Editoriale
Infodemia – Ecco perché non parliamo di COVID-19 – T. Mennini
Articoli
Estratto di legno di quercia francese – Effetti benefici nella gestione dello stress, recupero ed energia – Weichmann F
Echinacea purpurea biotech: efficacia standardizzata – Fitocomplesso titolato dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie – Barbieri E, Bertoncello S, Rizzi R
Supporto multidisciplinare per la gestione dei sintomi nella psoriasi – Possibili approcci nutraceutici e nutrizionali – Testai L, Chetoni E
Acido alfa-linolenico – L’omega 3 sottovalutato – Michieletto S, Visioli F, Panaite SA
Aggiornamenti
LETTERATURA SCIENTIFICA
Integratori a sostegno dei disturbi dell’umore – Barone D
APPROFONDIMENTI FORMULATIVI
Vitamina B12 – Come formularla al meglio? – Fratter A, Pellizzato M, Colletti A
APPROFONDIMENTI NORMATIVI
Inclusione dei derivati idrossiantracenici nell’Allegato III del Reg. (CE) 1925/2006 – Antonelli A
PUBBLICITÀ AL VAGLIO
Nuove strette dalla IAP sulla comunicazione in rete – Ponso S
BIOTECH
Biotech – Per un futuro migliore – Sgaravatti E
Aziende
Ingredienti e Prodotti
• Fucoidano Maritech® – Marinova
• Elderpro™ – Bregaglio Nutra Specialities Division
• DailyZz™ – Kemin Human Nutrition and Health
• Lactiplantibacillus plantarum P8 – Sacco
• Affron®, estratto di zafferano – C.F.M. Co. Farmaceutica Milanese
• Enovita® – Indena
• Omotaurina – Fagron Italia
Prodotti in vetrina – Ponso S
Press release
PET corner
PRODOTTI IN VETRINA – Zorzetto M
Notizie
Associazioni – EHPM
Mercato – “Probiotico” in etichetta nei prodotti alimentari
Appuntamenti
Estratto di legno di quercia francese
Effetti benefici nella gestione dello stress, recupero ed energia
Franziska Weichmann
Per centinaia di anni, i polifenoli presenti nel legno di quercia sono stati consumati insieme alle bevande conservate e invecchiate nelle botti di quercia. Le roburine sono esempi di questi polifenoli che appartengono alla classe degli ellagitannini e sono presenti solo nella quercia. L’estratto in acqua standardizzato di legno di quercia francese Quercus robur* è stato studiato esaminando 1172 soggetti in oltre 20 studi clinici pubblicati in letteratura. I risultati di questi studi sono in linea con gli effetti rilevati delle urolitine che indicano un’aumentata mitofagia (autofagia mitocondriale). Questo processo consiste nel rinnovamento dei vecchi mitocondri (le centrali energetiche del corpo), inefficienti dal punto di vista energetico, e la conseguente maggiore capacità energetica. Le urolitine A, B e C sono metaboliti contenuti nell’estratto di legno di quercia francese (French Oak Wood Extract, FOWE), prodotti nell’intestino della maggior parte degli individui a seguito della supplementazione di tale estratto. È stato rilevato che non solo i livelli, ma anche il numero di produttori di urolitina era aumentato dopo l’assunzione prolungata dell’estratto. È stato riscontrato che la supplementazione di FOWE aiutava gli individui affetti da stanchezza cronica o burnout a recuperare livelli di energia e attività più elevati. L’estratto ha dimostrato, inoltre, di essere in grado di migliorare condizioni caratterizzate da disturbo da stress post-traumatico. Negli esperimenti condotti sui metaboliti prelevati dagli individui dopo il consumo di tale estratto, è stata rilevata una maggiore produzione di ribosomi in diverse linee cellulari. Questo aumento di ribosomi nelle cellule accelera la produzione di peptidi per soddisfare la richiesta di proteine, rendendo il FOWE un possibile potenziatore della resistenza e delle prestazioni fisiche.
French Oak Wood Extract
Beneficial effects for Stress Management, Recovery and Energy
Oak wood polyphenols have been consumed together with beverages that were stored and aged in oak wood barrels for hundreds of years. Roburins are examples of these polyphenols which belong to the class of ellagitannins and only occur in oak. Water-extracted standardized French Quercus robur wood extract*, has been investigated in 1172 subjects in over 20 published clinical studies. The results of these investigations are consistent with reported effects of urolithins that point to increased mitophagy. This process describes the renewal of old, energy inefficient mitochondria, the body’s power houses, leading to enhanced energy capacity. Urolithin A, B and C are metabolites of the French Oak Wood Extract (FOWE), produced in the gut in most people after supplementation with the extract. It could be shown that not only their levels but also the number of urolithin producers was increased after continuous intake of the extract. Supplementation of FOWE could be shown to help chronically fatigued or burnt-out people to regain higher energy and activity levels. The extract has been further shown to improve conditions posttraumatic stress disorder. In experiments, investigating the metabolites collected from people after extract consumption, increased ribosome production in different cell lines was detected. This increase of ribosomes in the cells accelerates the peptide production to meet protein demand, making FOWE a potential enhancer of physical performance and endurance.
Echinacea purpurea biotech: efficacia standardizzata
Fitocomplesso titolato dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
Elisa Barbieri, Sofia Bertoncello, Raffaella Rizzi
L’Echinacea purpurea è una pianta erbacea comunemente utilizzata negli integratori alimentari per aiutare le normali difese dell’organismo e le funzionalità delle prime vie respiratorie. Grazie a una tecnologia innovativa denominata CROP® (Controlled Release of Optimized Plants), è stato possibile produrre con la tecnica delle colture vegetali in vitro, a partire da un frammento di pianta di Echinacea purpurea, un fitocomplesso titolato e standardizzato. Questa tecnologia è in grado di assecondare la crescente domanda da parte del mercato di botanicals con elevati standard di qualità e di sicurezza, proteggendo il consumatore da prodotti fraudolenti di scarsa qualità. Il fitocomplesso che ne deriva, titolato in acido cicorico, ha dimostrato, attraverso studi in vitro, di esercitare una marcata attività antinfiammatoria e antiossidante, agendo con effetto protettivo a livello cellulare.
Echinacea purpurea biotech: standardized efficacy
Titrated phytocomplex with antioxidant and antinflammatory activity
Echinacea purpurea is an herbaceous plant commonly used in food supplements to help the normal defenses of the body and the functionality of the upper respiratory tract. Thanks to an innovative technology called CROP® (Controlled Release of Optimized Plants), it is possible to produce with the in vitro plant culture technique, starting from a plant fragment of Echinacea purpurea, a titrated and standardized phytocomplex. This technology can satisfy the growing demand on the part of the market for botanicals with high standards of quality and safety, protecting the consumer from low quality fraudulent products. The resulting phytocomplex, titrated in chicoric acid, has been shown, through in vitro studies, to exert a marked anti-inflammatory and antioxidant activity, acting with a protective effect at the cellular level.
Supporto multidisciplinare per la gestione dei sintomi nella psoriasi
Possibili approcci nutraceutici e nutrizionali
Lara Testai, Elisa Chetoni
La psoriasi è definita come una patologia della pelle a carattere cronico-recidivante, caratterizzata da un’infiammazione sostenuta che porta a un’incontrollata proliferazione dei cheratinociti e alla loro differenziazione disfunzionale. All’esame istologico sono evidenti placche che mostrano acantosi, infiltrati infiammatori e neo-vascolarizzazione tipici di una patologia autoimmune su base infiammatoria. Gli approcci terapeutici non sono sempre soddisfacenti e la scelta della terapia è legata al grado di severità e alle comorbidità. Da mite a moderata la psoriasi può essere trattata con terapie topiche, da moderata a severa spesso il paziente ha bisogno di ricevere cure sistemiche. In questo panorama la possibilità di intervenire con successo usando nutraceutici e/o modificando le abitudini alimentari rappresenta un’opportunità da perseguire, nell’ottica di ridurre la gravità della patologia e limitare le recidive. L’integrazione della dieta con vitamina D rappresenta una delle scelte perseguite da maggior tempo e che trovano il solido supporto scientifico. Analogamente anche l’uso di omega 3 ha delle basi razionali, sebbene la scelta della dose sia cruciale. Recenti evidenze suggeriscono interessanti riflessioni sull’importanza di una condizione di eubiosi cutanea e intestinale nella gravità della psoriasi, ma anche nella manifestazione delle recidive. Infine vengono analizzati i risultati positivi ottenuti con diete ipocaloriche e gluten-free, suggerendo l’utilità di un approccio multidisciplinare di supporto alle terapie convenzionali per una migliore gestione dei sintomi e delle comorbidità associate alla psoriasi.
Multidisciplinary support for the management of symptoms in psoriasis
Possible nutraceutical and nutritional approaches
Psoriasis is defined as a chronic-relapsing skin pathology, characterized by sustained inflammation leading to an uncontrolled proliferation of keratinocytes and dysfunctional differentiation. Plaques are evident, on histological examination, and show acanthosis, inflammatory infiltrates and neo-vascularization, typical of an inflammatory autoimmune disease. Therapeutic approaches are not always satisfactory and the choice of therapy is linked to severity and comorbidities. Mild to moderate psoriasis can be treated with topical therapies, while in moderate to severe psoriasis often the patient needs to receive systemic treatment. In this context, the possibility of successfully intervening using nutraceuticals and/or modifing diet represents an opportunity to reduce disease severity and limiting relapses. The supplementation of the diet with vitamin D represents one of the older choices and which find solid scientific support. Similarly, the use of omega-3 also has rational basis, although the choice of dose is crucial. Recent evidence suggests interesting reflections on the importance of a condition of cutaneous and intestinal eubiosis in the severity of psoriasis, but also in the manifestation of relapses. Finally, the positive results obtained with low-calorie and gluten-free diets have been analyzed; suggesting the usefulness of a multidisciplinary approach to support conventional therapies, in order to manage symptoms and comorbidities associated with psoriasis.
Acido alfa-linolenico
L’omega 3 sottovalutato
Silvia Michieletto, Francesco Visioli, Stefan-Alexandru Panaite
L’acido alfa-linolenico (ALA) è un acido grasso omega 3 (18:3ω3 o n-3), le cui attività biologiche ed effetti sulla salute, specialmente negli ultimi anni, stanno suscitando un ampio interesse nella ricerca. L’ALA si trova prevalentemente nei vegetali e, essendo un acido grasso della serie omega 3, viene considerato essenziale. L’ALA è il precursore della serie di acidi grassi n-3 a lunga catena e più insaturi, anch’essi essenziali, fra cui l’acido eicosapentenoico (EPA) (20:5ω3) e l’acido docosaesanoico (DHA) (22:6ω3). Mentre EPA e DHA sono acidi grassi ampiamente conosciuti, le ricerche umane sull’acido alfa-linolenico sono ancora scarse e insufficienti per comprenderne pienamente le funzioni fisiologiche. Alcuni studi epidemiologici, peraltro, supportano l’ipotesi che l’ALA, di per sé, sia associato a una riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari, e ad un effetto protettivo sull’infarto miocardico e sull’ictus. Alcuni trial clinici sono stati pubblicati e altri sono in corso di svolgimento. In attesa dei risultati, l’introduzione di alimenti ricchi di ALA o l’ipotesi di un’integrazione sono importanti per le persone che cercano fonti di omega 3 oltre il pesce e l’olio di pesce.
Alpha-linolenic acid
The underestimated omega 3
Alpha-linolenic acid (ALA, 18:3ω3 or n-3) is an omega 3 fatty acid mostly found in plants, seeds, nuts, and vegetable oils. In humans, it is poorly elongated and desaturated to yield the more famous eicosapentaenoic (EPA, 20:5ω3) and docosahexaenoic (DHA, 22:6ω3) acids. Therefore, there is scant information on the biological activities of ALA per se. Yet, epidemiological studies clearly show that diets rich in ALA are associated with better cardiovascular prognosis. Some clinical trials have been performed and others are underway that suggest direct anti-inflammatory actions of ALA. While we wait for the results of future large-scale trials, people who want to increase their intake of omega 3 fatty acids without resorting to fish and fish oil should pay close attention to ALA-rich food and take the possibility of supplementation into account.