Fagron Italia presenta NatuVitE, vitamina E di derivazione naturale e in polvere, ora disponibile per integratori alimentari.
Composizione e specifiche tecniche
NatuVitE è una vitamina E in forma di d-alpha tocoferil acetato titolato min. 700 IU/g supportata su maltodestrina; si presenta come una polvere scorrevole bianca o quasi bianca. Il d-alpha tocoferil acetato di NatuVitE è ottenuto partendo da RRR-alpha-tocoferolo naturale in quanto ricavato da semi di soia. Il prodotto, inoltre, è non irradiato, privo di OGM ed essendo altamente purificato non contiene allergeni. Le specifiche tecniche di NatuVitE sono riportate in Tabella 1.
Meccanismo d’azione
La vitamina E è una vitamina liposolubile che consiste in due gruppi di composti classificati, a seconda della presenza di una catena satura o insatura, in tocoferoli (a, b, g, d) e tocotrienoli (a, b, g, d). La vitamina E è trasportata nel plasma da lipoproteine e ripartita tra le membrane cellulari e siti di stoccaggio dei grassi. Occorre precisare che la vitamina E assunta tramite la dieta viene assorbita a livello dell’intestino tenue prevalentemente nella forma di a-tocoferolo (previa idrolisi qualora introdotta come estere).
Dall’intestino i vari isomeri sono poi trasportati nei chilomicroni e successivamente nel fegato dove la proteina citosolica a–TTP (Tocopherol Transfer Protein) è responsabile del trasferimento stereoselettivo del solo tocoferolo naturale (RRR-a-Tocoferolo) nelle VLDL in seguito rilasciate nel circolo ematico (1).
La vitamina E funziona fisiologicamente come un agente protettivo ed antiossidante (chain-breaking antioxidant) in grado di impedire l’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi, evento responsabile dello sviluppo del processo di perossidazione lipidica e scatenato dall’azione di radicali liberi tramite reazioni a catena. Poiché la perossidazione lipidica può determinare profonde alterazioni delle membrane cellulari, alla vitamina E è stato riconosciuto un indiscusso ruolo nel mantenere indenni e proteggere tali strutture, preservando i tessuti dallo stress ossidativo responsabile di diverse patologie e dell’invecchiamento cellulare in generale (2) .
Efficacia
L’azione biologica della vitamina E è di particolare importanza nella prevenzione dei danni strutturali a carico delle membrane cellulari mediante un processo di prevenzione del danno indotto dallo stress ossidativo, che si esprime generalmente con l’inibizione della perossidazione lipidica e con una riduzione significativa del contenuto ematico di LDL ossidate responsabili dell’aterosclerosi. Numerosi studi sono stati riportati negli anni sugli effetti salutari della Vitamina E. Sintetizziamo di seguito solo alcuni tra i più recenti o rilevanti. Uno studio clinico doppio-cieco randomizzato ha permesso di valutare l’effetto antiossidante della vitamina E in forma di d-alpha-tocoferil acetato su 161 volontari sani di età compresa tra 39 e 56 anni assunta per via orale per 6 anni. è risultato che 100 mg di d-alpha tocoferil acetato, assunti quotidianamente, riducono la perossidazione delle lipoproteine a bassa densità LDL e possono quindi prevenire la fase iniziale del processo di aterosclerosi delle coronarie (3). Un ulteriore studio clinico doppio-cieco, randomizzato, ha confermato che l’integrazione alimentare con Vitamina E, grazie alla sua azione antiossidante, è efficace nel ridurre eventi cardiovascolari in individui affetti da una forma di diabete mellito di tipo II con aumentato stress ossidativo (4).
La vitamina E è risultata efficace anche nel contrastare lo stress ossidativo a livello cerebrale. Una recente review di studi inerenti gli effetti della vitamina E nei confronti delle performance cognitive durante l’invecchiamento e in pazienti affetti da Alzheimer ha infatti confermato l’azione di questa vitamina nel promuovere il benessere cerebrale durante l’invecchiamento e nel ritardare il decorso del disturbo di Alzheimer (5).
Sicurezza
Studi tossicologici su modello animale hanno evidenziato che la Vitamina E non è carcinogenica, genotossica e teratogena. Diversi studi controllati in doppio-cieco confermano la bassa tossicità della vitamina E e l’assenza di effetti collaterali significativi anche nell’uomo (6).
Un ulteriore studio scientifico mette in evidenza che gli integratori alimentari di vitamina E possono essere ritenuti sicuri per la maggior parte della popolazione. Lo studio conclude che, in generale, la quantità giornaliera da assumere non deve essere comunque superiore a 1600 IU di RRR-alpha-tocoferolo, pari a 1073 mg o il suo equivalente molare se esterificato (7).
Applicazioni e modalità d’uso
NatuVitE è una fonte di vitamina E, di origine naturale e biodisponibile, che può essere impiegata negli stati carenziali di vitamina E e per contribuire alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, come indicato dal Regolamento n. 432 del 16 maggio 2012, relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari. Per poter vantare tale indicazione d’uso, sulla confezione dell’integratore alimentare è opportuno precisare che l’apporto minimo di vitamine con la quantità di assunzione giornaliera indicata in etichetta non deve essere inferiore al 15% dei valori nutritivi di riferimento (VNR), o Nutrient Reference Values (NRVs) riportati nell’allegato XIII, parte A, punto 1 del Regolamento (UE) 1169/2011.
L’acetato di D-alfa-tocoferile è inserito nella lista di formule vitaminiche ammesse dal Reg. CE n.1925/2006; pertanto NatuVitE è una fonte di vitamina E impiegabile negli integratori alimentari. Il Ministero della Salute Italiano consiglia un dosaggio massimo giornaliero di 60 mg di vitamina E come riportato nel documento “Apporti giornalieri di vitamine e minerali ammessi negli integratori alimentari” (Revisione febbraio 2015). NatuVitE, grazie alla sua forma farmaceutica in polvere, consente agli operatori del settore nutrizionale tangibili vantaggi rispetto alle forme liquide di vitamina E, permettendo una maggiore facilità ed efficienza di produzione di integratori alimentari in forma di capsule, bustine e compresse.
Bibliografia
1 R. Meier, T. Tomizaki, C. Schulze-Briese et al (2003)
The Molecular Basis of Vitamin E Retention: Structure of Human a-Tocopherol Transfer Protein J Mol Biol 331 725–734
2 E. Mocchegiani, L. Costarelli, R. Giacconi et al (2014)
Vitamin E-gene interactions in aging and inflammatory age-related diseases: implications for treatment. A systematic review
Ageing Res Rev 14 81-101
3 S. Takamatsu, M. Takamatsu, Satoh K et al (1995)
Effects on health of dietary supplementation with 100 mg d-alpha-tocopheryl acetate, daily for 6 years J Int Med Res 23(5) 342-357
4 U. Milman, S. Blum, C. Shapira et al (2008)
Vitamin E supplementation reduces cardiovascular events in a subgroup of middle-aged individuals with both type 2 diabetes mellitus and the haptoglobin 2-2 genotype: a prospective double-blinded clinical trial
Arterioscler Thromb Vasc Biol 28(2) 341-347
5 G. La Fata, P. Weber, M. Hasan Mohajeri (2014)
Effects of Vitamin E on Cognitive Performance during Ageing and in Alzheimer’s Disease Nutrients 6 5453-5472
6 EFSA Scientific Committee on Food, Scientific Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (2006)
Tolerable upper intake levels for vitamins and minerals
http://www.efsa.europa.eu/it/ndatopics/docs/ndatolerableuil.pdf
7 Hathcock JN, Azzi A, Blumberg J et al (2005)
Vitamins E and C are safe across a broad range of intakes
Am J Clin Nutr 81(4) 736-745
Per informazioni
Davide Patroncini, Annalisa Pellegrini
tel 051-535790
davide.patroncini@fagron.it – annalisa.pellegrini@fagron.it
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