Editoriale
Armonizzazione in Europa
Un futuro possibile? – T. Mennini
Articoli
• Oligosaccaridi del latte umano – I benefici nella nutrizione degli adulti – C.A. Adams, B. Gutiérrez
• Silimarina – Un antico rimedio con stimolanti prospettive? – P. Morazzoni, F. Corti
• Acido sialico – Un supporto ad “effetto” per la memoria – A. Salvetti, G. Guglielmini
• Desmodium adscendens e Chrysantellum americanum – Nutrizione integrata per il controllo del sovrappeso: un claim non solo estetico ma anche salutare – B. Palmieri, A. Marino, M. Lerose, M. Vadalà, C. Laurino, A. Vallelunga, T. Iannitti
Aggiornamenti
Metaboliti secondari come nutrienti non-essenziali (Carciofo) – F. Visioli, F. Ursini, P. Morazzoni
Senolitici e rivoluzione anti-age – D. Barone
Novel Food: Federsalus intervista Vittorio Silano
Botanicals negli integratori alimentari – A. Antonelli
Alcuni chiarimenti sulla statistica – M. Recchia
Dalle Aziende
Ingredienti e Prodotti – Variati • Horphag Research • Kemin Human Nutrition and Health • Metabolium – AVG – Archimede Ricerche • Giusto Faravelli • C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese • Fagron Italia
Prodotti in vetrina – M. Zorzetto
Press Release
Notizie
Associazioni – FederSalus • Federfarma Lombardia
Mercato
Pubblicità al vaglio
Università e Formazione – Università degli Studi di Napoli
Appuntamenti
Agenda
Oligosaccaridi del latte umano – I benefici nella nutrizione degli adulti
C.A. Adams, B. Gutiérrez
Gli oligosaccaridi del latte umano (HMO – Human Milk Oligosaccharides) comprendono un’ampia famiglia di oligosaccaridi estremamente eterogenei, presenti in elevate concentrazioni e in grado di generare numerose risposte biologiche. Essi sono generalmente noti per i loro effetti benefici nella formazione del microbiota nei neonati, sebbene producano il medesimo beneficio anche negli adulti. Gli oligosaccaridi del latte umano sono in grado di impedire l’attacco alle cellule epiteliali del tratto gastrointestinale di agenti patogeni e tossine, come Campylobacter jejuni, Escherichia coli, Vibrio cholerae, Salmonella fyris, Helicobacter pylori, tossine batteriche, Entamoeba histolytica e virus; questo processo riduce la patogenicità di tali agenti dal momento che il legame ai recettori sulle cellule epiteliali è un prerequisito per l’infezione. Quando agenti patogeni o tossine si legano agli HMO, vengono rimossi dal tratto gastrointestinale e non causano dunque alcuna patologia. Quindi, gli HMO sono agenti protettivi putativi contro le infezioni enteriche negli adulti, così come nei bambini. Gli HMO sono utili anche come adiuvanti nelle patologie legate alla motilità e al dolore intestinale e possono avere un effetto benefico anche nella riduzione delle allergie alimentari. L’integrazione alimentare mediante l’uso di HMO rappresenta quindi una strategia per promuovere un sano microbiota intestinale e produrre benefici salutari ad adulti e neonati.
Human milk oligosaccharides – The benefits in adult nutrition
Human milk oligosaccharides (HMOs) comprise a large family of extremely diverse oligosaccharides present in high concentrations and which generate a multitude of biological responses. They are generally considered to have a beneficial effect upon the establishment of the microbiota in infants, but they also exert this effect in adult humans. They can impede the attachment of pathogens and toxins such as Campylobacter jejuni, Escherichia coli, Vibrio cholerae, Salmonella fyris, Helicobacter pylori, bacterial toxins, Entamoeba histolytica and viruses, to the epithelial cells of the gastrointestinal tract. This in effect reduces their pathogenicity as binding to receptors on the epithelial cells is a prerequisite for infection by pathogens. If the pathogens or toxins bind to the HMOs they will be removed from the gastrointestinal tract and not cause disease. Therefore, HMOs are putative protective agents against enteric infections in adults as well as in infants. HMOs are also useful as therapeutic or preventive adjuncts in gut motility disorders and gut pain, and possibly also have beneficial effects in reducing food allergies. Hence, dietary manipulation by the use of HMOs represents a strategy to promote a beneficial gut microbiota and provide health benefits to human adults as well as to infants.
Silimarina – Un antico rimedio con stimolanti prospettive?
P. Morazzoni, F. Corti
La silimarina, estratto botanico standardizzato contenente flavonolignani e ottenuto dai frutti del Silybum marianum, è un prodotto fitoterapico tradizionale ampiamente utilizzato per il trattamento di patologie a carico del fegato, fra cui epatiti, cirrosi e disfunzioni della secrezione biliare. Dati preclinici e alcune indagini cliniche recenti suggeriscono anche il suo utilizzo nel trattamento della steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Malgrado tale evidenza, l’efficacia della silimarina non è ancora stata suffragata da chiari dati farmacocinetici correlati alla dose, sebbene numerosi tentativi siano stati fatti per migliorare l’assorbimento orale dei flavonolignani che si ritengono essere i suoi principi attivi. Ciò malgrado, sono stati ottenuti risultati positivi con formulazioni di silibina a base di lecitina (Phytosome®). La silibina è il principale flavonolignano contenuto nella silimarina e sperimentazioni cliniche e precliniche con la sua formulazione fitosomiale hanno evidenziato un migliore assorbimento dopo assunzione per via orale. Il sistema di rilascio che utilizza formulazioni a base di lecitina (Phytosome®) è stato anche applicato alla silimarina con risultati preclinici promettenti, coerenti con la aumentata biodisponibilità orale di gran parte dei flavonolignani presenti nell’estratto. Questi dati potrebbero aiutare ad individuare la dose clinicamente efficace nella protezione epatica e aprire la strada all’uso della silimarina in nuove aree terapeutiche, dove recenti scoperte indicano un ruolo importante dell’intero fitocomplesso.
Silymarin – An old remedy with a challenging future?
Silymarin, a flavanolignan-containing standardized extract obtained from the fruits of Silybum marianum, is a traditional phytotherapic product widely used for the treatment of liver diseases including hepatitis, cirrhosis and bile secretion dysfunction. Recent preclinical data and some clinical investigations also support its use in the management of non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD). Despite this evidence, silymarin efficacy has not yet been supported by clear-cut dose-related pharmacokinetic data, although several attempts have been made to enhance the oral absorption of flavanolignans, its putative active principles. However, positive results have been obtained with lecithin-based formulations (Phytosome®) of silybin, the main flavanolignans in silymarin, which showed improved oral absorption in preclinical and clinical trials. The Phytosome® delivery system has also been applied to silymarin with promising preclinical results consistent with the oral bioavailability of most of the flavanolignans present in the extract. These data may help optimize the dose for clinical efficacy in liver protection and also pave the way for the use of silymarin in new therapeutic areas where recent findings indicate a major role for the entire phytocomplex.
Acido sialico – Un supporto ad “effetto” per la memoria
A. Salvetti, G. Guglielmini
La concentrazione di acido sialico coniugato ai gangliosidi e alle glicoproteine cerebrali è stata ampiamente correlata alle capacità mnemoniche e di apprendimento in diversi studi condotti su modelli animali. Il latte materno è una ricca fonte di acido sialico (Neu5Ac), il quale si dimostra determinante nello sviluppo del sistema nervoso centrale del neonato. Infatti, la dieta influenza in modo determinante lo sviluppo cerebrale ed anche il mantenimento delle funzionalità cognitive quotidiane, ma in questo caso le fonti animali di acido sialico contengono l’isoforma glicosilata della molecola (Neu5Gc), ininfluente nel modulazione delle attività cerebrali. Per questo motivo, una volta raggiunta l’età adulta, può essere consigliabile l’integrazione della dieta con acido sialico*.
Sialic acid – An “EFFECTIVE” support for your memory
The concentration of sialic acid conjugated to brain gangliosides and glycoproteins has been largely linked to memory and learning abilities in several studies conducted on animal models. Breast milk is a rich source of sialic acid (Neu5Ac), which it is decisive in the development of the central nervous system of the newborn. In fact, the diet significantly influences brain development and also the maintenance of daily cognitive functions, but in this case animal sources of sialic acid contain the glycosylated isoform of the molecule (Neu5Gc), irrelevant in the modulation of brain activities. For this reason, once adult age is reached, it may be advisable to integrate sialic acid* into the diet.
Desmodium adscendens e Chrysantellum americanum – Nutrizione integrata per il controllo del sovrappeso: un claim non solo estetico ma anche salutare
B. Palmieri, A. Marino, M. Lerose, M. Vadalà, C. Laurino, A. Vallelunga, T. Iannitti
La Sindrome metabolica (MetS) è un disturbo complesso caratterizzato da diversi fattori di rischio cardiovascolare associati alla deposizione di grasso addominale, alterati livelli lipidici plasmatici, pressione sanguigna elevata, insulino-resistenza, aumento dell’indice di massa corporeo (BMI) e della circonferenza vita. Tali fattori possono essere aggravati da un regime alimentare scorretto che a lungo termine induce disfunzioni epatiche su base steato-infiammatoria con estensione dei sintomi anche a livello sistemico, determinando un peggioramento della qualità della vita. Questo studio retrospettivo di tipo osservazionale valuta gli effetti di una dieta equilibrata integrata con Desmodium adscendens e Chrysantellum americanum, come agenti per ripristinare la detossicazione epatica, sul miglioramento di alcuni parametri (peso corporeo, BMI e circonferenza della vita) in soggetti affetti o a rischio di sviluppare la MetS. Cinquanta soggetti (37 donne e 13 uomini) di età compresa tra i 21 e i 67 anni si sono rivolti all’ambulatorio del Secondo Parere – preoccupati dall’accentuarsi di un inestetismo a loro avviso pregiudizievole per i rapporti sociali, consistente in una dilatazione del giro vita con sindrome dispeptica funzionale (meteorismo persistente, borborigmi, digestione rallentata, ipotonia e stipsi) – allo scopo di rivedere il loro apporto dietetico, essendo la maggior parte in sovrappeso e nel 30% dei casi affetti anche da MetS e/o iperlipidemia. Abbiamo ritenuto opportuno proporre loro una dieta dimagrante denominata “detossicazione” seguita da una di “mantenimento” integrata con 6 capsule/die contenenti 200 mg di Desmodium adscendens e 6 capsule/die contenenti 250 mg di Chrysantellum americanum per la durata di 33 giorni. A ciascun paziente è stata misurata la circonferenza della vita, oltre che il peso e l’altezza, alla prima visita, mentre i controlli successivi sono avvenuti dopo un mese e dopo tre mesi. È stata raggiunta una riduzione del peso corporeo del 4% dopo il primo mese e del 6,4% alla fine del periodo di trattamento. Il BMI ha subito una riduzione complessiva del 15% al termine del periodo di trattamento, dopo il primo mese era del 6%. Infine la circonferenza vita è diminuita complessivamente dell’8,5% dopo il terzo mese di trattamento (6,2% nel primo mese). L’integrazione di una dieta dimagrante mirata alla detossicazione, integrata con estratti naturali agenti sul metabolismo epatico, ha prodotto risultati significativi sul peso corporeo, sul BMI e sulla circonferenza della vita, migliorando questi parametri probabilmente anche attraverso meccanismi epigenetici, contribuendo a una customer satisfaction adeguata all’impegno profuso nel mantenimento delle prescrizioni dietetiche in funzione degli obiettivi ripromessi.
Desmodium adscendens and Chrysantellum americanum – Integrated nutrition for overweight control: not only an aesthetic but also a healthy claim
Metabolic syndrome (MetS) is a complex trait, involving cardiovascular risk factors, abdominal fat deposition, altered plasma lipid levels, elevated blood pressure and insulin resistance, with increased body mass index (BMI) and waist circumference enlargement. The affected subjects very often fed with an inadequate nutritional diet in the long term develop liver dysfunction on a steato-inflammatory basis with dyspepsia, meteorism, constipation and other gastrointestinal symptoms, leading to a poor life quality. This retrospective observational study evaluates the effects of a balanced diet integrated with Desmodium adscendens and Chrysantellum americanum as agents to restore hepatic detoxification for the improvement of some parameters (body weight, BMI and waist circumference) in subjects with or at risk of developing MetS. Fifty subjects (37 women and 13 men) aged between 21 and 67 went to the Second Opinion clinic to review their dietary intake, most of them being overweight and in 30% of cases affected by MetS and/or hyperlipidaemia. Their major complaint had been the anaesthetic waist circumference enlargement with meteorism and dyspepsia. Then, we propose a slimming diet called “detoxination” followed by a “maintenance” phase supplemented with 6 capsules/day of 200 mg of Desmodium adscendens and 6 capsules/day of 250 mg of Chrysantellum americanum for 33 days. Each subject measured the waist circumference, as well as the weight and height at the first visit, while subsequent controls occurred after 1 month and 3 months. A body weight reduction of 4 and 6.4% was obtained after 1 month and at the end of the treatment period, respectively. The BMI underwent an overall reduction of 15% at the end of the treatment period (6% after the first month). Finally, the waist circumference decreased by 6.2 and 8.5% after the the first and third month of treatment, respectively. The integration of a slimming diet aimed at detoxification, supplemented with natural extracts acting on hepatic metabolism, produced significant results on body weight, BMI and waist circumference, improving these parameters probably through epigenetic mechanism in an effective synergic way leading to full patient satisfaction and life quality improvement.