L’Integratore Nutrizionale 6/2022

L’Integratore Nutrizionale 6/2022

Focus: salute cardiovascolare

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Estratto ottenuto dai sottoprodotti dell’orzo derivanti dall’industria della birra
Effetto su glicemia e insulinemia postprandiali
H. Ullah, A. Baldi, R. Piccinocchi, L.F. De Lellis, A. Di Minno, D.G. Buccato, G. Piccinocchi, R. Sacchi, M. Daglia

Barrette funzionali da agricoltura circolare
Caratterizzazione di ingredienti innovativi di origine vegetale e studio in vivo sull’uomo

M. Campo, S. Urciuoli, R. Bernini, N. Villanova, G. Marrone, M. Di Lauro, C. Guerriero, A. Parisi, N. Di Daniele, A. Noce

Rilascio colonico di ingredienti nutraceutici
Strategie food-grade per la produzione di carrier microparticellari
R. Pignatello, S. Rizzo

AGGIORNAMENTI
Letteratura scientifica

Salute cardiovascolare
Un tentativo di osservare la tematica da una prospettiva differente
Alessandra Baldi

Health claim

FORTIGEL® ottiene l’approvazione dell’indicazione sulla salute in Brasile
Oliver Wolf

Approfondimenti formulativi

Nutraceutici per dislipidemia e controllo glicemico
Le sfide formulative per la biodisponibilità e l’efficacia
Andrea Fratter

Piante e derivati botanici

Botanicals Adulterants Monitor
Adulterazione dello zafferano
Tiziana Mennini

Approfondimenti normativi

Pelargonium sidoides
Nota del ministero della salute e applicazioni pratiche
Armando Antonelli

AZIENDE
INTERVISTA • METAGENICS

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

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Cosmetic Technology 6, 2022

Cosmetic Technology 6, 2022

25 anni
di informazione scientifica

sostenibilità e ingredienti naturali

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Il lancio di prodotti per la protezione solare contenenti i filtri UV minerali, quali biossido di titanio (TiO2) e ossido di zinco (ZnO), è in aumento, poiché sempre più marchi di cosmetici stanno seguendo questa tendenza. Il mercato mondiale dei filtri solari minerali sta registrando un CAGR di oltre il 5% tra il 2020 e il 2030, in cui il filtro UV minerale attualmente preferito è lo ZnO. Gli attuali utilizzatori di filtri solari minerali hanno una percezione positiva dell’effetto protettivo e della delicatezza di questi ingredienti, mentre chi ancora non li utilizza, li sta valutando per il futuro, ma i principali ostacoli finora sono stati le caratteristiche sensoriali del prodotto. Per convincere nuovi utilizzatori, i consumatori devono essere istruiti meglio sui filtri UV minerali e le formule devono avere un’eccellente sensazione sulla pelle e un ridotto effetto bianco.

Zinc about it
Mineral UV filters: what you need to know about them
The launch of sunscreen products containing the mineral UV filters Titanium Dioxide (TiO2) and Zinc Oxide (ZnO) is increasing, as more cosmetic brands are following this trend. The global mineral sunscreens market is registering a CAGR of over 5% between 2020 and 2030, in which the currently preferred mineral UV filter is ZnO. Current users of mineral sunscreens have a positive perception of the protective effect and the gentle ingredients, while non-users are considering buying mineral sunscreens in the future, but the main obstacles so far have been sensorial product characteristics. To convince non-users, consumers need to be better educated about mineral UV filters and formulas with excellent skin feel and minimal whitening effect.

In seguito all’emergenza sanitaria globale di COVID-19 dovuta a SARS-CoV-2, sono stati commercializzati moltissimi prodotti disinfettanti o cosmetici igienizzanti per le mani contenenti etanolo, che esercita azione disinfettante quando presente a elevate concentrazioni (≥80% v/v secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità) (1) ed è, ad oggi, in fase di revisione come attivo in prodotti biocidi per l’igiene umana e animale (2). Nonostante la rilevanza di questi prodotti per l’igiene personale, in generale, e, in particolare, nella situazione contingente, il loro uso frequente non solo nell’arco della giornata ma anche nel medio-lungo termine (settimane, mesi ecc.) può provocare secchezza e screpolature sulla cute, dermatiti o reazioni allergiche per via dell’alterazione del film idrolipidico della pelle, a seconda della sensibilità di ciascun utilizzatore (3-6). Per prevenire i sopracitati effetti collaterali, una soluzione potrebbe essere quella di arricchire le formulazioni “tradizionali” con ingredienti funzionali innovativi. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di preparare un gel idroalcolico arricchito con sericina, una proteina della seta nota per avere proprietà idratanti, lenitive e un effetto antiossidante (7-9), tutte caratteristiche estremamente rilevanti per la pelle e ricercate dall’industria cosmetica. Nello specifico, sono state studiate sei formulazioni diverse tra loro per il tipo di viscosizzante impiegato, dal momento che questo eccipiente può influenzare oltre alle caratteristiche del prodotto finito, anche l’efficienza del processo produttivo, e può incidere sul livello di gradimento della preparazione da parte dell’utilizzatore finale.

I gel idroalcolici sono stati preparati utilizzando etanolo dal momento che in letteratura è riportato che, rispetto a isopropanolo e n-propanolo, è dotato di una maggiore tollerabilità cutanea (10).

La sericina derivante dalla seta (SS) impiegata in questo lavoro è un prodotto di scarto di un’industria tessile italiana (Artefil, Luisago). L’upcycling di sericina, oltre a evitare lo spreco di questa preziosa proteina, apporta un notevole valore aggiunto alla formulazione, soddisfacendo la crescente e incessante domanda di sostenibilità ambientale che oggigiorno è un aspetto fondamentale su cui l’industria punta molto.

aggiornamenti
Linee Guida

Anna Ciranni

Segnalazioni Rapex

Anna Ciranni

Regulatory

Ingredienti cosmetici nel Regno Unito: come sono gestiti dalle autorità? • F. Rapolla

Regulatory

Etichettatura ambientale degli imballaggi • S. Arnica

Andare In
Into The Lab

Esotico riciclo • Camilla Crescentini

Perché ci piace

Naturalità e sostenibilità • Laboratorio Cosmopolita

Eccellenze Italiane

Hypericum perforatum extract • Gianpiera Spada

Letteratura

Lorella Giovannelli

Approfondimenti Cosmetici

Upcycling di feccia, vinaccia e materia tartarica

Approfondimenti Cosmetici

La valenza etica e sociale della cosmetica

Approfondimenti Cosmetici

Cannabis Sativa Seed Oil e Cannabidiol

Scelte e azioni verso una comunicazione sostenibile • Barbara Panzeri

aziende

ACTIVE CONCEPTS
HUWELL CHEMICALS

AC WATER KEFIR PHA

ACTIVE UP
SILAB

PEPTILIUM®

PHARMA COSM POLLI
AQIA

Phytocare AOX

VARIATI
SYNERGIO

BiomEco™ 94

SON’ACTIVE ANTI DANDRUFF ORGANIC prodotto da Laboratoire Soniam e distribuito in Italia da LCM, è un principio attivo a base acquosa costituito da una miscela di tre estratti vegetali (calendula, rosmarino e salice bianco), titolato in zinco e acidi floreali (acido citrico), in grado di prevenire e trattare il problema della forfora in modo naturale.

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VISION OF VISUAL

VISION OF VISUAL

Scelte e azioni verso una comunicazione sostenibile
Barbara Panzeri

Barbara Panzeri

Digital graphic artist
RONFstyle.com
rontstyle@gmail.com

VISION OF VISUAL

Scelte e azioni verso una comunicazione sostenibile

In questa sesta rubrica di Vision of Visual dedicata al tema della sostenibilità ho il piacere di parlarvi di un piccolo quanto
immenso strumento con una potenzialità esponenziale: il PDF Multimediale, smart e green per comunicare in modo
sostenibile.

Essere rispettosi dell’ambiente significa anche fare delle scelte nel tempo che siano coerenti con i propri valori, con la
consapevolezza che ognuno di noi nel suo piccolo può fare la differenza; grazie al PDF Multimediale hai la possibilità di
rendere sostenibile il tuo prodotto sotto ogni aspetto, anche quello comunicativo, oltre che nella sua composizione.

COSMETIC TECHNOLOGY

Barbara Panzeri
Digital Graphic Artist

ronfstyle@gmail.com

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EDITORIALE • MAKEUP TECHNOLOGY AUTUNNO/INVERNO 2022

EDITORIALE • MAKEUP TECHNOLOGY AUTUNNO/INVERNO 2022

Riccardo Rossi

Direttore scientifico
di MakeUp Technology

MAGIC CREAM

«L’emulsione è un sistema in cui due fasi che naturalmente non starebbero assieme sono forzate a farlo. Quindi non chiedetevi se un’emulsione si separerà nelle due fasi iniziali, ma quando…». 

Questa è la frase che la docente di Tecnica Farmaceutica I, durante il mio quarto anno del corso universitario in Farmacia, ha usato per iniziare la sua lezione sul mondo delle emulsioni.

Eccoci quindi arrivati a quella che è forse la più grande famiglia dei prodotti per il makeup che abbiamo trattato in questi ultimi quattro numeri di MakeUp Technology: le emulsioni, appunto. 

Si tratta di una categoria di formulazioni chimiche che, personalmente, mi hanno sempre affascinato parecchio.

Ricordo, infatti, come le tecniche e gli ingredienti utilizzati per prolungare quanto più possibile questa “precarietà” dello stato emulsione mi siano parse da subito, dal punto di vista formulistico, come una sfida che necessitava di un’ottima preparazione di base e di una buona esperienza di preparazione dell’emulsione stessa. In effetti a distanza di anni, posso confermare come sia esattamente così!

Quando si parla di emulsioni nel campo del makeup, benché esistano ottimi prodotti in commercio sotto forma di rossetti, ombretti, correttori ecc., si pensa solitamente a uno dei prodotti che non manca mai, e che non deve e può mancare, nel beauty case di nessuna donna: il fondotinta (in questo caso liquido).

Messi un po’ da parte durante l’estate, i fondotinta tornano protagonisti dell’autunno, anzi diventano veri must-have con l’arrivo del freddo. Non solo perché, come mostrato dalle passerelle, il nude look dominerà i trend di stagione, ma anche per le loro nuove formulazioni che, sempre più simili a quelle skincare, permettono di proteggere ulteriormente la pelle.

Il fondotinta è infatti un prodotto essenziale nella beauty routine, in quanto dona freschezza e luminosità a qualsiasi tipologia di pelle; del resto, è ormai risaputo come un colorito radioso e il più possibile naturale sia in grado di trasmettere un senso di essenzialità e di bellezza autentica.

Da dove iniziare per trovare il perfetto nude look per la propria pelle? Secondo gli attuali trend seguiti dai più influenti MakeUp Artist, il fondotinta deve avere una texture fluida, quasi trasparente alla vista ma soprattutto impercettibile sulla pelle perché dalla consistenza leggera. Per un effetto naturale garantito.

Le formule di ultima generazione sono molto modulabili, quasi su misura, e adattabili alle esigenze personali e al tipo di pelle. Se il fondotinta compatto risulta più comodo, veloce e pratico, le texture fluide garantiscono, invece, maggiore comfort e performance.

Viene spontaneo chiedersi se di fronte a tanta tecnologia, esistano ancora delle differenze tra il fondotinta e le tanto famose e chiacchierate BB e CC cream. In realtà, decisamente meno rispetto al passato. Prima la distinzione era maggiore, i fondotinta erano molto più coprenti mentre le BB cream erano leggere e impalpabili e le CC cream avevano proprietà skincare specifiche. Invece oggi, tutto è più leggero ma anche più skincare. In generale, si può dire che BB e CC cream siano indicate per coloro che desiderano un prodotto pratico più vicino al trattamento, mentre il fondotinta rimane un prodotto irrinunciabile per chi desidera un effetto makeup sofisticato.

Infine, chi cerca una soluzione ibrida a metà tra trattamento e base, adesso può contare su creme “all in one” che non solo idratano e proteggono ma sublimano il colorito e l’incarnato con effetto perfezionante.

Tra skincare e makeup: in questa “terra di mezzo” si collocano i fondotinta di nuova formulazione. Una sorta di ibridizzazione che si avvale di ultime tecnologie e ingredienti assolutamente performanti.

Si tratta di trattamenti che aiutano a migliorare la superficie cutanea, così da riflettere meglio la luce e far apparire la pelle più giovane.

Come dire…delle vere e proprie “magic cream”!

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Cosmetic Technology 5, 2022

Cosmetic Technology 5, 2022

25 anni
di informazione scientifica

SPORT, ESPORT, ACTIVE BEAUTY

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Le ciclodestrine (CD) sono oligosaccaridi ciclici composte da unità di glucosio. 
Le più comuni sono le ciclodestrine α, β e γ, formate rispettivamente da 6, 7, e 8 unità di glucosio. 
Le CD possono essere prodotte in modo relativamente economico da materiali come l’amido, attraverso protocolli di green chemistry. Pertanto, sono considerate degli ingredienti di derivazione naturale. Studi tossicologici hanno dimostrato la loro sicurezza nell’utilizzo sia cosmetico sia alimentare.
La loro storia inizia nel 1891, quando Villiers studia dei peculiari cristalli che si rivelano essere stabili in condizioni di idrolisi acida e che non posseggono proprietà riducenti. 
Dopo più di cento anni, le CD sono ancora di importante interesse. 
La loro struttura toroidale a tronco di cono gli consente di formare complessi di inclusione con molecole-ospiti (guest). Ciò le rende particolarmente utili nello stabilizzare gli ospiti contro l’ossidazione e la luce e nell’aumentarne la solubilità e la biodisponibilità. 
Le CD hanno largo impiego anche nella loro forma non complessata. Infatti, per esempio, quando non complessate sono in grado di sequestrare i cattivi odori. 
Il costo relativamente contenuto e la loro versatilità hanno permesso alle CD e ai loro derivati, di trovare spazio in molteplici settori, in particolare nella cosmesi.

Ciclodextrins
Versatile ingredients with multiple applications
Cyclodextrins are cyclic oligosaccharides made of glucose units. The most common are the α-, β- and γ-cyclodextrins, that comprise 6,7, and 8 glucose units respectively.
They can be manufactured inexpensively starting from simple raw materials like starch, according to green chemistry protocols. Hence, they are classified as naturally derived ingredients. Furthermore, toxicology studies showed they are safe in both the cosmetic and food use.
Their story begins in 1891, when Villiers studies some peculiar crystals which proved stable under acid hydrolysis conditions, and did not possess reducing properties. After more than a hundred years, CDs are still of great interest. Their truncated cone and toroidal structure allow CDs to form inclusion complexes with guest molecules. This makes them particularly useful in stabilizing the guests against oxidation and light, and in increasing their solubility in water and bioavailability. CDs are also widely used in their non-complexed form. In fact, for example, when they are free, they are able to trap body odor. The relatively low cost and versatility have allowed CDs, and their derivatives, to find space in many sectors; in particular, they allow various interesting uses in cosmetics.

Questo studio mira a valutare gli effetti della luce blu (Blue light, BL) utilizzando un modello di pelle ex vivo, e a testare l’efficacia della L-Carnosina nel proteggere la pelle dagli effetti della BL. Biopsie di pelle umana (ottenute da chirurgia plastica addominale) sono state trattate topicamente con L-Carnosina ed esposte a BL (80 e 120 J/cm2). L’effetto della BL sull’ossidazione e la pigmentazione è stato quantificato valutando le specie reattive dell’ossigeno (ROS) e la proteina Melanoma antigen recongnized by T cells 1 (Melan-A), che si trova sulla superficie dei melanociti. La valutazione dei ROS è stata eseguita con il metodo della diclorofluoresceina diacetato (DCFH-DA), mentre l’induzione della pigmentazione è stata valutata misurando la quantità di cellule Melan-A positive nello strato basale.
Si è osservato che BL aumenta in modo statisticamente significativo e dose-dipendente la produzione di ROS. Inoltre, è stato osservato un aumento statisticamente significativo di cellule Melan-A positive con la dose di 120 J/cm2 di BL. La L-Carnosina mostra un notevole effetto antiossidante riducendo sia i ROS sia le cellule Melan-A positive. L’aumento dei livelli di ROS, così come l’effetto pro-pigmentante, ci porta a concludere che la BL esercita un effetto pro-ossidativo sulla pelle. La L-Carnosina sembra fornire un’importante protezione dagli effetti della BL riducendo sia i ROS che le cellule Melan-A positive, potrebbe quindi essere considerata una soluzione valida per diminuire gli effetti negativi delle radiazioni della BL sulla pelle.

 

Effects of blue light on skin pigmentation and oxidation in an ex vivo model
Evaluation of the activity of L-Carnosine
This study aims to evaluate the effects of blue light (BL) using an ex vivo skin model, and to test the effectiveness of L-Carnosine in protecting the skin from the effects of BL. Human skin biopsies (obtained from abdominal plastic surgery) were topically treated with L-Carnosine and exposed to BL (80 and 120 J/cm2). The effect of BL on oxidation and pigmentation was quantified by evaluating reactive oxygen species (ROS) and the protein Melanoma antigen recongnized by T cells 1 (Melan-A), which is found on the surface of melanocytes. ROS evaluation was performed with the dichlorofluorescein diacetate (DCFH-DA) method, while induction of pigmentation was evaluated by measuring the amount of positive Melan-A cells in the basal layer.
We observed that BL statistically significantly and dose-dependently increases ROS production. Furthermore, a statistically significant increase in Melan-A positive cells was observed with the dose of 120 J/cm2 of BL. L-Carnosine shows a remarkable antioxidant effect by reducing both ROS and Melan-A positive cells. The increase in ROS levels, as well as the pro-pigmenting effect, leads us to conclude that BL exerts a pro-oxidative effect on the skin. L-Carnosine seems to provide important protection from the effects of BL by reducing both ROS and Melan-A positive cells, so it could be considered a valid solution to reduce the negative effects of BL radiation on the skin.

Il coolhunting è un innovativo strumento di marketing che, basandosi sull’osservazione del contesto socioculturale, permette di tradurre i risultati delle ricerche in trend futuri. Nell’articolo si spiega come dall’analisi dell’archetipo e metatrend dell’albero sia stato possibile individuare un’applicazione cosmetica di tendenza: i prodotti stick per il viso. 

Concrete wellness
From archetype to cosmetic trend
Coolhunting is an innovative marketing tool. It observes socio-cultural contexts making it possible to translate research results into future trends. The article explains how an up to the minute cosmetic application (stick skincare products for the face) has been developed, thanks to an analysis of the archetype and metatrend of the tree.

aggiornamenti
Segnalazioni Rapex

Anna Ciranni

Into The Lab

Allenamento in dispenser • Camilla Crescentini

Perché ci piace

Sport & Active Beauty • Laboratorio Cosmopolita

Eccellenze Italiane

Floriana Sergio

Letteratura

Lorella Giovannelli

Approfondimenti Cosmetici

Federica Colombo • Arianna Maria Giani • Lorella Giovannelli
Alice Picco

NATRUE

Deodoranti e cosmetici naturali per la pelle degli sportivi
Diana Malcangi

La nuova era degli sport esperienziali • Barbara Panzeri

aziende

VARIATI – BARNET

CapiSeal

ACTIVE UP
TOYO SUGAR REFINING CO.

C-mo 2G™

PHARMA COSM POLLI
AQIA

Gemstones

DEIMOS GROUP
ROBERTET GROUP

CBD Isolate

BREGAGLIO
BOTANICALSPLUS

BP-BOTANILYTE™ PEB

BICOHAIR®UP, prodotto da Bicosome e distribuito in Italia da LCM, è un principio attivo che funge da scudo protettivo contro l’inquinamento urbano.

Su questo numero presentiamo…

Intelligenza artificiale al servizio dell’arte profumiera

La digitalizzazione dei servizi è spesso la chiave del successo. Abbiamo incontrato Alfonso Álvarez-Prieto, General Manager e Founder di Scentmate by Firmenich, che ci ha raccontato un nuovo modello di business pensato per rendere più facile la vita in particolare dei piccoli imprenditori indipendenti.

Ogni progetto comincia con una ricerca

Cosmetitrovo nasce dall’idea di una chimica formulatrice ed è utile per promuovere e semplifi care l’interazione online tra chi cerca e chi offre. Ciascun anello della fi liera si compone da un lato di coloro che quotidianamente hanno la necessità di ricercare prodotti e servizi e, dall’altro, fornitori che per proporsi ai potenziali clienti utilizzano molteplici vetrine. L’obiettivo è stato creare un luogo virtuale che desse la possibilità di incontrarsi e generare collaborazioni, come in una fi era online sempre aperta. Ne è scaturito un unico database facilmente fruibile da “sfogliare” virtualmente, a disposizione dei professionisti alle prese con svariati progetti che hanno il bisogno di vagliare quante più alternative possibili in poco tempo. Abbiamo incontrato Maria Randazzo, amministratore e co-founder di Cosmetitrovo, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscere più da vicino questo progetto e capire come le aziende lo possono utilizzare al meglio.

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BUONA LETTURA!

Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Articoli scientifici

Aggiornamenti

• ECONOMIA CIRCOLARE: Cristina Danna ci presenta lo stato dell’arte della produzione di bioplastiche biodegradabili da scarti vegetali in economia circolare. 

• ANALISI GENETICHE: in questo numero nella rubrica di aggiornamento di FEM2 Ambiente, mettiamo in luce come possa essere di attualità, oggi e nel prossimo futuro, la gestione delle filiere di derivati naturali attraverso la metodologia blockchain, tramite in particolare il tracciamento del DNA.

• BOTANICALS IN ACTION:  la complessità della gestione di un problema multifattoriale, come l’aumento delle allergie alimentari, che non si risolve solo con l’esclusione delle diete di alcuni cibi, ma che richiede l’intervento coordinato di molti attori pubblici e privati necessario per garantire sicurezza e sostenibilità delle filiere produttive è proposta nella rubrica curata da Enrica Roccotiello.

Aziende

INGREDIENTE
AMITAHC

ALLICYS®

Estratto da aglio nero contente
S-Allyl-L-cisteina
amita health care Italia
flanat research

INGREDIENTE
CARLO SESSA

Salvia™

Un booster naturale per il supporto cognitivo
carlo sessa
sibelius™ natural products

INGREDIENTE • ROELMI HPC

SELECTSIEVE® OPTICHOL

Dal cuore dell’olivo un valido supporto
per l’ipercolesterolemia
roelmi hpc

INNOVAZIONE
DI PRODOTTO

Dalle proteine isolate alla rete di biopolimeri compenetranti

FILMEXEL®, film naturale protettivo e lifting
a effetto seconda pelle
SILAB • ACTIVE UP

Prospettive

In questa sezione trovano spazio gli aggiornamenti regolatori e scientifici, le novità dalle associazioni di categoria e la presentazione di corsi e congressi.

BUONA LETTURA!

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Su questo numero hanno scritto per noi…

Gianluca Bonsanto

Cristina Danna

Lucia Ferron

Valerio Mezzasalma

Daniele Naviglio

Enrica Roccotiello

Martina Trentini

Barbara Zavan

Editoriale
Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Editoriale
Innovazione in Botanicals 3 • 2022

Elena Sgaravatti
Direttore scientifico
di Innovazione in Botanicals

Verso un modello compatibile con la natura

Ho avuto modo di recente di imbattermi nella pubblicazione di un documento del quale suggerisco un’attenta lettura: Rapporto ASviS 2021 L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che raccoglie i dati di una dettagliata analisi della situazione globale, europea e italiana rispetto allo stato di avanzamento dei Goal e Target dell’Agenda 2030 ma che, soprattutto, raccoglie proposte e riflessioni sul tema, prendendo a riferimento anche altri autorevoli documenti. 

Dal confronto con gli altri Paesi europei la situazione italiana appare critica e mostra ampi margini di miglioramento e la necessità di cambiare velocemente passo per raggiungere gli obiettivi del 2030; tuttavia, tra gli indicatori degni di nota, l’Italia si dimostra virtuosa nel maggiore tasso di circolarità della materia (19,5% contro 11,8% della media UE) risultando così al quarto posto, dopo Olanda, Francia e Belgio, per l’obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili.

Questo traguardo è coerente con la posizione italiana nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione di biomateriali, nella gestione delle biomasse vegetali che ha alimentato e sta generando start up innovative e di eccellenza in diversi settori industriali, dal tessile all’automotive, alle bioplastiche ma anche nel settore dell’alimentazione e della salute come d’altro canto testimoniato dagli articoli pubblicati in questo numero: gli esosomi da residui di lavorazione di mela e le bioplastiche da materiali vegetali.

All’interno dello stesso documento si cita un altro tesoro documentale: The Economics of Biodiversity: the Dasgupta Review2, pubblicato all’inizio del 2021, e commissionato dal Governo britannico all’economista e professore emerito alla Cambridge University, Partha Dasgupta, che lo ha redatto coadiuvato da un’ampia squadra interdisciplinare di autorevoli specialisti. Una tesi che riporta e che merita una riflessione attenta da parte di tutti è: dall’inizio del Novecento il pensiero economico ha fondato le sue radici assumendo una ingannevole e pericolosa utopia, la realizzazione di un mondo svincolato dalla natura, dalla quale l’uomo, attraverso la tecnologia, ne risulta addirittura liberato e non più soggiogato. 

In questa visione del mondo, i beni naturali, le risorse del pianeta sono prelevate quale fornitura gratuita e inesauribile senza alcun riconoscimento della nostra intima dipendenza da esse trascurando completamente il “bene natura” affidandosi esclusivamente a indicatori come il PIL, che inevitabilmente ignorano i mutamenti a cui i beni sono sottoposti: «per esempio, nel caso del capitale naturale, non si prendono in considerazione le conseguenze economiche del deterioramento degli ecosistemi, considerato una mera esternalità. La crisi ambientale degli ultimi decenni è stata sistematicamente ignorata in ambito economico: riconoscere la nostra dipendenza dalle risorse naturali e la nostra appartenenza alla natura è invece essenziale per garantire che lo sviluppo economico – a breve e a lungo termine – sia realmente sostenibile.» Lo spostamento dal un modello economico di economia lineare a quello circolare, non è un’opzione ma dovrà essere il più rapido e inclusivo possibile. 

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Lattosio negli integratori alimentari e nei farmaci

ARTICOLI

Maria Sole Facioni

AILI (Associazione Italiana
Latto-Intolleranti) APS , Lucca

Lattosio negli integratori alimentari
e nei farmaci

Focus sull’approccio del soggetto latto-intollerante verso il loro acquisto e consumo

Il lattosio è uno zucchero estremamente versatile, utilizzato frequentemente sia nell’industria alimentare sia in quella degli integratori alimentari e dei farmaci. La sua inerzia, stabilità, facilità di lavorazione e compatibilità con gli altri eccipienti lo rendono ampiamente utilizzato. L’impiego più comune del lattosio è quello di filler/volumetrico in preparazioni per uso orale, che siano compresse, capsule o losanghe e può arrivare a costituire fino al 90% del peso totale del dosaggio.

Nonostante ciò, se assunto da soggetti latto-intolleranti, coloro che presentano un deficit dell’enzima lattasi stimati essere circa il 50% della popolazione italiana, può provocare effetti collaterali negativi, soprattutto se sommato ad altre fonti di lattosio della dieta.

Questo studio ha lo scopo di indagare la presenza e ricorrenza del lattosio negli integratori e nei farmaci e il comportamento dei soggetti latto-intolleranti verso il loro acquisto. […]

Articolo integrale pubblicato su L’Integratore Nutrizionale 5/2022

 

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editoriale IN5 • 2022

editoriale IN5 • 2022

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

Cari lettori

Abbiamo parlato sul numero scorso del biossido di titanio per uso alimentare (E171), il cui utilizzo come additivo nell’Unione Europea è stato vietato dallo scorso agosto. In questo numero della rivista abbiamo dato spazio a un articolo che fotografa la situazione relativa alla presenza di un eccipiente largamente utilizzato negli integratori e nei farmaci, il lattosio. L’articolo vuole invitare i formulatori a una riflessione, considerato l’alto numero di consumatori intolleranti al lattosio. Vi proponiamo in seguito due articoli che parlano di innovazione: uno riguarda l’innovazione tecnologica per valutare la permeabilità di un principio attivo (in questo caso SAM-e formulata in un innovativo granulato orosolubile) e la stima del suo assorbimento orale con un modello dinamico in vitro (MIVO); l’altro descrive lo sviluppo, nell’ambito del progetto PHYTODAM, finanziato dalla Regione Lombardia, di nuovi ingredienti naturali, ottenuti dalla combinazione di un fitocomplesso con un innovativo carrier dalle spiccate proprietà stabilizzanti, estratto dal panello della Camelina sativa. Seguiamo poi le tracce del focus di questo numero: “Immunità e salute gastrointestinale”. Vi invito a leggere l’ampia revisione della Letteratura scientifica, che, partendo dalle “basi”, arriva, con un articolato percorso, a suggerire come l’opportunità di manipolare la composizione e la biodiversità del microbiota intestinale rappresenti un alto potenziale applicativo nell’industria degli integratori alimentari. L’altra rubrica di aggiornamento, dedicata a Piante e derivati botanici, ricorda come derivati vegetali di alta qualità possano contribuire alla salute dell’ambiente intestinale. L’esempio riportato è uno studio clinico relativo all’utilizzo di estratti di curcuma e boswellia, formulati con tecnologia fitosoma, in grado di attenuare il gonfiore addominale in soggetti che presentavano disbiosi a livello dell’intestino tenue e sindrome dell’intestino irritabile. Come sempre ringrazio le aziende che hanno contribuito con la presentazione dei loro ingredienti/ prodotti: in questo numero ben quattro delle sette presentazioni sono relative al focus, ma sapete che per scelta non intendiamo fare dei numeri monografici per non limitare l’informazione sulle novità che il settore ci offre. Arriviamo agli approfondimenti normativi: doveroso parlare del caso Curcuma longa, per la quale, in seguito alla nuova circolare pubblicata dal Ministero della Salute lo scorso luglio, è stata introdotta una nuova avvertenza obbligatoria e sono state eliminate le indicazioni relative agli effetti fisiologici a essa associati. Tutti gli aspetti del decreto e della circolare, compresa la rivalutazione dello status Novel Food, sono presentati con chiarezza e spirito critico, mettendo in evidenza le molte incongruenze. Troverete riportate anche notizie dalle associazioni, non solo italiane, e la panoramica degli appuntamenti passati e futuri. Tra questi, la presentazione dettagliata dei due eventi che CEC Editore ha organizzato per la giornata del 24 novembre in occasione di in-Vitality: al mattino in collaborazione con ASSOERBE e SISTE si parlerà del caso europeo dell’Aloe e dei derivati idrossiantracenici; nel pomeriggio il workshop sarà focalizzato sulle fonti alternative dei fitoderivati. Vi aspetto numerosi, non mancate! Per finire mi piace notare come le Università, incubatori di nuovi professionisti, si siano aperte a nuovi spazi per il settore della nutraceutica, alimentazione e relativa regolamentazione: un ulteriore segnale positivo che il settore è in crescita e lo sarà anche nei prossimi anni.

Buona lettura!

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L’Integratore Nutrizionale 5/2022

L’Integratore Nutrizionale 5/2022

Focus: Immunità e salute gastrointestinale

ARTICOLI
AGGIORNAMENTI
AZIENDE
ARTICOLI

Lattosio negli integratori alimentari e nei farmaci

Questo articolo fotografa la situazione relativa alla presenza di un eccipiente largamente utilizzato negli integratori e nei farmaci, il lattosio. L’articolo vuole invitare i formulatori a una riflessione, considerato l’alto numero di consumatori intolleranti al lattosio.

Assorbimento di S-Adenosil-L-Metionina (SAM-e) formulata in un innovativo granulato orosolubile

In questo lavoro si parla di innovazione tecnologica per valutare la permeabilità di un principio attivo (in questo caso SAM-e formulata in un innovativo granulato orosolubile) e la stima del suo assorbimento orale con un modello dinamico in vitro (MIVO).

Il progetto PHYTODAM

Si descrive lo sviluppo, nell’ambito del progetto PHYTODAM, finanziato dalla Regione Lombardia, di nuovi ingredienti naturali, ottenuti dalla combinazione di un fitocomplesso con un innovativo carrier dalle spiccate proprietà stabilizzanti, estratto dal panello della Camelina sativa.

AGGIORNAMENTI

LETTERATURA SCIENTIFICA – Alessandra Baldi, Scientific and Regulatory advisor presso NuTRE (Nutraceutical Tailored Research Ecosystem), ci parla di urbanizzazione del microbiota e dei possibili benefici della biodiversità microbica, e di come l’opportunità di manipolare la composizione e la biodiversità il microbiota intestinale rappresenti un alto potenziale applicativo nell’industria degli integratori alimentari.

HEALTH CLAIM: in questo numero diamo uno sguardo all’estero: un esempio di dichiarazione funzionale autorizzata in Giappone per un estratto di mela verde, dove esiste una regolamentazione per gli “Alimenti con indicazioni funzionali”; e la creazione, in Francia, di un database per le indicazioni sulla salute consentite in UE nonché le indicazioni tuttora on-hold, che vuole porsi come guida volta a favorire il corretto impiego delle indicazioni sulla salute da parte degli operatori del settore, appianare divergenze interpretative e facilitare le decisioni delle autorità in sede di controllo ufficiale. 

PIANTE E DERIVATI BOTANICI: il concetto di resilienza nella salute umana è una matrice complessa che interessa numerosi sistemi fisiologici compresa la salute gastrointestinale. Domenico Avenoso e Antonella Riva (INDENA) argomentano questa tematica riportando l’esempio dell’efficacia di estratti di curcuma e boswellia, formulati con tecnologia fitosoma, in soggetti che presentavano disbiosi a livello del piccolo intestino e sindrome dell’intestino irritabile.

APPROFONDIMENTI NORMATIVI – Il caso oggetto di questo approfondimento è relativo all’utilizzo della Curcuma longa, per la quale in seguito al Decreto Direttoriale del 28 luglio 2022 (5) e relativa circolare esplicativa (6), è stata introdotta una nuova avvertenza obbligatoria e sono state eliminate le indicazioni relative agli effetti fisiologici a essa associati. 

PUBBLICITA’ AL VAGLIO – Serena Ponso riporta recenti ingiunzioni e pronunce dello IAP (Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria).

AZIENDE
PUBBLIREDAZIONALE • TRUFFINI & REGGè
PUBBLIREDAZIONALE • AMITAHC

Questi argomenti e tante altre NOTIZIE ti aspettano su questo numero... BUONA LETTURA!

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