Il Maqui (Aristotelia chilensis) è un piccolo albero sempreverde che cresce spontaneo all’estremità del continente sudamericano, in alcuni distretti della Patagonia cilena e nelle isole di Juan Fernandez.
Straordinariamente adattabile alle diverse situazioni climatiche e ambientali del posto, ha assunto carattere infestante e si ritrova dalle rive dell’Oceano Pacifico fino a 2000 -2500 m di altezza.
In estate (da dicembre a marzo in questo emisfero) il Maqui produce delle bacche tonde di colore viola-blu intenso, di sapore dolce, simile a quello delle nostre bacche di Sambuco.
Questi preziosi frutti sono da sempre utilizzati dalla popolazione indigena Mapuche come alimento, come medicinale, oltre che per produrre una bevanda fermentata poco alcolica, la chicha.
La ricerca scientifica oggi ci dice che il Maqui è un frutto particolarmente ricco di polifenoli, eccellenti antiossidanti che proteggono tutte le strutture cellulari dall’azione dannosa dei radicali liberi. I polifenoli attivano anche le sirtuine, proteine che regolano il metabolismo energetico cellulare, inducendo l’aumento del numero di mitocondri, gli organelli che fungono da ‘centrali energetiche’ della cellula e che producono energia per tutte le attività cellulari
Da Erbamea è stato creato un integratore alimentare, Maqui, a base di estratto secco dell’omonimo frutto (titolato al 10% in polifenoli).
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