanno confermato i risultati italiani.

I clinici dovrebbero essere a conoscenza di questo possibile gravissimo evento sia nei pazienti diabetici (in particolare in quelli non trattati con sulfaniluree) sia nei pazienti non diabetici, qualora mostrino ipoglicemia durante l’uso di integratori alimentari a base di acido lipoico. La somministrazione di corticosteroidi ad alti dosaggi si è dimostrata efficace per il trattamento di tali pazienti.

Complessivamente lo studio del ISS raccomanda:

i) un’attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio dei prodotti contenenti ALA da parte delle autorità regolatorie;

ii) consapevolezza e monitoraggio da parte dei medici;

iii) vigilanza continua del loro profilo di sicurezza attraverso i preziosi sistemi di segnalazione spontanea.

 

Bibliografia
1. Gatti M, Ippoliti I, Poluzzi E et al (2020) Assessment of adverse reactions to α-lipoic acid containing dietary supplements through spontaneous reporting systems.
Clin Nutr doi:10.1016/j.clnu.2020.07.028

Per informazioni
www.epicentro.iss.it

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Benessere delle vie urinarie in compressa tristrato

Uno dei disturbi più comuni delle vie urinarie è la cistite. Nonostante il problema interessi principalmente il sesso femminile, lo si può riscontrare anche negli uomini, soprattutto con l’avanzare dell’età.
La principale causa d’infezione delle vie urinarie è dovuta all’adesione e alla conseguente colonizzazione a livello vescicale del batterio Escherichia coli.
IVUXUR® di Kolinpharma è un integratore alimentare a base di Pacran® (estratto secco di mirtillo rosso), D-mannosio, uva ursina e zinco. Grazie all’innovazione tecnologica, IVUXUR® è ora disponibile anche in compresse tristrato.


Indicazioni
IVUXUR® è un integratore alimentare a base di mirtillo rosso, D-mannosio, uva ursina e zinco, pensato per il benessere delle vie urinarie.
Il mirtillo rosso e l’uva ursina sono utili per il benessere e la funzionalità delle vie urinarie; lo zinco, oltre a essere di aiuto al normale funzionamento del sistema immunitario, contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Ingredienti
Una compressa di IVUXUR® contiene: D-mannosio, agenti di carica: cellulosa, fosfato dicalcico, idrossipropilmetilcellulosa, carbossimetilcellulosa sodica reticolata, idrossipropilcellulosa; estratto secco di mirtillo PACRAN® (Vaccinium macrocarpon Aiton) titolato all’1,5% in proantocianidine (PACs), uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng.) foglie estratto secco titolato al 20% in derivati idrochinonici totali espressi come arbutina anidra, agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi, biossido di silicio; bisglicinato di zinco, colorante: E172.

Modalità d’uso
Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 compresse al giorno di IVUXUR®.
Disponibile in farmacia in confezione da 14 compresse tristrato da 1,45 g e nel formato 14 bustine da 3 g.

Per informazioni
www.kolinpharma.com

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Startup israeliana sostituisce gli imballaggi in plastica con i rifiuti alimentari

La quantità di rifiuti di plastica che fluiscono nell’oceano potrebbe triplicare entro il 2040 come parte degli 1,3 miliardi di tonnellate stimati previsti per soffocare il nostro ecosistema già teso, uccidendo la vita marina e inquinando la terra. Una recente indagine britannica ha scoperto che particelle di plastica microscopiche e potenzialmente pericolose sono diventate “parte dell’aria che respiriamo”.

W-Cycle, una startup israeliana di FoodTech fondata nel 2017 ha sviluppato SupraPulp™, imballaggi privi di plastica realizzati con rifiuti di canna da zucchero che sono completamente compostabili, sicuri, ma abbastanza resistenti da essere utilizzati per cibi grassi, umidi o caldi. Gli alimenti confezionati con SupraPulp possono essere congelati e riscaldati in forno, in forno a convezione, in  pentola a vapore o in microonde. Dopo l’uso, la confezione può essere smaltita come rifiuto organico.

SupraPulp™ è brevettato, testato sul campo ed è un sostituto ideale per contenitori in plastica, alluminio o schiuma. È composto al 100% da fibre di canna da zucchero rinnovabili chiamate bagassa, la materia fibrosa secca e polposa che rimane dopo che i gambi della canna da zucchero o del sorgo zuccherino vengono tritati per estrarne il succo.

Joseph Siani, Direttore tecnico e Cofondatore di W-Cycle, commenta: ”C’è una maggiore richiesta e pressione sui marchi per offrire prodotti che rispettino l’ambiente. Fornire una soluzione compostabile per piatti pronti e prodotti a base di carne ci consente di aiutare i produttori di alimenti e i consumatori ad abbandonare i contenitori di plastica e creare un ambiente più pulito. Insieme possiamo porre fine all’inquinamento da plastica. Attualmente stiamo commercializzando vassoi SupraPulp™ e cerchiamo distributori strategici, la domanda è eccezionale“.

Per informazioni
W-Cycle Nataly Turgeman, VP Business Development – nataly@w-cycle.com – www.w-cycle.com
NutriPR – Liat Simha – liat@nutripr.com – Twitter: @LiatSimha – www.nutripr.com

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Bambini, donne, anziani

Prosegue la collaborazione tra Integratori Italia, parte di Unione Italiana Food, e l’Unione Nazionale Consumatori con la terza edizione della campagna informativa sugli integratori alimentari, nata per fornire una “bussola” ai consumatori che gli permetta di orientarsi nel mondo degli integratori alimentari evitando le notizie parziali e combattendo le fake news. Dopo la vitamina D, il focus adesso è sull’integrazione alimentare in rapporto alle varie fasce di età. Anche questo tema è stato presentato con una videografica informativa e condiviso attraverso la pagina FB e gli altri strumenti di comunicazione di Unione Nazionale Consumatori, ma anche attraverso la newsletter e il sito internet della prima associazione dei consumatori in Italia.

La seconda videopillola è stata realizzata grazie al contributo di Domenico Careddu, Pediatra FIMP; Vincenzo De Leo, Direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, Dipartimento di Medicina Molecolare e dello sviluppo, Università di Siena; e Giovanni Scapagnini, Ordinario di Nutrizione Umana, Dipartimento di Scienze per la Salute, Università degli Studi del Molise, e Vicepresidente SINUT.

Età pediatrica
Domenico Careddu dichiara: “L’alimento ideale dalla nascita fino al sesto mese è, senza alcun dubbio, il latte materno. Dal primo anno di vita è possibile considerare una supplementazione con Vitamina D e K, la cui concentrazione nel latte materno dopo la nascita è bassa. Dopo il primo anno di vita, l’utilizzo di integratori alimentari può essere necessario in bambini che seguono diete di esclusione o in altre situazioni a rischio di carenza. È bene ricordare che, soprattutto nei ragazzi che praticano sport a livello pre-agonistico/agonistico, l’alimentazione deve consentire di fornire il miglior supporto metabolico alla prestazione, mantenendo contestualmente un peso e una composizione corporea normali.”

La donna
Vincenzo De Leo commenta: “Nella fase della pubertà, periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, può essere utile integrare con Vitamina D, che ha un ruolo fondamentale nel metabolismo osseo. In età fertile la vitamina B1 si è dimostrata un trattamento efficace per le mestruazioni dolorose e la vitamina E può essere utilizzata nel trattamento della dismenorrea primaria, grazie alla sua attività antiossidante. Infine, per contrastare gli effetti dell’iniziale decremento degli estrogeni in peri-menopausa, l’alterazione della termoregolazione, della stabilità vasomotoria e del ritmo sonno-veglia, negli ultimi anni si sono affermate come terapie i fitoestrogeni, prodotti nutraceutici che, oltre a rappresentare una buona alternativa alla terapia ormonale sostitutiva, si sono dimostrati in grado di esercitare una spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria.”

Integratori e invecchiamento cerebrale
Giovanni Scapagnini dichiara: “Il cervello è l’organo del corpo che invecchia più velocemente e in maniera più significativa rispetto a tutti gli altri tessuti dell’organismo. In quest’ottica, trovare delle sostanze che aumentino le difese naturali del cervello rappresenta sempre più un’emergenza socio-sanitaria. Numerose sostanze nutraceutiche sono state oggetto di ricerche sperimentali e cliniche, in quanto potenzialmente efficaci nel supportare le funzioni cerebrali. In generale, il cervello è particolarmente sensibile a carenze vitaminiche, e in particolare alcune vitamine del gruppo B svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della fisiologia cerebrale. Gli omega-3 sono considerati acidi grassi essenziali.”

L’edizione 2020 proseguirà nei prossimi mesi con il focus sul microbiota intestinale. Dopo una prima fase, i video saranno disponibili anche sul sito www.integratoriebenessere.it e sulla pagina FB Integratori e Benessere.

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Reazioni avverse a integratori contenenti acido alfa lipoico

La consapevolezza che anche gli integratori alimentari possono provocare reazioni avverse, talora anche gravi, deve essere ben presente negli utilizzatori e nel personale sanitario. Va sottolineata a questo proposito l’importanza della segnalazione spontanea di sospette reazioni avverse al sistema di fitovigilanza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (www.vigierbe.it).

Gli integratori alimentari a base di acido alfa lipoico sono sempre più frequentemente utilizzati, principalmente per lombosciatalgia, sindrome del tunnel carpale e a scopo dimagrante, anche se le informazioni legate alla sicurezza sono ancora poche. Un contributo rilevante è stato dato di recente dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che ha valutato le segnalazioni spontanee degli ultimi 20 anni raccolte dal sistema di fitosorveglianza tra marzo 2002 e febbraio 2020 […]

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Integrazione alimentare nel bambino che pratica sport

[…] La pratica dell’attività sportiva non può essere disgiunta da un’alimentazione corretta e bilanciata. È però necessario sottolineare che esistono differenze tra la nutrizione clinica e la nutrizione sportiva.

Soprattutto nei ragazzi che praticano sport a livello pre-agonistico/agonistico, l’alimentazione deve consentire di fornire il miglior supporto metabolico alla prestazione, mantenendo contestualmente un peso e una composizione corporea normali. Gli elementi essenziali che devono essere sempre garantiti sono un corretto apporto di nutrienti (correlato alla reale attività svolta), un’adeguata composizione e suddivisione cronologica dei pasti rispetto all’orario di allenamento/gara, e una corretta idratazione.

È molto importante, quindi, poter calcolare il fabbisogno energetico per ogni attività fisica in ciascun individuo. A tale proposito, nella letteratura riguardante la nutrizione sportiva si fa riferimento al Metabolic Equivalent (MET), che rappresenta la quantità di ossigeno consumata da un individuo seduto a riposo. Si tratta di un’unità di misura del dispendio energetico a riposo (Resting Energy Expenditure, REE) simile al metabolismo basale ma leggermente superiore (5). Per l’età evolutiva sono state pubblicate delle tabelle che individuano il numero di MET (ovvero multipli di REE) per ciascuna attività […]

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

A proposito di sostenibilità

Per il secondo anno consecutivo, Milano è stata valutata dai ricercatori del Centro Studi in Economia e Regolazione dei Servizi, dell’Industria e del Settore Pubblico (CESISP) dell’Università di Milano-Bicocca come la città più “circolare” d’Italia.
L’economia circolare (ovvero quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità) non rappresenta solo un modello economico per la gestione efficiente delle risorse, ma si propone come un modello olistico volto a promuovere la sostenibilità ambientale e a migliorare il modello di cooperazione tra tutti gli attori sociali.
Il CESISP ha sviluppato un sistema di misurazione dell’economia circolare in 20 città italiane: Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, Venezia e Verona.
I ricercatori hanno individuato cinque cluster rappresentativi (input sostenibili, condivisione sociale, uso di beni come servizi, end of life, estensione della vita dei prodotti) comprendenti a loro volta 28 indicatori di circolarità. Per ogni indicatore è stata stilata una graduatoria parziale delle città, con punteggi da 0 a 10. Infine, la media ponderata dei punteggi parziali ha determinato un indice di circolarità urbana, in base al quale è stata stilata la classifica finale.
Al primo posto è risultata, come nella prima edizione, Milano, città più “circolare” d’Italia con un punteggio di 7,7 su 10; seconda Trento (7,5) e terza Bologna (7,2).
Le prime 10 città classificate si collocano geograficamente al Nord o Centro-Nord, ad eccezione di Genova (5,8 punti), Verona (5,7 punti) e Aosta (5,2 punti). Le ultime posizioni sono esclusivamente coperte da centri urbani del Sud Italia, con Catania (3,8) e Palermo (3,9) come fanalini di coda. Complessivamente i risultati della graduatoria per indice globale di circolarità non sono incoraggianti: solo otto comuni sui venti in esame riescono a raggiungere un valore di piena sufficienza.
Per la prima volta, infine, la ricerca si è spostata sul piano internazionale: il CESISP ha messo a confronto la città leader della circolarità in Italia, Milano, con altre grandi metropoli europee, utilizzando gli stessi criteri di analisi usati per il contesto italiano. La città più circolare d’Europa è risultata Copenaghen, con un punteggio medio di 3,26 su 5; al secondo posto Parigi (3,21) e al terzo Berlino (3,18). Milano è quarta con un punteggio medio di 3,13, lasciandosi alle spalle, tra le altre, Londra e Madrid (sesta e settima).
L’intento della classifica delle città circolari, secondo gli autori dello studio, è di proporre l’indice di circolarità urbana sviluppato come strumento di valutazione utile per le politiche ambientali dei centri urbani e per l’impatto delle nuove normative e regolamenti.

Articolo pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5, 2020

Integratori alimentari o farmaci?

Nell’ambito dell’emergenza COVID-19 sono state avanzate numerose proposte di utilizzo degli integratori alimentari (IA) a fini terapeutici. Tale utilizzo non è corretto, in quanto gli IA possono essere usati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani, ma il loro utilizzo a scopo terapeutico è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute. Ciò è ancora più vero nei confronti di una malattia “nuova” come il COVID-19.
Il Gruppo di lavoro ISS Farmaci COVID-19 ha pubblicato un rapporto1 allo scopo di chiarire soprattutto gli aspetti di perenne ambiguità sul ruolo differente degli IA e dei farmaci. Vengono pertanto indicati per entrambi i differenti percorsi regolatori previsti per l’immissione in commercio. Sono infine richiamate le raccomandazioni sull’uso consapevole e informato degli IA rispetto alle loro funzioni, proprietà e interazioni con i farmaci.
Al momento non c’è nessuna evidenza sperimentale che supporti l’uso preventivo e/o terapeutico di un singolo nutriente e/o di un IA o di una loro miscela nei confronti della malattia COVID-19.
I destinatari di questo rapporto sono ricercatori (medici, farmacisti, biologi), operatori del settore alimentare (OSA), sperimentatori clinici e liberi professionisti che a vario titolo e ruolo sono coinvolti nella ricerca, nello sviluppo e commercializzazione di prodotti a base di sostanze naturali a fini alimentari o medicinali. Il rapporto fornisce anche informazioni al cittadino sull’uso consapevole degli integratori alimentari, con particolare riguardo al contesto epidemiologico attuale.

1Gruppo di Lavoro ISS Farmaci COVID-19. Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di COVID-19. Versione del 31 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 51/2020)

 

Approfondimento pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4, 2020

Proteggersi è importante

KIP®KIT di Kolinpharma è un kit che contiene:
• KIP®Gel igienizzante mani: prodotto in gel studiato in modo specifico per igienizzare a fondo la pelle delle mani senza bisogno d’acqua;
• mascherina filtrante sanitizzata e idrorepellente Int: 100% cotone – Est: 100% poliestere;
• integratore alimentare KIP®Flu: appartenente alla categoria dei prodotti destinati al rafforzamento del sistema immunitario e studiato per mantenere attive le naturali difese dell’organismo.

Indicazioni
In KIP®KIT si trova KIP®Flu, integratore contenente estratti vegetali, vitamine, minerali e probiotici. A seguito della ricerca svolta e dello studio condotto sulle materie prime e sui relativi studi scientifici a supporto, si è ritenuto opportuno inserire tra i principali componenti il Reishi, conosciuto anche come Ganoderma lucidum, un fungo noto per i suoi effetti sulle naturali difese dell’organismo; le vitamine C, D, B6 e B12 che, insieme allo zinco, contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario; il Ginseng, un antiossidante utile negli stati di stanchezza fisica e mentale. Completa la formula la presenza del probiotico Bifidobacterium lactis BL-04 e di inulina indicati per favorire l’equilibrio della flora intestinale. Alla compressa è stata applicata l’innovativa tecnologia tristrato.

Ingredienti
Una compressa di KIP®Flu contiene: agenti di carica: idrossipropilmetilcellulosa, cellulosa, fosfato dicalcico, idrossipropilcellulosa; vitamina C (acido L-ascorbico, stabilizzante: etilcellulosa); Reishi (Ganoderma lucidum (Curtis) P. Karst.) sporoforo e.s. tit. 30% polisaccaridi; inulina; Ginseng (Panax ginseng C.A. Meyer) radice e.s. tit. 20% ginsenosidi; agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi; biossido di silicio; niacina (nicotinamide); Bifidobacterium lactis Bl-04 (SD5219); ossido di zinco; stabilizzante: mono- e digliceridi degli acidi grassi; acido pantotenico (D-pantotenato, calcio); colorante: ossidi di ferro e idrossidi di ferro; vitamina D (colecalciferolo); amido; vitamina B12 (cianocobalamina); vitamina B6 (cloridrato di piridossina); vitamina B2 (riboflavina); vitamina B1 (cloridrato di tiamina); acido folico (acido pteroil-monoglutammico).

Modalità d’uso
Si consiglia l’assunzione di 1 compressa al giorno di KIP®Flu a stomaco vuoto, preferibilmente la mattina. KIP®KIT, che contiene una confezione di KIP®Flu da 30 compresse tristrato da 1,3 g ciascuna, è disponibile in farmacia a partire da settembre.

Per informazioni
www.kolinpharma.com

Innovatec

Attiva nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, Innovatec fornisce una vasta gamma di servizi tecnologicamente avanzati nel campo della sostenibilità ambientale.
 L’azienda è infatti il primo player privato italiano che copre l’intera catena del valore, grazie alla capacità di esplorare nuove formule di integrazione dei servizi dedicati a tutte le direttrici della sostenibilità ambientale (aria, acqua, materia, rifiuti, emissioni, mobilità ed efficienza energetica); e lo fa proponendo un modello di fare impresa perfettamente in sintonia con i principi dello sviluppo sostenibile: creare valore nel tempo per soddisfare i bisogni delle generazioni presenti, senza compromettere le possibilità di quelle future.
Per saperne di più abbiamo intervistato Roberto Maggio, Presidente di Innovatec.


• Energia e molto altro: qual è l’identikit del Gruppo?
È proprio così: Innovatec è una holding quotata sul Mercato AIM di Borsa Italiana e certificata ESCO UNI CEI 11352. Ha un portafoglio attivo di centinaia di imprese ed è capogruppo di diverse aziende che operano in settori che vanno dall’efficienza energetica alla gestione delle risorse idriche, dalla valorizzazione dei materiali di scarto al loro reimpiego nel processo industriale. Come si può facilmente immaginare, questa caratteristica costituisce un grande valore in termini di competenze che siamo in grado di offrire in maniera integrata ai nostri clienti per sviluppare le soluzioni a loro più adatte, cucite su misura. Riusciamo ad accompagnare le aziende clienti a diminuire il loro impatto ambientale e contemporaneamente ad aumentare l’EBITDA, perché crediamo che la sostenibilità deve sempre essere anche economica.
In questo momento stiamo supportando decine di realtà nella loro transizione verso il processo di decarbonizzazione. Lo possiamo fare in modo efficace perché, grazie alle diverse aziende controllate e a partner consolidati, abbiamo le competenze per analizzare e ottimizzare tutte le grandezze che impattano nel calcolo del bilancio delle emissioni di gas a effetto serra.
Gli scenari di intervento possono essere di tre tipi: diretti in azienda, diretti fuori dall’azienda oppure indiretti. Tra gli interventi diretti in azienda ci sono quelli legati all’efficienza e al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili, alla mobilità sostenibile e alla riduzione delle emissioni di processo. Tra gli interventi diretti fuori dall’azienda la realizzazione di un impianto da fonti rinnovabili, un intervento di risparmio energetico o un intervento di forestazione. Infine, tra gli interventi indiretti ci sono gli acquisti verdi (green procurement, ad esempio materiali provenienti da riciclo, energia verde, ecc.) oppure azioni di compensazione (progetti esistenti a livello nazionale o internazionale).
Un percorso di decarbonizzazione o carbon neutrality è spesso un mix di interventi diretti e indiretti.

• L’efficienza energetica è diventato un tema molto popolare con l’approvazione dell’Ecobonus 110%. Come vi state muovendo in questo ambito?
Nella seconda metà del mese di giugno abbiamo lanciato il progetto Houseverde per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio immobiliare italiano e la sua messa in sicurezza grazie alla ristrutturazione antisismica.
Il progetto Houseverde sarà sviluppato da Innovatec Power e sarà rivolto a famiglie e condomini che possono beneficiare delle agevolazioni previste dal recente Decreto Rilancio (D.L. 34 del 19 maggio 2020) chiamate Ecobonus 110%.
L’obiettivo è offrire alla clientela interventi di efficientamento energetico degli edifici, da effettuarsi in modo integrato attraverso lo studio attento degli elementi architettonici, strutturali e impiantistici. Le scelte progettuali terranno in debito conto l’innovazione tecnologica individuando le tecniche costruttive, i materiali più innovativi e meno impattanti dal punto di vista ambientale, le tecnologie impiantistiche più evolute per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’edificio, adeguati livelli di comfort abitativo e il rispetto dell’ambiente sia in termini di emissioni sia di consumo di risorse. Ogni cantiere sarà gestito per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto delle abitazioni con la massima attenzione al recupero dei materiali nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare.

• Cosa significa?
Il progetto Houseverde esemplifica bene come le diverse competenze delle aziende che fanno parte della holding si integrino a beneficio del cliente, dell’efficienza e della tutela dell’ambiente in un’ottica di sostenibilità. Ogni progetto di Houseverde sarà infatti inserito e geolocalizzato sulla piattaforma Circularity (https://circularity.com/#home), società benefit partecipata al 20% da Innovatec. Attraverso la piattaforma per il calcolo del percorso circolare di Circularity, le imprese industriali (e in questo caso i progetti Houseverde) possono entrare in rete e sviluppare percorsi di economia circolare. In ultima analisi, questo significa gestire i rifiuti come una risorsa e non soltanto come un costo.
Oltre alla valenza energetica dell’intervento, verranno quindi quantificati e monitorati i parametri ambientali e di rispondenza ai migliori criteri di economia circolare. Una volta calcolato l’impatto ambientale del progetto, sarà valutato un meccanismo di compensazione che permetterà di contribuire positivamente al miglioramento dell’impatto ambientale degli edifici, non solo grazie alla riqualificazione ma anche alla misurazione dell’impatto e alla compensazione, ove possibile, degli interventi collegati.

• Il core business di Innovatec Power è l’energia: cos’ha di speciale la vostra offerta?
I nostri punti di forza sono l’efficienza energetica, il servizio su misura e il supporto per l’ottenimento degli incentivi italiani ed europei applicabili grazie alle competenze di un’altra società collegata al gruppo, Exalto. Innovatec si occupa della progettazione, della fornitura, della realizzazione e della successiva manutenzione di soluzioni impiantistiche e tecnologiche con formula “chiavi in mano”. Disponendo di un’offerta multibrand, a seconda delle esigenze energetiche del cliente individuiamo la soluzione più performante. Insieme a Exalto, società di Ricerca e Sviluppo in ambito di efficientamento energetico, Innovatec fornisce al cliente tutto il supporto nella ricerca, nell’ottenimento e nella gestione degli incentivi, oltre che dei certificati bianchi, cioè i titoli di efficienza energetica che attestano il risparmio energetico conseguito realizzando uno specifico intervento.
Crediamo che con un approccio più efficiente alla gestione dell’energia sia possibile migliorare le performance aziendali, ridurre sprechi e costi operativi, e rendere l’impresa più sostenibile rispetto all’impatto ambientale che si produce. Lavoriamo per creare cultura nei clienti perché vogliamo aiutarli nella loro transizione verso la decarbonizzazione.

• Come si integrano in questo contesto le altre linee di business?
Siamo il primo player italiano che copre l’intera catena del valore grazie alla capacità di esplorare nuove formule di integrazione dei servizi dedicati alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. Questo è possibile proprio grazie alle sinergie di Gruppo che riusciamo a mettere in campo e che ci permettono di presentarci ai clienti non solo come fornitori, ma anche come consulenti a tutto tondo. Oltre all’energia lavoriamo nel campo dell’efficienza idrica, della gestione dei rifiuti e della sostenibilità in generale.
L’acqua, come sapete, viene usata in molti processi industriali, nella maggior parte dei quali deve subire una serie di trattamenti preliminari; per questo, insieme ai nostri partner, lavoriamo per mettere a punto un ciclo idrico ottimizzato, sia in termini di costi sia in termini di qualità dell’acqua finale e di preservamento dell’ecosistema.
Offriamo servizi di sanificazione, filtrazione, trattamento biologico e chimico-fisico, processi di evaporazione, essiccazione e cristallizzazione. Presidiamo il settore rifiuti grazie alla controllata Sostenya Green, società specializzata nella gestione integrata dei rifiuti industriali, che si rivolge a clienti che operano in tutti i settori merceologici e hanno la necessità di coprire l’intera filiera dei rifiuti. Anche in questo ambito abbiamo una mentalità orientata all’efficienza e alla valorizzazione degli scarti che, una volta raccolti, vengono avviati a selezione e ai migliori processi di valorizzazione. Applichiamo un approccio che amplia il concetto di recupero dei rifiuti anche al loro utilizzo come fonte di energia, sfruttando i sottoprodotti della loro decomposizione (biogas e Combustibile Solido Secondario, CSS).
Infine, nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare, ci avvaliamo della consulenza di Circularity, di cui siamo investor. Circularity, che come dicevo ci supporta anche per il progetto Houseverde, ha sviluppato la prima piattaforma digitale per il calcolo del percorso circolare e offre servizi di consulenza per aiutare le imprese a integrare l’economia circolare all’interno del proprio modello di business.

• Sostenibilità e responsabilità sociale hanno un ruolo importante in Innovatec. Cosa sono per voi?
Si tratta di due valori che si intrecciano di continuo e che costituiscono le fondamenta del nostro modo di fare business. La sostenibilità ambientale è un valore che anima non solo il nostro modello che segue le logiche della Corporate Social Responsibility, improntato all’efficienza e alla diminuzione di impatto verso i nostri stakeholder, ma anche le nostre scelte strategiche. In questo campo il nostro intento consiste nel creare valore con ricadute positive sul territorio in cui operiamo. Facciamo attività di divulgazione e formazione sul tema dei cambiamenti climatici e sulla tutela dell’ambiente per promuovere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. In ambito sociale sosteniamo progetti specifici, come abbiamo fatto per esempio con il progetto Scuole che, attraverso la rappresentazione teatrale ideata per i bambini delle elementari, permette di riflettere sui temi del consumo energetico e dell’uso consapevole delle risorse.

Per informazioni
Camilla Natalini • cosmeticandnutrition@innovatec.it • www.innovatec.it

Intervista pubblicata su L’Integratore Nutrizionale 4, 2020