Questi risultati collegano l’alto consumo di sale all’asse microbioma-intestino-cervello che regola il sistema immunitario e indicano il microbioma intestinale come un target potenziale contro i disturbi connessi all’eccessivo uso di sale nell’alimentazione.
Anche se i dati non indicano un effetto terapeutico diretto dei Lactobacillus, l’identificazione di Lactobacillus come inibitore naturale delle cellule TH17 indotte nei topi alimentati con elevato contenuto di sale nella dieta, potrebbe servire fattivamente da fondamenta per nuovi trattamenti preventivi o terapeutici. È in corso la pianificazione di uno studio sulla pressione sanguigna umana, su più larga scala, in doppio cieco e controllato con placebo (1).
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