Editoriale Innovazione in Botanicals 3 • 2023

Editoriale Innovazione in Botanicals 3 • 2023
Elena Sgaravatti

Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Bias climatici

Leggo dall’Internazionale alcune stentoree e autorevoli informazioni, da “Le notizie di scienza della settimana” di Claudia Grisanti che riporto testualmente:«Lo scorso settembre è stato il più caldo a livello globale, con una temperatura di circa 1,75°C più alta rispetto al periodo preindustriale. 
Il 41 per cento delle specie di anfibi è a rischio di estinzione, a causa del cambiamento climatico e della perdita di habitat.
In Amazzonia la temperatura del lago Tefé è aumentata in questi giorni fino a 39 gradi. Sono morti molti animali, tra cui un centinaio di delfini.
Sono più di 43 milioni i minori che nel corso di sei anni hanno dovuto lasciare le loro case a causa di eventi climatici, soprattutto alluvioni e tempeste.»

E ancora altre simili notizie….

Da tempo mi chiedo come sia possibile che a fronte di questa, e ben altre e ancor più inquietanti realtà fattuali, e conoscendo i dati raccolti da illustri e autorevoli scienziati sul tema, possano esserci ancora persone scettiche riguardo al riscaldamento globale. Mi sono allora domandata quale bias cognitivo poteva intervenire a rimuovere tali evidenze e ho trovato non una ma ben sette possibili risposte.

Bias di conferma
: le persone tendono a cercare e accettare informazioni che confermano le loro opinioni preesistenti e a respingere quelle che le contraddicono. Una posizione di scetticismo sul riscaldamento globale, induce a cercare attivamente informazioni/conferme che sostengono questa posizione.

Bias di autorità: alcune persone possono essere influenzate da autorità o figure pubbliche che negano o minimizzano il riscaldamento globale. Questo può portare a un’adesione acritica alle loro opinioni.

Bias di dissonanza cognitiva: in questo caso si è portati a evitare la dissonanza cognitiva, che è l’esperienza di disagio causata da opinioni contrastanti. Se accettare il riscaldamento globale comporta cambiamenti significativi nello stile di vita o richiede azioni che possono essere percepite come scomode o costose, si è indotti a negare o minimizzare il problema per ridurre questa dissonanza cognitiva.

Bias di ottimismo ingiustificato: significa credere che il riscaldamento globale sia un problema troppo grande o lontano da risolvere, il che produce un atteggiamento di ingiustificato ottimismo per evitare sentimenti di impotenza.

Bias di negazione del rischio: risulta oltremodo rassicurante minimizzare i rischi associati al cambiamento climatico o pensare che le conseguenze negative non ricadranno sulla propria persona. Questo può portare alla negazione del problema o alla sua sottovalutazione.

Bias di identità culturale: le opinioni sul riscaldamento globale possono essere influenzate dall’identità culturale e politica delle persone. Alcune ideologie o gruppi sociali potrebbero negare il riscaldamento globale perché è incongruente con le loro convinzioni o interessi.

Bias di percezione della complessità: il cambiamento climatico è un problema complesso e interconnesso che può essere difficile da comprendere completamente. Alcune persone potrebbero negare il problema perché lo trovano troppo complicato o perché si sentono sopraffatte dalla sua complessità.

Alcuni di questi bias sono alimentati e “giustificati” da posizioni negazioniste decisamente minoritarie tra gli scienziati del clima, i quali sostengono che statisticamente, e cioè leggendo il riscaldamento globale in una prospettiva temporale molto più lunga, la variazione di temperatura sia irrilevante. Ma tale tesi è ampiamente sconfessata da autorevolissime Organizzazioni scientifiche di rilevanza mondiale, come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e la National Aeronautics and Space Administration (NASA) negli Stati Uniti, che hanno svolto ampie revisioni della letteratura scientifica e hanno concluso che il cambiamento climatico è innegabile, ed è causato principalmente dall’emissione di gas serra antropogenici provenienti da combustibili fossili e da altre attività industriali. E se è un fenomeno causato dall’uomo è quindi suscettibile di mitigazione. Ecco quindi che la transizione da un’economia lineare a quella circolare è imperativa e urgente non solo perché le risorse della terra non sono infinite, ma anche per ridurre significativamente le emissioni da combustibili fossili. 
Educare le persone sul valore delle evidenze scientifiche, promuovere la consapevolezza e affrontare e risolvere i bias citati, può contribuire a migliorare la comprensione e le possibili azione sul cambiamento climatico. Ma evidentemente, non sono solo i bias cognitivi a essere in gioco.
Ho avuto il piacere, recentemente, di presenziare nuovamente alla giornata di Premiazione di Federchimica Giovani in un clima di ottimismo e di fiducia nella scienza; ebbene, mi ha riempito di gioia e di speranza poter vedere come la qualità dei lavori presentati, grazie a insegnanti appassionati e impegnati nella formazione scientifica dei loro studenti, fosse straordinariamente evoluta rispetto ad anni fa, e come temi quali l’economia circolare – e questo numero della rivista è ricco di esempi virtuosi – l’utilizzo di biotecnologie, e la sensibilità per i temi ambientali fossero sinceramente sentiti da tutti i presenti: alunni di scuole primarie e secondarie e insegnanti che con esemplare accuratezza nel linguaggio hanno presentato le più recenti innovazioni, spiegate in modo semplice come i migliori divulgatori scientifici potevano fare. Una lezione per molti e una speranza di un futuro migliore.

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Anteprima Making InVitality 2023 –

ANTEPRIMA ESPOSITORI
Making Cosmetics • in-Vitality

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Anteprima 2024

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10 anni di...

making cosmetics

Lo sappiamo bene, ricorrenze e anniversari hanno sempre un fascino particolare, possiamo noi di CEC Editore, quindi, esimerci dal celebrare questi dieci anni di Making Cosmetics? Naturalmente no.
Nozze di alluminio dice la tradizione, ma l’alluminio, per quanto materiale duttile e leggero non esprime a pieno i traguardi raggiunti da questa manifestazione, che ha visto crescere costantemente di anno in anno il numero di aziende coinvolte, previste più di 150, di incontri tecnici, di dibattiti, e di visitatori da tutta Italia, e sempre più da tutto il mondo.
Dunque noi diciamo oro – non ce ne voglia la tradizione, sicuramente ci sarà tempo per festeggiare i 50 anni – ma questo è il metallo giusto per dare la misura dei risultati che Making Cosmetics ha saputo raggiungere in questi anni, anche difficili ma ormai alle spalle.
Oro anche per i lettori che troveranno in Anteprima un’utile guida per preparare la visita alla fiera e incontrare le aziende, potendo così programmare incontri grazie alle informazioni di contatto che vi troveranno riportate. Agli espositori è garantita la massima diffusione dell’inserto grazie all’inserimento nelle nostre riviste, distribuite presso tutta la rete di aziende e professionisti abbonati a Cosmetic Technology.
Anteprima è la soluzione di CEC Editore che, come media partner, realizza in sinergia con tutta l’organizzazione di Making Cosmetics per diffondere e migliorare la comunicazione dell’evento e delle aziende che vi
partecipano.

Quindi, perché Visitare Making Cosmetics? Perché la fiera è in costante crescita, il numero di espositori sale, così come l’interesse del settore e di tutti i professionisti per questi due giorni ormai diventati un appuntamento fisso per tutte le aziende, Noi che noi di CEC Editore vi presentiamo qui, in “anteprima”.

Da oltre 25 anni lavoriamo a stretto contatto con le aziende del mondo nutraceutico attraverso le pagine de L’Integratore Nutrizionale prima e di Innovazione in Botanicals da qualche anno; pubblichiamo ricerche e aggiornamenti su questo mondo sempre più in crescita per interesse e novità.
Sappiamo tutti perfettamente come le nuove generazioni vivono diversamente l’approccio al mondo degli integratori e derivati botanici diversamente dal passato, mossi da una sensibilità più attenta al mondo naturale e vicini ai temi del bio e dell’economia sostenibile e circolare. Ciò impatta su tutto il settore, muovendo le aziende verso investimenti sempre più green per innovazione e consumi.
Parliamo quindi di un settore recettivo, sano, florido e green; verde come il colore scelto per questa edizione di in-Vitality 2023, che bene si accosta alla materia trattata e alle politiche e obiettivi del settore nutraceutico, ben riportate nelle pagine di Anteprima attraverso la voce diretta degli espositori, che trovano qui lo spazio per informare i visitatori dei costanti aggiornamenti che si avvicendano in questo vivace settore.
Siamo certi vi basterà scorrere l’indice di questa nuova edizione per iniziare a organizzare l’agenda e fissare incontri per il 22-23 Novembre a in-Vitality.
Dato che verrete sicuramente, ne siamo certi, non mancate di passare dallo stand di CEC Editore!

in-vitality

Verde nutraceutica

Conosci le nostre riviste?

Il carattere distintivo della CEC è il tipo di comunicazione utilizzato che si caratterizza per l’alta qualità scientifica.
Nel Board di CEC sono presenti esperti altamente qualificati provenienti da molteplici realtà quali Industria, Fondazioni e Università.

In area cosmetica Cosmetic Technology è la rivista indispensabile che esamina la funzionalità e la sicurezza dei nuovi ingredienti cosmetici, le materie prime, gli aggiornamenti sulle novità, le attività regolatorie nel mondo, le tendenze di mercato e le tecnologie di produzione e packaging.

In area nutraceutica L’Integratore Nutrizionale è l’unica rivista italiana dedicata al settore degli integratori alimentari, dei nutraceutici e dei functional foods, e destinata a produttori e fornitori di materie prime nel campo dell’integrazione, a contoterzisti e fornitori di packaging; è diffusa, inoltre, presso medici specialisti in nutrizionismo.

Negli ultimi anni CEC ha ampliato la propria offerta con la pubblicazione di altre due riviste: Innovazione in Botanicals e Make Up Technology.

Make Up Technology nasce invece nel 2018 e si inserisce nel campo della cosmesi decorativa presentando studi, approfondimenti e nuovi ingredienti. La rivista offre inoltre sezioni di aggiornamento su tendenze, mercato, terzismo e packaging. Infine interviste, comunicati stampa e must have di stagione contribuiscono a fornire una panoramica a 360° sulle ultime evoluzioni del settore.

Nel 2021 nasce Innovazione in Botanicals, una rivista scientifica che vuole lanciare un ponte tra il mondo scientifico e accademico e quello industriale e professionale, realizzando una comunicazione efficace nelle due direzioni, per favorire lo scambio tra le acquisizioni e le evidenze scientifiche da un lato e le competenze e il know how dall’altro.

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L’Integratore Nutrizionale 4/2023

L’Integratore Nutrizionale 4/2023

Focus: Probiotici e prebiotici
ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Akkermansia muciniphila
La rivoluzione nel controllo glicemico e ponderale
M. Salamone, V. Di Nardo, F. Busa

Probiotici e autismo
Una rassegna sistematica degli studi clinici
L. Drago

Il benessere della donna dipende da un microbiota sano
Aggiornamento sul meccanismo d’azione di una composizione probiotica multiceppo contro gli agenti patogeni urogenitali e la sua efficacia clinica nelle donne
P. Malfa, D.F. Squarzanti, S. Castegnaro

AGGIORNAMENTI
Letteratura scientifica

Gli abissi del microbiota, esplorazione, mappatura
e caratterizzazione
A. Baldi

Pubblicità al vaglio

Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)
Pronuncia n. 16/2023

Health claim

Probiotici: una never ending story
La recente posizione del Regno Unito
A. Antonelli

Speciale
FOOD SUPPLEMENTS FORUM 2023
Novità regolatorie e temi emergenti
Abstract delle comunicazioni
AZIENDE

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

In allegato alla rivista

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Cosmetic Technology 4, 2023

Cosmetic Technology 4, 2023

GREEN BEAUTY E BLUE BEAUTY

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
REGOLATORIO
AZIENDE
NOTIZIE
articoli

ABSTRACT 

Nanotechnologies for the delivery of natural antioxidants

Ferulic acid and saffron bioactives: activities, limits and new formulation strategies

In recent years, there has been a strong increase in the attention of the natural ingredient aimed at preventing and fighting skin-aging, which is mainly caused by free radicals generated by a set of external factors to which we are increasingly frequently exposed.

Ferulic acid and saffron-derived bioactives have an important role in antioxidant activity and also can be used in the cosmetic industry. However, they have limitations related to their chemical structure that make it difficult to incorporate them into topical formulations.

The purpose of this paper is to investigate more about the new technologies for the delivery of these active ingredients, by using lipid nanoparticles, aimed at improving the chemical-physical stability of the formulation, in order to better perform their antioxidant activity. 

RIASSUNTO

Negli ultimi tempi è sempre più forte l’attenzione verso ingredienti di origine naturale volti a prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo, di cui sono responsabili principalmente i radicali liberi generati da un insieme di fattori esterni a cui siamo sempre più frequentemente esposti. 

Tra gli altri, l’acido ferulico e dei composti bioattivi derivati dallo zafferano svolgono un’importante azione antiossidante che può essere sfruttata in ambito cosmetico; tuttavia, presentano delle limitazioni legate alla loro struttura chimica che ne rendono difficile l’incorporazione in formulazioni destinate alla cura della pelle. 

Lo scopo di questo articolo è quello di approfondire nuove tecnologie per la veicolazione di questi attivi, attraverso l’impiego di nanoparticelle lipidiche, volte a migliorare la stabilità chimico-fisica in formulazione, in modo da poter esplicare al meglio la loro attività antiossidante.

ABSTRACT 

Bakuchiol

Valuable functional alternative to retinoids of botanical derivation

Bakuchiol’s success today largely derives from its applicability as Retinol substitute, in antiaging formulations and more, thanks to its mode of action and effect similar to retinoids, but with a higher level of safety in use. Indeed, the scientific community has recently recognized and proposed Bakuchiol as a “functional analogue of Retinol” and a its “vegetable substitute”, as obtained from Psoralea corylifolia, an Indian plant widely used for centuries in traditional Chinese and Ayurvedic medicine. From a cosmetic point of view, Bakuchiol is a safe and effective component used in topical formulations with antioxidant, antimicrobial, emollient and skin conditioning properties, which can be widely used in dermatology and cosmetology to prevent wrinkles, acne lesions and skin hyperpigmentation. The botanical derivation and its numerous benefits make Bakuchiolo the perfect ingredient to formulate products that meet a green sensibility and which are also, consistently, “multi-benefit”, thus embracing “skin minimalism”, an emerging trend that focuses on an effective and at the same time essential skincare routine, inviting the consumer to use the indispensable, for skin care and with respect for the planet.

RIASSUNTO

Il successo odierno del Bakuchiolo deriva in gran parte dalla sua applicabilità quale sostitutivo del retinolo, in formulazioni antiaging e non solo, grazie a modalità ed effetto d’azione simili ai retinoidi ma con un profilo di sicurezza migliore. La comunità scientifica ha infatti recentemente riconosciuto e proposto il Bakuchiolo come “analogo funzionale del retinolo” e suo “sostituto vegetale”, in quanto ottenuto dalla Psoralea corylifolia, pianta indiana ampiamente utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese e ajurvedica. Dal punto di vista cosmetico, il Bakuchiolo è un componente sicuro ed efficace, impiegato in formulazioni topiche, dalle proprietà antiossidanti, antimicrobiche, emollienti e condizionanti cutanee, che può trovare largo impiego in dermatologia e cosmetologia per prevenire rughe, lesioni da acne e iperpigmentazione cutanea. La derivazione botanica e i numerosi benefici del Bakuchiolo, lo rendono l’ingrediente perfetto per formulare prodotti che incontrano una sensibilità green e che sono anche, coerentemente, multibeneficio, abbracciando così lo “skin minimalism”, una tendenza emergente che si concentra su una skincare routine efficace e allo stesso tempo essenziale, invitando il consumatore a utilizzare l’indispensabile, per la cura della pelle e nel rispetto del pianeta.

ABSTRACT 

Evaluation of packaging safety of a cosmetic product

Description of guidelines main points of a cosmetic product

This article aims to provide a description of a possible global approach in assessing the safety of cosmetic product packaging. Some general references to the current European regulations are first provided, to then focus attention on the Cosmetics Europe guidelines relating to the exchange of information that the packaging manufacturer must provide to the safety assessor in order to guarantee the suitability of the primary container and support the assessment of the impact of packaging on the safety of the cosmetic product.

RIASSUNTO

Questo articolo ha lo scopo di fornire una descrizione di un possibile approccio nella valutazione della sicurezza del packaging dei prodotti cosmetici. Vengono dapprima forniti alcuni riferimenti generali alle normative europee vigenti, per poi focalizzare l’attenzione sulle linee guida di Cosmetics Europe relative allo scambio di informazioni tra il produttore del packaging e il valutatore della sicurezza, al fine di garantire l’idoneità del contenitore primario e supportare la valutazione dell’impatto dell’imballaggio sulla sicurezza del prodotto cosmetico. 

aggiornamenti

Potenzialità cosmetiche degli scarti agroalimentari e ittici • L. Giovannelli, A. Picco e la partecipazione speciale di Y. Jaouhari, G. Diana

Eccellenze Italiane

Vitis Vinifera Seed Powder • F. Brugnoni, L. Pienti

Approfondimenti Cosmetici

Mangiferina • M. Ortiz, S. Vicario, E.B. Catalán

Approfondimenti Cosmetici

Progettare e realizzare uno psicocosmetico • I. Ben Romdan

Into The Lab

Pre-, pro- e postbiotici • C. Crescentini

Next Generation

GreenOnMe • A. Yazbeck, C. Siviero, F. Fabbri, G. Giacobbi

Perché ci piace

Baby&Parents Body oil • S. Zanella, L. Ferrari

regolatorio
Segnalazioni Rapex
Linee Guida
Istituzioni
Pubblicità sotto la lente
aziende

ACTIVE UP - TOYO SUGAR REFINING

αG HESPERIDIN PS-CC™

AMITA HEALTH CARE - BRASCA

BETAFIB® ETD

BIOCHIM - LUBRIZOL

PemuPur™ START

DEIMOS GROUP

HYDRORUTIN

Su questo numero presentiamo…
Estratto di microalghe per la fotoprotezione cutanea
VARIATI
Molto piú di un panel test:
Team Building nel laboratorio formulativo
ROELMI

Come nasce un prodotto cosmetico?

La storia di un prodotto dalla progettazione al consumatore

Beauty Partner

Nuova rubrica all’interno della sezione “Aziende” che racconta la storia di un prodotto cosmetico dalla progettazione alla vendita al consumatore. 

 

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HYDRORUTIN

HYDRORUTIN

ingrediente cosmetico idrodispersibile e multicomposito a base di Rutina

LA RUTINA

La Rutina ha interessanti proprietà vaso-protettive e anti-infiammatorie, ma essendo praticamente insolubile in acqua il suo utilizzo in campo cosmetico è alquanto problematico. Inoltre, nei derivati idrofili esistenti in commercio l’efficacia è influenzata dalle modifiche apportate alla struttura flavonoidica della Rutina, responsabile delle sue proprietà.

Hydrorutin è la soluzione tecnologica a questa problematica in quanto permette una maggiore biodisponibilità della Rutina favorendone l’efficacia per uso topico, senza modificarne la specifica formula. Questo ingrediente associa alla Rutina l’aminoacido L-Arginina, componente principale del collagene della pelle ed uno dei fattori idratanti naturali (NMF), utilizzata anche per lenire le irritazioni causate, in particolare nelle pelli sensibili, dai detergenti. Hydrorutin è il risultato di tecnologie di attivazione meccanochimica allo stato solido che trasformano una semplice miscela di polveri in un ingrediente a prestazioni migliorate. Un materiale multicomposito è un materiale costituito da tre o più sostanze, dotate di proprietà differenti, che interagendo conferiscono al multicomposito proprietà superiori alla semplice sommatoria di quelle dei costituenti, con un duplice vantaggio: Le caratteristiche chimiche dell’ingrediente, da cui dipende il tipo di attività, restano INALTERATE Le proprietà chimico-fisiche (quali solubilità, velocità di dissoluzione, cinetica di solubilizzazione, stabilita), da cui dipende la biodisponibilità, vengono MIGLIORATE

Hydrorutin, un attivo innovativo per il trattamento della couperose

LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

01  Aspetto

polvere free-floating, idrodispersibile, ideale per la preparazione di emulsioni, gel, idroliti.

02 Meccanismo d’azione

la rutina forma un complesso con la membrana endoteliale che favorisce l’aumento della resistenza capillare, riducendo la permeabilità vascolare nel processo infiammatorio, con conseguente riduzione dell’edema. Inoltre, ha la capacità di contrastare lo sviluppo di eritemi ed edemi causati dai raggi UV.

03 indicazioni

Indicato negli inestetismi riconducibili a problemi di microcircolazione in generale, in particolare nella couperose e nella cellulite.

04 Concentrazione d’uso

da 0,5 a 1,0% in soluzioni, gel, creme, lozioni, sieri con pH tra 5.0 e 6.5 (non è indicato in associazione con prodotti a pH basico)

05 Senza solventi

06 Ecosostenibile

TEST DI EFFICACIA

L’efficacia di Hydrorutin è stata testata in vivo su un campione di 5 volontari che hanno applicato il prodotto 3 volte al giorno per 30 giorni. La misurazione del valore di eritema cutaneo E è stata effettuata tramite Mexameter® MX18. Le tabelle qui sotto riportano le medie relative ai valori dell’indice di eritema E sul panel di 5 volontari ai due tempi di osservazione T0 e T30 giorni (tabella 1), i valori di variazione percentuale dei valori medi di E nella zona interessata dalla couperose e in una zona non interessata ai diversi tempi di analisi verso TO (tabella 2). I valori di eritema ai diversi tempi sperimentali sono rappresentati graficamente nel grafico 1.

COSMETIC TECHNOLOGY

R. Garavaglia
Business Development & Scientific Manager Cosmetics

roberto.garavaglia@deimossrl.it
www.deimossrl.it

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HAIRLIXIR

HAIRLIXIR

Scalp Rebalancing Serum

Gel fluido e trasparente per un trattamento quotidiano.

Nome commerciale Fornitore
Nome INCI%
Funzione tecnica
Certificazioni
Fase A
Aquaa 100Solvente
Sodium Phytate0,2Chelante
Glycerin4Umettante
Fase B
Arachidyl Glucoside,
Arachidyl Alcohol,
Behenyl Alcohol
5Emulsionante
Caprylic/Capric Triglyceride4Emolliente
Cetyl Alcohol4Emolliente
Octyl Palmitate3Emolliente
Fase C
Aqua10Solvente
AKEMA (HUWELL CHEMICALS)Allantoin0,3Attivo
Fase D
Kem NatAKEMA (HUWELL CHEMICALS)Benzyl Alcohol
Glyceryl Caprylate
Glyceryl Undecylenate
1,4ConservanteEcocert, BDIH, Soil Association, ICEA, COSMOS, NaTrue, NPA
Fase E
Sodium Hydroxide 10%QSModificatore del pH
Descrizione processo produttivo
Proprietà

COSMETIC TECHNOLOGY

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Emulsione O/A naturale

Emulsione O/A naturale

Crema viso giorno leggera che nutre, idrata e dà elasticità alle pelli sensibili, facili ad arrossarsi. Gli elementi essenziali che la compongono sono in grado di agire in profondità svolgendo un’azione ristrutturante, riparatrice e lenitiva grazie alla presenza della allantoina.

Nome commerciale Fornitore
Nome INCI%
Funzione tecnica
Certificazioni
Fase A
Aquaa 100Solvente
Sodium Phytate0,2Chelante
Glycerin4Umettante
Fase B
Arachidyl Glucoside,
Arachidyl Alcohol,
Behenyl Alcohol
5Emulsionante
Caprylic/Capric Triglyceride4Emolliente
Cetyl Alcohol4Emolliente
Octyl Palmitate3Emolliente
Fase C
Aqua10Solvente
AKEMA (HUWELL CHEMICALS)Allantoin0,3Attivo
Fase D
Kem NatAKEMA (HUWELL CHEMICALS)Benzyl Alcohol
Glyceryl Caprylate
Glyceryl Undecylenate
1,4ConservanteEcocert, BDIH, Soil Association, ICEA, COSMOS, NaTrue, NPA
Fase E
Sodium Hydroxide 10%QSModificatore del pH
Descrizione processo produttivo
Proprietà

COSMETIC TECHNOLOGY

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Helix Face Serum

Helix Face Serum

Siero rigenerante anti imperfezioni alla bava di lumaca

La bava di lumaca, ingrediente chiave di questo siero gel, favorisce il turn-over cellulare per una pelle sempre luminosa e rigenerata. Completa la formula il conservante naturale Anti-mol green per garantire un elevato indice di naturalità.

Nome commerciale FornitoreNome INCI%Funzione tecnica
Certificazioni
Fase A
Galeslime® COSMOSGALE & COSMSnail Secretion Filtrate, Aqua, Potassium Sorbate, Sodium Benzoate29,1AttivoCOSMOS
Vivastar CS 132 HVJ. RETTENMEIER & SÖHNEHydroxypropyl Methylcellulose0,9Modificatore Reologico
Fase B
--Aqua67,9Solvente-
--Glycerin1,0Umettante-
HyaPoly® Mixed Sodium HyaluronateKANGCARESodium Hyaluronate0,1Attivo
COSMOS, Halal
Anti-mol GreenNANOGENButylene glycol, Pentylene Glycol, Pinus Sylvestris Leaf Extract, Illicium Verum Fruit Extract1Conservante-
Descrizione processo produttivo
Proprietà

COSMETIC TECHNOLOGY

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Essence con PhytoCide Lichen

Essence con PhytoCide Lichen

Antimicrobico naturale dal lichene delle renne

Formula prototipo di un’essenza esfoliante con PHA da water kefir, estratto di corteccia di salice bianco, α-idrossiacidi da frutta, enzimi da melograno, papaya, mango e zucca. PhytoCide Lichen è utilizzato come antimicrobico multifunzione a protezione dell’integrità della formula. Applicare alla sera con un batuffolo di cotone o con le mani sulla pelle precedentemente detersa. Al mattino applicare un idratante con protezione solare.

Nome commerciale FornitoreNome INCI%Funzione tecnica
Certificazioni
Fase A
Aqua70,14Solvente
Hydrolite 5 greenSYMRISE1,2-Hexanediol5Condizionante, protettivo
ACB White Willow Bark Powder
ACTIVE CONCEPTSSalix Alba Bark Extract10Antimicrobico, purificante, esfolianteCOSMOS
Sodium LactateFORMULATOR SAMPLE SHOPSodium Lactate1Umettante
ACB Pomegranate Enzyme PFACTIVE CONCEPTSLactobacillus/Punica Granatum
Fruit Ferment Extract
2,86EsfolianteCOSMOS
RonaCare AllantoinEMD PERFORMANCE MATERIALSAllantoin0,1Protettivo
DL-Panthenol

FORMULATOR SAMPLE SHOPPanthenol0,5Condizionante
RonaCare Allantoin

EMD PERFORMANCE MATERIALS Allantoin0,1Umettante
Pap-Ango Enzyme PF

ACTIVE CONCEPTSAqua, Carica Papaya Fruit Extract, Mangifera
Indica Fruit Extract
2Esfoliante
ACB Modified Pumpkin Enzyme PF


ACTIVE CONCEPTSLactobacillus/Pumpkin Fruit Ferment Filtrate0,5EsfolianteCOSMOS
AC Water Kefir PHAACTIVE CONCEPTSAqua, Opuntia Ficus-Indica Fruit Extract, Lactobacillus Ferment5EsfolianteCOSMOS
ACB Fruit MixACTIVE CONCEPTSAqua, Vaccinium Myrtillus Fruit Extract, Saccharum Officinarum Extract, Citrus
Aurantium Dulcis Fruit Extract, Citrus Limon
Fruit Extract, Acer Saccharum Extract
0,1EsfolianteCOSMOS
Phytocide LichenACTIVE MICRO TECHNOLOGIES2,3-Butanediol, Cladonia Rangiferina Extract2Antimicrobico,
antiossidante
COSMOS
Xanthan GumFORMULATOR SAMPLE SHOPXanthan Gum2Stabilizzante
Fase B
Perfume Essence N33500CARRUBAFragrance0,1Profumo
Symbiosolv Clear Plus MBEVONIKCaprylyl/Capryl Glucoside, Aqua, Sodium Cocoyl Glutamate, Glyceryl Caprylate, Citric Acid, Polyglyceryl-6 Oleate, Sodium Surfactin0,3Solubizzante
Descrizione processo produttivo
Proprietà

COSMETIC TECHNOLOGY

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Editoriale Innovazione in Botanicals 2 • 2023

Editoriale Innovazione in Botanicals 2 • 2023
Elena Sgaravatti

Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

La natura concede “abbastanza”

«Nel 1972 il rapporto I limiti dello sviluppo del Club di Roma lanciava un monito sulle conseguenze ambientali e climatiche del modello insostenibile di crescita dominante. Nei 50 anni trascorsi dalla pubblicazione del rapporto, la domanda di risorse ha continuato a crescere, segnando una tendenza ancora più preoccupante. La naturale capacità di rigenerazione del pianeta non è stata in grado di assorbire l’aumento esponenziale dell’estrazione di risorse che nell’arco di pochissimo tempo vengono poi rilasciate nell’atmosfera, nei corpi idrici e nel suolo. Il sistema globale e interconnesso della natura è stato scombinato e sta raggiungendo il punto di rottura, mentre in tutto il mondo si fanno sentire in maniera drammatica gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità.»

È questo l’incipit, dello scorso maggio, della Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo. Dati ormai, almeno approssimativamente noti, ma non per questo meno densi e meritevoli di impegno da parte di tutti noi.
Banditi atteggiamenti catastrofisti, per invertire la rotta, vengono in aiuto sia il progresso scientifico sia l’adozione di un diverso modello di sviluppo economico, da mettere in pratica velocemente e senza troppi indugi.
Dall’illusione dell’abbondanza all’economia dell’abbastanza è il titolo del libro di Mario Deaglio in libreria in questi giorni la cui pubblicazione è stata occasione di riflessioni davvero stimolanti in occasione del Festival Internazionale dell’Economia a Torino.
Il concetto di “economia dell’abbastanza” si riferisce a un sistema economico che si concentra sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali degli individui e delle comunità senza perpetuare un consumo insostenibile e una crescita infinita. Sfida il modello tradizionale di costante espansione economica e incoraggia un approccio più equilibrato e sostenibile.
In un’economia simile, l’enfasi si sposta dal perseguire una crescita illimitata al garantire a tutti l’accesso alle risorse e ai servizi essenziali necessari per una buona qualità di vita. Ciò include il soddisfacimento di bisogni primari come cibo, alloggio, assistenza sanitaria, istruzione e un ambiente pulito. Un’economia quindi molto più inclusiva che condivide il benessere e incoraggia le persone a dare priorità a ciò che è veramente necessario per una vita soddisfacente e a evitare la trappola del consumismo. In questo modello economico la generazione di nuovi prodotti è sinonimo di gestione responsabile delle risorse. Mira a ridurre al minimo gli sprechi, a promuovere il riciclo e il riutilizzo e ad adottare pratiche sostenibili per garantire la disponibilità a lungo termine delle risorse; rappresentando, in sostanza, un passaggio consapevole da un’economia lineare a una circolare, nella quale vengono promosse economie localizzate che valorizzano un recupero consapevole di residui e che privilegiano una produzione e un consumo locale, riducendo la dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali e favorendo a resilienza delle comunità.
La collaborazione e la condivisione giocano un ruolo importante in un’economia dell’abbastanza: incoraggiano la condivisione di risorse, competenze e conoscenze all’interno delle comunità per ridurre il consumo individuale e costruire connessioni sociali più forti. Il principio secondo il quale “non si vive bene se chi ti è vicino vive male” dovrebbe diventare un pensiero comune, condiviso, riconoscendo che la felicità e la realizzazione della persona derivano da un approccio olistico che include fattori come la salute, l’istruzione, le relazioni sociali e la sostenibilità ambientale.
Sulla sostenibilità ambientale il progresso scientifico e le biotecnologie in particolare possono giocare un ruolo cruciale: anche di questo si è discusso nella giornata nazionale della Bioeconomia. Nei processi di conversione enzimatica, per esempio, l’utilizzo di enzimi consente una riduzione dei consumi energetici significativa. Le biotecnologie vegetali consentono la produzione di principi attivi, di vaccini e di anticorpi monoclonali da pianta con tempi di produzione minori e costi più contenuti rendendo più accessibile la prevenzione vaccinale in Paesi svantaggiati. Le piante vengono considerate eccellenti bioreattori naturali essendo estremamente sicure in quanto non ospitano patogeni animali, sequenze di DNA oncogeno, prioni ed endotossine potenzialmente presenti in altre piattaforme di espressione. E ancora, le biotecnologie vegetali consentono interventi altamente selettivi per l’ottenimento di cultivar ibridate resistenti a parassitosi, a siccità e a fenomeni di marcescenza.
Quindi, ben vengano i luoghi dove la formazione e le occasioni di confronto di questi temi sono generati: dalla Giornata nazionale sulla Bioeconomia celebrata il 25 maggio scorso al Festival Internazionale dell’Economia dei primi giorni di giugno che, da posizioni potenzialmente distanti tra loro, si ritrovano a condividere un linguaggio comune portatore di soluzioni per un futuro migliore.

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