Editoriale – Perché gli studi clinici non considerano le differenze di genere? – T. Mennini
ARTICOLI
OPINIONE – Integratori alimentari – Manifesto EHPM presentato al Parlamento europeo – A. Santoro
Alternative non farmacologiche per il trattamento dei disturbi della menopausa – Review delle evidenze scientifiche – A. Biscione, L. Troìa, V. De Leo
Consumo di peperoncino e riduzione del rischio di infarto cardiaco e di ictus cerebrale – Nuove evidenze dallo studio Moli-sani – M. Bonaccio, A. Di Castelnuovo, C. Cerletti, MB. Donati, G. de Gaetano, L. Iacoviello
Utilizzo di un alimento a fini medici speciali muscolo specifico in pazienti affetti da malattia di Parkinson – Uno studio pragmatico, bicentrico, randomizzato condotto durante la riabilitazione M. Barichella, E. Cassani
Echinacea pallida – Standardizzazione dell’estratto e valutazione dell’azione immunomodulante e antinfiammatoria in vitro – S. Ferrari, G. De Nadai, M. Mian, E. Casanova, S. Francescato, M. Faggian, G. Galizia, I. Castagliuolo, S. Dall’Acqua, G. Barattou
AGGIORNAMENTI
La giovinezza in un sorso – La bellezza parte dall’interno – S. Daminelli
Integratori per il benessere femminile – D. Barone
Integratori a base di riso rosso fermentato – A. Antonelli
DALLE AZIENDE
Ingredienti e Prodotti – Kolinpharma • Fagron Italia • Indena • Sabinsa • Variati • Evra • C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese • Kemin Human Nutrition and Health • Herbal & Antioxidant Derivatives
Prodotti in vetrina – S. Ponso
Press Release
NOTIZIE
Associazioni – Integratori Italia • FederSalus • Federfarma
Istituzioni – Istituto Superiore di Sanità
Mercato
Pubblicità al vaglio
Agenda
Integratori alimentari
Manifesto EHPM presentato al Parlamento europeo
Antonino Santoro
Il 18 febbraio scorso si è tenuta a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, una tavola rotonda organizzata dall’European Federation of Associations of Health Product Manufacturers (EHPM) (1), Federazione che rappresenta le associazioni nazionali di 14 Paesi europei e circa 1600 produttori e distributori di prodotti per la salute. Alla tavola rotonda hanno partecipato come relatori parlamentari europei, rappresentanti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), della Commissione europea ed esperti del settore industriale. Nel corso della tavola rotonda è stato trattato il tema degli integratori alimentari come strumento utile nella prevenzione primaria e per la promozione della salute, e sono state discusse le opportunità e le sfide dell’attuale regolamentazione europea nel settore (2). È stato inoltre presentato il Manifesto recentemente pubblicato da EHPM dal titolo Food Supplements for healthier citizens & a stronger economy in the EU (3). Nel documento viene illustrato il ruolo degli integratori alimentari nel mantenimento della salute, l’andamento del settore in Europa e i traguardi a livello legislativo e normativo raggiunti in questi anni. Il Manifesto, inoltre, sottolinea gli aspetti sui quali è necessario ancora lavorare a livello legislativo, affinché l’integratore alimentare e il relativo comparto industriale possano raggiungere il loro pieno potenziale; infine indica le priorità della Federazione per il quinquennio 2019-2024, periodo che coincide con il nuovo mandato del Parlamento europeo e della Commissione. Con questa iniziativa al Parlamento europeo, EHPM ha voluto far presente alle istituzioni europee la strategicità del settore e indicare le problematiche ad esso connesse, in un quadro regolatorio europeo non ancora armonizzato che presenta delle barriere che ostacolano gli operatori e non consentono ai consumatori stessi di disporre di prodotti innovativi e con chiare indicazioni d’uso. Qui a seguire vengono riportati i punti principali del Manifesto, al quale si rimanda per tutti i dettagli e la bibliografia citata.
Alternative non farmacologiche per il trattamento dei disturbi della menopausa
Review delle evidenze scientifiche
Antonella Biscione, Libera Troìa, Vincenzo De Leo
La transizione verso la menopausa comporta, nella maggior parte dei casi, la comparsa di diversi sintomi che influiscono negativamente sulla qualità di vita delle donne. La terapia ormonale sostitutiva (TOS), laddove non è controindicata, è sicuramente una valida opzione terapeutica, ma dovrebbe essere riservata a sintomi moderati o severi. Per le donne che rifiutano la TOS o per le quali è controindicata, l’approccio nutraceutico rappresenta una buona alternativa. Nell’era della medicina personalizzata e della tendenza sempre maggiore all’utilizzo di sostanze naturali, la conoscenza approfondita della nutraceutica è fondamentale per usare in modo appropriato e personalizzato i singoli prodotti e dunque per una corretta gestione dei disturbi della donna, in particolare durante periodi di cambiamento quale la menopausa. Lo scopo di questa review è quello di fornire al lettore una panoramica sulle sostanze naturali a disposizione del medico per trattare, singolarmente o in maniera congiunta, i sintomi della menopausa, al fine di fornire alla donna il supporto necessario alla propria salute e per ottenere una buona qualità di vita.
Non-pharmacological alternatives for the treatment of menopause disorders
Review of scientific evidences
The transition to menopause involves, in most cases, the appearance of several symptoms that adversely affect the quality of life of women. Hormone replacement therapy (HRT), if not contraindicated, is a valid therapeutic option, but should be reserved for moderate or severe symptoms. The nutraceutical approach is a valid alternative for women who refuse HRT or when there are contraindications. In the era of personalized medicine and the greater tendency to use natural substances, knowledge of nutraceuticals is essential to use products appropriately and for personalized patient care. Knowledge of these products is important for the correct management of women’s disorders, especially during periods of change, such as menopause. The purpose of this review is to provide the reader with an overview of the natural substances available to the doctor to treat the symptoms of menopause, in order to provide the woman with the support necessary for her health and to obtain a good quality of life during menopause.
Consumo di peperoncino e riduzione del rischio di infarto cardiaco e di ictus cerebrale
Nuove evidenze dallo studio Moli-sani
Marialaura Bonaccio, Augusto Di Castelnuovo, Chiara Cerletti, Maria Benedetta Donati, Giovanni de Gaetano, Licia Iacoviello
Il peperoncino fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, ma mancano dati epidemiologici sulla sua associazione con la mortalità, in particolare nelle popolazioni mediterranee. Analisi prospettiche condotte su 22.811 uomini e donne arruolati nello studio Moli-sani hanno mostrato che, rispetto all’assunzione nulla/rara, il consumo regolare di peperoncino (>4 volte a settimana) è associato a una riduzione del 23% e del 34% del rischio di morte totale e cardiovascolare. L’entità dell’associazione è ancora più evidente per il rischio di morte per cardiopatia ischemica (HR=0,56; 0,35-0,87) e cerebrovascolare (HR=0,39; 0,20-0,75). Alcuni tra noti biomarcatori di rischio cardiovascolare (ad esempio proteina C reattiva, creatinina) mediano solo marginalmente tali associazioni.
Chili Pepper Consumption and ischemic heart and cerebrovascular disease
New evidence from the Moli-sani study
Chili pepper is a usual part of a Mediterranean diet but there is lack of epidemiological data on its association with mortality, especially from Mediterranean populations. Our results from prospective analysis on 22,811 men and women recruited in the Moli-sani Study showed that, as compared to none/rare intake, regular consumption of chili pepper (>4 times/week) was associated with 23% and 34% lower risk of total and cardiovascular (CVD) death risks. The magnitude of the association was more evident for ischemic heart disease (HR=0,56; 0,35-0,87) and cerebrovascular (HR=0,39; 0,20-0,75) death risks. Known biomarkers of CVD risk only marginally accounted for such associations.
Utilizzo di un alimento a fini medici speciali muscolo specifico in pazienti affetti da malattia di Parkinson
Uno studio pragmatico, bicentrico, randomizzato condotto durante la riabilitazione
Michela Barichella, Erica Cassani
Abbiamo valutato l’efficacia di un alimento a fini medici speciali mirato al muscolo sugli esiti funzionali del trattamento di riabilitazione intensiva multidisciplinare, in pazienti affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi. È stato condotto uno studio pragmatico, bicentrico, randomizzato (1:1), da aprile 2017 a gennaio 2018, in pazienti cognitivamente integri, affetti da malattia di Parkinson o parkinsonismi, sottoposti a un trattamento di riabilitazione intensiva multidisciplinare di 30 giorni. I pazienti (n=150) hanno ricevuto una dieta ospedaliera standard, con o senza un integratore alimentare a base di proteine del siero di latte arricchito con leucina, calcio e vitamina D. L’endpoint primario di efficacia era l’aumento della distanza percorsa durante il test del cammino di 6 minuti. Gli endpoint secondari prevedevano, invece, un cambiamento della velocità del cammino su 4 metri del test Timed Up and Go (TUG), della Berg Balance Scale (per l’equilibrio), della forza di impugnatura (handgrip), della Self Assessment Parkinson’s Disease Disability Scale (per valutare la disabilità), del peso corporeo e della massa muscolare scheletrica. È stata inoltre dosata la vitamina 25 OH D all’ingresso e in dimissione, sia nel gruppo trattato sia nel gruppo di controllo. La somministrazione del supplemento nutrizionale ha comportato un aumento del 25% della distanza percorsa durante il 6 Minute Walking Test (6MWT) dai soggetti supplementati (media 69,6 metri, 95% intervallo di confidenza, range 60,7-78,6) rispetto ai soggetti non supplementati (media 51,8 metri, 95% intervallo di confidenza, range 37-66,7), non modificata da ulteriori aggiustamenti statistici per terapia e massa muscolare. È stato inoltre riscontrato un effetto significativo per i seguenti endpoint secondari: velocità del cammino di 4 metri (p=0,032), Timed Up and Go (p=0,046), massa muscolare e indice di massa muscolare (p=0,029). Sei pazienti hanno interrotto la terapia nutrizionale prevista, a causa di lievi effetti collaterali. Nei soggetti supplementati aumenta anche la vitamina D ematica. In conclusione, la supplementazione di una formula nutrizionale a base di proteine del siero di latte arricchita con leucina e vitamina D, associata a un trattamento di riabilitazione intensiva multidisciplinare, è in grado di migliorare la funzione motoria e di preservare la massa muscolare nei pazienti con PD o parkinsonismo.
Muscle-targeted nutritional support for rehabilitation in patients with parkinsonian syndrome
A pragmatic, bicentric, randomized, assessor-blind controlled trial during multidisciplinary intensive rehabilitation treatment
We evaluated the efficacy of muscle-targeted nutritional support on the functional outcomes of multidisciplinary intensive rehabilitation treatment in patients with Parkinson Disease (PD) or parkinsonism. We conducted a pragmatic, bicentric, randomized (1:1), assessor-blind controlled trial (Protein, Leucine and Vitamin D Enhancing Rehabilitation [PRO-LEADER]; April 2017 to January 2018) in cognitively intact patients with PD or parkinsonism and undergoing a 30-day multidisciplinary intensive rehabilitation treatment. Patients (n=150) received a standard hospital diet with or without a whey protein–based nutritional supplement enriched with leucine and vitamin D twice daily. The primary efficacy endpoint was the increase in the distance walked during a 6-minute walking test (6MWT). Secondary endpoints were changes in 4-meter walking speed, Timed Up and Go test (TUG), Berg balance scale, handgrip strength, Selfassessment Parkinson’s Disease Disability Scale, body weight, and skeletal muscle mass (SMM). Nutritional support resulted in greater increase in the distance walked during 6MWT (mean 69,6 meters [95% confidence interval (CI) 60,7-78,6]) than no support (51,8 meters [95% CI 37,0-66,7]): center-adjusted mean difference, 18,1 meters (95% CI 0,9-35,3) (p=0,039). Further adjustment for changes in dopaminergic therapy and SMM yielded consistent results: mean difference, 18,0 meters (95% CI 0,7-35,2) (p=0,043). A meaningful effect was also found for the following secondary endpoints: 4-meter walking speed (p=0,032), TUG (p=0,046), SMM, and SMM index (p=0,029). Six patients discontinued the nutritional therapy due to mild side effects. In conclusion the consumption of a whey protein–based nutritional formula enriched with leucine and vitamin D with multidisciplinary intensive rehabilitation treatment improved lower extremity function and preserved muscle mass in patients with PD or parkinsonism.
Echinacea pallida
Standardizzazione dell’estratto e valutazione dell’azione immunomodulante e antinfiammatoria in vitro
Sara Ferrari, Gabriele De Nadai, Marco Mian, Elena Casanova, Stefano Francescato, Marta Faggian, Giulia Galizia, Ignazio Castagliuolo, Stefano Dall’Acqua, Gianni Baratto
Al giorno d’oggi sono disponibili diverse formulazioni a base di echinacea, le quali differiscono tra loro principalmente per le varietà di echinacea utilizzate, oltre che per la parte di pianta e il metodo di estrazione impiegati. Questi preparati vengono richiesti e utilizzati soprattutto durante il periodo autunnale e invernale come booster delle difese immunitarie dell’organismo per aiutarlo a prevenire e affrontare infezioni del tratto respiratorio superiore, come il comune raffreddore. L’ampia diffusione di questi prodotti richiede alle aziende di utilizzare estratti certificati e standardizzati per garantirne qualità, sicurezza ed efficacia. In questo studio è stato sviluppato e standardizzato un estratto di Echinacea pallida*, di cui sono state testate in vitro l’azione immunomodulante sulle cellule dendritiche e le proprietà antinfiammatorie sui macrofagi, a confronto con due prodotti di riferimento presenti sul mercato.
Echinacea pallida
Standardization and evaluation of the immunomodulating and anti-inflammatory effect in vitro
Nowadays, various formulations based on echinacea are available, which differ from each other mainly for the varieties of echinacea that are used, as well as for the part of the plant and the extraction method used. These preparations are requested and used especially during the autumn and winter period as a booster for the body’s immune defences to help prevent and deal with upper respiratory tract infections, such as the common cold. The widespread use of these products requires companies to use certified and standardized extracts to guarantee their quality, safety and efficacy. In this study, an extract of Echinacea pallida* was developed and standardized and the immunomodulating action on dendritic cells along with the anti-inflammatory properties on macrophages were tested in-vitro in comparison with two benchmark products.