Editoriale IN4 • 2024

Tiziana Mennini

Direttore scientifico
de L'Integratore Nutrizionale

La salute non è una questione
da social media

Nell’era dei social media, l’influenza esercitata da personaggi noti su piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube ha raggiunto proporzioni globali. Una recente indagine di Toluna, agenzia di ricerche di mercato digitali, ha rivelato che 2 intervistati su 3 seguono almeno un influencer che tratta argomenti di salute sui social. Le principali aree di interesse includono alimentazione, salute fisica, salute mentale, cura degli animali domestici e dei bambini.

Tuttavia, la promozione di integratori (e farmaci) nell’ambito della salute e del benessere deve essere gestita con grande cautela. Gli integratori alimentari per migliorare le performance sportive, la salute della pelle e dei capelli o la perdita di peso sono argomenti particolarmente diffusi sui social. L’obiettivo è spesso fornire consigli per raggiungere stili di vita “ideali”. Tuttavia, discutere di questi prodotti, spiegando a cosa servono e come usarli senza avere le competenze necessarie, può facilmente creare una comunità di follower influenzabili. Questa strategia di marketing è vantaggiosa per i brand grazie alla facilità di acquisto dei prodotti e al basso costo dell’influencer marketing. Tuttavia, gli influencer spesso forniscono informazioni fuorvianti o superficiali e offrono consigli senza avere le adeguate competenze.

Già nel 2020, un’indagine di Altroconsumo aveva evidenziato casi di pubblicità ingannevole e spesso occulta da parte di influencer che promuovevano integratori alimentari per la perdita di peso. Questo fenomeno, ancora poco regolamentato, si inserisce in un contesto delicato, dove la correttezza dell’informazione e il modo in cui viene presentata al pubblico possono avere ripercussioni significative sulla salute e sugli stili di vita delle persone.

Il Ministero della Salute ha raccomandato di “diffidare da prodotti miracolosi”. Tuttavia, nonostante questi avvertimenti, la questione rimane attuale e l’uso di tali prodotti è in crescita esponenziale, soprattutto tra i giovani, inclini a seguire i “trend”. Il 9 luglio 2024, il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di sicurezza alimentare riguardante bustine monodose di tè verde provenienti dalla Turchia, acquistabili su vari siti online, per la presenza di sibutramina, una sostanza dimagrante vietata negli alimenti e negli integratori, potenzialmente pericolosa per la salute.

All’inizio di quest’anno, il successo sui social di un altro farmaco per il diabete, promosso dagli influencer per le sue proprietà dimagranti, ha creato un fenomeno economico e sanitario inaspettato. Questo ha trainato la crescita della multinazionale produttrice e messo a repentaglio la disponibilità del medicinale in diverse parti del mondo. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha lanciato un allarme riguardo l’uso improprio di farmaci per diabetici promossi come soluzioni per dimagrire. Questo fenomeno non solo mette a rischio la salute di chi li usa senza prescrizione medica, ma può anche causare una grave carenza di scorte per i pazienti diabetici che ne hanno effettivamente bisogno.

Anche gli influencer devono essere consapevoli delle normative e delle responsabilità associate alla promozione di integratori alimentari, dispositivi medici e farmaci. Tuttavia, va sempre ricordato che i consigli più sicuri per la salute possono essere dati solo dai professionisti del settore, come medici e farmacisti.

 

 

Editoriale IN4 • 2024
Figura 1

Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)