C’è una epidemia a base bidirezionale ancora sottostimata ma di grande impatto sulla salute pubblica: scadente benessere mentale e fisico dovuto a una scadente qualità del sonno e viceversa [1]. Durante il sonno, il corpo e la mente attraversano vari processi riparativi cellulari, il consolidamento dei ricordi, l’elaborazione delle emozioni e la rimozione delle tossine dal cervello.Un buon sonno può aiutarci a regolare meglio le nostre emozioni e a migliorare le capacità cognitive come l’apprendimento e l’attenzione.La Melissa officinalis è conosciuta da secoli e utilizzata per diverse applicazioni grazie alla sua azione calmante e “antistress”, favorendo il sonno e il rilassamento. Altri effetti studiati della pianta includono attività antiossidante e spasmolitica, neuroprotezione [2-3]. Nella pianta sono stati identificati più di 50 composti (compresi quelli volatili), ma i principi attivi sono considerati gli acidi idrossicinnamico e rosmarinico e derivati [2], che hanno molteplici proprietà tra cui il loro effetto riequilibrante dell’umore. Tuttavia, ad oggi esistono decine di studi scientifici dove la pianta e suoi preparati vengono utilizzati a dosaggi e con schemi posologici molto diversi [3].