Cosmetic Technology 2, 2024

Cosmetic Technology 2, 2024

(Sun) protection
& regenerative beauty

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Vivere nel sogno di volare
A. Caldiroli

Opinion Leader

Stabili o instabili? Questo è il problema
A. Ratti

articoli

S. Cudrig
R&D manager cosmetic product
e medical devices BIOFARMAGROUP
(Plant di San Pietro Viminario)
sonia.cudrig@gmail.com

Il prodotto solare ha il compito di protegge la pelle dall’esposizione protratta alla radiazione ultravioletta e per questo motivo è necessario porre molta attenzione al suo sviluppo. La sensibilità verso le problematiche ambientali e l’attenzione agli effetti tossicologici di alcuni filtri solari, hanno limitato l’uso di diverse materie prime e complicato l’attività del formulatore. Anche le aspettative nei confronti dei prodotti solari si sono evolute. Il consumatore ricerca prodotti multifunzionali che devono possedere attività diverse oltre a quella di protezione da scottature ed eritema. Compito del formulatore è riuscire a soddisfare tutte le richieste e garantire una sicura esposizione al sole.


Sunscreen product development: from concept to production

The sunscreen product is responsible for protecting the skin from prolonged exposure to ultraviolet radiation, and, for this reason, considerable attention must be paid to its development. Sensitivity to environmental issues and attention to toxicological effects of some sunscreens have limited the use of various raw materials, complicating formulator’s operations. Expectations towards sunscreen products have also evolved. Consumers seek multifunctional products that must have different features in addition to sunburn and erythema protection. Thus, the formulator’s task is to be able to satisfy all demands and ensure a safe sun exposure.

 

D. Dashi1, A. Caldiroli2
1Cosmetic chemist designer
2Consulente tecnico-regolatorio 
dianadashi@gmail.com

L’intersezione tra arte e cosmetica rivela una profonda connessione incentrata sulla ricerca della bellezza. Questo articolo esplora il legame tra i due mondi, analizzando l’approccio sia scientifico sia creativo dei formulatori cosmetici, il crescente interesse per la clean beauty e le sfide legate all’attuazione di standard etici e sostenibili. Attraverso un’analisi dettagliata, si esplorano i legami tra la creatività artistica e le metodologie scientifiche nella formulazione cosmetica, delineando un quadro futuro di innovazione e progresso nel settore. Proiettandoci in avanti, ci si attende un continuo sviluppo nella cosmetica, guidato dalla ricerca di ingredienti naturali e processi eco-sostenibili, in sintonia con le esigenze dei consumatori moderni.


The world of cosmetics seen through the lens of art

The intersection of art and cosmetics reveals a profound connection centered on the pursuit of beauty. This article explores the link between the two worlds, analyzing the scientific and creative approach of cosmetic formulators, the growing interest in clean beauty, and the challenges associated with implementing ethical and sustainable standards. Through a detailed analysis, it examines the connections between artistic creativity and scientific methodologies in cosmetic formulation, outlining a future framework of innovation and progress in the industry. Looking ahead, there is an expectation of continuous development in cosmetics, driven by the search for natural ingredients and eco-friendly processes, in line with the demands of modern consumers.

F. Gola1, F. De Luca1, G. Mazzini2, F. Ferulli3, R. Vicini3, E. Regola3, M.G. Bottone1, C. Angelinetta3

1Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia
2Istituto di Genetica Molecolare, Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGM-CNR)
3BIO BASIC EUROPE, Milano

L’invecchiamento e i disturbi a esso correlati sono le principali problematiche al giorno d’oggi e la prima causa di questa condizione fisiopatologica è l’incremento dei livelli di stress ossidativo. Una delle molecole che agisce come mediatore antiossidante è l’acido ascorbico e il suo ruolo come fattore antinvecchiamento è chiaramente ben descritto in letteratura. I risultati precedentemente pubblicati hanno chiaramente dimostrato che Capsicum annuum L. var. peperone di Voghera (VP), una varietà di peperone coltivato da un numero limitato di produttori della provincia di Pavia e Alessandria, ha un alto valore nutrizionale ed è particolarmente ricco di acido ascorbico.

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Uno strumento di lavoro ONLINE in cui potete trovare, oltre al Nuovo Regolamento n.1223/2009 (con i relativi aggiornamenti), tutte le Leggi afferenti e trasversali al settore cosmetico
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Su questo numero presentiamo…
Prodotti solari con fitocomplessi vegetali ad azione SPF booster
F. Damato, G. Pressi, A. Bianchi, C. Pegoraro
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Il Fitosoma® a base dell’estratto di melissa
è la proposta naturale per un ritrovato equilibrio
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Il Fitosoma® a base dell’estratto di melissa
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Come possiamo interrompere il ciclo vizioso stress ed ansia che può portare a una cattiva qualità del riposo e viceversa?

C’è una epidemia a base bidirezionale ancora sottostimata ma di grande impatto sulla salute pubblica: scadente benessere mentale e fisico dovuto a una scadente qualità del sonno e viceversa [1]. Durante il sonno, il corpo e la mente attraversano vari processi riparativi cellulari, il consolidamento dei ricordi, l’elaborazione delle emozioni e la rimozione delle tossine dal cervello.Un buon sonno può aiutarci a regolare meglio le nostre emozioni e a migliorare le capacità cognitive come l’apprendimento e l’attenzione.La Melissa officinalis è conosciuta da secoli e utilizzata per diverse applicazioni grazie alla sua azione calmante e “antistress”, favorendo il sonno e il rilassamento. Altri effetti studiati della pianta includono attività antiossidante e spasmolitica, neuroprotezione [2-3]. Nella pianta sono stati identificati più di 50 composti (compresi quelli volatili), ma i principi attivi sono considerati gli acidi idrossicinnamico e rosmarinico e derivati [2], che hanno molteplici proprietà tra cui il loro effetto riequilibrante dell’umore. Tuttavia, ad oggi esistono decine di studi scientifici dove la pianta e suoi preparati vengono utilizzati a dosaggi e con schemi posologici molto diversi [3].

Come possiamo interrompere il ciclo vizioso stress ed ansia che può portare a una cattiva qualità del riposo e viceversa?

C’è una epidemia a base bidirezionale ancora sottostimata ma di grande impatto sulla salute pubblica: scadente benessere mentale e fisico dovuto a una scadente qualità del sonno e viceversa [1]. Durante il sonno, il corpo e la mente attraversano vari processi riparativi cellulari, il consolidamento dei ricordi, l’elaborazione delle emozioni e la rimozione delle tossine dal cervello.Un buon sonno può aiutarci a regolare meglio le nostre emozioni e a migliorare le capacità cognitive come l’apprendimento e l’attenzione.La Melissa officinalis è conosciuta da secoli e utilizzata per diverse applicazioni grazie alla sua azione calmante e “antistress”, favorendo il sonno e il rilassamento. Altri effetti studiati della pianta includono attività antiossidante e spasmolitica, neuroprotezione [2-3]. Nella pianta sono stati identificati più di 50 composti (compresi quelli volatili), ma i principi attivi sono considerati gli acidi idrossicinnamico e rosmarinico e derivati [2], che hanno molteplici proprietà tra cui il loro effetto riequilibrante dell’umore. Tuttavia, ad oggi esistono decine di studi scientifici dove la pianta e suoi preparati vengono utilizzati a dosaggi e con schemi posologici molto diversi [3].

Melissa Phytosome®

la valorizzazione di una preziosa pianta
per il riequilibrio quotidiano

La ricerca di Indena si è concentrata sull’ottimizzazione della bioaccessibilità formulativa dei fitonutrienti della Melissa officinalis.
Il risultato è un ingrediente standardizzato e affidabile per un naturale riequilibrio della qualità della vita. Il prodotto si basa sulla formulazione di Melissa officinalis con fosfolipidi, ovvero Melissa Phytosome®, per ottimizzare la dispersione nei fluidi gastrointestinali e la performance biologica degli acidi idrossicinnamici e dell’acido rosmarinico.

Melissa Phytosome®

la valorizzazione di una preziosa pianta
per il riequilibrio quotidiano

La ricerca di Indena si è concentrata sull’ottimizzazione della bioaccessibilità formulativa dei fitonutrienti della Melissa officinalis.
Il risultato è un ingrediente standardizzato e affidabile per un naturale riequilibrio della qualità della vita. Il prodotto si basa sulla formulazione di Melissa officinalis con fosfolipidi, ovvero Melissa Phytosome®, per ottimizzare la dispersione nei fluidi gastrointestinali e la performance biologica degli acidi idrossicinnamici e dell’acido rosmarinico.

Miglioramento dell’umore,
della qualità del sonno e della vita

Recenti evidenze cliniche dimostrano che Melissa Phytosome® offre un chiaro supporto all’umore, allo stress, alla salute emotiva e al sonno assicurando un miglioramento nella qualità della vita. Lo studio clinico controllato, randomizzato, in doppio cieco verso placebo è stato condotto in 100 soggetti utilizzando specifici questionari internazionalmente validati [4]. Il prodotto è stato assunto al dosaggio di 200 mg b.i.d per soli 21 giorni migliorando in modo statisticamente significativo lo stato emozionale, la qualità del sonno (misurazione effettuata con la scala PSQI) e la qualità di vita globale.

Oltre allo studio clinico, è stata analizzata attentamente una potenziale interazione specifica, nel contesto del crescente interesse su come il microbioma possa influenzare il nostro benessere, soprattutto nel caso dell’umore e del sonno. In particolare il Lactobacillus rhamnosus, batterio in grado di colonizzare il tratto gastrointestinale umano, può migliorare il riposo notturno e il sonno REM (movimento rapido degli occhi), grazie alla produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) che controllano l’espressione dei geni responsabili dei ritmi sonno-veglia. Melissa Phytosome® non ha mostrato interazioni negative con il Lactobacillus rhamnosus, salvaguardandone così l’effetto benefico [5].

Miglioramento dell’umore,
della qualità del sonno e della vita

Recenti evidenze cliniche dimostrano che Melissa Phytosome® offre un chiaro supporto all’umore, allo stress, alla salute emotiva e al sonno assicurando un miglioramento nella qualità della vita. Lo studio clinico controllato, randomizzato, in doppio cieco verso placebo è stato condotto in 100 soggetti utilizzando specifici questionari internazionalmente validati [4]. Il prodotto è stato assunto al dosaggio di 200 mg b.i.d per soli 21 giorni migliorando in modo statisticamente significativo lo stato emozionale, la qualità del sonno (misurazione effettuata con la scala PSQI) e la qualità di vita globale.

Oltre allo studio clinico, è stata analizzata attentamente una potenziale interazione specifica, nel contesto del crescente interesse su come il microbioma possa influenzare il nostro benessere, soprattutto nel caso dell’umore e del sonno. In particolare il Lactobacillus rhamnosus, batterio in grado di colonizzare il tratto gastrointestinale umano, può migliorare il riposo notturno e il sonno REM (movimento rapido degli occhi), grazie alla produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) che controllano l’espressione dei geni responsabili dei ritmi sonno-veglia. Melissa Phytosome® non ha mostrato interazioni negative con il Lactobacillus rhamnosus, salvaguardandone così l’effetto benefico [5].

Attività antiossidante e neuroprotettiva

È stato inoltre condotto un esaustivo screening in vitro su sistemi cellulari e su enzimi per identificare i principali meccanismi d’azione [6]. In particolare è stata esplorata l’attività antiossidante e di eliminazione dei radicali e la funzione di neuroprotezione. Di rilievo è la modulazione dell’enzima GABA-transaminasi (responsabile della degradazione del GABA), enzima chiave per il riequilibrio del sistema gabaergico che presidia gli stati di ansia e il sonno.

Attività antiossidante e neuroprotettiva

È stato inoltre condotto un esaustivo screening in vitro su sistemi cellulari e su enzimi per identificare i principali meccanismi d’azione [6]. In particolare è stata esplorata l’attività antiossidante e di eliminazione dei radicali e la funzione di neuroprotezione. Di rilievo è la modulazione dell’enzima GABA-transaminasi (responsabile della degradazione del GABA), enzima chiave per il riequilibrio del sistema gabaergico che presidia gli stati di ansia e il sonno.

Standardizzazione, applicazioni e dosaggio

È stato inoltre condotto un esaustivo screening in vitro su sistemi cellulari e su enzimi per identificare i principali meccanismi d’azione [6]. In particolare è stata esplorata l’attività antiossidante e di eliminazione dei radicali e la funzione di neuroprotezione. Di rilievo è la modulazione dell’enzima GABA-transaminasi (responsabile della degradazione del GABA), enzima chiave per il riequilibrio del sistema gabaergico che presidia gli stati di ansia e il sonno.

Standardizzazione, applicazioni e dosaggio

È stato inoltre condotto un esaustivo screening in vitro su sistemi cellulari e su enzimi per identificare i principali meccanismi d’azione [6]. In particolare è stata esplorata l’attività antiossidante e di eliminazione dei radicali e la funzione di neuroprotezione. Di rilievo è la modulazione dell’enzima GABA-transaminasi (responsabile della degradazione del GABA), enzima chiave per il riequilibrio del sistema gabaergico che presidia gli stati di ansia e il sonno.

bibliografia

  1. 1.  Chattu VK, Manzar D, Kumary S, Burman D, Spence DW, Pandi-Perumal S (2019) The Global Problem of Insufficient Sleep and Its Serious Public Health Implications. Healthcare, 7: 1. doi:10.3390/healthcare7010001.
  2. 2.  Shakeri F, Sahebkar A, Javadi l.(2016), Melissa officinalis L. – A review of its traditional uses, phytochemistry and pharmacology. Journal of Ethnopharmacology 188: 204. doi: 10.1016/j.jep.2016.05.010.
  3. 3.  Świąder J, Startek K, Wijaya CH. (2019) The therapeutic properties of Lemon balm (Melissa offcinalis L.): Reviewing novel fndings and medical indications. Appl. Bot. Food Qual. 92: 327 doi:10.5073/JABFQ.2019.092.044
  4. 4.  Bano A, Hepsomali P. Rabbani F, Farooq U, Kanwal A, Saleem A, Bugti AA, Khan AA, Khalid Z, Bugti M, Mureed S, Khan S, Ujjan ID, ŞahinS, Kara M, Khan A.(2023), The possible “calming effect” of subchronic supplementation of a standardised phospholipid carrier-based Melissa officinalis extract in healthy adults with emotional distress and poor sleep conditions: results from a prospective, randomised, double-blinded, placebo-controlled clinical trial. Pharmacol. 14:1250560. doi: 10.3389/fphar.2023.1250560
  5. 5.  Data on file
  6. 6.  Kara, Mehtap, et al. “An in vitro analysis of an innovative standardized phospholipid carrier-based Melissa officinalis L. extract as a potential neuromodulator for emotional distress and related conditions.” Frontiers in Molecular Biosciences11 (2024): 1359177. https://doi.org/10.3389/fmolb.2024.1359177

bibliografia

  1. 1.  Chattu VK, Manzar D, Kumary S, Burman D, Spence DW, Pandi-Perumal S (2019) The Global Problem of Insufficient Sleep and Its Serious Public Health Implications. Healthcare, 7: 1. doi:10.3390/healthcare7010001.
  2. 2.  Shakeri F, Sahebkar A, Javadi l.(2016), Melissa officinalis L. – A review of its traditional uses, phytochemistry and pharmacology. Journal of Ethnopharmacology 188: 204. doi: 10.1016/j.jep.2016.05.010.
  3. 3.  Świąder J, Startek K, Wijaya CH. (2019) The therapeutic properties of Lemon balm (Melissa offcinalis L.): Reviewing novel fndings and medical indications. Appl. Bot. Food Qual. 92: 327 doi:10.5073/JABFQ.2019.092.044
  4. 4.  Bano A, Hepsomali P. Rabbani F, Farooq U, Kanwal A, Saleem A, Bugti AA, Khan AA, Khalid Z, Bugti M, Mureed S, Khan S, Ujjan ID, ŞahinS, Kara M, Khan A.(2023), The possible “calming effect” of subchronic supplementation of a standardised phospholipid carrier-based Melissa officinalis extract in healthy adults with emotional distress and poor sleep conditions: results from a prospective, randomised, double-blinded, placebo-controlled clinical trial. Pharmacol. 14:1250560. doi: 10.3389/fphar.2023.1250560
  5. 5.  Data on file
  6. 6.  Kara, Mehtap, et al. “An in vitro analysis of an innovative standardized phospholipid carrier-based Melissa officinalis L. extract as a potential neuromodulator for emotional distress and related conditions.” Frontiers in Molecular Biosciences11 (2024): 1359177. https://doi.org/10.3389/fmolb.2024.1359177

MakeUp Technology P/E 2024

MakeUp Technology P/E 2024

TENDENZE
FINESTRE DI APPROFONDIMENTO
RUBRICHE
INGREDIENTI

speciale: Transforming makeup 

tendenze
l’Atelier d’arte cosmetica

ARTE nel suo significato più ampio, comprende ogni attività che conduce a forme di creatività ed espressione estetica, sostenuta da accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivate dallo studio e dall’esperienza. Pertanto, l’arte rappresenta la capacità di trasmettere emozioni e messaggi.

S. Zanella, L. Ferrari

L'Atelier della cosmetica

AIDECO

CAMOUFLAGE: UN TRUCCO CHE MIGLIORA LA QUALITÀ DELLA VITA
CAMOUFLAGE: UN TRUCCO CHE MIGLIORA LA QUALITÀ DELLA VITA

Il makeup rappresenta un comparto straordinario della cosmetologia, in grado di accompagnare i sogni e la fantasia di ogni individuo, oggi anche per tutti i generi, così come di “trasformare” la nostra identità, seppur per poco tempo, così come si desidera in quel momento. In alcuni casi la possibilità di modificare l’aspetto, oltre che una risorsa è anche una necessità. 

FINESTRE DI APPROFONDIMENTO

Smalti semipermanenti thermo-changing

La Privacy ha sempre a che fare con la persona e con i suoi diritti

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rubriche
L'angolo della strategia

La grande bellezza: evoluzioni e trasformazioni del mondo cosmetico • G.P. Armana

Legale

Quali sono le "nuove" regole per gli influencer? • C. Bellomunno

Cosmetica e proprietà intellettuale

Intelligenza Artificiale: una nuova frontiera nella contraffazione • A. Canova, V. Grioni

Job Corner

Il rapporto tra flessibilità e benessere sul lavoro nelle aziende della filiera beauty • S. Lovagnini

INGREDIENTI

Lago di Blush

Blush in stick originale e audace che ridefinisce l’approccio al makeup.

La formula è più di un semplice fard, è una sfida all’ordinario, un’innovazione che fa brillare le guance con glitter discreti.

Il protagonista indiscusso, il butilene glicole, aggiunge una nota idratante, trasformando le guance in un invito irresistibile pronto a stupire in ogni occasione.

FARAVELLI Cosmetic Division

Rossetto

Scelta per esaltare le caratteristiche di un rossetto molto originale, la fragranza è un’elegante fusione di elementi che evocano l’allegria delle giornate trascorse all’aperto sulla neve. Il balsamo di Tolù è inserito come nota predominante conferisce calore, profondità ambrata e balsamica; i fiori dolci insieme al caprifoglio aggiungono delicatezza e romanticismo. La vaniglia e alcuni accordi ambrati completano la fragranza, creando qualcosa di avvolgente e irresistibile.

FARAVELLI Cosmetic Division

Direttore Responsabile
Francesco Redaelli
fr@ceceditore.com

Direttore Scientifico
Riccardo Rossi
rrossi.ceceditore@gmail.com

Responsabile di redazione
Anna Iannitelli
ai@ceceditore.com

Progetto grafico
e impaginazione

Serena Dori
sd@ceceditore.com

Giulia Gilardi
gg@ceceditore.com

Assistente marketing
Matteo Olgiati
mo@ceceditore.com

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Cosmetic Technology 1, 2024

Cosmetic Technology 1, 2024

Cosmetic design, Personalised care, New beauty concepts
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Ci sono nuove idee
A. Caldiroli

Opinion Leader

New beauty concept
E. Casale

articoli

D. Dashi
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Università degli Studi di Trieste
dianadashi@gmail.com

I prodotti più comuni per la colorazione dei capelli sono formulati con coloranti sintetici. Tali prodotti possono danneggiare a lungo termine la struttura dei capelli e potrebbero causare irritazioni e reazioni allergiche. Di recente, esiste un crescente interesse nell’uso di coloranti naturali, poiché i coloranti a base di erbe sono facilmente biodegradabili, sostenibili, ecologici, non tossici, a basso costo, facilmente disponibili e ampiamente utilizzati nelle industrie alimentari, medicinali, dei profumi e tessili. Lo scopo di questo lavoro è stato indagare sulle proprietà tintorie degli estratti vegetali in varie condizioni e sviluppare metodi alternativi, efficienti e a lunga durata per la colorazione dei capelli con l’aiuto delle strutture del tannino.


Efficient hair colouring using vegetal ingredients and the role of plant tannins in hair dyes

The most common products for hair colouring are formulated with synthetic dyes. Such products can in the long-term damage the hair structure and might cause irritant and allergic reactions. Recently, interest in the use of natural dyes has been growing, as herbal dyes are easily biodegradable, sustainable, eco-friendly, non-toxic, low-cost, easily available, and widely used in food, medicine, perfumes, and textile industries. The aim of this work was to investigate over the dyeing properties of plants extracts under various conditions and to develop alternative, efficient and long-lasting hair-dyeing methods with the help of tannin structures.

 

Nell’era della personalizzazione nascono trattamenti mirati per combattere specifici inestetismi, case study su tecniche non invasive di rimodellamento dei volumi facciali

R. Di Lorenzo, S. Laneri
Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Farmacia
ritamaria.dilorenzo@unina.it

Nell’era dello sviluppo tecnologico nascono servizi di intelligenza artificiale in grado di sfruttare la tecnologia al servizio dei consumatori che chiedono che venga rispettata la loro unicità senza incorrere negli stravolgimenti eccessivi e spersonalizzanti della medicina estetica. La tecnologia è al servizio della personalizzazione, per sviluppare trattamenti specifici per ogni individuo. Tecnologia e personalizzazione rendono possibile l’inclusività rispondendo alle esigenze più diverse, proseguendo nella nuova missione di una bellezza per tutti, grazie alla disponibilità sul mercato di numerose sostanze funzionali in grado di rallentare, o meglio attenuare il processo incorruttibile dell’invecchiamento. Tuttavia, le metodiche di valutazione di efficacia non sempre sono in grado di rispondere alle esigenze dei reparti R&D che necessariamente hanno bisogno di tecniche di analisi innovative per valutare l’effettiva funzionalità dei loro prodotti di ricerca. Questo case study consiste in uno studio cosmetico-clinico in open-label su 20 soggetti femminili con rilassamento cutaneo e assenza di tonicità a livello del volto, che hanno utilizzato una formulazione topica cosmetica per un periodo di un mese. Lo studio si è posto quindi l’obiettivo di proporre la stereofotogrammetria 3D come metodica di analisi all’avanguardia e funzionale, non invasiva, per la ridefinizione dei volumi facciali, volta a valutare la funzionalità di ingredienti funzionali o formule finite sviluppate per affrontare specifiche richieste del consumatore, come lassità e cadenza del volto, fino a qualche anno fa solo valutabili mediante analisi clinica non strumentale.


Science and Technology meet personalization

In the age of personalization, targeted treatments combat specific imperfections. Case studies on non-invasive facial volume reshaping techniques

In today’s world of technological advancements, artificial intelligence services are being developed to cater to the needs of consumers who demand personalized treatments without undergoing invasive procedures. Technology is now being used to create customized treatments that are specific to each individual’s unique needs. This approach promotes inclusivity by addressing diverse needs and pursuing the new mission of “beauty for all”. Thanks to the availability of numerous active ingredients, the aging process can be slowed down or attenuated. However, traditional efficacy evaluation methods may not always meet the needs of R&D departments, which require innovative analysis techniques to assess the functionality of their research products. This case study consists of an open-label cosmetic-clinical trial on 20 female subjects with sagging skin and face atonicity, who used a topical cosmetic formulation for a period of one month. The study proposes the use of 3D stereophotogrammetry as a state-of-the-art, non-invasive analysis method for the redefinition of facial volumes. This method can assess the functionality of active ingredients or finished formulas developed to address specific consumer demands, such as facial laxity and sagging, which until recently could only be evaluated through non-instrumental clinical analysis.

A. Poti
Technical and Regulatory Affairs Specialist, Tecnocosmesi
alicepoti97@gmail.com

L’obiettivo di questo progetto è stato di formulare un lipogel struccante e detergente, contenente attivi ad azione purificante, antiossidante ed emolliente, sulla base di un’attenta analisi di mercato e studiando accuratamente i claims ad esso attribuibili. La formula voluta si presenta come un gel a densità e viscosità medio-alta, molto scorrevole, che si emulsiona con l’acqua dopo l’applicazione e che lascia la pelle pulita e purificata, ma allo stesso tempo morbida e idratata, quindi un prodotto pensato anche per le pelli più delicate e soggette alla comparsa di imperfezioni cutanee. È stata preferita una formula con una forte predominanza di fase lipofila e lipidica, riducendo al minimo la porzione idrofila. Anche gli attivi scelti per questo prodotto sono principi funzionali compatibili con formulazioni lipofile a prevalenza oleosa, in grado di conferire la funzionalità desiderata al prodotto finale, senza comprometterne la stabilità. Infine, si è scelto di formulare un prodotto ponendo attenzione al tema della sostenibilità, sia ambientale sia sociale, un aspetto che ha ulteriormente influito sulla selezione delle materie prime.


Development of a purifyng and hydrating oily-gel cleansing makeup remover

Market survey, formulation and testing 

The aim of this project is to formulate a makeup removing and cleansing lipogel, containing active ingredients with a purifying, antioxidant and emollient action. This product was identified on the basis of a careful market analysis and by carefully studying the claims attributable to it.

The formula appears as a medium-high density and viscosity gel, very smooth, which emulsifies with water after application and which leaves the skin clean and purified, but at the same time soft and hydrated.

As clearly deductible this is a product designed for even the most delicate skins, prone to the appearance of skin imperfections. For the reasons listed above, a formula with a strong predominance of lipophilic and lipid phases was chosen, reducing the hydrophilic portion to a minimum.

Even the active ingredients chosen for this product are functional ingredients compatible with lipophilic formulations with an oily prevalence, capable of lending the desired functionality to the final product, without compromising its stability.

Furthermore, it was decided to formulate the product by paying close attention to the issue of both environmental and social sustainability, which is why the most suitable raw materials have been accurately identified.

G. Tafuro1, A. Costantini1, S. Lucchetti1, M. Piatto2, S. Francescato3, L. Busata3, G. Baratto3, A. Semenzato2
1Unired, Padova. 
2Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Padova.
3Unifarco Santa Giustina (BL).

Le restrizioni sull’uso delle microplastiche e la richiesta crescente di cosmetici green stanno portando i formulatori a modificare le formule esistenti in una prospettiva sempre più sostenibile (1,2).

Lo scopo di questo studio è proporre un approccio formulativo basato su principi di eco-design che prevede la sostituzione di ingredienti sintetici (texturizzanti, modificatori reologici acrilici ed emollienti a base siliconica) con ingredienti naturali e biodegradabili, per migliorare il profilo di sostenibilità delle formule, preservandone le proprietà applicative.

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BUONA LETTURA!

Editoriale IN 1 • 2024

Editoriale IN 1 • 2024

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Le piante in fondo al mare

Cari Lettori,

Con l’avvento del nuovo anno, siamo lieti di presentarvi il nuovo numero de L’Integratore Nutrizionale, un’opportunità per condividere con voi le nostre riflessioni sul materiale pubblicato. Vi propongo una chiave di lettura un po’ nascosta e approfondita, che si cela dietro il tema centrale, che sicuramente gli acidi grassi omega 3 occupano a pieno titolo, con il loro inconfondibile richiamo al mare!

Tuttavia, se scaviamo “in fondo” e leggiamo attentamente le pagine di questo numero, possiamo notare che i derivati botanici occupano sempre più spazio, una tendenza che rispecchia il panorama in evoluzione del mercato degli integratori alimentari (o, meglio ancora, dei nutraceutici, un termine ancora sconosciuto al legislatore), dove la maggior parte dei prodotti si avvale di tali componenti. E, con un po’ di sorpresa, anche tra gli articoli che trattano di omega 3 emerge una review sui loro equivalenti di origine vegetale, che spazia tra alghe e funghi, per citarne alcuni!

Continuando la lettura, troverete uno studio clinico condotto su un prodotto nutraceutico contenente, tra gli altri ingredienti, Tribulus terrestris, diosmina, esperidina e picnogenolo, condotto su soggetti affetti da lieve disfunzione erettile. E poi la presentazione di un innovativo prodotto a base di peduncoli di ciliegia e Opuntia, per promuovere la salute cardiovascolare.

Inoltre, siamo lieti di dare il benvenuto a una “new entry”, Giovanna Baron, del Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano, che ringraziamo per aver accettato di curare la rubrica di aggiornamento “Piante e derivati botanici”. In questo numero introduttivo, la dott.ssa Baron ci offre preziose informazioni sulla distribuzione delle sostanze funzionali all’interno del fitocomplesso.

Tuttavia, quando si affronta il tema dei derivati botanici, ci si imbatte inevitabilmente nella spinosa questione regolatoria, ancora irrisolta. L’avvocato Bianca Bonin ci informa che la Corte tedesca ha presentato una nuova richiesta di pronuncia pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito all’applicabilità del Regolamento CE 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute, nonché ai claim sulle sostanze botaniche. Un argomento che merita attenta riflessione e approfondimento!

Vi auguriamo una piacevole lettura, cercando di rintracciare tutte….le piante in fondo al mare di cui vi ho parlato!

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Editoriale Innovazione in Botanicals 1 • 2024

editoriale
Innovazione in Botanicals 1•2024
Elena Sgaravatti

Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Verso un futuro sostenibile attraverso le biotecnologie

Biosoluzioni, una parola che ci auguriamo di sentire sempre più spesso, che si riferisce a prodotti generati in alternativa ai metodi convenzionali, sfruttando il potenziale di enzimi, microorganismi, colture cellulari e altri mezzi biologici.

Esse rappresentano innovazioni tecnologiche sostenibili e all’avanguardia impiegabili in vari settori, come agricoltura, industria e ambiente. 

L’augurio è che diventino sempre più popolari poiché potranno contribuire significativamente a ridurre l’impatto ambientale, in linea con la conservazione della biodiversità e il ripristino degli ecosistemi, rappresentando un fattore chiave della transizione verde, che favorisce la resilienza climatica delle nostre comunità.

In tale panorama, l’adesione dell’Italia alla European Biosolution Coalition, annunciata lo scorso 8 novembre da Assobiotec in occasione dell’evento “European partnerships for a sustainable development” tenutosi ad Ecomondo, rappresenta un passo significativo verso la promozione e l’implementazione delle biosoluzioni in campo agricolo e industriale.

La coalizione, istituita il 26 ottobre a Bruxelles, mira a identificare e superare gli ostacoli normativi che ostacolano lo sviluppo e la diffusione delle biosoluzioni in Europa che non sono affatto irrilevanti, a cominciare dai tempi di approvazione di una nuova biosoluzione: in media 5-10 anni in Europa verso i 2-3 di Stati Uniti, Cina, Australia, Brasile, India, Nuova Zelanda, Kenya e Sud Africa.

Tempi troppo lunghi per una ricerca che corre fortunatamente sempre più veloce, ma soprattutto incompatibili per un contesto ambientale che richiede risposte urgenti.

E se volgiamo lo sguardo all’Italia il peso di questi ritardi – basti pensare ai novel food di botanicals – impatta in una significativa perdita di competitività costituendo un ostacolo alla valorizzazione di una condizione di primo piano del Paese nel contesto europeo: Fabio Fava, figura più che autorevole di riferimento internazionale per la bioeconomia, relatore ad Ecomondo all’evento di cui sopra, citava quanto fosse di rilievo la posizione italiana per la sua capacità di ricerca e innovazione nella bioeconomia, posizionandosi seconda solo alla Spagna e davanti a Germania e Francia in termini di partecipazione a progetti finanziati dalla Commissione europea nei programmi Horizon dal 2014, con eccellenze nei bio-based sectors, anche grazie a prodotti biodegradabili e compostabili e con una riconosciuta leadership in biodiversità. 

Ma sono anche le barriere culturali a tutti i livelli del processo, dalla ricerca al consumatore, che rappresentano oggi un freno significativo allo sviluppo delle biotecnologie a livello comunitario e nazionale. è quindi necessario e cruciale adottare un approccio integrato che unisca le forze e le innovazioni provenienti da tutti gli ambiti/colori delle biotecnologie e della bioeconomia. Questo significa non solo lavorare all’interno dei singoli settori ma anche promuovere un dialogo tra settori che fino ad oggi hanno lavorato in scomparti separati, che possa facilitare una collaborazione attiva tra di loro, allo scopo di creare soluzioni innovative e multidisciplinari che siano al tempo stesso efficienti ed ecologicamente sostenibili. Per giungere poi fino al cittadino, con un’informazione accessibile e lontana da posizioni divisive o preconcette, promuovendo campagne di comunicazione equilibrate e appropriate, a cominciare dal lessico adottato, e inclusive, capaci di veicolare anche al cittadino una narrazione corretta.

E proprio perché si tratterà di superare anche barriere culturali, sarà cruciale il contributo delle giovani generazioni, più sensibili al tema ambientale e più inclini ad adottare modelli di economia circolare: più di altri, potranno catalizzare il cambiamento culturale necessario per accelerare la transizione verde per un futuro migliore, più sostenibile e resiliente. E così è da loro che ci auguriamo e che ci aspettiamo, che la parola “biosoluzione” – o forse meglio in inglese biosolution – diventi presto nota e adottata con slancio al punto da diventare “cool”.

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ISUSCHEM

ISUSCHEM

Dal 1999 vanta un’esperienza internazionale nel settore
dei bio-prodotti

ISUSCHEM nasce come spin off accademico dell’Università Federico II di Napoli e start up innovativa dal 2020. Operando nel settore della sintesi industriale di prodotti derivati da trattamento di oli vegetali residui.
Producono materie prime sostenibili da biomasse di terza generazione, rientrando nell’economia circolare. 
Nei laboratori di ricerca che si trovano presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Napoli vengono messe in essere ogni anno diverse linee di ricerca indirizzate alla produzione di materie prime sostenibili.
Dal 1999 vanta un’esperienza internazionale nel settore dei bio-prodotti.
Sviluppano, anche su richiesta da parte di terzi, modelli sperimentali e sintesi a livelli industriali di nuove materie prime seguendo una unica e sinergica traiettoria nella rivoluzione sostenibile delle produzioni.

Via Thomas Alva Edison,
81100 Caserta CE)
contact@isuschem.it
www.isuschem.it

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EDITORIALE IN6 • 2023

EDITORIALE IN6 • 2023

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

La salute mentale
Un pilastro fondamentale del nostro benessere

Il focus di questo numero è Benessere mentale e umore. Un tema che, sia pure in tono minore e molto meno impegnativo, si riallaccia alla Giornata Mondiale della Salute Mentale che ha fornito un palcoscenico globale per riflettere e agire su un principio inalienabile: la salute mentale è un diritto umano universale e non può più essere considerata come un aspetto secondario della salute generale, ma come un pilastro fondamentale del nostro benessere.

In un mondo sempre più interconnesso, è essenziale riconoscere che la buona salute mentale è fondamentale per il benessere collettivo ed è importante sfidare il pregiudizio e l’esclusione che molte persone con problemi di salute mentale affrontano quotidianamente. Sebbene la consapevolezza sull’argomento stia crescendo, il cammino da percorrere è ancora lungo. Attualmente, una persona su otto nel mondo affronta sfide legate alla salute mentale, con impatti significativi sulla vita quotidiana, relazioni e mezzi di sostentamento. È inoltre preoccupante notare un aumento dei disturbi mentali tra gli adolescenti e i giovani, indice di un disagio esistenziale a volte con esiti allarmanti che apprendiamo dai media.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i suoi partner continuano a essere in prima linea per garantire che la salute mentale sia considerata, promossa e protetta, ma è essenziale intraprendere azioni concrete affinché tutti possano esercitare i propri diritti umani e accedere a cure di salute mentale di alta qualità.

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L’Integratore Nutrizionale 6/2023

L’Integratore Nutrizionale 6/2023

Focus: Benessere mentale e Umore

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Effetto sui risultati cognitivi
e sui comportamenti
A. Conz, L. Diomede

RIASSUNTO
La vitamina B12 svolge un ruolo cruciale per la funzione ematopoietica e neurologica, in particolare nel processo di metilazione dell’omocisteina. Una carenza di vitamina B12 può portare all’iperomocisteinemia, con implicazioni sulla salute del cervello. Questo articolo fornisce una sintesi degli studi pubblicati tra il 2000 e il 2023 che esaminano l’impatto della vitamina B12 sui risultati cognitivi e sui comportamenti in diverse fasce d’età, tra cui le popolazioni costituite da gestanti, neonati e anziani. Il testo sottolinea l’importanza della vitamina B12 nello sviluppo fetale e la possibilità di reversione dei sintomi neurologici attraverso un trattamento tempestivo. I fattori che contribuiscono alla disregolazione intracellulare della vitamina B12 includono carenze nutrizionali e disturbi metabolici ereditari, che possono manifestarsi con vari sintomi neurologici e disabilità comportamentali. Sono stati trovati risultati contrastanti sul rapporto tra i livelli materni di vitamina B12 e gli effetti cognitivi nei bambini. Tuttavia, gli studi condotti su neonati, bambini e adolescenti dimostrano in modo evidente una correlazione tra lo stato della vitamina B12 e i comportamenti, associando la carenza a risultati cognitivi peggiori. Uno studio sui neonati ha dimostrato che l’integrazione di 0,9-1,8 μg/die di vitamina B12 per sei mesi ha migliorato lo sviluppo motorio. Negli anziani, bassi livelli circolanti di vitamina B12 sono legati all’atrofia cerebrale e a un lieve declino cognitivo, mentre livelli elevati e l’integrazione contribuiscono a mantenere o migliorare la funzione cognitiva. In particolare, uno studio clinico randomizzato ha dimostrato che la somministrazione quotidiana di un integratore contenente 0,8 mg di acido folico, 0,5 mg di vitamina B12 e 20 mg di vitamina B6 per 24 mesi riduce significativamente la progressione dell’atrofia cerebrale. In conclusione, sebbene il ruolo della vitamina B12 nel sostegno del comportamento cognitivo di adulti giovani e anziani sia relativamente semplice, sono necessari ulteriori studi per definire chiaramente gli effetti legati all’integrazione, in particolare nelle donne in gravidanza. È necessario chiarire quali dosi vadano utilizzate per ottenere risultati positivi a seconda delle fasce d’età.

Studio in una popolazione mediterranea di giovani adulti
M. Bonaccio, G. Grosso

RIASSUNTO
Gli alimenti ultraprocessati (UPF) possono avere effetti negativi sulla salute. Numerosi studi epidemiologici suggeriscono che un elevato consumo di UPF può essere associato a disordini metabolici, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore mentre i potenziali effetti sulla salute mentale risultano oggi meno esplorati. Uno studio trasversale su 596 giovani residenti in Sicilia, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, è stato condotto al fine di indagare gli effetti del consumo di UPF sulla salute mentale, in particolare sui sintomi depressivi. Le abitudini alimentari sono state valutate attraverso un questionario di frequenza alimentare mentre il consumo di UPF è stato valutato sulla base della classificazione Nova. Il Center for the Epidemiological Studies of Depression Short Form (CES-D-10) è stato utilizzato per valutare la presenza di sintomi depressivi. I partecipanti nel quartile più alto di consumo di UPF hanno riportato maggiore probabilità di avere sintomi depressivi rispetto a coloro che ne consumavano meno (OR = 2,70, 95% intervallo di confidenza: 1,32-5,51). I risultati trasversali di questo studio indicano un’associazione positiva tra il consumo di UPF e la probabilità di riportare sintomi depressivi. Questa associazione era indipendente dalla qualità complessiva della dieta. Ulteriori studi sono comunque necessari al fine di capire se i fattori non nutrizionali possano svolgere un ruolo nella neurobiologia umana.

Applicazione di un disegno sperimentale per il recupero della frazione polifenolica e valutazione della sua potenziale capacità di inibire la reazione di glicazione proteica
I. Frosi, A. Papetti 

RIASSUNTO
La lolla di riso è una buona fonte di composti polifenolici ancora oggi poco utilizzata. Pertanto, lo scopo della presente ricerca è stato quella di ottimizzare l’estrazione di tali composti e di valutarne quindi la potenziale capacità di agire come antiglicanti a livello delle differenti fasi della reazione di glicazione proteica utilizzando dei sistemi modello in vitro. Le condizioni sperimentali applicate nell’estrazione assistita con microonde condotta con una miscela idroalcolica sono state ottimizzate mediante disegno sperimentale e sono risultate essere: 500 W, 90 °C per 5 minuti utilizzando un rapporto lolla essiccata/solvente di estrazione pari a 1:35 (g/mL), soluzione etanolica all’80%. L’estratto così ottenuto è risultato in grado di inibire sia la formazione della fruttosammina (nella fase iniziale della reazione di glicazione) con una attività dose-dipendente, sia la formazione dei prodotti finali di glicazione avanzata (nella fase intermedia e finale della reazione di glicazione) alla più alta concentrazione testata. Inoltre l’estratto è risultato in grado di agire da agente trapping nei confronti degli intermedi dicarbonilici che si generano nella reazione di glicazione. Mediante RP-HPLC-DAD-ESI-MSn è stato possibile caratterizzare la composizione dell’estratto che contiene derivati dell’acido idrossicinnamico e flavonoidi, tutti composti noti da letteratura per la loro capacità antiglicante.

AGGIORNAMENTI
Letteratura scientifica

Salute mentale tra benessere psicologico
e cognitivo
A. Baldi

Approfondimenti normativi

Linee guida per una gestione del rischio
armonizzata in caso di incidenti
che coinvolgono alimenti contenenti agenti
cancerogeni genotossici
R. Stefani

Piante e derivati botanici

Nuovo bollettino sull’adulterazione delle bacche di sambuco e dell’estratto di sambuco
T. Mennini

Pubblicità al vaglio

Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
Ingiunzione n. 42/23 del 21/11/23

AZIENDE
Pubbliredazionale
Phytéo Laboratoire
lancia Phyteasy
Intervista a Fabio Terruzzi
Estratti vegetali:
tra tradizione
e innovazione
Lo scorso settembre, GIELLEPI, azienda di proprietà interamente della famiglia Terruzzi, ha organizzato, nell’ambito del tradizionale appuntamento annuale “Giellepi Academy”, una giornata dedicata a “Estratti vegetali: tra tradizione ed innovazione”, con obiettivo divulgativo e informativo nel mondo della nutraceutica, ospitando relatori prestigiosi. In quell’occasione abbiamo intervistato Fabio Terruzzi, Strategic Business Development Manager dell’azienda e membro del comitato scientifico.

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

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Cosmetic Technology 6, 2023

Cosmetic Technology 6, 2023

INESTETISMI CUTANEI, BODY POSITIVE

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
REGOLATORIO
AZIENDE
NOTIZIE
opinion leader
Su questo numero ha scritto…
articoli

 

Microbial biosurfactants: are they the future?
Analysis of these new ingredients

The cosmetics industry has environmental, social and economic impacts. However, it is prompting efforts to adopt new strategies to develop products that are both effective and safe for health and the environment. 
This article delves into biosurfactants, microbial surfactants with significant potential due to their high biodegradability and safety for health, exploring them from a chemical and functional point of view. The focus is on their application in cosmetic formulations and the challenges they pose.

RIASSUNTO 

L’industria cosmetica ha un impatto ambientale, sociale ed economico verso cui sta cercando di applicare nuove strategie volte a ottenere prodotti che siano efficaci ma, allo stesso tempo, sicuri per la salute e per l’ambiente. In questo contesto nascono i biosurfattanti, tensioattivi di origine microbica con un grande potenziale dato dalla loro biodegradabilità e dalla sicurezza sulla salute.
In questo articolo vengono approfonditi questi nuovi ingredienti da un punto di vista chimico e funzionale, con una particolare attenzione verso la loro applicazione nella formulazione di prodotti cosmetici e le sfide che essi rappresentano.

ABSTRACT 

New retinol alternative: next generation sequencing discovers hydroxypinacolone retinoate efficacy
Retinol is an anti-aging ingredient with high efficacy in wrinkle reduction and skin reneural. In contrast to its benefits, retinol elicits side effects including inflammation, spongiosis, redness and dryness, especially during long term use and overdosing. In the past, pinacolone ester retinoids were proposed and developed, but their clear mechanistic and efficacious advantage over classical use of retinol remained unclear. To elucidate and compare their molecular mechanism and advantages, hydroxypinacolone retinoate (HPR), a well-known retinoid alternative of pinacolone esters was used in comparison in a whole gene expressional analysis by next-generation sequencing and in a in vivo anti-wrinkle study. These data reveal that HPR activates a similar subset of genes, but also improves gene expressional efficacy on gene sets that are involved in extracellular matrix regulation, cornified envelope, keratinization and protein digestion and absorption compared to retinol.

It’s in vivo efficacy on wrinkle reduction on hemi-face is significantly and to the same extend increased as in retinol treateds skin and approves there with as a convenient retinol replacer without the flaws.

RIASSUNTO 

Il retinolo è un ingrediente antinvecchiamento altamente efficace nella riduzione delle rughe e nel rinnovamento della pelle. In contrasto con i suoi benefici, il retinolo causa effetti indesiderati, quali infiammazione, spongiosi, arrossamento e secchezza, specialmente se utilizzato per un periodo prolungato o in eccesso. In passato sono stati proposti e sviluppati retinoidi a base di esteri di pinacolone, ma quello che avrebbe dovuto essere il loro evidente vantaggio rispetto all’uso del retinolo è rimasto incerto. Per chiarire e confrontare il meccanismo molecolare e i relativi vantaggi, l’idrossipinacolone retinoato (HPR), un noto retinoide alternativo agli esteri del pinacolone, è stato utilizzato come confronto in un’analisi dell’espressione genica completa mediante Next Generation Sequencing (NGS) e in uno studio antirughe in vivo. I dati dimostrano che l’HPR stimola un gruppo di geni simile a quello attivato dal retinolo, ma con un’efficacia superiore nell’espressione di gruppi di geni coinvolti nella regolazione della matrice extracellulare, del rivestimento corneificato, nella cheratinizzazione e nell’assorbimento e digestione delle proteine. L’efficacia in vivo nella riduzione delle rughe nella pelle trattata con HPR è risultata essere significativamente superiore rispetto a quella ottenuta con il retinolo. L’HPR rappresenta pertanto un’alternativa pratica al retinolo senza i suoi svantaggi.

L’uso del collagene marino idrolizzato nell’industria cosmetica è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, poiché offre potenziali benefici per la salute della pelle umana. Il collagene è una proteina essenziale che costituisce una parte significativa della struttura della pelle, contribuendo alla sua elasticità e alla riduzione delle rughe. L’obiettivo principale di questo studio è valutare la secrezione di collagene in un modello di pelle umana trattato con collagene marino idrolizzato, addizionato come principio attivo nei prodotti cosmetici.

aggiornamenti

Recenti sviluppi della ricerca nelle Università • L. Giovannelli, A. Picco e la partecipazione speciale di E. Ugazio

Eccellenze Italiane

Arbutus Unedo Leaf Extract• F. Esposito

Dermocosmetica

Inestetismi antichi e nuovi approcci • AIDECO

Approfondimenti Cosmetici

Estratti d funghi • I.E. Mendoza Trujillo, L. Fracchia

Approfondimenti Cosmetici

Il lusso può essere green? • S. Laneri

Into The Lab

Realizzazione di prodotti corpo per smagliature • C. Crescentini

Next Generation

Be real, be you! • N. Dolcetti, G. Eleni, C. Salvatore, V. Toffoletto

Perché ci piace

Cura della pelle = feicità e riduzione dello stress
Felicità = pelle più luminosa e sana!• S. Zanella, L. Ferrari

regolatorio
Approfondimenti Normativi
Segnalazioni Rapex
Linee Guida
Pubblicità sotto la lente
aziende

Active Box – INCOSPHARM

DermAging Corrector™

ACTIVE UP – SILAB

Un ingrediente naturale antiseborrea per una bellezza multietnica

BIOCHIM – RAHN AG

PERFELINE®-FIT

ROELMI HPC

BeautySYN® Slim

Gattefossé

Definicire®

Su questo numero presentiamo…
Neurocosmesi
ACTIVE
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PUBBLIREDAZIONALE
Ritorna SOLIDS, l’evento di riferimento per le polveri, i granuli e i solidi sfusi
Body Neutrality la consapevolezza è il primo passo
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