Cosmetic Technology 5, 2022

Cosmetic Technology 5, 2022

25 anni
di informazione scientifica

SPORT, ESPORT, ACTIVE BEAUTY

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Le ciclodestrine (CD) sono oligosaccaridi ciclici composte da unità di glucosio. 
Le più comuni sono le ciclodestrine α, β e γ, formate rispettivamente da 6, 7, e 8 unità di glucosio. 
Le CD possono essere prodotte in modo relativamente economico da materiali come l’amido, attraverso protocolli di green chemistry. Pertanto, sono considerate degli ingredienti di derivazione naturale. Studi tossicologici hanno dimostrato la loro sicurezza nell’utilizzo sia cosmetico sia alimentare.
La loro storia inizia nel 1891, quando Villiers studia dei peculiari cristalli che si rivelano essere stabili in condizioni di idrolisi acida e che non posseggono proprietà riducenti. 
Dopo più di cento anni, le CD sono ancora di importante interesse. 
La loro struttura toroidale a tronco di cono gli consente di formare complessi di inclusione con molecole-ospiti (guest). Ciò le rende particolarmente utili nello stabilizzare gli ospiti contro l’ossidazione e la luce e nell’aumentarne la solubilità e la biodisponibilità. 
Le CD hanno largo impiego anche nella loro forma non complessata. Infatti, per esempio, quando non complessate sono in grado di sequestrare i cattivi odori. 
Il costo relativamente contenuto e la loro versatilità hanno permesso alle CD e ai loro derivati, di trovare spazio in molteplici settori, in particolare nella cosmesi.

Ciclodextrins
Versatile ingredients with multiple applications
Cyclodextrins are cyclic oligosaccharides made of glucose units. The most common are the α-, β- and γ-cyclodextrins, that comprise 6,7, and 8 glucose units respectively.
They can be manufactured inexpensively starting from simple raw materials like starch, according to green chemistry protocols. Hence, they are classified as naturally derived ingredients. Furthermore, toxicology studies showed they are safe in both the cosmetic and food use.
Their story begins in 1891, when Villiers studies some peculiar crystals which proved stable under acid hydrolysis conditions, and did not possess reducing properties. After more than a hundred years, CDs are still of great interest. Their truncated cone and toroidal structure allow CDs to form inclusion complexes with guest molecules. This makes them particularly useful in stabilizing the guests against oxidation and light, and in increasing their solubility in water and bioavailability. CDs are also widely used in their non-complexed form. In fact, for example, when they are free, they are able to trap body odor. The relatively low cost and versatility have allowed CDs, and their derivatives, to find space in many sectors; in particular, they allow various interesting uses in cosmetics.

Questo studio mira a valutare gli effetti della luce blu (Blue light, BL) utilizzando un modello di pelle ex vivo, e a testare l’efficacia della L-Carnosina nel proteggere la pelle dagli effetti della BL. Biopsie di pelle umana (ottenute da chirurgia plastica addominale) sono state trattate topicamente con L-Carnosina ed esposte a BL (80 e 120 J/cm2). L’effetto della BL sull’ossidazione e la pigmentazione è stato quantificato valutando le specie reattive dell’ossigeno (ROS) e la proteina Melanoma antigen recongnized by T cells 1 (Melan-A), che si trova sulla superficie dei melanociti. La valutazione dei ROS è stata eseguita con il metodo della diclorofluoresceina diacetato (DCFH-DA), mentre l’induzione della pigmentazione è stata valutata misurando la quantità di cellule Melan-A positive nello strato basale.
Si è osservato che BL aumenta in modo statisticamente significativo e dose-dipendente la produzione di ROS. Inoltre, è stato osservato un aumento statisticamente significativo di cellule Melan-A positive con la dose di 120 J/cm2 di BL. La L-Carnosina mostra un notevole effetto antiossidante riducendo sia i ROS sia le cellule Melan-A positive. L’aumento dei livelli di ROS, così come l’effetto pro-pigmentante, ci porta a concludere che la BL esercita un effetto pro-ossidativo sulla pelle. La L-Carnosina sembra fornire un’importante protezione dagli effetti della BL riducendo sia i ROS che le cellule Melan-A positive, potrebbe quindi essere considerata una soluzione valida per diminuire gli effetti negativi delle radiazioni della BL sulla pelle.

 

Effects of blue light on skin pigmentation and oxidation in an ex vivo model
Evaluation of the activity of L-Carnosine
This study aims to evaluate the effects of blue light (BL) using an ex vivo skin model, and to test the effectiveness of L-Carnosine in protecting the skin from the effects of BL. Human skin biopsies (obtained from abdominal plastic surgery) were topically treated with L-Carnosine and exposed to BL (80 and 120 J/cm2). The effect of BL on oxidation and pigmentation was quantified by evaluating reactive oxygen species (ROS) and the protein Melanoma antigen recongnized by T cells 1 (Melan-A), which is found on the surface of melanocytes. ROS evaluation was performed with the dichlorofluorescein diacetate (DCFH-DA) method, while induction of pigmentation was evaluated by measuring the amount of positive Melan-A cells in the basal layer.
We observed that BL statistically significantly and dose-dependently increases ROS production. Furthermore, a statistically significant increase in Melan-A positive cells was observed with the dose of 120 J/cm2 of BL. L-Carnosine shows a remarkable antioxidant effect by reducing both ROS and Melan-A positive cells. The increase in ROS levels, as well as the pro-pigmenting effect, leads us to conclude that BL exerts a pro-oxidative effect on the skin. L-Carnosine seems to provide important protection from the effects of BL by reducing both ROS and Melan-A positive cells, so it could be considered a valid solution to reduce the negative effects of BL radiation on the skin.

Il coolhunting è un innovativo strumento di marketing che, basandosi sull’osservazione del contesto socioculturale, permette di tradurre i risultati delle ricerche in trend futuri. Nell’articolo si spiega come dall’analisi dell’archetipo e metatrend dell’albero sia stato possibile individuare un’applicazione cosmetica di tendenza: i prodotti stick per il viso. 

Concrete wellness
From archetype to cosmetic trend
Coolhunting is an innovative marketing tool. It observes socio-cultural contexts making it possible to translate research results into future trends. The article explains how an up to the minute cosmetic application (stick skincare products for the face) has been developed, thanks to an analysis of the archetype and metatrend of the tree.

aggiornamenti
Segnalazioni Rapex

Anna Ciranni

Into The Lab

Allenamento in dispenser • Camilla Crescentini

Perché ci piace

Sport & Active Beauty • Laboratorio Cosmopolita

Eccellenze Italiane

Floriana Sergio

Letteratura

Lorella Giovannelli

Approfondimenti Cosmetici

Federica Colombo • Arianna Maria Giani • Lorella Giovannelli
Alice Picco

NATRUE

Deodoranti e cosmetici naturali per la pelle degli sportivi
Diana Malcangi

La nuova era degli sport esperienziali • Barbara Panzeri

aziende

VARIATI – BARNET

CapiSeal

ACTIVE UP
TOYO SUGAR REFINING CO.

C-mo 2G™

PHARMA COSM POLLI
AQIA

Gemstones

DEIMOS GROUP
ROBERTET GROUP

CBD Isolate

BREGAGLIO
BOTANICALSPLUS

BP-BOTANILYTE™ PEB

BICOHAIR®UP, prodotto da Bicosome e distribuito in Italia da LCM, è un principio attivo che funge da scudo protettivo contro l’inquinamento urbano.

Su questo numero presentiamo…

Intelligenza artificiale al servizio dell’arte profumiera

La digitalizzazione dei servizi è spesso la chiave del successo. Abbiamo incontrato Alfonso Álvarez-Prieto, General Manager e Founder di Scentmate by Firmenich, che ci ha raccontato un nuovo modello di business pensato per rendere più facile la vita in particolare dei piccoli imprenditori indipendenti.

Ogni progetto comincia con una ricerca

Cosmetitrovo nasce dall’idea di una chimica formulatrice ed è utile per promuovere e semplifi care l’interazione online tra chi cerca e chi offre. Ciascun anello della fi liera si compone da un lato di coloro che quotidianamente hanno la necessità di ricercare prodotti e servizi e, dall’altro, fornitori che per proporsi ai potenziali clienti utilizzano molteplici vetrine. L’obiettivo è stato creare un luogo virtuale che desse la possibilità di incontrarsi e generare collaborazioni, come in una fi era online sempre aperta. Ne è scaturito un unico database facilmente fruibile da “sfogliare” virtualmente, a disposizione dei professionisti alle prese con svariati progetti che hanno il bisogno di vagliare quante più alternative possibili in poco tempo. Abbiamo incontrato Maria Randazzo, amministratore e co-founder di Cosmetitrovo, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscere più da vicino questo progetto e capire come le aziende lo possono utilizzare al meglio.

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BUONA LETTURA!

Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Articoli scientifici

Aggiornamenti

• ECONOMIA CIRCOLARE: Cristina Danna ci presenta lo stato dell’arte della produzione di bioplastiche biodegradabili da scarti vegetali in economia circolare. 

• ANALISI GENETICHE: in questo numero nella rubrica di aggiornamento di FEM2 Ambiente, mettiamo in luce come possa essere di attualità, oggi e nel prossimo futuro, la gestione delle filiere di derivati naturali attraverso la metodologia blockchain, tramite in particolare il tracciamento del DNA.

• BOTANICALS IN ACTION:  la complessità della gestione di un problema multifattoriale, come l’aumento delle allergie alimentari, che non si risolve solo con l’esclusione delle diete di alcuni cibi, ma che richiede l’intervento coordinato di molti attori pubblici e privati necessario per garantire sicurezza e sostenibilità delle filiere produttive è proposta nella rubrica curata da Enrica Roccotiello.

Aziende

INGREDIENTE
AMITAHC

ALLICYS®

Estratto da aglio nero contente
S-Allyl-L-cisteina
amita health care Italia
flanat research

INGREDIENTE
CARLO SESSA

Salvia™

Un booster naturale per il supporto cognitivo
carlo sessa
sibelius™ natural products

INGREDIENTE • ROELMI HPC

SELECTSIEVE® OPTICHOL

Dal cuore dell’olivo un valido supporto
per l’ipercolesterolemia
roelmi hpc

INNOVAZIONE
DI PRODOTTO

Dalle proteine isolate alla rete di biopolimeri compenetranti

FILMEXEL®, film naturale protettivo e lifting
a effetto seconda pelle
SILAB • ACTIVE UP

Prospettive

In questa sezione trovano spazio gli aggiornamenti regolatori e scientifici, le novità dalle associazioni di categoria e la presentazione di corsi e congressi.

BUONA LETTURA!

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Su questo numero hanno scritto per noi…

Gianluca Bonsanto

Cristina Danna

Lucia Ferron

Valerio Mezzasalma

Daniele Naviglio

Enrica Roccotiello

Martina Trentini

Barbara Zavan

Editoriale
Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Editoriale
Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Elena Sgaravatti
Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Verso un modello compatibile con la natura

Ho avuto modo di recente di imbattermi nella pubblicazione di un documento del quale suggerisco un’attenta lettura: Rapporto ASviS 2021 L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che raccoglie i dati di una dettagliata analisi della situazione globale, europea e italiana rispetto allo stato di avanzamento dei Goal e Target dell’Agenda 2030 ma che, soprattutto, raccoglie proposte e riflessioni sul tema, prendendo a riferimento anche altri autorevoli documenti. 

Dal confronto con gli altri Paesi europei la situazione italiana appare critica e mostra ampi margini di miglioramento e la necessità di cambiare velocemente passo per raggiungere gli obiettivi del 2030; tuttavia, tra gli indicatori degni di nota, l’Italia si dimostra virtuosa nel maggiore tasso di circolarità della materia (19,5% contro 11,8% della media UE) risultando così al quarto posto, dopo Olanda, Francia e Belgio, per l’obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili.

Questo traguardo è coerente con la posizione italiana nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione di biomateriali, nella gestione delle biomasse vegetali che ha alimentato e sta generando start up innovative e di eccellenza in diversi settori industriali, dal tessile all’automotive, alle bioplastiche ma anche nel settore dell’alimentazione e della salute come d’altro canto testimoniato dagli articoli pubblicati in questo numero: gli esosomi da residui di lavorazione di mela e le bioplastiche da materiali vegetali.

All’interno dello stesso documento si cita un altro tesoro documentale: The Economics of Biodiversity: the Dasgupta Review2, pubblicato all’inizio del 2021, e commissionato dal Governo britannico all’economista e professore emerito alla Cambridge University, Partha Dasgupta, che lo ha redatto coadiuvato da un’ampia squadra interdisciplinare di autorevoli specialisti. Una tesi che riporta e che merita una riflessione attenta da parte di tutti è: dall’inizio del Novecento il pensiero economico ha fondato le sue radici assumendo una ingannevole e pericolosa utopia, la realizzazione di un mondo svincolato dalla natura, dalla quale l’uomo, attraverso la tecnologia, ne risulta addirittura liberato e non più soggiogato. 

In questa visione del mondo, i beni naturali, le risorse del pianeta sono prelevate quale fornitura gratuita e inesauribile senza alcun riconoscimento della nostra intima dipendenza da esse trascurando completamente il “bene natura” affidandosi esclusivamente a indicatori come il PIL, che inevitabilmente ignorano i mutamenti a cui i beni sono sottoposti: «per esempio, nel caso del capitale naturale, non si prendono in considerazione le conseguenze economiche del deterioramento degli ecosistemi, considerato una mera esternalità. La crisi ambientale degli ultimi decenni è stata sistematicamente ignorata in ambito economico: riconoscere la nostra dipendenza dalle risorse naturali e la nostra appartenenza alla natura è invece essenziale per garantire che lo sviluppo economico – a breve e a lungo termine – sia realmente sostenibile.» Lo spostamento dal un modello economico di economia lineare a quello circolare, non è un’opzione ma dovrà essere il più rapido e inclusivo possibile. 

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Lattosio negli integratori alimentari e nei farmaci

ARTICOLI

Maria Sole Facioni

AILI (Associazione Italiana
Latto-Intolleranti) APS , Lucca

Lattosio negli integratori alimentari
e nei farmaci

Focus sull’approccio del soggetto latto-intollerante verso il loro acquisto e consumo

Il lattosio è uno zucchero estremamente versatile, utilizzato frequentemente sia nell’industria alimentare sia in quella degli integratori alimentari e dei farmaci. La sua inerzia, stabilità, facilità di lavorazione e compatibilità con gli altri eccipienti lo rendono ampiamente utilizzato. L’impiego più comune del lattosio è quello di filler/volumetrico in preparazioni per uso orale, che siano compresse, capsule o losanghe e può arrivare a costituire fino al 90% del peso totale del dosaggio.

Nonostante ciò, se assunto da soggetti latto-intolleranti, coloro che presentano un deficit dell’enzima lattasi stimati essere circa il 50% della popolazione italiana, può provocare effetti collaterali negativi, soprattutto se sommato ad altre fonti di lattosio della dieta.

Questo studio ha lo scopo di indagare la presenza e ricorrenza del lattosio negli integratori e nei farmaci e il comportamento dei soggetti latto-intolleranti verso il loro acquisto. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5/2022

 

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editoriale IN5 • 2022

editoriale IN5 • 2022

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Cari lettori

Abbiamo parlato sul numero scorso del biossido di titanio per uso alimentare (E171), il cui utilizzo come additivo nell’Unione Europea è stato vietato dallo scorso agosto. In questo numero della rivista abbiamo dato spazio a un articolo che fotografa la situazione relativa alla presenza di un eccipiente largamente utilizzato negli integratori e nei farmaci, il lattosio. L’articolo vuole invitare i formulatori a una riflessione, considerato l’alto numero di consumatori intolleranti al lattosio. Vi proponiamo in seguito due articoli che parlano di innovazione: uno riguarda l’innovazione tecnologica per valutare la permeabilità di un principio attivo (in questo caso SAM-e formulata in un innovativo granulato orosolubile) e la stima del suo assorbimento orale con un modello dinamico in vitro (MIVO); l’altro descrive lo sviluppo, nell’ambito del progetto PHYTODAM, finanziato dalla Regione Lombardia, di nuovi ingredienti naturali, ottenuti dalla combinazione di un fitocomplesso con un innovativo carrier dalle spiccate proprietà stabilizzanti, estratto dal panello della Camelina sativa. Seguiamo poi le tracce del focus di questo numero: “Immunità e salute gastrointestinale”. Vi invito a leggere l’ampia revisione della Letteratura scientifica, che, partendo dalle “basi”, arriva, con un articolato percorso, a suggerire come l’opportunità di manipolare la composizione e la biodiversità del microbiota intestinale rappresenti un alto potenziale applicativo nell’industria degli integratori alimentari. L’altra rubrica di aggiornamento, dedicata a Piante e derivati botanici, ricorda come derivati vegetali di alta qualità possano contribuire alla salute dell’ambiente intestinale. L’esempio riportato è uno studio clinico relativo all’utilizzo di estratti di curcuma e boswellia, formulati con tecnologia fitosoma, in grado di attenuare il gonfiore addominale in soggetti che presentavano disbiosi a livello dell’intestino tenue e sindrome dell’intestino irritabile. Come sempre ringrazio le aziende che hanno contribuito con la presentazione dei loro ingredienti/ prodotti: in questo numero ben quattro delle sette presentazioni sono relative al focus, ma sapete che per scelta non intendiamo fare dei numeri monografici per non limitare l’informazione sulle novità che il settore ci offre. Arriviamo agli approfondimenti normativi: doveroso parlare del caso Curcuma longa, per la quale, in seguito alla nuova circolare pubblicata dal Ministero della Salute lo scorso luglio, è stata introdotta una nuova avvertenza obbligatoria e sono state eliminate le indicazioni relative agli effetti fisiologici a essa associati. Tutti gli aspetti del decreto e della circolare, compresa la rivalutazione dello status Novel Food, sono presentati con chiarezza e spirito critico, mettendo in evidenza le molte incongruenze. Troverete riportate anche notizie dalle associazioni, non solo italiane, e la panoramica degli appuntamenti passati e futuri. Tra questi, la presentazione dettagliata dei due eventi che CEC Editore ha organizzato per la giornata del 24 novembre in occasione di in-Vitality: al mattino in collaborazione con ASSOERBE e SISTE si parlerà del caso europeo dell’Aloe e dei derivati idrossiantracenici; nel pomeriggio il workshop sarà focalizzato sulle fonti alternative dei fitoderivati. Vi aspetto numerosi, non mancate! Per finire mi piace notare come le Università, incubatori di nuovi professionisti, si siano aperte a nuovi spazi per il settore della nutraceutica, alimentazione e relativa regolamentazione: un ulteriore segnale positivo che il settore è in crescita e lo sarà anche nei prossimi anni.

Buona lettura!

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L’Integratore Nutrizionale 5/2022

L’Integratore Nutrizionale 5/2022

Focus: Immunità e salute gastrointestinale

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Lattosio negli integratori alimentari e nei farmaci

Questo articolo fotografa la situazione relativa alla presenza di un eccipiente largamente utilizzato negli integratori e nei farmaci, il lattosio. L’articolo vuole invitare i formulatori a una riflessione, considerato l’alto numero di consumatori intolleranti al lattosio.

Assorbimento di S-Adenosil-L-Metionina (SAM-e) formulata in un innovativo granulato orosolubile

In questo lavoro si parla di innovazione tecnologica per valutare la permeabilità di un principio attivo (in questo caso SAM-e formulata in un innovativo granulato orosolubile) e la stima del suo assorbimento orale con un modello dinamico in vitro (MIVO).

Il progetto PHYTODAM

Si descrive lo sviluppo, nell’ambito del progetto PHYTODAM, finanziato dalla Regione Lombardia, di nuovi ingredienti naturali, ottenuti dalla combinazione di un fitocomplesso con un innovativo carrier dalle spiccate proprietà stabilizzanti, estratto dal panello della Camelina sativa.

AGGIORNAMENTI

LETTERATURA SCIENTIFICA – Alessandra Baldi, Scientific and Regulatory advisor presso NuTRE (Nutraceutical Tailored Research Ecosystem), ci parla di urbanizzazione del microbiota e dei possibili benefici della biodiversità microbica, e di come l’opportunità di manipolare la composizione e la biodiversità il microbiota intestinale rappresenti un alto potenziale applicativo nell’industria degli integratori alimentari.

HEALTH CLAIM: in questo numero diamo uno sguardo all’estero: un esempio di dichiarazione funzionale autorizzata in Giappone per un estratto di mela verde, dove esiste una regolamentazione per gli “Alimenti con indicazioni funzionali”; e la creazione, in Francia, di un database per le indicazioni sulla salute consentite in UE nonché le indicazioni tuttora on-hold, che vuole porsi come guida volta a favorire il corretto impiego delle indicazioni sulla salute da parte degli operatori del settore, appianare divergenze interpretative e facilitare le decisioni delle autorità in sede di controllo ufficiale. 

PIANTE E DERIVATI BOTANICI: il concetto di resilienza nella salute umana è una matrice complessa che interessa numerosi sistemi fisiologici compresa la salute gastrointestinale. Domenico Avenoso e Antonella Riva (INDENA) argomentano questa tematica riportando l’esempio dell’efficacia di estratti di curcuma e boswellia, formulati con tecnologia fitosoma, in soggetti che presentavano disbiosi a livello del piccolo intestino e sindrome dell’intestino irritabile.

APPROFONDIMENTI NORMATIVI – Il caso oggetto di questo approfondimento è relativo all’utilizzo della Curcuma longa, per la quale in seguito al Decreto Direttoriale del 28 luglio 2022 (5) e relativa circolare esplicativa (6), è stata introdotta una nuova avvertenza obbligatoria e sono state eliminate le indicazioni relative agli effetti fisiologici a essa associati. 

PUBBLICITA’ AL VAGLIO – Serena Ponso riporta recenti ingiunzioni e pronunce dello IAP (Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria).

AZIENDE
PUBBLIREDAZIONALE • TRUFFINI & REGGè
PUBBLIREDAZIONALE • AMITAHC

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

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BICOHAIR® UP

BICOHAIR® UP

Protezione del capello dall’inquinamento urbano

Un’eccessiva esposizione alla luce solare porta all’ossidazione stress, degradazione delle proteine della pelle e danni nelle strutture cellulari.
Queste sono le principali cause di invecchiamento precoce e numerosi disturbi della pelle.
Tuttavia, l’applicazione topica di Pro-Retinol è limitata a causa dell’instabilità di questa molecola che se non adeguatamente formulato, viene rapidamente reso inattivo.

IL TUO SCUDO PROTETTIVO CONTRO L'INQUINAMENTO URBANO

Bicohair® up

BICOHAIR®UP, prodotto da Bicosome e distribuito in Italia da LCM, è un principio attivo che funge da scudo protettivo contro l’inquinamento urbano.
Il prodotto è in grado di aderire alla cuticola del capello attraverso un’interazione di tipo elettrostatico, impedire l’adesione di particolato inquinante e di metalli pesanti presenti nell’atmosfera urbana e di proteggere quindi la funzionalità delle proteine strutturali del capello.
La tecnologia utilizzata da Bicosome si basa su un sistema di rilascio costituito da lipidi biomimetici. Tali lipidi possiedono una doppia struttura in grado di incapsulare e rilasciare attivi nei relativi strati bersaglio. Ciò consente di veicolare principi attivi perfettamente preservati nella loro funzionalità ai diversi distretti biologici e funzionali in cui è richiesta la loro azione specifica.

TIPO DI PRODOTTI
COLOUR PROTECTIVE SHAMPOOS
SHIELD PROTECTIVE SPRAYS
URBAN LEAVE ON SERUMS
POLLUTION RESTORATIVE MASKS
SPLIT ENDS SEALERS

COSMETIC TECHNOLOGY

Marco Colombo 
Sales Executive
Cosmetics Department

MColombo@lcmtrading.it

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IVUXUR®

IVUXUR®

Uno dei disturbi più comuni delle vie urinarie è la cistite. Nonostante il problema interessi principalmente il sesso femminile, lo si può riscontrare anche negli uomini, soprattutto con l’avanzare dell’età.
La principale causa d’infezione delle vie urinarie è dovuta all’adesione e alla conseguente colonizzazione a livello vescicale del batterio Escherichia coli.

IVUXUR®

Un integratore alimentare a base di PACRAN® (estratto secco di mirtillo rosso), D-mannosio, uva ursina e zinco. Grazie all’innovazione tecnologica, IVUXUR® è ora disponibile anche in compressa tristrato.

– Mirtillo rosso e uva ursina sono utili per il benessere e la funzionalità delle vie urinarie.

– Lo zinco, oltre a essere di aiuto al normale funzionamento del sistema immunitario, contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Una compressa di IVUXUR® contiene: D-Mannosio, agenti di carica: cellulosa, fosfato dicalcico, idrossipropilmetilcellulosa, carbossimetilcellulosa sodica reticolata, idrossipropilcellulosa; PACRAN® (Cranberry (Vaccinium macrocarpon Aiton) frutto estratto secco titolato al 1,5% in proantocianidine (PACs)], Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng.) foglie estratto secco titolato al 20% in derivati idrochinonici totali espressi come arbutina anidra, agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi, biossido di silicio; Bisglicinato di zinco, colorante: E172.

Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 compresse al giorno di IVUXUR®.

TABELLA NUTRIZIONALE
VALORI NUTRIZIONALI
(*) VNR: Valori Nutrizionali di Riferimento
Componenti
per dose
(1 compressa)
%VNR/dose (*)
per dose
(2 compresse)
%VNR/dose (*)
D-mannosio
500 mg
1 g
PACRAN®
(estratto secco di mirtillo rosso)
250 mg
500 mg
Uva ursina e.s. di cui arbutina anidra
125 mg
25 mg
250 mg
50 mg
Zinco
6,25 mg
62,5
12,5 mg
125

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Non ci accontentiamo di meno dell’eccellenza
— Kolinpharma —

Editoriale Innovazione in Botanicals 2 • 2022

Editoriale Innovazione in Botanicals 2 • 2022
Elena Sgaravatti

Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Siccità in numeri

È l’acqua, principio di vita secondo Talete, l’elemento per il quale, in tutto mondo, le persone risentono maggiormente delle crisi climatiche e ambientali: la terra si desertifica, i terreni fertili si riducono drammaticamente, il raccolto si impoverisce e la siccità ha la meglio. L’OMS, nel recente report pubblicato in occasione della giornata mondiale della siccità, riporta dati a dir poco allarmanti: dal 1970, i rischi meteorologici, climatici e idrici hanno rappresentato il 50% di tutti i disastri. La siccità è una delle maggiori minacce allo sviluppo sostenibile, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma è sempre più presente anche nei Paesi sviluppati. Il numero e la durata della siccità sono aumentati del 29% dal 2000 rispetto ai due decenni precedenti (WMO, 2021). Ed è sull’agricoltura che pesano drammaticamente le conseguenze: la percentuale di piante colpite dalla siccità è più che raddoppiata negli ultimi 40 anni, con circa 12 milioni di ettari di terreno persi ogni anno a causa della siccità e della desertificazione (FAO, 2017). Come riportato nel primo volume del sesto Assessment Report sul Climate Change dell’IPCC, gli aumenti osservati dal 1750 nelle concentrazioni di gas serra – principali responsabili dell’aumento della temperatura – sono inequivocabilmente causati dalle attività umane: «Ci sono elementi di instabilità dei sistemi che regolano lo stato del Sistema Terra e possono evolvere in maniera irreversibile. Abbiamo un diffuso inquinamento dell’aria, del suolo, dell’acqua e degli oceani, attraverso l’uso di minerali, prodotti chimici e altre sostanze». Fatti e cifre inesorabili che raccontano e dettagliano lo stato di sofferenza del nostro pianeta e che, inequivocabilmente, conducono alla necessità urgente di cambiamento del modello lineare di consumo, lo stesso adottato dagli esordi della nostra rivoluzione industriale e fatto di sottrazione delle risorse, di ipersfruttamento e depauperamento del terreno e connotato da sprechi lungo il percorso della catena distributiva. È tempo quindi di adottare cambiamenti profondamente trasformativi del nostro modello economico, fruendo non una ma le numerose opzioni che la comunità scientifica mette a disposizione: dalle colture fuori suolo, al riutilizzo degli scarti per ottenere materie prime seconde “upcycled”, alla urgente adozione di cultivar resistenti ai parassiti e alla siccità come quelle messe a disposizione dalle Tecniche di Evoluzione Assisitita (TEA). Proprio in merito alla possibilità di avvalersi di quanto la ricerca scientifica ha raggiunto sulle cultivar “ibridate” con il metodo TEA, valorizzando la straordinaria biodiversità della flora italiana, è bene fare una riflessione: se è normale, anzi ovvio, che in condizioni ordinarie le scoperte scientifiche tengano un passo ben più veloce dell’adeguamento legislativo, è altrettanto plausibile che l’attuale carattere di urgenza imponga un’efficace accelerazione dei tempi di rivisitazione e di aggiornamento delle normative: per le cultivar TEA la legislazione è ferma a livello nazionale al 2003, mentre la normativa europea in materia risale addirittura al 2001, impedendo così di fatto la sperimentazione in campo, cruciale per essere pronti alla adozione di varietà resistenti ai cambiamenti climatici. Brucianti incoerenze – dettate probabilmente dalla genesi del piano da parte di aree di competenza tra loro impermeabili – si leggono anche nel “Farm to Fork” del Green Deal comunitario nel quale a fronte della necessità di ridurre il consumo di fertilizzanti e antiparassitari non si menziona neppure la possibilità di adozione delle cultivar TEA che, elettivamente, rispondono alla richiesta di “produrre di più con meno”. E ancora: per le colture vegetali in bioreattore, nella legge che regolamenta i Novel Food, sono stati adottati gli stessi stringenti criteri impiegati per le cellule di mammifero, trascurando il fatto che il mondo vegetale è biologicamente molto distante da quello animale, e che i Novel Food da materiale vegetale risultano già ampiamente normati agli articoli a essi dedicati. La sensazione è che dalla consapevolezza del “dove siamo” non si possa non intraprendere un percorso radicalmente alternativo nel passaggio da un’economia lineare a una circolare: una rigorosa conoscenza scientifica unita alla volontà politica e una visione di lungo temine costituisce il percorso per un cambiamento sostenibile, ma sono necessarie politiche responsabilizzanti e inclusive a tutti i livelli: dal cittadino alle autorità locali, dalle industrie alle Istituzioni comunitarie e nazionali, guidati da un comune obiettivo di giustizia ambientale, con l’impegno e la volontà di reale e profonda trasformazione al centro.

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Innovazione in Botanicals 2 • 2022

Innovazione in Botanicals 2 • 2022

Articoli scientifici

Aggiornamenti

• ECONOMIA CIRCOLARE: un approccio secondo i criteri dell’economia circolare sarà d’ora in poi una condizione necessaria per ogni programma di sviluppo davvero moderno. In questo numero, nello spazio di aggiornamento dedicato, Cristina Danna ne tratta i principi generali in relazione alla sostenibilità, all’adeguamento cioè dei sistemi di produzione ai vincoli di impatto ambientale.

• ABS: RISORSE GENETICHE, DIRITTI, CONDIVISIONE: Valentina Veneroso introduce la questione emergente dell’utilizzo di informazioni genetiche digitali.

• ANALISI GENETICHE: Paola Re illustra come le analisi genetiche hanno contribuito in modo determinante negli ultimi anni a uno screening qualitativo del mercato degli herbal products, necessario quanto per molti versi allarmante.

• BOTANICALS IN ACTION:  interessante, per la loro collocazione nel contesto di una progressiva trasformazione ecologica dei sistemi di produzione agricola, è l’approfondimento sulle potenzialità industriali dei derivati dei funghi, proposto da Enrica Roccotiello.

Aziende

INGREDIENTI

Rhodiola Rosea Extract

Potente adattogeno naturale
Natural Ingredients Solution

INNOVAZIONE
DI PROCESSO

Principi attivi innovativi dal recupero di biomassa del Fico d'India

Boniser - Bionap

Prospettive

In questa sezione trovano spazio gli aggiornamenti regolatori e scientifici, le novità dal mercato delle associazioni di categoria e la presentazione di corsi e congressi e ultimo, ma non meno importante, un’interessante intervista ad Alessandro Algeri. 

INTERVISTA

ad Alessandro Algeri • direttore tecnico Cultipharm

Piante medicinali in vertical farm

Verso una qualità mirata dei botanici?

BUONA LETTURA!

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Su questo numero hanno scritto per noi…

Elisa Ardemani

Cristina Danna

Violetta Insolia

Elisa Barbieri

Lucia Ferron

Valerio Mezzasalma

Simone Di Piazza

Valentina Veneroso

Enrica Roccotiello