È già trascorso un anno dall’inizio della pandemia da COVID-19 che ha sconvolto le abitudini di milioni di persone in tutto il mondo e che purtroppo pare non essere destinata a finire nell’immediato futuro.
I nostri comportamenti sociali sono stati completamente modificati in seguito ai lockdown imposti per contenere la diffusione dei contagi: smart working, didattica a distanza e comunicazione via web sono aumentati esponenzialmente e sembrerebbe che si possano raggiungere addirittura le 17 ore davanti agli schermi di dispositivi come telefoni, computer e tablet. Indossiamo le mascherine per quasi tutta la giornata quando ci troviamo esposti al contatto con altre persone, e laviamo e igienizziamo frequentemente le mani seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Se da un lato tutti questi comportamenti ci proteggono e ci facilitano la vita, dall’altro portano con sé alcune “insidie”: restare continuamente connessi ci espone a un continuo “bombardamento” della radiazione emessa dagli schermi (luce blu) che può risultare dannosa per la nostra pelle e per la nostra vista. Le nostre mani, in seguito al continuo utilizzo di detergenti e igienizzanti, presentano un’eccesiva disidratazione, per cui diventa importante utilizzare prodotti in grado di ripristinare l’integrità e funzionalità della cute. L’utilizzo prolungato delle mascherine aumenta la fragilità cutanea e favorisce l’insorgenza dell’acne, e tale fenomeno è talmente diffuso che si è arrivati a coniare un nuovo termine per identificarlo: maskne.
Le esigenze cosmetiche del consumatore sono quindi cambiate, e per rispondere a questi nuovi scenari proponiamo una serie di ingredienti cosmetici che soddisfino al tempo stesso anche un’altra crescente richiesta del consumatore che si è ulteriormente rafforzata in seguito alla pandemia: l’utilizzo di prodotti e materie prime il più possibile sostenibili.
Infatti, si è fatta sempre più forte la consapevolezza che la salvaguardia dell’ecosistema e della biodiversità sia un presupposto fondamentale da tutelare per il futuro dell’umanità. Alcune correnti di pensiero addirittura correlano la tutela dei delicati equilibri della natura con la riduzione del rischio di sviluppare nuove pandemie.
Per questo motivo, nella selezione degli ingredienti da proporre, particolare attenzione è stata posta anche al processo produttivo o estrattivo utilizzato per ottenere la materia prima per poter rispondere, quanto più possibile, a queste nuove richieste del mercato.
Esaltare lo sguardo
Propyl Gallate, Gallyl Glucoside, Epigallocatechin Gallatyl Glucoside
L’utilizzo della mascherina impone di coprire quasi tutto il volto, e questo limita molto la nostra comunicazione non verbale nascondendo sorrisi ed espressività. Rimangono scoperti solo gli occhi, per cui diventa importante enfatizzare il nostro sguardo non solo grazie al makeup, ma anche mediante l’utilizzo di prodotti skin care dedicati.
L’attivo proposto riduce inestetismi quali borse e occhiaie per conferire allo sguardo la sua massima luminosità.
La causa dell’insorgenza delle occhiaie è da ricollegarsi a un eccessivo accumulo di melanina, alla formazione di edema nella zona perioculare e ad una non ottimale microcircolazione, che portano poi a un’infiammazione localizzata.
L’attivo di derivazione vegetale e biotecnologica agisce in modo sinergico grazie all’azione di diverse sostanze: il propil gallato (dal Mirobalano nero, pianta originaria dell’Asia meridionale), l’acido gallico glicosilato (dalle foglie di quercia) ed epigallo-catechin gallato glicosilato (da tè verde). Queste molecole agiscono sul microcircolo, sull’infiammazione e sull’iperpigmentazione, e la loro attività è stata dimostrata da studi in vitro e in vivo. Il risultato è una riduzione sia delle occhiaie che dell’edema nell’area perioculare.
Idratazione
Aqua, Avena Sativa Leaf/Stalk Extract, Saccharomyces Ferment Filtrate, Citric Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate
Per millenni, in molte culture le fermentazioni sono state fonda- mentali strumenti per la trasformazione e la conservabilità degli alimenti (si trovano documenti dell’età romana che descrivono la fermentazione legata alla vinificazione). Nel settore delle materie prime cosmetiche, la fermentazione è un processo di trasformazione molto interessante, poiché permette di sfruttare l’attività di un microrganismo opportunamente selezionato per produrre principi attivi innovativi a partire da fonti di saccaridi. Il microrganismo rappresenta quindi un bioreattore microscopico che può produrre sostanze utili alla salute della nostra pelle, senza dover ricorrere alla sintesi chimica.
Grazie a questa tecnologia riscopriamo un ingrediente noto da sempre in cosmesi: l’avena.
Le proprietà lenitive, desensibilizzanti e idratanti di questa pianta sono ampiamente riconosciute e sfruttate da secoli, e grazie a una particolare tecnica, che può essere definita di iperfermentazione, sono addirittura potenziate. L’estratto, infatti, subisce un primo trattamento enzimatico che rende più performante il successivo step di fermentazione. L’estratto che si ot- tiene in questo modo risulta più ricco in principi attivi: il potere antiossidante e il contenuto aminoacidico aumentano notevolmente con una conseguente maggiore attività del fitocomplesso. È stato misurato un incremento nella concentrazione di polifenoli, flavonoidi e aminoacidi.
Studi in vivo dimostrano una duplice attività dell’ingrediente: ripristino dell’idratazione in seguito all’utilizzo di tensioattivi ed effetto di modulazione sul microbiota cutaneo grazie alla fonte di fibre solubili.
Protezione dalla luce blu
Glycerin, Melissa Officinalis Callus Lysate, Citric Acid
Evidenze sempre maggiori indicano che, oltre alla radiazione UV, anche la luce blu produce effetti dannosi sulla pelle: invecchiamento cutaneo e pigmentazione. Tale radiazione penetra in profondità nel derma e, attraverso la produzione di specie radicaliche, è in grado di generare danni potenzialmente maggiori rispetto all’esposizione solare.
Per questi motivi è molto importante proteggere la pelle durante l’esposizione alla radiazione emessa dagli schermi.
La melissa, pianta perenne nativa della regione Mediterranea, è ben conosciuta per le sue proprietà benefiche, e recenti studi hanno anche dimostrato la sua attività antinfiammatoria, antiossidante e antimicrobica.
Questo particolare estratto di melissa si ottiene mediante un processo produttivo brevettato (CROP®) e progettato per es- sere completamente ecologico e rispettoso dell’ambiente. Partendo dalla coltivazione in vitro delle piante risulta essere totalmente sostenibile. Tale tecnologia garantisce l’ottenimento di un fitocomplesso concentrato e standardizzato costituito da componenti che lavorano in sinergia; esplica una potente azione antiossidante e antinfiammatoria grazie alla presenza dell’acido rosmarinico che protegge la pelle dall’invecchiamento prematuro generato dai ROS. L’attivo è privo di conservanti, solventi o contaminanti ambientali (quali pesticidi, metalli pesanti) e OGM-free.
Acne da mascherina o maskne
Camelina Sativa Seed Oil, Thymus Vulgaris Flower/Leaf/Stem Extract
Indossare la mascherina per diverse ore quando ci troviamo all’esterno delle pareti domestiche porta a favorire le condizioni per l’insorgenza dell’acne e di irritazioni cutanee.
L’attivo proposto svolge un’azione multifunzionale grazie all’effetto sinergico dei due componenti: riduce la produzione di sebo, svolge azione lenitiva, modula l’ipercheratinizzazione e riduce l’ossidazione lipidica. L’attività è sostenuta dalla presenza di elevate concentrazioni dei polifenoli del timo (timolo e carvacrolo) e di acido linolenico e linoleico contenuti nell’olio di camelina. Diversi test sono stati condotti sia in vitro che in vivo per dimostrare la sua efficacia. L’estratto di timo utilizzato è ottenuto mediante un processo brevettato; è biologico e sostenibile, e questo ingrediente vanta anche il primato di primo ingrediente cosmetico a soddisfare completamente i requisiti del protocollo di Nagoya.
Articolo pubblicato su Cosmetic Technology 1/2021