Il nuovo numero de L’Integratore Nutrizionale ha dato spazio a diversi e importanti contributi sia legati al focus che non, eccone una breve presentazione cominciando dai nostri ARTICOLI scientifici:
Un articolo, a cura dell’azienda EPO, in collaborazione con l’Università degli Studi Federico II di Napoli, che ripercorre lo sviluppo di un estratto secco di Epilobium angustifolium L. che, come da indicazione riportata nelle Linee guida ministeriali di riferimento per gli effetti fisiologici, è impiegato per la funzionalità della prostata.
L’importanza della multidisciplinarietà nello sviluppo di nuovi botanicals
Il caso dell’Epilobium angustifolium L.
Violetta Insolia, Giovanna Nicotra, Cristina Santarcangelo, Maria Daglia
Gli estratti vegetali (botanicals) compresi nell’allegato 1 del Decreto del Ministero della Salute del 10 agosto 2018 sono comunemente utilizzati negli integratori alimentari, in quanto sono ingredienti ammessi dalla legislazione vigente in questa categoria di alimenti. Per garantire la qualità di tali prodotti, in termini di sicurezza nelle condizioni di impiego ed efficacia, la produzione degli estratti vegetali deve seguire un percorso rigoroso, supportato dalla ricerca scientifica, che non può prescindere da un approccio multidisciplinare che spazia dalla chimica e dalla biologia fino ad arrivare alla clinica, all’epidemiologia e alla sociologia. Qui riportiamo l’esempio dell’approccio multidisciplinare applicato allo sviluppo di un estratto di epilobio, con effetti benefici sulla funzionalità prostatica.
L’Università degli studi di Padova presenta uno studio dei meccanismi d’azione di curcuma, caffè verde, Polygonum cuspidatum e cranberry
La metabolomica in nutraceutica
Studio dei meccanismi d’azione di curcuma, caffè verde, Polygonum cuspidatum, cranberry
Marta Faggian, Gregorio Peron, Stefano Dall’Acqua
La comprensione dei meccanismi d’azione degli ingredienti attivi naturali e la valutazione della loro efficacia e sicurezza rappresentano tutt’oggi una sfida nell’ambito dei food supplements. La ricchezza del fitocomplesso e la molteplicità dei target biologici d’azione che caratterizzano molti degli attivi naturali ben si sposano con la visione olistica dell’approccio metabolomico, una scienza che studia il profilo generale dei metaboliti di un organismo e come questi variano a seguito di stimoli di varia natura. In questo lavoro vengono presentati gli studi di metabolomica condotti a seguito della somministrazione prolungata di 4 estratti vegetali impiegati nel mercato nutraceutico (curcuma, caffè verde, Polygonum cuspidatum, cranberry), monitorando i cambiamenti del metaboloma urinario a seguito del trattamento, sia in soggetti sani che in animali da laboratorio. Questi studi hanno da una parte correlato la somministrazione degli estratti vegetali alla presenza di marker urinari legati a specifiche trasformazioni fisiologiche, come il metabolismo degli acidi grassi e la riduzione dell’attività infiammatoria, fornendo informazioni circa il meccanismo d’azione; dall’altra hanno dimostrato il ruolo attivo del microbiota intestinale, la cui composizione viene non solo influenzata a seguito della somministrazione dell’estratto ma ne influenza a sua volta i processi metabolici e l’attività.
Francesco Francini Pesenti presenta una revisione della letteratura scientifica riguardante gli Integratori alimentari a base di curcuma e un loro possibile danno epatico.
Integratori alimentari a base di curcuma e danno epatico
Una revisione della letteratura scientifica
Francesco Francini Pesenti
La psoriasi è definita come una patologia della pelle a carattere cronico-recidivante, caratterizzata da un’infiammazione sostenuta che porta a un’incontrollata proliferazione dei cheratinociti e alla loro differenziazione disfunzionale. All’esame istologico sono evidenti placche che mostrano acantosi, infiltrati infiammatori e neo-vascolarizzazione tipici di una patologia autoimmune su base infiammatoria. Gli approcci terapeutici non sono sempre soddisfacenti e la scelta della terapia è legata al grado di severità e alle comorbidità. Da mite a moderata la psoriasi può essere trattata con terapie topiche, da moderata a severa spesso il paziente ha bisogno di ricevere cure sistemiche. In questo panorama la possibilità di intervenire con successo usando nutraceutici e/o modificando le abitudini alimentari rappresenta un’opportunità da perseguire, nell’ottica di ridurre la gravità della patologia e limitare le recidive. L’integrazione della dieta con vitamina D rappresenta una delle scelte perseguite da maggior tempo e che trovano il solido supporto scientifico. Analogamente anche l’uso di omega 3 ha delle basi razionali, sebbene la scelta della dose sia cruciale. Recenti evidenze suggeriscono interessanti riflessioni sull’importanza di una condizione di eubiosi cutanea e intestinale nella gravità della psoriasi, ma anche nella manifestazione delle recidive. Infine vengono analizzati i risultati positivi ottenuti con diete ipocaloriche e gluten-free, suggerendo l’utilità di un approccio multidisciplinare di supporto alle terapie convenzionali per una migliore gestione dei sintomi e delle comorbidità associate alla psoriasi.Una revisione
della letteratura scientifica
Roberto Miniero, in collaborazione con altri esperti universitari, propone la revisione sulle proprietà nutraceutiche del latte di cammella.
Il latte di cammella
Revisione della recente letteratura sulle proprietà nutraceutiche
Roberto Miniero
La composizione unica, i valori nutrizionali e i numerosi effetti benefici del latte di cammella (LC) sono ben noti fin dall’antichità. Il LC sta attirando interesse crescente per i suoi effetti positivi sul controllo e prevenzione di molteplici patologie. Numerosi studi sono stati condotti, principalmente da ricercatori arabi, indiani, israeliani e pakistani, in aree dove la popolazione di cammelli è maggiormente presente. I risultati delle loro ricerche, sebbene effettuate su casistiche limitate, suggeriscono come il LC potrebbe essere utilizzato con buoni risultati in soggetti con diabete mellito (DM), allergia alle proteine del latte vaccino (APLV) e intolleranza al lattosio.
In Europa e negli USA, piccoli allevamenti producono LC fresco o a lunga conservazione disponibile sul mercato internazionale. Nei primi mesi del 2013 il Dipartimento per la Salute e la Politica dei Consumatori della Commissione europea ha concluso le procedure di autorizzazione per l’importazione del LC a lunga conservazione dagli Emirati Arabi, rendendo più agevole il reperimento del prodotto in Europa. Questo lavoro descrive la composizione e le proprietà nutrizionali del LC. Questa revisione aggiorna sui dati più recenti della letteratura circa la composizione e le proprietà nutraceutiche del LC.
Di grande interesse anche la sezione AGGIORNAMENTI, con preziosi contributi e importanti approfondimenti:
– LETTERATURA SCIENTIFICA: Domenico Barone parla di botanicals e in particolare modo delle alghe.
– RICERCA E INNOVAZIONE: Sara Di Costanzo e Silvia Romagnoli, della ricerca e Sviluppo di OFI-Procemsa Group, puntano l’attenzione sulla tisana liquida ready-to-use come innovazione per il benessere mentale.
– APPROFONDIMENTI FORMULATIVI: SIFNUT, in questo numero, presenta The golden nutraceutical, il Coenzima Q10.
– PIANTE E DERIVATI BOTANICI: si affronta il tema dell’adulterazione dell’olio di lavanda.
– APPROFONDIMENTI NORMATIVI che dà spazio ai preziosi aggiornamenti di Gabriella Ferraris e Armando Antonelli.
– PUBBLICITA’ AL VAGLIO: l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria monitora i messaggi che non rispettano il Codice della Comunicazione Commerciale.
– BIOTECH: Gabriele Fontana ci aggiorna sullo studio dell’Unione europea sulle nuove tecniche genomiche (NGT) sviluppate per rendere sempre più sostenibili le biotecnologie vegetali.
Un occhio di riguardo anche alle AZIENDE che presentano nuovi ingredienti sia legati al focus, sia legati a temi di altrettanto interesse, in particolare:
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Ocimum centraliafricanum, Copper flower, indicatore di giacimenti di rame (5)