Anti-cellulite
Come prevedere l’efficacia prima dei test in vivo
Imke Meyer, Marielle le Maire, Michele Massironi
La cellulite si forma in seguito ad una disfunzione dell’omeostasi energetica che porta ad un aumento di accumulo di lipidi nell’ipoderma e, onseguentemente, ad un incremento del numero e della dimensione degli adipociti. In questo studio sono state testate le attività di differenti sostanze in grado di ridurre l’accumulo di grasso nel tessuto adiposo.
Sono stati valutati tre meccanismi d’azione:
i inibizione dell’adipogenesi,
ii inibizione della lipogenesi,
iii stimolazione della lipolisi.
Sulla base dei risultati ottenuti BIO1617 è stato identificato come un attivo anti-cellulite multifunzionale, capace di dare buoni risultati a livello di tutti e tre i meccanismi sopracitati ed in grado di ridurre la dimensione ed il numero degli adipociti.
Per migliorare ulteriormente la prevedibilità dei risultati in vivo, occorre conoscere anche la biodisponibilità dei principi attivi. E’ stato pertanto sviluppato un modello ex vivo basato su espianti di pelle di maiale che, includendo il tessuto sottocutaneo, si è dimostrato idoneo per valutare le dimensioni degli adipociti e quindi per fornire più informazioni sull’effetto lipolitico di un ingrediente attivo.
La dimensione degli adipociti è stata determinata dopo 10 giorni di incubazione con formulazioni contenenti il principio attivo anti-cellulite BIO1617. La dimensione degli adipocidi nel modello ex vivo ha mostrato una riduzione significativa del 35% rispetto al placebo.
La significativa attività anticellulite e la biodisponibilità del BIO1617 sono state confermate nel modello ex vivo su pelle di maiale recentemente sviluppato, che ha dimostrato essere uno strumento adeguato per studiare gli effetti di prodotti topici anticellulite in fase preclinica, senza la necessità di avere a disposizione informazioni tossicologiche.
The formation of cellulite refers to a dysfunction in energy homeostasis which leads to an increased storage of lipids in the subcutis and hence to an increased number and size of adipocytes. The present study tested the activities of different compounds able to achieve reduction of lipid accumulation in adipose tissue. Three modes of action were evaluated: (i) inhibition of adipogenesis, (ii) inhibition of lipogenesis, and (iii) stimulation of lipolysis. As a result BIO1617 was identified as a multifaceted anti-cellulite active, able to improve all three modes of action as well as reducing the size and number of adipocytes. To further increase predictability of in vivo results, bioavailability of the respective ingredients requires investigation. Therefore we developed an ex vivo excised porcine full skin model which, when including the subcutaneous tissue, provides an appropriate model for assessing modulation of adipocyte size and for gaining new information on the lipolytic effect of an active ingredient. Adipocyte size was determined after 10 days incubation with formulations containing the anti-cellulite active BIO1617.The size of adipocytes in the ex vivo models was reduced significantly by 35% when compared to the placebo. Thus, significant anti-cellulite activity as well as bioavailability of BIO1617 were confirmed by a newly developed ex vivo porcine skin model, which was shown to be an ideal tool to study the effect of topically applied finished formulations targeting cellulite. This enables evaluation of the effect of ingredients in a preclinical studies, without the need for previous toxicological information.
Solari fluidi ad alto SPF
Tecnologie semplici ed innovative
Emanuele Piras, Carlo Acquati
Il cosmetologo viene quotidianamente sollecitato dal mercato a ideare formulazioni sempre più efficaci dal punto di vista della protezione e, allo stesso tempo, con sensorialità degne della migliore crema di alta cosmesi. La sfida è molto stimolante, ma quasi persa in partenza. Le attuali conoscenze in cosmetologia legano gli alti valori di SPF ad alte percentuali di filtri organici ed inorganici che pregiudicano qualsiasi velleità di raggiungere un tocco diverso da quello delle vecchie pomate di una volta. Il nostro lavoro si propone di sfatare questo mito!
Le formulazioni spray sviluppate hanno manifestato valori di SPF ed UVA PF molto alti, con lambda critica ampissima, in una forma cosmetica che difficilmente potrebbe essere riconosciuta come solare.
Cosmetologists are under constant pressure from the market to formulate products that protect from the environment while feeling as good as the best skin care creams. The challenge is exciting but ends before it starts. Current knowledge ties the high SPF values to high percentages of organic and inorganic UV filters that prevent all chances of getting away from traditional ointments.
Our research is out to dispel this myth!
We have been able to obtain high SPF and UVA PF values with a broad critical wavelength in an emulsion formula with pleasant sensorial properties, far removed from the traditional sun product.
We have been able to get high SPF and UVA PF values with broad critical wavelength, formulating an emulsion with pleasant sensorial properties.
Prodotti per dermatiti irritative
… e non solo
Giovanni Pantini
Le dermatiti irritative (da contatto) delle mani costituiscono una patologia collegabile alle condizioni ambientali nei posti di lavoro e ad attività manuali in alcune professioni. I fattori di rischio, che causano lo sviluppo di forme croniche di questa prevenibile patologia, sono ben conosciuti, ma non vi sono precisi orientamenti tecnologici per il miglioramento dei prodotti protettivi.
Ogni prodotto protettivo (crema, lozione, schiuma, pasta e gel) funziona, più o meno efficacemente, con due contributi:
– mantenendo la pelle in buone condizioni grazie al loro contenuto di emollienti e umettanti;
– schermando la pelle da sostanze esterne potenzialmente irritanti.
Mentre il primo contributo può essere misurato con tecniche bio-ingegneristiche, non è disponibile un metodo per confrontare i diversi prodotti per quanto riguarda il secondo contributo. Tuttavia è oggi disponibile una chimica per lo sviluppo di forme tecniche innovative.
Le performance (idro/oleo-repellenza) di queste forme, misurate con metodi adottati nell’industria della carta e nell’industria tessile, prospettano sviluppi innovativi ben oltre il miglioramento dei prodotti per la protezione della pelle.
Irritant contact dermatitis of the hands is a rather common pathology related to environmental conditions at work places and to manual operations in some professional activities. The risk factors for the development of chronic forms of this preventable pathology are well-known. But, there are no precise technological directions for developing really innovative protective products.
Any protective product (cream, lotion, foam, paste, and gel) works, more or less efficaciously, in two ways:
– By restoring the skin thanks to its content of emollients and humectants;
– By shielding the skin from external potential irritating substances.
While the first contribution can be measured by various bioengineering techniques, it is not available a test method to compare products as far as the second contribution is concerned. However, new chemistry is available today for developing innovative technical forms. The water and oil repellence performances of these forms, measured by test methods adopted in the paper and textile industries, show breakthroughs well beyond the improvement of products for skin protection.
Cento trilioni di connessioni cellulari
Approccio NICE-TCM con molecole naturali nano-strutturate
Pierfrancesco Morganti, Hong-Duo Chen, Xing-Hua Gao, Adriana Morganti
Per formulare cosmeceutici, neurocosmetici e nutricosmetici innovativi è necessario conoscere in modo approfondito l’attività svolta da miliardi di cellule dei sistemi Nervoso, Immunitario, Cutaneo ed Endocrino (detto sistema NICE), mediante il complesso sistema di comunicazioni che lega il corpo umano con l’ambiente. Infatti, tutte le cellule sono organizzate in reti interconnesse le une con le altre a formare un’unica grande rete che unisce il corpo alla mente, attraverso peptidi che agiscono come messaggeri.
L’obiettivo principale del sistema NICE-TCM (Traditional Chinese Medicine), nel formulare cosmeceutici, neurocosmetici e nutricosmetici, è quello di contribuire alla progettazione di prodotti che, attraverso l’uso di specifiche metodiche in vitro ed in vivo, siano in grado di dimostrare la loro attività ed efficacia a livello di queste reti di interconnessioni cellulari. La reale funzione di questi prodotti innovativi è soprattutto quella di neutralizzare i segnali negativi provenienti dall’ambiente interno ed esterno al nostro organismo, modulando ed incrementando l’attività dei neuromodulatori che attivano le difese attraverso le reti cellulari.
To formulate innovative cosmeceuticals, neurocosmetics and nutricosmetics, it is necessary to have a detailed understanding of the activity performed by billions of nervous, immune, cutaneous and endocrine cells (the so called NICE system) by means of the complex communications system that connects the body and the environment. These cells are arranged into nets interconnected with each other to form a single large unified psychosomatic net connected with the skin by a family of molecular messengers formed by short chains of peptides.
The objective of the NICE- TCM approach in formulating cosmeceuticals, neurocosmetics and nutricosmetics is to design products by which it would be possible to control and relate the in vitro activity of the cell with its in vivo activity on all net connection levels. The real function of these innovative products is to help the cells to neutralize the negative signals deriving from the internal and external environment, modulating and increasing the activity of the neuromodulators, by setting in motion the defensive cellular nets.