Labomar sigla nuovo accordo con Bayer

Labomar ha sottoscritto un nuovo importante accordo commerciale con Bayer, una delle principali multinazionali farmaceutiche a livello mondiale, con cui collabora da oltre sei anni.
La società fondata e guidata da Walter Bertin ha rafforzato il suo rapporto con Bayer stringendo una partnership esclusiva relativa a 4 referenze che fanno parte del recente ampliamento di gamma della linea Aspi Gola® di Bayer, che ora è caratterizzata da nuovi ingredienti nel marchio di Aspi Gola® Natura.

Nel dettaglio, Labomar svilupperà e produrrà le referenze in diversi gusti e presentazioni farmaceutiche, mentre Bayer si occuperà della distribuzione. La sottoscrizione del presente deal è avvenuta insieme al lancio delle referenze Aspi Gola®, in concomitanza con la stagione di maggior richiesta per i prodotti posizionati nel segmento Cough & Cold.
L’accordo arriva a breve distanza dalla quotazione di Labomar, che ha esordito sull’AIM Italia il 5 ottobre 2020, e impreziosisce ulteriormente un periodo già molto ricco di soddisfazioni per l’azienda veneta.
Walter Bertin spiega: “La produzione dei prodotti ora commercializzati sotto il brand Aspi Gola® di Bayer è un pro- getto davvero entusiasmante che può riservarci grandi soddisfazioni nel mercato domestico, ma rappresenta anche un’opportunità per i mercati esteri.
Il forte e duraturo rapporto con Bayer non può che essere motivo di grande orgoglio per tutto il nostro team che opera quotidianamente alla ricerca del soddisfacimento dei bisogni dei nostri clienti”.
Fondata da Walter Bertin nel 1998 a Istrana, in provincia di Treviso, Labomar è una Contract Development and Manufacturing Organization (CDMO), ossia società specializzata nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. Il suo team di ricerca lavora per creare, sviluppare e realizzare prodotti ad alto valore aggiunto nel campo della nutraceutica, con una particolare vocazione all’innovazione. Molti degli integratori prodotti da Labomar si avvalgono di tecnologie proprietarie in grado di aumentare la biodisponibilità degli attivi, modularne l’assorbimento gastrointestinale e migliorarne il gusto. Negli oltre 20 anni di vita Labomar ha costruito un business model che la differenzia dai concorrenti del settore e che è in grado di generare valore per tutti i propri stakeholder, offrendo un servizio full service a 360°, con elevati standard di qualità e produttività. Vanta un dipartimento di ricerca e sviluppo strutturato e all’avanguardia, una squadra commerciale in grado di rispondere tempestivamente alle richieste del mercato e un’elevata differenziazione di prodotto, anche grazie ai brevetti e formule proprietarie.

Labomar ha chiuso il 2019 con ricavi pro-forma di 56,6 milioni di euro (43,5 milioni di euro nel 2018), un EBITDA pro forma adjusted di 12,2 milioni di euro (9 milioni di euro nel 2018), un EBIT pro forma adjusted di 8,3 milioni di euro (6,2 milioni di euro nel 2018) e un utile netto pro forma adjusted di 5,7 milioni di euro (4,3 milioni nel 2018). I conti 2019 tengono conto dell’acquisizione della società canadese ImportFab, chiusa nel mese di ottobre dello scorso anno. Nei primi 6 mesi del 2020, Labomar ha registrato ricavi pari a 33,0 milioni di euro e un EBITDA consolidato pari a 7,8 milioni di euro.
Labomar crede profondamente in un sistema aziendale fondato sul- la sostenibilità, sull’attenzione alle persone, all’ambiente e alla comunità, e per questo motivo ha cambiato il proprio statuto divenendo società benefit: il nuovo status giuridico, introdotto in Italia nel 2016, formalizza la scelta di puntare su un modello di sviluppo responsabile, sostenibile e trasparente che integra gli obiettivi economico-reddituali con aspetti di natura sociale e ambientale.

Pubblicato ne L’integratore Nutrizionale 1/2021

Fitocomplessi standardizzati da colture vegetali innovative

In un mercato che richiede sempre maggiore trasparenza di processo e di prodotto, e un minore impatto ambientale, è aumentata la domanda di materie prime di origine naturale, standardizzate e sostenibili.

Oggi i modelli di consumo vanno verso una crescente attenzione per un benessere della persona che privilegia anche quello ambientale. Gli effetti di questo cambiamento emergono anche nel settore nutraceutico, la cui risposta risiede nello sviluppo di prodotti che abbinano sicurezza, efficacia e naturalità.
Appare quindi fondamentale poter contare su ingredienti che rispecchino tali peculiarità. In questo contesto si inserisce la piattaforma produttiva sostenibile e innovativa denominata CROP® (Controlled Release of Optimized Plants)* che è in grado di produrre fitocomplessi titolati e standardizzati da colture vegetali in vitro per prodotti cosmetici e integratori alimentari.
La piattaforma garantisce quattro vantaggi principali: sicurezza, standardizzazione, sostenibilità e disponibilità, permettendo di ottenere un clean product efficace e stabile. […]

* Sviluppata da DemBiotech, Camisano Vicentino (VI), www.dembiotech.it 

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Lattoferrina e zinco per la difesa del sistema immunitario

Forhans, pioniera nello sviluppo di prodotti contenenti lattoferrina, propone la nuova linea di prodotti Immuno++ a base di questa proteina naturale.
Di questa linea fa parte Immuno++ 200 mg, l’integratore alimentare in capsule vegetali studiato per rafforzare il sistema immunitario e per ottimizzare il metabolismo stimolando le difese naturali dell’organismo.

Indicazioni
Le proprietà naturali della lattoferrina contribuiscono a prevenire le infezioni virali e batteriche, e a facilitare l’omeostasi del ferro, mentre lo zinco aiuta a combattere lo stress ossidativo e i radicali liberi.
La lattoferrina è una proteina globulare multifunzionale, naturale, con attività antimicrobica sia battericida sia fungicida. La lattoferrina supporta la crescita dei batteri benefici all’interno del nostro organismo e, allo stesso tempo, inibisce una vasta gamma di batteri patogeni e virus.
Ha forti proprietà antimicrobiche dovute alla capacità di legare il ferro sottraendolo al metabolismo di quelle specie batteriche che dipendono da esso per la propria moltiplicazione e adesione alla mucosa intestinale.
Grazie alle sue proprietà antivirali, previene l’ingresso del virus bloccando l’infezione sul nascere e svolge la sua azione antibatterica riuscendo a ledere gli strati più esterni della membrana cellulare di alcuni agenti patogeni. Infine regola la migrazione e maturazione delle cellule immunitarie.

Ingredienti
Lattoferrina (derivato del latte), idrossipropilmetilcellulosa, zinco gluconato, agente di carica: cellulosa microcristallina; agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi.

Modalità d’uso
Si consiglia l’assunzione di una capsula al giorno. Grazie alla sua composizione di ingredienti naturali, senza lattosio e glutine il prodotto è adatto anche per chi soffre di diabete. La confezione da 30 copre il fabbisogno mensile. In farmacia.

Ufficio Stampa Newscast
agenzia@newscast.it
www.newscast.it

Valutazione delle indicazioni salutistiche dei botanicals negli integratori alimentari

[…]  Esistono tuttavia altri approcci di ricerca più adatti a dimostrare gli effetti dei prodotti alimentari complessi sulla salute. Questi in genere guardano alla totalità delle prove dei molteplici effetti degli alimenti e come queste evidenze si evolvono gradualmente su un lungo periodo di tempo. Un approccio di questo tipo facilita anche l’uso di claim a più livelli, che a loro volta possono evolvere nel tempo per riflettere le nuove prove che emergono sulla base della ricerca scientifica.

L’approccio EHPM alla valutazione delle indicazioni sulla salute per i botanicals
L’European Federation of Associations of Health Products Manufacturers (EHPM) (2) propone un modello di valutazione dei claim secondo 3 gradi di evidenze (graded approach) applicabili agli alimenti di origine vegetale in generale e in particolare ai botanicals contenuti negli integratori alimentari. Il modello è stato sviluppato rimanendo coerente sia con i requisiti fondamentali dell’NHCR sia, nei criteri principali, con le procedure già adottate da EFSA. […]

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Vitamina D3

Al netto della ormai acclarate funzioni biochimiche e metaboliche della vitamina D e dei molteplici ruoli fisiologici svolti (pleiotropismo), quali sono le cose da sapere quando si formula un integratore a base di vitamina D3? Siamo davvero sicuri di sapere e considerare le cose giuste nel tentativo di favorire la sua corretta assimilazione? […]

 

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Sostenibilità agro-alimentare e riciclo degli scarti vegetali

Il sistema di produzione alimentare ha il potenziale per soddisfare le esigenze nutrizionali della popolazione mondiale nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. In quest’ultima è incluso il concetto di sostenibilità alimentare, oggi più che mai direttamente collegata all’agro-biodiversità e al riciclo degli scarti di produzione.

Il concetto di sostenibilità alimentare, d’altra parte, coinvolge e include aspetti diversi: l’utilizzo di pratiche agricole che riducono l’impatto ambientale; il rispetto di tutti i principi che garantiscono la sicurezza alimentare (che racchiude due diverse accezioni inglesi: food security e food safety); il recupero degli scarti delle filiere produttive; l’utilizzo di biotecnologie che rendono sostenibili i processi di recupero di composti bioattivi da scarti alimentari; la consapevolezza di dover consumare e sprecare meno cibo, utilizzare maggiormente alimenti di origine vegetale e ridurre drasticamente il consumo di cibo ultra-processato (UPFs). In questo articolo si cercherà di definire il concetto di sostenibilità alimentare insieme a ciascuno degli aspetti a esso legati e menzionati, ponendo particolare attenzione all’importanza del recupero sostenibile di principi bioattivi dagli scarti agro-alimentari, nel rispetto dei principi dell’economia circolare. […]

 

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EDITORIALE – Siamo un Paese per vecchi

Le popolazioni di tutto il mondo stanno invecchiando a un ritmo più rapido rispetto al passato e questa transizione demografica avrà un impatto su quasi tutti gli aspetti della società. Per la prima volta nella storia, nel 2020 le persone di età pari o superiore a 60 anni sono risultate più numerose dei bambini sotto i 5 anni, e si stima che nel 2050 le persone sopra i 60 anni saranno più del doppio rispetto ai bambini sotto i 5 anni, e più numerose degli adolescenti e dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Per segnare questo cambiamento nella nostra popolazione globale, su proposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il prossimo decennio è stato proclamato come Decade of Healthy Ageing 2021-2030 (https://www.who.int/ageing/decade-of-healthy-ageing) dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (Risoluzione 75/131).

Il decennio 2021-2030 dell’invecchiamento in buona salute è stato inaugurato dall’OMS con uno studio mondiale sulle condizioni e buone pratiche di invecchiamento, cui hanno contribuito 100 differenti organizzazioni con 350 studi di caso in 55 Paesi in tutto il mondo, e si presenta come un’opportunità per riunire governi, società civile, agenzie internazionali, professionisti, università, media e settore privato per dieci anni di azione concertata, catalitica e collaborativa per migliorare la vita delle persone anziane, delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono.

È quindi urgentemente necessario un decennio di azione globale concertata sull’invecchiamento sano. La pandemia COVID-19 ha evidenziato la gravità delle lacune esistenti nelle politiche, nei sistemi e nei servizi. Ci sono già più di 1 miliardo di persone di età pari o superiore a 60 anni, con la maggior parte che vive in Paesi a basso e medio reddito. Molti non hanno accesso nemmeno alle risorse di base necessarie per una vita di senso e dignità; molti altri affrontano molteplici barriere che impediscono la loro piena partecipazione alla società.

Il mondo si è unito attorno all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: tutti i Paesi e tutti gli stakeholder si sono impegnati a non lasciare indietro nessuno e a garantire che ogni essere umano possa realizzare il proprio potenziale in dignità, uguaglianza e in un ambiente sano.

L’OMS guiderà questo lavoro in stretta collaborazione con il Dipartimento degli affari sociali ed economici delle Nazioni Unite e le sue commissioni regionali, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani, il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, UN Habitat, UN Women, Banca mondiale e altre organizzazioni internazionali e regionali pertinenti.

Speriamo davvero che ai buoni propositi e alle belle parole facciano seguito i fatti!

 

da L’integratore Nutrizionale 1/2021

Un aiuto per cani in caso di osteoartrite

Da Vetoquinol un mangime complementare dietetico per cani, per il supporto del metabolismo articolare in caso di osteoartrite: Flexadin® Advanced, in tavolette altamente appetibili, contiene UC-II®, collagene di tipo II non denaturato, e Boswellia serrata. Non contiene glucosamina e condroitina come i condroprotettori, e la sua formulazione è completata da acidi grassi Omega-3 e vitamina E.

Indicazioni

Il mangime è indicato per mantenere il normale equilibrio della cartilagine articolare del cane; ciò può contribuire ad aumentare l’attività fisica dell’animale, mantenendolo in salute e supportandolo nelle complicazioni legate all’osteoartrite e all’inattività. Nella formulazione rientrano il collagene di tipo II, importante componente della cartilagine; Boswellia serrata, un estratto vegetale tradizionalmente utilizzato come supporto alla funzione articolare, che contribuisce ai naturali processi di rigenerazione; acidi grassi omega-3 e vitamina E, noti per le loro proprietà antiossidanti. La combinazione di questi ingredienti contribuisce a mantenere le articolazioni sane.

Può essere utilizzato in animali giovani, in soggetti sani sottoposti a impegni fisici importanti (cani da soccorso, cani sportivi, ecc.), in soggetti anziani nei quali è già presente osteoartrosi e negli animali cui viene riscontrata diagnosi di osteoartrite.

Composizione

Farina di avena, farina di segale, lievito di birra, glicerina, polvere di fegato di pollo, olio di semi di lino (fonte di omega-3), polvere di cartilagine di pollo UC-II® (contenente cloruro di potassio: 0,44%; collagene totale: 0,37% (con collagene di tipo II non denaturato: 0,045%)), olio di pesce (fonte di EPA): 1,49%, pectina, saccarosio, maltodestrina, solfato di calcio biidrato, polietilenglicole.

Modalità d’uso

Inizialmente fino a tre mesi. Fornire una tavoletta al giorno, indipendentemente dal peso del cane. Le tavolette possono essere somministrate direttamente in bocca all’animale oppure mescolate all’alimento preferito. Prima dell’impiego o prima di prolungare il periodo di utilizzo, è consigliabile il parere del veterinario curante; inoltre, il prodotto deve essere somministrato secondo i fabbisogni nutrizionali consigliati.

Disponibile in confezioni da 30 e 60 tavolette, il mangime può essere acquistato in farmacia o nei negozi specializzati per animali.

Per informazioni
Vetoquinol Italia
tel 0543 462411
italy@vetoquinol.com
www.vetoquinol.it

 

Pubblicato ne L’Integratore Nutrizionale n°6/2020

 

Ideazione responsabile dei prodotti

Gli eventi degli ultimi mesi hanno visto un enorme stravolgimento del modo in cui i consumatori vedono la salute e la nutrizione. Oggi sono i megatrend della sostenibilità e della consapevolezza sulla salute a creare i valori per vivere meglio, influenzando le scelte di acquisto. I consumatori vogliono sempre di più soluzioni supportate scientificamente con benefici dimostrati, in linea con le loro preferenze, che includono sicurezza, efficacia e produzione responsabile. La ricerca degli integratori è legata a priorità di tendenza nel campo della salute, come il benessere del sistema immunitario, il sonno o le prestazioni cognitive. È in crescita anche l’interesse per soluzioni che proteggono dalla luce blu e integratori a sostegno del concetto di “beauty from within”.    

Prodotti in modo responsabile, guidati da ragioni commerciali

Per creare integratori alimentari che richiamino l’attenzione dei consumatori è essenziale scegliere con attenzione il formato di somministrazione. La scelta ottimale può facilitare le alte prestazioni, fornendo al contempo una soluzione di tendenza, benefica per la salute e rispettosa per l’ambiente. L’esperienza del consumatore resta comunque essenziale, incluse considerazioni come la comodità e l’attrattiva sensoriale e visiva.

Le capsule dure sono il formato di somministrazione preferito dalla maggior parte dei consumatori1. La gamma di capsule dure Responsibly Made Products™ di Lonza è studiata per soddisfare le esigenze dei consumatori di integratori. La linea include le capsule vegane Vcaps® Plus, composte esclusivamente di Ipromellosa (HPMC), che supportano il posizionamento biologico per i prodotti finiti nell’UE, se utilizzate insieme ad altri ingredienti biologici. Le capsule possono essere colorate con coloranti alimentari derivati da frutta e verdura commestibili, come la carota viola, per creare prodotti visivamente accattivanti con un posizionamento clean label.

Parallelamente, le capsule Plantcaps® sono il risultato di una formulazione esclusiva di pullulan, che fornisce una barriera superiore contro l’ossigeno rispetto alla gelatina. Entrambe le tecnologie HPMC e pullulan possono essere utilizzate per le capsule dure riempite di liquidi Licaps®, che offrono una sigillatura superiore e brevettata per il massimo della stabilità, e la tecnologia della capsula nella capsula DUOCAP®, che permette la somministrazione contemporanea di più contenuti o di contenuti incompatibili, come polveri e liquidi.

Soluzioni incentrate sul consumatore

Nel panorama di oggi i prodotti che supportano una “nuova normalità” trovano il favore dei consumatori di integratori. Ad esempio, le persone possono trascorrere sempre più tempo davanti a uno schermo, sia per lavoro che per svago. Ed ecco che Lonza offre una soluzione pronta per la commercializzazione: Licaps® Digital Defense, contenenti una miscela esclusiva di ingredienti che favoriscono la salute degli occhi, in una capsula Licaps® colorata con la carota viola per una maggiore differenziazione. Inoltre, la piattaforma tecnologica DUOCAP® permette una nuova generazione di prodotti che supportano il mantenimento della mobilità. Una singola dose da 40 mg di collagene di tipo II non denaturato UC-II® nella capsula interna, insieme a curcumina liquida nella capsula esterna, crea una potente combinazione per la salute delle articolazioni. Le capsule vegane DUOCAP® possono anche fornire nuove combinazioni di ingredienti per supportare le prestazioni cognitive e l’umore in una comoda soluzione monodose.

Fare meglio

Qualunque sia l’obiettivo, i consumatori vogliono soluzioni supportate scientificamente, fornite con metodi più sostenibili. Come dimostrano i Responsibly Made Products™ di Lonza, permettere alle persone di vivere meglio significa fornire opzioni di alta qualità a sostegno delle loro priorità in termini di salute e dei loro valori.

GAMMA DI CAPSULE DURE RESPONSIBLY MADE PRODUCTS™ DI LONZA


Per maggiori informazioni
visitare www.capsugel.com

Sostenibilità ambientale e packaging: i vincitori del Best Packaging 2020

Come discusso nel primo webinar promosso da FederSalus, dal titolo Sostenibilità. Quali sono le opportunità per gli integratori alimentari?, si registra una crescente consapevolezza, nel mondo aziendale, dell’impatto che le strategie green possono avere sulla crescita del proprio business. Da qui la necessità di adottare pratiche di sostenibilità ambientale che si traducano in progetti di sostenibilità del packaging e in pratiche commerciali corrette.

Proprio in questo ambito Montefarmaco e Unifarco sono state tra le aziende premiate dal recente Best Packaging 2020, promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio e patrocinato da CONAI, per aver proposto alcuni tra i migliori esempi di innovazione sotto l’aspetto del design e della prevenzione in termini di impatto ambientale. Al riguardo, queste realtà aziendali hanno illustrato l’importanza della sostenibilità nel proprio modello di business.

 

Montefarmaco OTC

D. La grande attenzione di Montefarmaco OTC all’innovazione si estende anche alle tecnologie di produzione e confezionamento, riconosciuta anche da questa premiazione. Quali esigenze hanno portato allo sviluppo della soluzione vincitrice e quali sono i vantaggi per l’azienda e in termini di sostenibilità?

R. Montefarmaco è leader nel mercato degli integratori alimentari confezionati in flaconcino con tappo separatore, che permette di ricreare in soluzione estemporanea i prodotti, mantenendo gli ingredienti solidi e liquidi stabili e attivi. Da attenti conoscitori del mercato e dei nostri consumatori abbiamo intercettato l’esigenza di migliorare il nostro precedente packaging per venire incontro alle esigenze di maggior usabilità e sostenibilità del nostro confezionamento. Abbiamo quindi creato un team interfunzionale in collaborazione con la società Biofarma per sviluppare, produrre e brevettare il nostro sistema di confezionamento MCap System®.
La tecnologia che abbiamo progettato, industrializzato e che per il momento stiamo commercializzando con il nostro prodotto Lactoflorene® Plus, è tra le più complete e avanzate disponibili sul mercato, in quanto costituita da 4 elementi fondamentali:
i) il tappo, appositamente progettato per essere più facile da premere grazie a dei pre-tagli sulla corona;
ii) la capsula, composta da un particolare materiale tristrato che garantisce elevati livelli di stabilità degli ingredienti attivi e che contiene la permeabilità nei confronti dei liquidi sottostanti;
iii) la guarnizione, progettata per separare ermeticamente polvere e liquido;
iv) il flacone, che contiene il liquido e che si avvita in modo perfetto al tappo evitando travasamenti di liquidi, ma al contempo permettendo uno svitamento agevole per tutti i consumatori.
Il nostro sistema presenta molti vantaggi per il consumatore sia in termini di usabilità (infatti la pressione necessaria per sfondare la cialdina e la forza di torsione per aprire il confezionamento sono inferiori rispetto alle tecnologie precedenti) sia in termini di sostenibilità ambientale, in quanto tutti i componenti sono riciclabili al 100%. Inoltre il nostro MCap System® è un’innovazione completamente realizzata in Italia dall’idea alla produzione. Possiamo quindi parlare anche di sostenibilità economica per il sistema Italia e promozione del Made in Italy.

D. Quale importanza ha la sostenibilità nel modello aziendale di Montefarmaco OTC? E come è nato il progetto di un packaging sostenibile?

R. Montefarmaco ha abbracciato da tempo i valori della sostenibilità ambientale che considera asset strategici e driver di crescita. Interpretiamo il concetto di “sostenibilità” in modo ampio, come ricerca di benessere per tutti i nostri stakeholder legati al successo di un’azienda, alla sua performance e alla sua crescita. Abbiamo quindi intrapreso nel tempo, all’interno delle diverse aree aziendali, una serie di attività che vanno in questa direzione, con l’obiettivo di generare valore in una prospettiva di lungo periodo, iniziando con piccoli passi ma con grande consapevolezza. Per Montefarmaco la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità economica, perché solo le aziende solide possono creare reale valore nella società.
MCap System® nasce dalla consapevolezza che un’azienda solida deve crescere e portare innovazione sul mercato preservando le risorse naturali e ambientali, senza precludere al suo consumatore delle esperienze di acquisti e consumo che soddisfino le sue esigenze. MCap System® nasce con l’idea di permettere a tutti di prendersi cura del proprio benessere attraverso un rito quotidiano (push, shake and drink) semplice, divertente, sostenibile e soprattutto efficace, perché tutti gli ingredienti conservano le loro caratteristiche attive.

D. Quali sono gli elementi che un’azienda deve considerare e implementare per adottare un reale approccio orientato alla sostenibilità?

R. Premettendo che ogni azienda ha una storia a parte, Montefarmaco ha deciso di implementare la sostenibilità ambientale con piccoli ma concreti passi, iniziando dai suoi due asset più importanti: i collaboratori e i prodotti.
Per quanto riguarda i prodotti, Montefarmaco pone grande attenzione alla scelta dei fornitori e delle materie prime di origine vegetale, prediligendo metodi e processi produttivi a basso impatto ambientale senza rinunciare alla qualità: per esempio, abbiamo quindi scelto il D-mannosio da betulla invece che chimico per il nostro prodotto Lactoflorene® Cist; abbiamo prodotti oftlamici senza conservanti come Iridina® Gocce Lubrificanti oppure alternative naturali ai farmaci come Dentinale® Natura.
Nelle scelte interne, per il benessere dei nostri collaboratori abbiamo deciso di avere uffici ampi e luminosi con due giardini e spazi aperti (nonostante siamo ubicati in un contesto industriale della periferia di Milano), dedicare degli spazi al fitness, implementare degli erogatori di acqua purificata e digitalizzare i processi interni per ridurre i consumi di plastica e di carta.
A livello societario abbiamo accolto nel gruppo la società Dermophisiologique SB, la prima azienda di cosmetica professionale in Italia ad avere acquisito la certificazione B Corp® nel 2016. Con Dermophisiologique e il loro marchio Ontherapy®, Montefarmaco porta avanti una campagna di sensibilizzazione sulle disreattività cutanee indotte da cure oncologiche; un problema che può essere gestito con prodotti cosmetici, aumentando significativamente il benessere e la qualità di vita di pazienti oncologici.
Come titolare di Montefarmaco sono fortemente convinto che le aziende debbano avere un ruolo sempre più di guida all’interno della nostra società, che sta perdendo i tradizionali punti di riferimento (Politica, Religione e Scuola), proponendo modelli etici e sostenibili da un punto di vista sia ambientale sia economico.

 

UNIFARCO

D. Si registra una crescente consapevolezza, anche nel mondo aziendale, della necessità di adottare pratiche di sostenibilità ambientale per la crescita del business. Quale ruolo ha la sostenibilità nel modello aziendale di Unifarco?

R. Sicuramente un ruolo essenziale, tanto da rappresentare un driver imprescindibile nel modello di gestione e di sviluppo aziendale, a 360°.
In particolare, il tema della sostenibilità ambientale viene considerato in Unifarco sotto ogni punto di vista: dall’individuazione e approvvigionamento delle diverse materie prime utilizzate per i nostri prodotti all’impatto dei processi di produzione e di stabilimento, dall’attenzione alle qualità intrinseche del packaging fino ai progetti per il suo recupero in un’ottica di utilizzo circolare.
Siamo consci e lieti che la nostra consapevolezza e perseveranza nell’adottare pratiche di produzione industriale sempre meno impattanti sotto il profilo ambientale trovi, giorno dopo giorno, una sempre più larga condivisione e attenzione da parte degli utilizzatori dei nostri prodotti.
Le conferme di ciò sono innumerevoli: le indagini e le ricerche di mercato testimoniano come l’attenzione alla sostenibilità da parte del consumatore stia diventando diffusamente uno tra i fattori più significativi nel determinare l’orientamento alle scelte di acquisto.
Avere nel proprio DNA una forte propensione a obiettivi di sostenibilità, come avviene nella realtà di Unifarco, rappresenta una discriminante importante per determinare il successo di ogni azienda.

D. Quali sono gli aspetti più rilevanti che vi hanno portato a essere tra i vincitori dell’Oscar dell’Imballaggio 2020?

R. La motivazione ufficiale nell’attribuzione dell’Oscar alla nostra Eco Piping Bags fa riferimento essenzialmente alla “nuova concezione del flacone per skin care che richiama nella sua forma e usabilità una sac à poche da pasticceria”, così da proporre al consumatore la sperimentazione di nuovi modelli di utilizzo. Premiata innanzitutto l’originalità del design della nostra proposta che cambia l’idea del cosmetico e del suo impiego.
Ma a ben vedere, e come indica esplicitamente il prefisso “eco” del suo nome, oltre a ciò sono certamente le qualità dei materiali studiati e utilizzati specificamente per la sua realizzazione che ne esaltano le peculiarità in un’ottica di massima sostenibilità ambientale.
L’Eco Piping Bags è costituito da un’anima in biopolimero compostabile ottenuta da scarti della lavorazione di prodotti agricoli (grano e barbabietola), avvolto da una speciale carta PAPTIC® TRINGA molto gradevole al tatto e naturalmente ergonomica. L’erogazione del prodotto avviene grazie a un tappo biodegradabile compostabile realizzato con stampante 3D. L’imballo secondario è costituito da un cartoncino certificato FSC® che fornisce stabilità strutturale al packaging primario e ne agevola l’esposizione a scaffale. Qualità intrinseche di pregio, a cui si uniscono altri vantaggi non secondari: riduce drasticamente la possibile contaminazione, evitando il contatto diretto del dito con il prodotto nel contenitore (ad esempio un vasetto), e agisce contro lo spreco di prodotto; il suo design, infatti, facilita il totale svuotamento. Il tutto frutto di un’attività di ricerca, stimolante e impegnativa, coordinata da Unired (spin-off dell’Università di Padova), società che supporta ogni ambito di ricerca di Unifarco.

D. Quali sono gli elementi principali sui quali si basa l’approccio alla sostenibilità dell’azienda?

R. Unifarco è una società costituita da farmacisti che opera al servizio dei farmacisti. La loro competenza, professionalità e responsabilità deontologica si rispecchia integralmente nell’attività aziendale, grazie a un continuo e costante coinvolgimento nelle scelte e negli indirizzi di sviluppo dell’azienda.
Tra questi, i profili della sostenibilità sono tenuti in grande considerazione in termini di qualità, sia di prodotto sia di produzione.
Qualità che però deve trovare concreto riscontro, se vogliamo similmente a quanto avviene nell’ambito della ricerca scientifica, in modelli di controllo e validazione autorevoli e certificati da soggetti terzi. Da qui l’imperativo di operare soggiacendo a standard di certificazione elevati.
ISO 14001, 9001, 45001, 22716 e 13485 sono le certificazioni già ottenute da tempo, altre sono in corso di acquisizione. Tra tutte, però, spicca ad oggi la certificazione EPD® (Environmental Product Declaration), riconosciuta dal prestigioso Swedich Environmental Management Council per alcune linee della nostra produzione, che assevera i dati ambientali dichiarati sull’intero ciclo di vita del prodotto (LCA). Siamo la prima e sinora l’unica azienda al mondo ad averla conseguita nell’ambito della produzione cosmetica.
Ma va data tutta l’evidenza che merita anche all’approccio interno alla sostenibilità ambientale in termini di eco-formulazione dei nostri prodotti cosmetici.
Definiamo “eco-designformulativo” la metodica che la nostra area R&D ha sviluppato attraverso un software proprietario che seleziona, attraverso l’analisi di diversi parametri, le materie prime con il minor impatto ambientale, ovviamente a parità di efficacia e resa. Ciò permette di avere a disposizione un quadro certo della sostenibilità di ogni nostro nuovo prodotto sin dal momento della sua “progettazione”. È un processo peculiare e di valore di cui andiamo particolarmente orgogliosi.

D. Come la scelta di un approccio alla sostenibilità si traduce in termini di business, relazioni con il territorio e con gli stakeholder?

R. L’approccio alla sostenibilità, per sua natura, non può che essere dinamico. Ciò implica una costante attenzione e strenua propensione al miglioramento delle performance aziendali in ogni ambito in cui la sostenibilità stessa si estrinseca: ambientale, sociale, economico.
L’adeguata individuazione, e soprattutto la disponibilità al continuo ascolto e confronto con i nostri stakeholder, è il cardine e punto di partenza di ogni nostra iniziativa di miglioramento in termini di sostenibilità del modello di business aziendale, convinti come siamo della correttezza di quanto affermato già oltre trent’anni fa dal filosofo Edward Freeman: “Le imprese sono in grado di creare valore nel lungo periodo, e quindi di sopravvivere, solo mantenendo rapporti positivi con diversi portatori di interessi, inclusi gli azionisti, i clienti, i dipendenti, i fornitori e le comunità con le quali l’impresa interagisce. E Unifarco indubbiamente vuole essere una realtà dinamica che guarda al lungo periodo”.

Per informazioni
Manuela Lisi – tel 06 54221967 – m.lisi@federsalus.it

Ufficio stampa FederSalus
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