Probiotici: una never ending story

Probiotici: una never ending story

La recente posizione del Regno Unito

In linea con la posizione dell’Unione Europea, l’organismo di autoregolamentazione pubblicitaria inglese – l’Advertising Standards Authority (ASA) – ha recentemente ribadito che il termine “probiotico” deve essere considerato un health claim generico che, come tale, deve essere accompagnato da un health claim specifico, pertinente e autorizzato.

L’orientamento inglese è di fatto coincidente con quello di svariati Paesi europei, ma diverso da quello di altri Paesi, tra i quali, primo fra tutti vi è l’Italia.

Per meglio comprendere il contesto nel quale si colloca questa pronuncia, è opportuno effettuare un seppur breve excursus della disciplina normativa dedicata alla più ampia materia dei claim nutrizionali e salutistici e delle linee guida italiane e francesi sui probiotici, per poi passare successivamente a un’analisi più dettagliata della citata pronuncia dell’Advertising Standards Authority inglese e a una breve disamina dell’attuale panorama europeo.

[…]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4/2023

In allegato alla rivista

Gli abissi del microbiota, esplorazione, mappatura e caratterizzazione

Gli abissi del microbiota, esplorazione, mappatura e caratterizzazione

La conoscenza come una risorsa
per la gestione dello stato di salute

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4/2023

In allegato alla rivista

Probiotici e autismo

Probiotici e autismo

Una rassegna sistematica degli studi clinici

[…] Un recente studio ha voluto valutato se una miscela probiotica agisse sui sintomi gastrointestinali e comportamentali dei bambini autistici (9). Da questi presupposti è stato condotto uno studio crossover randomizzato in doppio cieco con placebo, al fine di valutare gli effetti di una miscela di probiotici in un gruppo di 61 soggetti di età compresa tra 24 mesi e 16 anni con diagnosi di ASD. La valutazione comportamentale è stata eseguita attraverso la somministrazione di un questionario comprendente il test di Parenting Stress Index (PSI) e la Vineland Adaptive Behavior Scale (VABS).

Sono stati valutati anche il Profilo Psico-Educativo (PPE) e l’Autism Spectrum Rating Scale (ASRS) e inoltre sono state eseguite analisi della composizione microbica dei campioni fecali dei due gruppi.

Il disegno dello studio randomizzato in doppio cieco cross-over prevedeva che tutti i soggetti reclutati assumessero sia la miscela di probiotici sia il placebo. Nel gruppo che riceveva il probiotico, ogni bustina conteneva i seguenti ceppi a concentrazioni pari ad almeno 109 UFC/AFU (Active Fluorescent Unit) per ciascun ceppo:  […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 4/2023

In allegato alla rivista

Editoriale IN4 • 2023

Editoriale IN4 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Verso una “nutrivigilanza” europea
sugli integratori alimentari:
il Manifesto di Erice

La sicurezza degli integratori alimentari è una priorità per tutelare la salute dei cittadini. Nel corso degli anni, sono stati segnalati numerosi eventi avversi correlati all’assunzione di integratori alimentari, che possono derivare da tossicità intrinseche di alcuni componenti, problemi di qualità del prodotto, come contaminazioni o adulterazioni, e interazioni tra diversi integratori o tra integratori e farmaci. Il “Manifesto di Erice 2022” è stato pubblicato a maggio 2023 come editoriale sulla rivista Drug Safety da esperti che hanno partecipato al workshop internazionale “Food supplements vigilance systems in a public health perspective: the European context,” tenutosi nell’ottobre 2022 presso l’International School of Pharmacology “Giampaolo Velo” a Erice. Il documento pone l’accento sulla necessità di migliorare la sicurezza degli integratori alimentari promuovendo la creazione di un sistema di monitoraggio europeo comune, e sensibilizzare i cittadini e gli operatori sanitari sui potenziali rischi associati al consumo di tali prodotti, incoraggiando la segnalazione di eventi avversi. Il mercato degli integratori alimentari è in costante espansione in Europa, con un uso sempre più diffuso tra la popolazione. In Europa, gli integratori alimentari sono soggetti al Regolamento Generale sulla Legislazione Alimentare (General Food Regulation, regolamento CE n. 178/2002), ma si riscontra una mancanza di armonizzazione della legislazione tra i diversi Paesi dell’Unione Europea (UE). Poiché si tratta di alimenti, deve essere escluso anche il minimo rischio attraverso una valutazione approfondita, anche perché il principio del rapporto rischi-benefici tipico dei farmaci non può essere applicato agli alimenti. Non esistono standard europei comuni che definiscano gli obblighi delle autorità regolatorie e dei produttori in materia di sicurezza, prima e dopo la commercializzazione di questi prodotti. Queste criticità sono state analizzate nel 2021 dal Comitato Economico e Sociale Europeo (European Economic and Social Committee), a oggi senza alcun seguito da parte della Commissione Europea. Nonostante la mancanza di armonizzazione, tutti gli integratori alimentari sono attualmente disponibili in Europa per effetto della libera circolazione e promozione su Internet. I sistemi per la segnalazione spontanea di reazioni avverse da integratori alimentari sono gli unici strumenti disponibili per richiamare l’attenzione sui rischi associati a questi prodotti una volta che siano commercializzati e utilizzati da un grande numero di consumatori. In Italia, dal 2002, è attivo il sistema di fitovigilanza, dedicato alla raccolta di segnalazioni di sospette reazioni avverse a prodotti di origine naturale, diverso dalla Rete nazionale di farmacovigilanza che si occupa delle segnalazioni relative a farmaci e vaccini. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) coordina le attività di fitovigilanza, e dal 2018, le segnalazioni possono essere inviate online tramite la piattaforma VigiErbe (www.vigierbe.it), sviluppata dall’Università di Verona. Secondo il “Manifesto di Erice”, in una prospettiva di ricerca, lo stato normativo degli integratori alimentari, così come la mancanza di un percorso chiaro per la segnalazione delle sospette reazioni avverse in alcuni Paesi europei, rendono ancora più difficile la rilevazione tempestiva di eventuali segnali di sicurezza da parte delle autorità regolatorie e dei ricercatori. Studi recenti hanno sottolineato il valore aggiunto e la necessità di accedere a database multipli (compresi quelli di segnalazione spontanea che raccolgono le reazioni avverse a farmaci), come approccio complementare per affrontare compiutamente la questione della sicurezza di questi prodotti.

Il Manifesto di Erice sottolinea la necessità di implementare un sistema sovranazionale di “Nutrivigilanza” gestito dalle istituzioni pubbliche europee, dedicato e centralizzato per aumentare il numero delle segnalazioni, condividere informazioni tra i diversi Paesi membri, e promuovere una migliore sinergia con le autorità regolatorie. Questo consentirebbe di armonizzare la raccolta dei dati e individuare rapidamente possibili segnali di rischio, con conseguenze positive sulla sicurezza dei consumatori. È infatti fondamentale aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari e dei consumatori riguardo ai potenziali rischi associati agli integratori alimentari, nell’ottica della salute pubblica.

Il “Manifesto di Erice 2022” rappresenta un importante passo avanti verso una migliore tutela della salute pubblica e una maggiore sicurezza nell’uso degli integratori alimentari nell’Unione Europea. Promuovere la realizzazione di programmi educativi e di comunicazione efficaci, personalizzati e indipendenti, che coinvolgano il mondo accademico, le società scientifiche, gli enti regolatori e i consumatori contribuirà a garantire finalmente un uso più sicuro degli integratori alimentari in Europa.

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Larve di Alphitobius diaperinus

Larve di Alphitobius diaperinus

A. Antonelli

Autorizzata la prima preparazione a base
di insetti negli integratori alimentari

[…] Il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/58 della Commissione del 5 gennaio 2023 (3) ha autorizzato l’immissione sul mercato delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283, con relativa modifica dell’elenco dell’Unione. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 2/2023

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La formulazione degli acidi grassi omega-3

La formulazione degli acidi grassi omega-3

A. Cignarella

Un determinante di efficacia nel trattamento delle dislipidemie

[…] L’apparente eterogeneità dell’effetto terapeutico dei preparati di acidi grassi omega-3, che vale anche per gli svariati prodotti a base di olio di pesce e le formulazioni di EPA/DHA ampiamente impiegati come integratori alimentari, può essere riconducibile a due fattori principali. Primo, molti studi sugli acidi grassi omega-3 hanno utilizzato una dose probabilmente insufficiente per abbassare efficacemente i livelli di trigliceridi plasmatici e quindi gli eventi clinici. Secondo, la qualità dei prodotti a base di acidi grassi omega-3 disponibili sul mercato è altamente variabile. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 2/2023

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La comunicazione commerciale

approfondimenti normativi

E.G. Parry
V. Guggino

La comunicazione commerciale

Nuove regole, sostenibilità e tutela del consumatore

[…] La sostenibilità è un tema centrale in azienda da diversi anni, ma questo “megatrend” rappresenta una novità assoluta: le aziende non possono definirsi “sostenibili”, infatti, se non risultano compliant alle tre aree dei criteri ESG.

Il contesto normativo

Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, in particolare, i fattori ESG sono diventati una priorità fondamentale e per questo motivo abbiamo assistito a un crescente livello di coinvolgimento normativo, negli ultimi mesi un vero e proprio tsunami. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Xilani

approfondimenti formulativi

A. Papetti
L. Ferron

Xilani

Dallo scarto del mais un polisaccaride versatile

[…] Quest’anno, in Italia, la produzione di mais è stata circa di 50 milioni di quintali, rappresentando una delle produzioni più significative del settore primario nazionale. Tuttavia, la coltivazione di tale cereale comporta la generazione di un’ingente quantità di scarti, pari a quasi il 40% dell’intera produzione, tra cui il tutolo è il principale.

I tutoli di mais sono una biomassa lignocellulosica caratterizzata soprattutto dalla presenza di eteropolisaccaridi appartenenti al sottogruppo degli xilani, che rappresentano la frazione emicellulosica più rilevante nella parete cellulare.

Il tutolo, nonostante sia di semplice reperibilità, fino a oggi non ha trovato un suo posizionamento a livello commerciale ed è stato spesso utilizzato come materiale da ardere o destinato ad altre applicazioni di scarso valore. Tuttavia, grazie alla sua composizione chimica, la ricerca scientifica ha dimostrato che sono possibili numerose strategie di una sua valorizzazione: queste sono incentrate principalmente sul recupero della frazione emicellulosica, utilizzabile nella fabbricazione della carta, nella stampa tessile, così come nel settore delle bioplastiche o nel settore alimentare come coadiuvanti tecnologici.

Nel settore alimentare, gli xilani purificati dal tutolo di mais possono essere utilizzati come additivi ad azione addensante ed emulsionante.

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Approccio nutraceutico all’osteoartrite cronica

ARTICOLO scientifico

A. Colletti
A.F.G. Cicero

Approccio nutraceutico
all’osteoartrite cronica

Dalla ricerca molecolare all’evidenza clinica

[…]…sebbene numerosi studi abbiano illustrato i benefici dell’uso dei nutraceutici nel trattamento dell’OA, i rapporti contrastanti sugli effetti collaterali e i risultati poco significativi dal punto di vista statistico hanno ostacolato l’impiego di queste sostanze nell’ambito medico tradizionale, come descritto più avanti.

La presente review narrativa intende principalmente evidenziare l’efficacia e la sicurezza dei nutraceutici condroprotettivi più utilizzati e clinicamente testati e di riassumerne il meccanismo d’azione.

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 1/2023

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Editoriale IN1 • 2023

Editoriale IN1 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Cari Lettori,

Apriamo il primo numero dell’anno parlando di argomenti di scottante attualità, cioè dei prodotti “naturali” e/o “sostenibili”.

Sappiamo davvero che cosa significhi poter definire un ingrediente o un prodotto naturale e/o sostenibile? Al di la dei facili slogan pubblicitari, la Regolamentazione diventa sempre più stringente sulla necessità di essere chiari con le definizioni.

A questo delicato aspetto è dedicato un articolo firmato da Enza Gioia, Partner  della  Società di Consulenza Parry & Associati, e Vincenzo Guggino, segretario generale dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), che vi consiglio di leggere con attenzione perché presenta chiaramente il contesto normativo e le ricadute sulla comunicazione commerciale.

Quanto agli ingredienti naturali troverete in questo numero la presentazione di un estratto botanico brevettato, derivato dai frutti commestibili di uva spina indiana, per la salute cardiovascolare; di un innovativo e promettente postbiotico derivato da un batterio che vive nel nostro intestino e di un interessante studio clinico sugli effetti salutistici di un estratto acquoso di amaranto ottenuto con estrazione green.

Per continuare sul tema della sostenibilità sono molti gli esempi che vi proponiamo su come sia possibile valorizzare gli scarti della filiera agroalimentare per l’estrazione di sostanze attive. Adele Papetti e Lucia Ferron descrivono come dai tutoli di mais sia possibile ottenere xilani che possono essere utilizzati come additivi ad azione addensante ed emulsionante. Dalle aziende sono presentati olio di krill ottenuto dalla pesca sostenibile e un esempio di economia circolare per l’ottenimento di un ingrediente per la salute della pelle dai gusci delle uova, normalmente non utilizzati e scartati dall’industria. Inoltre, troverete raccontata in un’intervista l’esperienza di un’importante multinazionale per l’impegno nella sostenibilità, in particolare con l’esempio del loro estratto di mirtillo progettato secondo i principi dell’economia circolare.

Naturalmente, anche gli aggiornamenti della letteratura scientifica sono (criticamente) dedicati al tema, ma se siete stanchi di “naturale” e “sostenibile” potete cambiare argomento con l’esaustiva review di Alessandro Colletti e Arrigo Cicero sui nutraceutici per l’osteoartrite, o con lo studio clinico sull’efficacia di un integratore alimentare a base di S-adenosil metionina e di psicobiotici in soggetti con depressione lieve-moderata coordinato dal Dipartimento di Farmacia dell’ Università di Napoli Federico II.

Insomma, sicuri di non annoiarvi vi offriamo un numero ricco di informazioni e spunti critici, sperando sempre di raggiungere sempre i vostri interessi.

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