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F. Damato
Chimico, cosmetologo e tecnico-tricologo, ATELIER COSMETICO

→ francesca.damato@ateliercosmetico.it

The role of certain cosmetics in the treatment of seborrheic dermatitis on the scalp

Seborrheic dermatitis (SD) is a chronic inflammatory condition that mainly affects the scalp, causing redness, itching, scaling, and greasy yellowish flakes. The exact causes are not fully understood, but the fungus Malassezia is believed to play a crucial role. SD is more common in adults between the ages of 30 and 60 and tends to worsen during cold and dry months. Treatment focuses on reducing inflammation, eliminating the fungus, and controlling sebum production. Shampoos, lotions, and creams with sebum-regulating and antimicrobial ingredients are used to manage symptoms and prevent relapses. A trial conducted on five subjects with SD showed significant improvement after using a cosmetic treatment that included a peeling cream, specific shampoo, and lotion. All patients reported a reduction in symptoms such as erythema, itching, and scaling within 30 days, demonstrating the effectiveness of targeted and consistent treatment.


La dermatite seborroica è una condizione infiammatoria cronica che colpisce principalmente il cuoio capelluto, causando arrossamenti, prurito, desquamazione e la formazione di squame untuose giallastre. Le cause non sono del tutto chiare, ma si pensa che il fungo Malassezia giochi un ruolo cruciale. La dermatite seborroica è più comune negli adulti tra i 30 e i 60 anni e tende a peggiorare nei mesi freddi e secchi. Il trattamento mira a ridurre l’infiammazione, eliminare il fungo e controllare la produzione di sebo. Shampoo, lozioni e creme con ingredienti seboregolatori e antimicrobici sono utilizzati per mantenere sotto controllo i sintomi e prevenire le recidive. Una sperimentazione condotta su cinque soggetti affetti da DS ha mostrato significativi miglioramenti dopo un trattamento cosmetico combinato con crema peeling, shampoo e lozione specifica. Tutti i clienti hanno riportato una riduzione dei sintomi come eritema, prurito e desquamazione entro 30 giorni, dimostrando l’efficacia di un trattamento mirato e costante.

F. Rispo1, L. Dondero1, G. De Negri Atanasio1, G. Allaria1, F. Tardanico1, E. Lertora 1, I. Demori6, G. Costa7, E. Marchese7, 

S. Perera-del-Rosario8,9, E. Serrano-Candelas8, M. Palomino-Schätzlein8, E. Perata2, F. Robino2, P.F. Francesco Ferrari5, 

S. Ferrando1, M. Zanotti-Russo2, J. Markus3, S. Letasiova3, E. Grasselli1,4

Da: 22nd International Congress of the European Society of Toxicology In Vitro (ESTIV 2024), Prague June 3-6, 2024.

Per definizione, un ormone è una sostanza prodotta da una ghiandola endocrina che raggiunge l’organo bersaglio attraverso il circolo sanguigno. Secondo la Commissione Europea, un Interferente Endocrino (IE) è una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazione (1). A questo proposito, il Regolamento Delegato (UE) 2023/707 (2) introduce nuove classi di pericolo (interferenza con il sistema endocrino per la salute umana e interferenza con il sistema endocrino per l’ambiente) che dovranno essere oggetto di valutazione da parte delle imprese che immettono sul mercato sostanze e miscele anche ad uso cosmetico; inoltre, definisce un interferente endocrino come la sostanza o miscela che altera una o più funzioni del sistema endocrino causando effetti nocivi su un organismo integro, la sua progenie, le popolazioni o le sottopopolazioni. Al considerandum n. 6, lo stesso Regolamento argomenta che le sostanze e le miscele con proprietà di interferenza con il sistema endocrino sono spesso persistenti, perché non degradabili dall’ambiente e pertanto rappresentano un rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. È stato dimostrato che l’interferenza con il sistema endocrino può causare determinati disturbi negli esseri umani, tra cui malformazioni congenite, disturbi dello sviluppo, della riproduzione o dello sviluppo neurologico, tumori, diabete e obesità, con un’incidenza elevata e in aumento sia nei bambini che negli adulti. Data la loro persistenza nell’ambiente, è stato anche dimostrato che le proprietà di interferenza con il sistema endocrino possono influire negativamente sulle popolazioni animali.

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BUONA LETTURA!

La missione di garantire il diritto alla felicità

Siamo sempre più focalizzati sul concetto di sostenibilità: questo traspare dall’orientamento della comunicazione, dalle campagne pubblicitarie, dagli elementi di forza che i nostri fornitori pongono in risalto quando ci presentano nuove materie prime. Un concetto che è penetrato sempre più nella nostra quotidianità di operatori del mercato ma, al tempo stesso, anche di consumatori, fino a darlo talmente per assodato da perderne di vista il significato. 

Con sostenibile, in generale, ci si riferisce a un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di realizzare i propri. Un approccio olistico che considera gli impatti sociali, ambientali ed economici delle azioni e delle decisioni intraprese oggi e che avranno effetto sul domani. È consuetudine rifarsi al concetto di sostenibilità limitandolo all’aspetto ambientale anche se, i pilastri su cui poggia la sostenibilità sono tre e comprendono – oltre all’ambientale – anche gli aspetti sociali ed economici; si parla infatti di ESG (Environmental, Social, Governance). 

Entrando nel merito della sostenibilità sociale, si fa riferimento all’attenzione verso il benessere delle persone e delle comunità anche grazie alla promozione dell’equità, dei diritti umani, dell’accesso all’istruzione e alla salute e a un’occupazione dignitosa. Tra gli obiettivi da raggiungere in chiave di sostenibilità sociale si stagliano a tinte forti alcuni aspetti significativi: da una parte, la necessità di adottare pratiche che valorizzino e includano persone di diversa provenienza, genere, etnia, abilità e orientamento sessuale e dall’altra, la necessità del miglioramento delle condizioni di salute e di benessere psicofisico delle persone grazie a servizi sanitari di qualità. In questa cornice generale, intendo dipingere la mia personale esperienza maturata con Dynamo Camp, realtà che ho avuto la fortuna di conoscere alla sua nascita. 

Che cosa sia Dynamo Camp è difficile raccontarlo; è “un luogo e un progetto con cui si offrono gratuitamentespecifici programmi di Terapia Ricreativa, a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neuro sviluppo, condizioni di disabilità, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione, ai fratelli e alle loro famiglie”. La sua missione, inoltre, è contribuire al diritto alla felicità di bambini e famiglie. Tuttavia, se dovessi esprimere ciò che ho colto in via personale direi “un modo rivoluzionario di prendersi cura e attenzione verso i bisogni degli esseri umani, è un modo di vivere sia a livello personale ma anche moltissimo a livello professionale”. Tutto questo, ho avuto il privilegio di comprenderlo, assaporarlo e amarlo, anno dopo anno. Progetto in cui ho creduto sin da subito grazie anche alle capacità del suo fondatore, Vincenzo Manes.

Penso che, sempre, in tutto ciò che si rivolge alla “persona”, alla sua cura e al suo benessere abbia un ruolo fondamentale la Persona o meglio le Persone che “operano”, che “fanno” che “sviluppano” un’idea, un progetto, un lavoro, un mondo pieno di attenzioni e di cura verso l’altro. Vincenzo Manes ha avuto l’illuminazione e l’idea che ha sviluppato e alimentato grazie alla collaborazione di persone come Serena Porcari e di tutto lo staff che piano piano è cresciuto con Dynamo: Professionisti del FARE BENE.

Perché Dynamo e non altri progetti?

Dynamo è entrato innanzitutto nel mio cuore e in quello di mio padre, fondatore illuminato di Pharma Cosm Polli. Papà ha visto fin da subito che le idee e i progetti sviluppati da Dynamo erano in linea con il suo essere uomo, imprenditore e padre. L’onestà intellettuale, il far bene le cose, l’interessarsi dell’altro, quindi un’etica di comportamento e ideali erano tutti sotto i nostri occhi e muovevano lo spirito e la professionalità dei “costruttori” del mondo Dynamo. Si è posto l’obiettivo di voler far star bene i suoi ospiti; ha quindi iniziato in punta di piedi, ha imparato, studiato, approfondito e ha portato un nuovo modo di trattare e curare le necessità dei suoi ospiti, perché nel mondo Dynamo Camp la parola chiave è l’Ascolto. In questo universo, prima come persone, e poi come società, ci siamo sentiti descritti. 

Pharma Cosm Polli ha iniziato a sostenerlo tramite la divulgazione del progetto e le campagne di raccolta fondi. 

Finché, a un certo punto è diventato il faro e il giusto dono da fare ai nostri clienti promuovendone al contempo le attività. PCP ha scelto in particolare i regali solidali Dynamo come dono per i propri clienti nel momento del Natale. 

Successivamente alla pandemia, Dynamo è stato presente anche al nostro stand in occasione di Making Cosmetics, è stato artefice di premi per i nostri seminari, ed è presente per i nostri auguri di Natale sia con i dipendenti e collaboratori di Pharma Cosm Polli, sia con i nostri clienti.

Dopo 20 anni, nel 2024, come azienda abbiamo condiviso due giorni di team building dedicati ai nostri dipendenti grazie a Dynamo Academy, impresa sociale nata dall’esperienza di Dynamo Camp, che lavora come advisor delle aziende nello sviluppo di iniziative concrete per creare impatto sociale nelle comunità: occasione che ha consentito di fare propri il significato di team, avere cura dell’altro e cura della relazione con l’altro. 

È stata un’esperienza arricchente e, professionalmente parlando, molto istruttiva, nel Campus di Dynamo Academy, a Limestre, proprio dove sorge Dynamo Camp, luogo quindi suggestivo e ispirazionale. Le attività proposte sono coinvolgenti ed esperienziali: divertenti e interessanti, in puro stile Dynamo, e che mettono in evidenza gli elementi centrali nel funzionamento dei gruppi, come la fiducia, il reciproco supporto e il mettersi in gioco insieme. 

Tra le attività proposte giochi teatrali basati sulla fiducia, un gioco di quiz a squadre di grande divertimento e collaborazione, e la realizzazione di gadget messi poi a disposizione dei bambini ospiti del Camp, tutte attività proposte dallo Staff Dynamo.

Come persona e come Società, abbiamo “chiuso il cerchio” e ci siamo ripromessi di proseguire a lavorare o di impostare nuove attività tenendo sempre in considerazione tre elementi fondamentali che possano plasmare il nostro agire e le nostre scelte, sia nella vita sia nel lavoro. Che cosa significa essere sostenibili?

Rispettare le persone, con il loro apporto di valore (sostenibilità sociale).

Rispettare l’ambiente e tutelare le risorse naturali (sostenibilità ambientale).

Consentire una crescita che migliori la qualità della vita (sostenibilità economica).

La società di cui faccio parte è cresciuta in formazione sociale prendendo esempio da Dynamo; il core business dell’impresa è chiaramente focalizzato alla distribuzione di materie prime a uso cosmetico e negli anni è riuscita a consolidare una fitta rete di stakeholders, in grado di partecipare attivamente alla realizzazione dei progetti dei nostri clienti. Tutto ciò è per me e per la Società possibile solo operando nel pieno rispetto dell’uomo e della natura, della scelta di prodotti e partner “etici” affinché sia possibile un effettivo benessere diffuso.

VISTO IN FIERA

Siamo così entusiasti di tornare a incontrarci che abbiamo scelto di dedicarvi una rubrica…nasce così “Visto in fiera”, uno spazio dedicato alle ultime novità presentate durante le più importanti manifestazioni di settore…

Cosmetic Technology 1, 2025
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)